All’avventura tra Tallinn e Riga

Sono reduce da un fantastico "viaggio fai da te" tra Tallinn e Riga. Partito in solitaria e all'avventura da Oulu – Finlandia (dove stavo trascorrendo un periodo del mio PhD), lungo il percorso ho incontrato e conosciuto molte persone, ritrovandomi a trascorrere una “nottata Erasmus” con 20 francesi a Riga, o a visitare Tallinn scortato dai...
Scritto da: Rikipicci
all'avventura tra tallinn e riga
Partenza il: 21/04/2007
Ritorno il: 25/04/2007
Viaggiatori: da solo
Spesa: 500 €
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Sono reduce da un fantastico “viaggio fai da te” tra Tallinn e Riga. Partito in solitaria e all’avventura da Oulu – Finlandia (dove stavo trascorrendo un periodo del mio PhD), lungo il percorso ho incontrato e conosciuto molte persone, ritrovandomi a trascorrere una “nottata Erasmus” con 20 francesi a Riga, o a visitare Tallinn scortato dai consigli di una splendida estone, conosciuta in nave durante il mio stato pietoso di mal di mare dovuto ad un Baltico molto mosso. Arrivato, infatti, a Helsinki con un passaggio in auto, ho preso la nave “Rosella” della Viking Line (fa pure servizio di traghetto per auto e camper) per Tallinn. Il biglietto di sola andata costa 17 euro nei giorni feriali, 21 nel week-end. Ci sono però anche opzioni diverse come i fast ferries. Dopo mezz’ora di viaggio comincio a sentire gli effetti delle onde e ho evitato il peggio non avendo mangiato nulla prima dell’imbarco. Dunque, mentre la ragazza estone seduta al mio tavolo cercava di parlarmi, io a stento rispondevo tentando di non perdere la posizione più comoda che avevo trovato contro il mio mal di mare, cioè seduto sulla sedia, un gomito appoggiato sul tavolo e la testa reclinata, adagiata sulla mano. Fortunatamente poi mi sono ripreso e, nell’ultima mezz’ora di viaggio delle 3 ore che separano Helsinki da Tallinn, la nostra conoscenza si è ampliata nettamente. Si sa com’è, io non sono un mozzo, non sono un personaggio di mare e delle semplici onde dalla cresta biancastra mi annientano… Tallinn mi è piaciuta moltissimo anche perché ho avuto la fortuna di vederla col sole e con un cielo terso che portava alto il mio morale e il livello delle mie fotografie. Il centro della città vecchia è leggermente rialzato dal resto della periferia, inoltre la circolazione delle auto è strettamente limitata e quindi si può camminare in tranquillità anche immergendosi nella lettura della guida sulla capitale estone, senza rischiare di venire investiti. La prima cosa che balza agli occhi durante la visita di Tallinn vecchia è la cerchia delle mura medievali con i suoi bastioni e torrioni dal tetto spiovente in tegole dal colore arancione brillante. Non è una cerchia unica, ma se ne ritrovano lunghi o più brevi tratti in tutto il perimetro del centro storico. Tra un percorso fiabesco per le vie principali Pikk e Lai, si visitano le case più famose: le “Tre sorelle”, la “Casa delle Teste Nere” e l’edificio di un ristorante, conosciuto come “Peppersack” dal cui argano montacarichi, al centro del frontone, pende un sacco rosso che in teoria dovrebbe contenere del pepe o delle spezie. Già passeggiando per queste vie ci si rende conto che Tallinn è dominata da diverse chiese, le cui guglie spiccano sopra i tetti rossi delle case: si tratta dei campanili di S. Nicola (più verso piazza del Municipio) e di S. Olaf, in direzione della collina di Toompea, quest’ultima dominata senza dubbio dalla Cattedrale Ortodossa S. A. Nevski. Sulla collina di Toompea si trovano poi il castello rosa con la “Torre dell’Alto Ermanno” su cui sventola la bandiera estone a 3 strisce blu, nera e bianca, la cattedrale luterana e, non ultimo, un belvedere sulla città da non perdere assolutamente.

Mi ero tenuto per ultima l’immersione nella vivace (almeno di domenica) piazza del Municipio dove diversi banchetti mettono in mostra oggetti in legno o in vetro lavorati, ma soprattutto cappelli dalle forme più strane in lana cotta. Io stesso, dopo aver assaporato il mio panino proveniente da Oulu, ho acquistato un fiore-spilla in lana cotta come souvenir. La piazza è delimitata dal Municipio con la sua torretta alta e stretta, da diverse case color pastello e da una serie di bar e ristoranti che mettono a disposizione dei turisti numerosi tavolini all’aperto lungo la piazza. In un angolo si trova la farmacia più vecchia di Tallinn. Per cena, sempre su consiglio della mia “guida locale” sono andato alla Eesti Maja (Casa Estonia) appena fuori del centro storico: si possono assaporare piatti tipici molto buoni e pesanti. Se, come me, non dovete condividere la stanza con nessun altro e vi piace l’aglio, potete concedervi il lusso di ordinare un piatto di pane preparato con olio e aglio… Dite “garlic bread” e vi capiscono al volo.

Il giorno dopo, prima di partire per Riga, ho provato la colazione a base di torte di uno dei tanti bar del centro: 3 fette di torta per pochi euro e sei sicuro di sentirti sazio fino a tardo pomeriggio.

Per il trasferimento verso Riga mi sono rivolto alla compagnia di bus Eurolines che con 15 euro (prezzo studenti, 17 normale) ti conduce in Lettonia passando per la città di Parnu. È su questo bus che ho conosciuto due Erasmus francesi coi quali, e con molti altri, ho poi trascorso una splendida serata tra i locali di Riga. Nella capitale lettone le persone indigene mi sono parse un po’ meno amichevoli rispetto all’Estonia, forse lo stampo russo deve ancora integrarsi con quello europeo o forse ho affrontato io dei casi particolarmente rigidi. Rispetto a Tallinn, Riga è geograficamente piatta e più estesa. Per visitarla io ho camminato parecchio e a mio avviso i punti centrali della città sono 3: la VECRIGA (Riga vecchia), le case dell’ART NOUVEAU e i MERCATI COPERTI presenti nei capannoni in cui venivano costruiti i dirigibili Zeppelin. La città vecchia si può definire vecchia come storia, ma quanto agli edifici principali segnalati su tutte le guide, si tratta in molti casi di ricostruzioni e rinnovi dopo i bombardamenti aerei della Seconda Guerra Mondiale. Ciò non toglie comunque il loro fascino. Il giro classico della VECRIGA parte dalla Piazza del Municipio con la bella casa gotica in mattoni delle “Teste Nere” (come a Tallinn si ritrova anche qui questo nome dovuto a corporazioni di commercianti), si procede poi verso il convento di Ecke (ora hotel) e verso Piazza Liv dove in angolo si trova la suggestiva “Casa del Gatto” con due gatti pronti al salto dai tetti aguzzi delle torrette laterali. Il percorso porta poi al Duomo in mattoni rossi in bella vista (a Riga sembra che i mattoncini rossi accompagnino il turista ovunque), alla Torre delle Polveri, alla bella porta svedese, fino ad arrivare ai “Tre Fratelli”, tre case allineate e che paiono cercare respiro verso il cielo. Ultima tappa è il Castello, ora sede del Presidente della Repubblica. Lungo la strada per raggiungere la zona delle case dell’ART NOUVEAU vale la pena fermarsi a visitare la Cattedrale Ortodossa, dato che il 20% dei lettoni professa questa religione. Assolutamente da non tralasciare è infine la visita ai MERCATI COPERTI lasciandosi trasportare dai profumi e dai vari odori che caratterizzano ogni capannone. I prezzi molto bassi invitano all’acquisto di diversi prodotti, alimentari e non. Io, per esempio, sono rimasto attratto dai banconi di frutta secca (ho comperato 2 etti di lamponi e fragole secche) e da quelli del miele, ma ognuno troverà il settore che più gli si addice. Dato che ero riuscito a trovare un volo Ryanair Riga – Tampere solo dopo 2 giorni di permanenza lettone, ho deciso di fare una visita alla spiaggia di Jurmala. Un treno (biglietto 1,4 LAT = 2 euro andata e ritorno) parte ogni mezz’ora dalla stazione di Riga e ti scarica nella località Majori (chiedere al controllore di indicarvi Majori), un paesino ricco di hotel e centri di benessere che danno direttamente sulla spiaggia. Io sono stato un po’ sfortunato col tempo, ma la nebbia che avvolgeva la spiaggia dava al luogo un tocco di mistero e, mentre passeggiavo lungo la battigia, una signora americana mi ha scambiato per Gesù che camminava sulle acque… Tutto effetto della nebbia che circondava ogni figura e immagine… Ho passato poi una piacevole ora a discorrere di viaggi ed esperienze internazionali con questa signora, ospite di uno dei centri di benessere di Majori, che era nata in Ucraina (quindi parlava russo) e trasferitasi negli USA per motivi lavorativi (quindi parlava inglese). Rientrato a Riga col trenino, mi sono rivisitato i mercati coperti e poi ho preso il bus n. 22 per l’aeroporto (biglietto 0.30 LAT).



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