Granada, Cordoba e Siviglia

Granada è l'Alhambra. L'Alhambra è Granada. Ma è ai piedi della mitica fortezza che si trova la vera anima della città. La più affascinante di tutta l'Andalusia, la più frizzante, la più completa dal punto di vista culturale, a cui non si può restare indifferenti. E' sufficiente una passeggiata nel suo centro storico per tuffarsi nel...
Scritto da: gregori72
granada, cordoba e siviglia
Partenza il: 05/08/2005
Ritorno il: 11/08/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Granada è l’Alhambra. L’Alhambra è Granada.

Ma è ai piedi della mitica fortezza che si trova la vera anima della città. La più affascinante di tutta l’Andalusia, la più frizzante, la più completa dal punto di vista culturale, a cui non si può restare indifferenti.

E’ sufficiente una passeggiata nel suo centro storico per tuffarsi nel passato e scoprire le influenze arabe, cristiane, tradizionali, folcloristiche, gitane.

Tanti ingredienti mixati accuratamente per un cocktail perfetto, una città che cambia radicalmente volto ogni qualvolta si giri l’angolo di una sua strada. Europa, Africa, Medioriente, spesso non si riesce quasi a capire in quale continente ci si trovi.

E sono senz’altro i suoi contrasti a renderla unica.

Acerra del Darro, la via dello shopping caratterizzata dalla sua modernità, dei negozi lussuosi, dei centri commerciali, dei lunghi viali pedonali ombreggiati.

Da qui le stradine più intime portano al vero cuore di Granada, passando per le piazze animate dai tanti ristorantini nei quali si può cenare senza pretese con 8-10 euro, come Plaza Bib Rambla e Plaza Trinidad.

Il centro è dominato dall’immensa Cattedrale e dall’adiacente Cappella Reale, dove sono sepolti alcuni dei sovrani storici di Spagna.

Ma ecco che dopo aver respirato l’aria gotico-rinascimentale della Cattedrale, sono sufficienti pochi metri per tuffarsi in un mondo completamente diverso: si tratta dell’Alcaicería, ricostruzione dell’antico mercato arabo della seta, una delle vie più particolari, con i negozietti tipici e curatissimi di souvenir, le lanterne in ferro battuto, gli archi moreschi, le donne gitane che cercano di leggere la mano ai passanti utilizzando geniali trucchetti.

Solo un inizio di quello che riserva il vero quartiere arabo della città distante da qui poche centinaia di metri: l’Albaicin. La posizione spettacolare, le case bianche che si arrampicano sulla collina offrendo vedute incomparabili della città, le stradine ciottolate, cortili, giardini, fontane, piazzette. Si parte dalla zona più tipica e turistica, Caldereria Vieja, dove è d’obbligo una sosta in una della numerose teteiere, assaporando uno dei cento tipi di tè a disposizione. Sono piccoli localini in stile arabo, luce soffusa, romantici ed accoglienti.

La salita toglie il fiato, specie in un torrido pomeriggio di agosto, ma raggiungere il Mirador San Nicolas è un dovere: una vista magnifica sulla collina dell’Alhambra, e ai suoi piedi tutta la città.

La discesa lungo la Carrera del Darro è altrettanto suggestiva, segue in corso del fiume passando per i bagni arabi di El Banuelo, tra i meglio conservati in Spagna. Misterioso invece è l’aggettivo giusto per definire un altro quartiere: il Sacromonte, terra gitana, dove molti dei suoi abitanti vivono nelle case-grotta in cui non è raro assistere a qualche spettacolo di flamenco, sebbene ormai sia rappresentato in forma esclusivamente turistica.

In Andalusia si cena tardi, e forse è anche per questo che vengono in soccorso le famose “tapas”, i tipici spuntini per riempire lo stomaco e deliziare il palato. Tra la vasta scelta, da assaggiare quelle con el jamon serrano, prosciutto tipico della Serra Nevada che da qui dista meno di 50 km.

Girovaghiamo in lungo e in largo, ma lo sguardo finisce sempre lassù, attirato dall’austera presenza dell’Alhambra, il palazzo-fortezza arabo più importante d’Europa.

Non resta che attendere l’aria più frizzante del mattino per iniziare la salita che conduce al suo ingresso e poter ammirare l’interno con la tranquillità della prima ora di apertura (in alternativa si può usufruire del bus che parte da Plaza Nueva). Il Palazzo de los Nazaries toglie il fiato per la sua bellezza, un susseguirsi di stanze finemente decorate, affacciate su magnifici patios dove i movimenti dell’acqua ne esaltano l’atmosfera. Visitarlo significa sognare ad occhi aperti e rivivere i tempi gloriosi e lo sfarzo del medioevo arabo-spagnolo. Un luogo dove il tempo si è fermato! Di fronte la fortezza dell’Alcazaba offre dall’alto della Torre della Vela una vista incredibile di tutta la città, partendo dal bianco quartiere dell’Albaicin, al vicino Sacromonte, fino alla Granada moderna.

E per terminare la tranquillità del Generalife, i giardini che circondano la residenza estiva, un tripudio di vasche, fontane e fiori dove l’acqua scorre con ingegno diventando un’arte.

Granada è da vivere in tutte le ore della giornata: romantica e frenetica sul tardi, tranquilla, fresca e riservata al mattino presto. E per godere di entrambi i suoi aspetti, non resta altro che sacrificare le ore al sonno!

Due gioielli: Siviglia e Cordoba Lasciata Granada, imbocchiamo la veloce e poco trafficata statale N432 per Cordoba che attraversa la tipica campagna andalusa con i caratteristici e bianchissimi pueblos, paesini che si arrampicano sulle colline con le case completamente rivestite di calce bianca.

Arriviamo a metà pomeriggio a Cordoba. La città è decisamente più a misura d’uomo rispetto a Granada, il centro è relativamente piccolo e facile da raggiungere e orientarsi risulta naturale.

Raggiungiamo in nostro hotel, il Conquistador, situato proprio di fronte alla famosa Mezquita. L’hotel è un ottimo 4 stelle, servizio e camere molto curate che circondano un favoloso patio tipico della città.

Nel pomeriggio, caldissimo (oltre 40 gradi, soffocanti), attraversiamo la Juderia, il tipico quartiere ebraico caratterizzato dalle pittoresche case bianche la cui bellezza viene esaltata in primavera dai balconi fioriti. Il luogo è deserto, sarà il caldo, sarà che in agosto molti dei suoi abitanti vanno in vacanza, si intravedono solo piccoli gruppetti di turisti. E’ comunque piacevole girovagare tra il dedalo di viuzze e piazzette e curiosare di tanto in tanto al di là dei portoni e delle cancellate che danno su patios favolosi, sebbene la zona non regga il confronto con l’Albaicin di Granada. Visitiamo la sinagoga e alcuni negozietti tipici di souvenir che si trovano nell’area dell’antico suq arabo.

Usciti dalla Juderia raggiungiamo il centro della Cordoba moderna, fino a Plaza Tendillas, grande e caratteristica piazza con eleganti edifici, piacevoli fontane e numerosi bar che offrono menù turistici affiancati da locali specializzati in tapas.

Per la cena da provare la specialità più famosa della città, la coda de toro, che si trova praticamente in tutti i menu dei ristoranti, da quelli a prezzo fisso a quelli più intimi dove si cena in lussuosi e romantici patios.

La mattina seuente ci dirigiamo subito verso l’Alcazar per visitare i suoi favolosi e curatissimi giardini stile Versailles, una piccola e deliziosa oasi nel centro della città. Il venerdì l’ingresso è gratuito (altrimenti 4 euro). I giardini sono circondati da lunghissime vasche-fontane con bizzarri giochi d’acqua, statue, fiori e piante verdi a cui fa da sfondo l’imponente costruzione della fortezza con le sue torri.

Alle 9.30 siamo già all’entrata della Mezquita, ed è una fortuna perché a messa in corso (fino alle 10.00) l’entrata è permessa ed è gratuita. Inoltre, terminata la funzione, si può continuare liberamente la visita di tutta la moschea-cattedrale senza dover pagare il biglietto (8 euro).

Si accede attraversato il Patio de los Naranjos; appena varcato l’ingresso si resta senza fiato, circondati dalla incredibile bellezza di 850 colonne di granito che sorreggono archi bicolore creando un magnifico effetto ottico, che uniti a luce soffusa e candelabri d’epoca donano un tocco di assoluta atmosfera. Incredibile perdersi nel labirinto interminabile della parte della costruzione originaria che è rimasta intatta. Infatti, il cuore della moschea è stato distrutto per costruire la Cattedrale con la Capilla Mayor sacrificando buona parte di ciò che era stato costruito durante il periodo della dominazione moresca, comprese le famose colonne che originariamente erano 1300.

Personalmente trovo decisamente affascinante l’unione tra i due differenti stili, quello arabo della moschea e quello cristiano della Cattedrale, un’unione che ha permesso di creare un’architettura unica al mondo. Di grande effetto il Mirhab, la parte più importante della moschea, una nicchia in cui veniva letto il Corano e guidata la preghiera, di una ricchezza decorativa sbalorditiva. Terminata la visita della Mezquita ci dirigiamo verso Siviglia, rilasciamo l’auto alla Stazione Santa Justa, e a piedi raggiungiamo il vicino hotel Occidental, moderno 4 stelle che occupa un caratteristico edificio. L’hotel dispone di tutti i comfort, tra cui un’ampia zona piscina che ci viene in soccorso per sfuggire dai calienti pomeriggi dell’agosto andaluso. Il centro storico della città, tra cui la Cattedrale, è comodamente raggiungibile in 10 minuti di bus.

La sera stessa raggiungiamo il lungo viale circondato dalle alte palme che costeggiano il fiume, dove domina la moresca Torre dell’Or; da qui partono le crociere di un’ora lungo il Guadalquivir (14 euro), ma la vista non è granché, eccetto per le tipiche abitazioni del quartiere Triana che danno sul fiume.

Per cena ci dirigiamo verso il quartiere più tipico della città: il Barrio de Santa Cruz, dove la scelta di locali è infinita, tra menù turistici, ristoranti raffinati e bar specializzati in tapas.

Atmosfera irreale nel Barrio, tra piccole e animate piazzette, strade strette dove quasi le abitazioni si toccano senza lasciare spazio al cielo, balconi fioriti e caratteristiche griglie alle finestre.

La mattina seguente siamo tra i primi all’entrata dei Reales Alcazares per visitare l’antica fortezza, poi residenza reale, con più tranquillità (ingresso 5 euro).

All’interno (che ricorda vagamente l’Alhambra), sono visibili i molteplici stili architettonici che hanno caratterizzato la sua storia e le dominazioni di Siviglia, a partire da quella araba fino arrivare ai re cattolici. Come al solito, la parte più spettacolare la dobbiamo al periodo arabo, in particolare al palazzo di Don Pedro, dove stucchi e azulejos decorano finemente le sale che si aprono sui deliziosi patios. Incantevoli anche i giardini all’esterno con fontane, palme e padiglioni.

Terminata la visita ci dirigiamo con il bus fino a Plaza di Espana, una delle più caratteristiche piazze che abbia mai visto, sebbene vada ricordato che la sua costruzione è relativamente recente. Due torri altissime delimitano una enorme costruzione semicerchio, dove ai suoi piedi vengono rappresentati gli eventi storici delle province spagnole.

Il tutto circondato da canali artificiali che dovrebbero esaltarne la bellezza, ma purtroppo al momento è in restauro, e l’acqua resta un miraggio.

Di fronte alla piazza si estende il tranquillo e rilassante parco di Maria Luisa, dove è piacevole fare una passeggiata tra palme e laghetti, fino ad arrivare al tipico edificio che ospita il museo delle Belle Arti.

La serata è dedicata ad un entusiasmante e indimenticabile spettacolo di flamenco alla Casa de la Memoria nel Barrio di Santa Cruz.

La giornata seguente la dedichiamo alla parte restante della città, iniziando dalla Basilica della Macarena, famosa per ospitare al suo interno la Madonna più venerata di Siviglia, che durante la fiere di aprile viene trasportata in processione tra le varie strade della città.

Proseguiamo tra le vie centrali dello shopping, percorrendo l’elegante Calle Sierpes, con una breve sosta alla Capilla S. Josè, un trionfo del barocco, e proseguendo per Plaza Salvador, l’Ayuntinamento (il municipio) e Calle Hernando con i suoi tipici edifici, fino ad arrivare al monumento più spettacolare e importante, la Cattedrale con la Giralda, che visitiamo domenica pomeriggio (quando l’entrata è gratuita, altrimenti 8 euro).

Dalla Plaza Virgen de los Reyes si ha la miglior vista del complesso: in primo piano domina la Giralda, un tempo minareto, ora campanile simbolo di Siviglia sormontato dal Giraldillo, un bronzo girevole che rappresenta la Fede. Purtroppo per un pò di tempo non girerà perché in restauro.

Varcando la porta d’ingresso, si intuisce di essere entrati in una delle cattedrali più grandi d’Europa, tra immense navate e numerose cappelle gotiche, dove impossibile non notare la Capilla Mayor con il Retablo, una cascata d’oro con 44 pannelli che raffigurano scene bibliche. Passando di fronte la Tomba di Colombo, si accede alla rampa che permette di raggiungere la cima della Giralda, dove la vista sull’intera città è magnifica.

Dopo cena ci trasferiamo alla Real Maestranza, la gloriosa arena di Siviglia, una delle più antiche di Spagna. Al di là della corrida (inizio d’estate alle ore 21), vale la pena di visitarla sia esternamente per la tipica facciata barocca, sia internamente per il colpo d’occhio che riserva al visitatore.

La corrida poi…È un’altra storia!

Sei giorni nel lusso andaluso al prezzo di Rimini Spesso viaggiare può costare meno di quanto possa sembrare in apparenza, e uno splendido tour in alcune delle zone più caratteristiche d’Europa può risultare più economico di una settimana di ozio nelle opulenti spiagge italiane (non parlo di Sardegna, parlo di riviera romagnola…), con la possibilità di usufruire tra l’altro di strutture anche più lussuose. E’ sicuramente il caso dell’Andalusia. Come fare? Vi posso dire come ho fatto io.

Ryanair è l’unica compagnia che permette di raggiungere direttamente Siviglia dall’Italia (da Milano-Bergamo Orio al Serio).

Per un breve assaggio dell’Andalusia, ovvero visitare esclusivamente Siviglia, Granada e Cordoba possono bastare 6 giorni (5 notti). Parliamo ovviamente di una visita veloce e superficiale.

E’ sufficiente prenotare il volo con 3-4 mesi di anticipo per assicurarsi tariffe convenienti, al massimo 200 euro a coppia per andata e ritorno. Da prevedere un’assicurazione base contro i “limiti e i rischi” delle low-cost (annullamento, ritardi, bagaglio, ecc). L’assicurazione è sottoscrivibile sempre con Ryanair in fase di acquisto biglietto: prezzo € 28 x due persone).

Per raggiungere le altre città, il mezzo più comodo è affittare un’auto (in alternativa esiste un ottimo servizio bus). Prezzo per un’auto di 3 gg, con Avis, € 133 (si può anche risparmiare con le compagnie locali). Ritiro in aeroporto, rilascio in stazione nel centro di Siviglia.

Autostrade gratuite tra Siviglia-Granada e Cordoba-Siviglia. Ottima statale (N432) che attraversa la campagna andalusa con i caratteristici pueblo tra Granada-Cordoba. Benzina senza piombo poco meno di 1 euro al litro.

Pernottamento: ho previsto una notte a Granada, una a Cordoba e tre a Siviglia.

Ryanair atterra a Siviglia la mattina alle 9.30, per cui resta tutta la mattina per il trasferimento a Granada e tutto il pomeriggio/sera e mattina seguente per visitare la città e l’Alhambra. La giornata seguente è dedicata alla visita di Cordoba, mentre i due giorni successivi sono tutti per Siviglia.

Pernottamento (testati e consigliati): prezzo per camera doppia inclusa colazione in hotel 4 stelle (si può risparmiare dormendo negli hostals, che non sono ostelli ma pensioncine): Granada: hotel Carmen Sercotel, centrale, € 75,00 (tariffa più conveniente su bookings.Net) Cordoba: hotel Conquistador, centralissimo, € 77,00 (tariffa più conveniente su bookings.Net) Siviglia: hotel Occidental, 1 km. Dal centro, € 64,00 (tariffa più conveniente su hotels Ryanair) Per due persone: € 200 (volo), € 28 (assicurazione), € 133 (auto), € 344 (hotels) Totale presto fatto: € 705 (350 a persona), naturalmente esclusi gli extra. (i tour operator per un programma leggermente più completo chiedono circa 1.000 euro a persona!!!) Cenare è decisamente economico se ci si accontenta: molti ristorantini offrono menù turistici discreti a 9-12 euro, comprendenti una varia scelta di primi (gazpacho, paella, zuppe varie), di secondi (carni, pesce), dolci (gelato, caramel o frutta), vino o acqua.

In alternativa si può prevedere una degustazione di 5 tapas (circa 10 euro), che alla fine diventa un pasto vario e completo. Dicono che a Granada sono gratuiti, evidentemente bisogna conoscere i locali giusti perché io li ho pagati normalmente.

Consigli: Naturalmente luglio e agosto sono i mesi meno indicati, specie per chi soffre il caldo. Se le massime della giornata non superano i 33 gradi, le temperature sono più che sopportabili. Ma la possibilità che si raggiungano e si superino i 40 gradi sono elevate. Bassa umidità senz’altro, ma il caldo è comunque insopportabile nel tardo pomeriggio fino a notte inoltrata, mentre la temperatura durante la mattina è gradevole fino a quasi le 14.00. La minima a Granada è piuttosto bassa, le precipitazioni nel periodo estivo rarissime.

Assolutamente necessaria è la prenotazione per la visita dell’Alhambra, altrimenti bisogna prepararsi a lunghe code già alle 7 del mattino, un’ora prima dell’apertura della biglietteria.

La prenotazione può essere fatta comodamente online e in italiano, con sovrapprezzo di € 0,88: https://w3.Grupobbva.Com/ALHAMBRA/alhambra/home.Html Con la prenotazione, la fila separata per ritirare il biglietto nell’apposito sportello non supera i 10 minuti.

Cercate di visitare l’Alhambra all’apertura, per godere di più tranquillità (stesso discorso vale per l’Alcazar a Siviglia). La visita completa dura almeno 3 ore.

Per raggiungere l’Alhambra e il punto più alto dell’Albaicin da Plaza Nueva sono a disposizione le navette al costo di € 0,90. Piacevole è la salita in bus e la discesa a piedi.

Che vi piaccia o no, due sono gli spettacoli da non perdere se volete vivere la Spagna e l’Andalusia: la corrida e il flamenco.

La corrida, spettacolo atroce per un non spagnolo, è comunque da vedere per fare esperienza e se si vuole poi giudicare, inoltre l’arena, la Real Maestranza, è un piccolo gioiello. Visitare un luogo significa entrare nella sua realtà, e per fare ciò è necessario sperimentare sia le cose belle sia quelle che non attraggono. Naturalmente è un mio modesto parere, e può essere più o meno condivisibile.

In estate a Siviglia la corrida inizia alle 20.00, dura due ore, il biglietto minimo costa 9 euro, e sono di scena i toreri meno esperti. Discorso a parte per il flamenco: i classici locali sono trappole per turisti che di vero flamenco hanno ben poco, puntano tutto sui costumi, la scenografia, la musica orecchiabile e la comodità, il tutto ad un prezzo spropositato (oltre 30 euro)!! Per assistere ad un vero flamenco, consiglio la Casa de la Memoria (Calle Ximenez de Enciso 28), un’associazione in pieno centro a Siviglia (Barro de Santa Cruz), che propone veri spettacoli di flamenco tradizionale (solitamente un chitarrista, una cantante e una ballerina), in un tipico patio andaluso (caldo infernale). Necessaria la prenotazione il giorno prima, posti limitati, prezzo € 12. Uno spettacolo mozzafiato, indimenticabile.

Granada e Cordoba si girano comodamente a piedi.

A Siviglia è a disposizione l’ottimo servizio bus della Tussam, biglietto per 3 giorni di corse illimitate a 7 euro. Il bus per l’aeroporto fa diverse fermate in centro e alla stazione ferroviaria, prima di raggiungere il terminal dopo circa 15 minuti al prezzo di € 2,30.

Fate una visita agli uffici del turismo di tutte le città, forniscono ottimo materiale e informazioni, una guida in italiano, una mappa del centro e dei mezzi di trasporto.

Mezquita di Cordoba: l’ingresso costa 8 euro, l’apertura è prevista per le 10.00. Prima di quest’ora i visitatori sono ammessi gratuitamente per la messa, e una volta terminata potrete continuare la visita senza pagare l’ingresso, o almeno a noi è andata così.

La Cattedrale di Siviglia (ingresso 7 euro) si visita gratuitamente la domenica pomeriggio a partire dalle 14.00, salita alla Giralda compresa.

Evitate i battelli che navigano lungo il fiume a Siviglia, è una boiata, costa 14 euro e non si vede quasi nulla.

Non mi resta che augurarvi Buona Andalusia! foto e racconto completo su: http://digilander.Libero.It/albertoviaggi



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