Un mix di colori e culture
Mauritius è un mix di culture e di paesaggi straordinario, un crocevia fra Africa e Asia, che prende un po’ di elementi dall’uno e dall’altro continente senza rimanerne troppo satura. Il che dà vita a un luogo unico al mondo e soprattutto inimmaginabile per chi non vi sia stato. A raccontare queste cose è una persona, la sottoscritta,...
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Mauritius è un mix di culture e di paesaggi straordinario, un crocevia fra Africa e Asia, che prende un po’ di elementi dall’uno e dall’altro continente senza rimanerne troppo satura. Il che dà vita a un luogo unico al mondo e soprattutto inimmaginabile per chi non vi sia stato. A raccontare queste cose è una persona, la sottoscritta, partita con mille perplessità sull’isola, dovute soprattutto (lo devo dire) ai pareri contrastanti che avevo letto su questo sito prima di partire. E ora sono qui per smentire tante critiche… Il clima, prima di tutto. In ogni paese del mondo può capitare la sfortuna di avere ininterrotti periodi di pioggia, tanto più se ci si trova al tropico o all’equatore nella stagione più umida dell’anno, per cui va messo in conto di essere sfortunati o, al contrario, fortunatissimi come siamo stati io e il mio ragazzo, che dal 23 al 30 marzo non abbiamo avuto un solo giorno di pioggia. E non fidatevi di chi vi dice che ad agosto, il loro mese più freddo, sia piena estate. Soprattutto sulla costa est, la più battuta dai venti, fa abbastanza freddo e certo non si può stare in acqua o in spiaggia in costume. L’estate locale corrisponde al nostro inverno, marzo e aprile sono due mesi bellissimi perché più asciutti ma con giornate un po’ più brevi. Secondo, studiate bene gli alberghi in cui siete indirizzati (a meno che abbiate preso la formula roulette). Noi abbiamo alloggiato nella zona nord, una delle più tranquille dell’isola, al Calodyne sur mer, graziosissimo hotel con stanze grandi come un appartamento, e sapevamo, perché le foto sono ben chiare sul catalogo, che la spiaggia è piccola e meno bella di altre presenti sull’isola. Ma, se avete il coraggio di guidare a sinistra come il mio fidanzato Dario, vi consiglio caldamente di noleggiare un’auto (sia noleggio sia benzina sono super convenienti) e andare alla scoperta dei posti più suggestivi con una guida turistica per le mani. Noi avevamo una Lonely planet e ci siamo trovati benissimo. Oppure prendete uno di quei taxi che vi aspetta per poche rupie finché non avete finito i vostri giri. Un consiglio spassionato: girate più che potete perché, anche se mancano reperti storici, ci sono moltissime cose da vedere, a partire dalla natura ancora intatta e selvaggia al sud e le strade costiere, come l’entroterra montano, valgono davvero la pena! Tra i giri più carini che abbiamo fatto, sicuramente quello al parco naturale di Casela, vicino alla bellissima spiaggia di Flic & Flac, dove per 50 centesimi circa si può fare un mini safari fra animali esotici davvero divertente (il mitico camioncino aperto vi porterà su picchi e strade sterrate da veri temerari, evitate se avete paura!), l’isola dei cervi, con una gita in motoscafo organizzata dal tour operator e pranzo con aragosta sotto una tenda in riva al mare e la visita al parco dei coccodrilli La Vanille, all’estremo sud (vicino a un altro posto interessante, la fabbrica del the di Bois Cheri) dove mangiare curry o kebab di coccodrillo. Qui i coccodrilli vengono allevati e li si possono vedere di varie dimensioni insieme alle tartarughe giganti, da cavalcare e da toccare. Altre brevi note…Il cibo è prevalentemente indiano, piuttosto speziato, quindi se non vi piace scegliete un hotel con buffet internazionale; i locali sono gentilissimi, parlano tutti francese, bene anche l’inglese, lingua ufficiale del paese, e poco italiano. Se appena appena sapete una delle due lingue, sforzatevi di usarla per venire incontro a persone gentilissime perlopiù e con una cultura molto raffinata. La povertà vera a Mauritius è rara, la gente vive dignitosamente e merita di essere trattata con altrettanto garbo. Inoltre il turismo è fondamentale per l’economia dell’isola e c’è chi lavora 10 ore al giorno per percepire uno stipendio misero, pari alle nostre 200 euro (lo dico perché ho visto e ho saputo di episodi spiacevoli di turisti particolarmente maleducati con guide locali). Quindi il mio consiglio è andate a Mauritius e godetevi una vacanza da sogno rispettando la cultura locale!