Primavera a Parigi

Ciao a tutti i Turisti per caso! Dopo tanti buoni consigli ricevuti ci sembra il minimo contraccambiare con il racconto del nostro viaggio a Parigi dal 18 al 23 aprile. I posti e le cose da non perdere sono scritti su tutte le guide del mondo, quindi ci limitiamo a qualche consiglio. Prima di tutto sfatiamo questi miti della scortesia dei parigini...
Scritto da: robyrick7873
primavera a parigi
Partenza il: 18/04/2007
Ritorno il: 23/04/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Ascolta i podcast
 
Ciao a tutti i Turisti per caso! Dopo tanti buoni consigli ricevuti ci sembra il minimo contraccambiare con il racconto del nostro viaggio a Parigi dal 18 al 23 aprile.

I posti e le cose da non perdere sono scritti su tutte le guide del mondo, quindi ci limitiamo a qualche consiglio. Prima di tutto sfatiamo questi miti della scortesia dei parigini e del loro rifiuto di parlare inglese: è la seconda volta che andiamo a Parigi e anche questa volta abbiamo incontrato persone gentili e disponibili, che in 9 casi su 10 parlano inglese e nel decimo caso cercano di aiutarti in francese, linguaggio del corpo etc. Etc. Sinceramente crediamo che quello che li indispone sia la pretesa di essere sempre capiti parlando inglese, ma noi abbiamo sempre chiesto sorridendo “parlez vous anglais?” e sono stati tutti molto gentili. E dato che è la seconda volta che ci capita non credo che sia solo un caso… Noi siamo atterrati a Charles De Gaulle e da lì abbiamo preso il Roissybus (Euro 8,50 a persona) che ti scarica in Rue Scribe, dietro l’Opera. Il nostro albergo era il Lautrec Opera, tre stelle in Rue D’Amboise, traversa di Rue Richelieu che a sua volta è una traversa di Boulevard des Italiens (dalla fermata del Roissybus sono 10 minuti a piedi). La camera era discreta, peccato per la moquette che si trova in tanti alberghi ma che per due allergici alla polvere è un disastro, il bagno aveva un po’ i segni del tempo ma tutto sommato era pulito, quindi con un po’ di spirito di adattamento ci si poteva stare. La posizione dell’albergo è ottima, noi abbiamo girato spesso a piedi, la colazione è abbondante ed il personale della reception, oltre ad essere gentile, parla italiano. Non chiedete loro di consigliarvi un ristorante però, perché vi manderebbero in certi posti spennaturisti…Fortuna che hanno sempre i prezzi esposti fuori così ci siamo dati alla fuga senza neanche entrare! A due metri dall’albergo c’è la fermata di metro Richelieu – Drouot da cui passano due linee, poi la metro di Parigi è talmente efficiente che ti porta in qualunque punto della città in pochissimo tempo. Noi ci siamo fatti due conti e abbiamo visto che non ci conveniva, dovendo prendere la metro nove o dieci volte in sei giorni, prendere né la Paris Visite né la Carte Orange e abbiamo comprato il carnet da 10 biglietti a 10,90 €. Le altre due soluzioni vanno bene se si prende la metro molto spesso spesso, noi abbiamo preferito girare a piedi il più possibile, così si riesce a vedere e gustare molto di più di una città. Una cosa che abbiamo notato subito è il piacere che hanno i parigini di stare insieme, seduti ai tavolini dei mille caffè, a chiacchierare tra loro: poca gente (soprattutto se fai confronti con l’Italia) parla al cellulare, moltissimi parlano tra loro, e chi è seduto da solo spesso è immerso in un libro piuttosto che incollato ad un telefonino. Grazie agli ottimi trasporti pubblici il traffico è limitato, insomma girare a piedi è davvero piacevole.

Noi abbiamo visto più o meno le cose che vedono tutti, il Louvre, il Sacro Cuore, Montmartre, il bellissimo D’Orsay da cui non saremmo più usciti, ma anche alcune cose un po’ meno inflazionate che secondo noi valgono la visita: il Museo dell’Orangerie all’interno dei giardini delle Tuileries davanti a Place de la Concorde, piccolo ma con 8 delle ninfee di Monet al piano terra e tante altre belle cose al piano interrato, la chiesa di Saint-Etienne-du-Mont proprio accanto al Pantheon, gotica e rinascimentale insieme e molto luminosa, la Sainte Chapelle con le sue splendide vetrate e i giardini di Luxembourg vicino a Saint Sulpice, pieni di fiori e di gente che prende il sole, legge, mangia, porta a spasso i bimbi etc.

La carta musei, quella che ti permette di entrare in molti siti senza fare la fila, a noi è sembrata abbastanza inutile: intanto i musei sono ben organizzati e c’è sempre da aspettare pochissimo, poi la carta è piuttosto costosa e, come la Paris Visite e la Carte Orange, vale la pena comprarla solo se avete intenzione di vedere una grande quantità di musei etc. Al giorno.

Per quanto riguarda il cibo, noi ogni mattina andavamo al supermercato e compravamo il necessario per farci i panini da noi, ovviamente così si risparmia un bel po’ rispetto ai vari caffè e brasserie; a cena siamo andati in un caffè vicino al nostro albergo, con vari menù a prezzo fisso, e da Hippopotamus (grazie ai consigli di altri Tpc) che è anche lì vicino, oltre che in tanti altri punti di Parigi. Il giorno prima di partire ci siamo gratificati con la Mont Blanc di Angelina, pasticceria famosissima (e all’altezza della sua fama) al 226 di Rue de Rivoli, proprio di fronte ai giardini delle Tuileries. Tutto il resto è da scoprire, e vi auguriamo di trovare un tempo stupendo come quello che abbiamo trovato noi! Bon voyage e…Alla prossima! Roberta e Riccardo



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche