VISTO INDIANO:come riuscire a rinnovare un visto

VISTO INDIANO - Come riuscire a rinnovare un visto turistico indiano, senza tornare in Italia. Amici miei, proprio non se ne parla di voler ritornare in Italia! L’India mi affascina ogni giorno di più e, più la conosco, più non vorrei andare via. Qui di seguito ho riportato dei consigli che spero possano tornare utili a chi, come me, ha un...
Scritto da: Mercedes
visto indiano:come riuscire a rinnovare un visto
Partenza il: 25/03/2007
Ritorno il: 05/04/2007
Viaggiatori: da solo
Spesa: 500 €
Ascolta i podcast
 
VISTO INDIANO – Come riuscire a rinnovare un visto turistico indiano, senza tornare in Italia.

Amici miei, proprio non se ne parla di voler ritornare in Italia! L’India mi affascina ogni giorno di più e, più la conosco, più non vorrei andare via.

Qui di seguito ho riportato dei consigli che spero possano tornare utili a chi, come me, ha un visto turistico in scadenza e non ha alcuna intenzione di ritornare in Italia.

Alla fine, dopo tanto girovagare per l’India, il mio visto turistico era giunto al suo punto di non ritorno.

Purtroppo in Italia, sia a Milano che a Roma, i rispettivi Consolato e Ambasciata indiani non rilasciano più, come facevano un tempo, visti turistici di 6 mesi, ed ogni richiesta si scontra contro un muro di gomma che è impossibile scalfire.

Ecco perché alla fine sono partita con un visto di soli 4 mesi che scadeva proprio alla vigilia di Pasqua.

In Italia funziona che il visto ha validità dal momento del suo rilascio e dato che la richiesta era stata inoltrata agli inizi di dicembre, pur essendo partita ai primi di gennaio, la scadenza rispettava la regola generale dei 4 mesi dalla data di emissione.

Le soluzioni che mi erano state prospettate in India erano poche e di scarsa utilità. Presso l’ufficio competente di Bangalore mi era stato detto, sin da subito, che non vi era modo, in nessun caso, di rinnovare un visto turistico e che l’unico Ente competente era l’Ufficio di Delhi ( c.O. Ministry of Home Affaire, Jaisalans House n. 26, Monsingh Road, 110003 New Delhi, Tel. 23383075, Fax. 23383888) Tuttavia, dopo aver incaricato un’agenzia specializzata di seguire la pratica per non dovermi recare di persona nella capitale, ed alla quale avevo lasciato ampio margine di manovra e libertà di contante, nel caso fosse servito oliare qualche ingranaggio – ‘in itineris -’, anche la soluzione di richiedere l’estensione a Delhi sembrava non realizzabile.

Pertanto, scartando l’ultima speranza rappresentata dall’ufficio di Bombai, (Foreigners’ Regional Registration Office, Annexe Bldg n. 2, CID, Tel. 22620446), nel quale mi ero recata di persona per chiedere l’estensione, ormai mi vedevo costretta, mio malgrado, a dover ritornare in Italia per richiedere un altro visto… Fortunatamente, e grazie al mio non voler mai desistere di fronte ai primi ostacoli ed anche grazie, soprattutto, ad una notevole dose di faccia tosta, proprio quando ero a Bombai, mossa più dalla disperazione che dal raziocinio, e mentre stavo cercando di corrompere l’impiegata con una bustarella (come ho già detto in India niente è impossibile, bisogna solo trovare i canali giusti!), un ragazzo belga, parlandomi sottovoce in francese, mi consiglia di uscire fuori dal paese e da li (senza per questo ritornare in Italia) chiedere un nuovo visto.

A mali estremi, penso, estremi rimedi… così dopo un po’ di ricerche, le uniche soluzioni possibili, sia perché più vicine a Bangalore sia perché più economiche in termini di costi di viaggio, sembravano essere lo Shry Lanka con un ufficio a Colombo oppure la Tailandia, raggiungibile con tre ora di volo da Bangalore (200,00 Euro) e con un’Ambasciata indiana proprio a Bangkok.

Alla fine, decido per la Tailandia, per riuscire così a vedere un paese nuovo, e spinta anche, dal ricordo della lettura di un libro di Diego Cugia, Il mercante di fiori, letto anni prima in Kenya, che mi era piaciuto particolarmente.

Fermo restando che in Tailandia alla fine sono rimasta 10 giorni, ma degli aspetti del viaggio parlerò più approfonditamente in un altro capitolo, ecco, passo per passo, cosa fare per ottenere un nuovo visto indiano a Bangkok.

Intanto bisogna informarsi (tramite Google o tramite il sito dell’Ambasciata Indiana in Tailandia) che non vi siano festività indiane o tailandesi nella settimana in cui si sceglie di inoltrare la richiesta. Questo per fare in modo che la pratica, che normalmente per essere espletata richiese 5 giorni lavorativi, non venga posposta a data da definirsi, con notevole spreco di tempo e denaro.

Quindi, il primo lunedì utile (facendo attenzione a non lasciar scadere il vecchio visto!) bisogna recarsi dalle 09h00 alle 12h00 presso l’Ambasciata Indiana di Bangkok (46, Soi 23, Sukhumvit Road, tel. +66 2 258 0300 to 6) e consegnare due foto tessere, copia del passaporto ed un modulo, precedentemente scaricato dal sito dell’Ambasciata, e debitamente compilato in tutte le sue parti. Ecco il link dell’Ambasciata indiana in Tailandia da cui scaricare il modulo e reperire tutte le informazioni del caso: Il costo per una nuova Visa di 6 mesi con entrata multipla è di 2.100 Bath, circa 45 euro, ma nel sito dell’Ambasciata sono spiegate le modalità per ottenere diverse tipologie di visto, da quello turistico a quello per business o per lavoro etc.).

Alla fine, il venerdì seguente, dalle 12h00 alle 13h00, bisogna ritornare in Ambasciata a consegnare il passaporto, che dovrà poi essere ritirato dalle 15h00 alle 16h00 dello stesso giorno con il nuovo visto attaccato sopra.

Come ulteriore informazione, per risparmiare dei soldi preziosi che possono essere spesi meglio, e le occasioni in Tailandia non mancano di certo, consiglio di arrivare in Tailandia con degli euro e una volta in aeroporto cambiarne 100,00 per le prime necessità. In città poi i tassi di cambio sono nettamente superiori a quelli praticati in aeroporto.

Sconsiglio poi di prendere il taxi dall’aeroporto (500 B) ma di optare per un autobus (150 B, il cui biglietto si compra in aeroporto al piano terra) da prendere prestissimo per non finire nel traffico, e farsi lasciare in Sukhumvit Road e da li prendere un taxi (30-50 B) e farsi accompagnare in Ambasciata.

Inoltre, consiglio di cercare alloggio nella zona cinese di Bangkok, e più precisamente intorno alla zona pedonale di Khao San Road Market, dove le Guest House sono numerosissime ed i costi molti contenuti (da 190 B a 800 B la stanza).

Per il resto le occasioni di svago a Bangkok sono numerosissime. Io personalmente ho preferito viaggiare per il paese mentre aspettavo che la nuova Visa venisse rilasciata, ma ho conosciuto anche chi è andato in Cambogia o chi ha trascorso l’intera settimana a Bangkok.

L’unica cosa che posso aggiungere è che il venerdì pomeriggio, dopo aver finalmente ritirato il nuovo visto, facevo letteralmente i salti dalla gioia.

Buon ritorno in India! Se avessi avuto queste informazioni prima avrei risparmiato del tempo e del denaro prezioso. Come al solito per tutte le altre news indiane e le ultime fotografie vi rimando al mio blog: www.Freeblogging.It/indianmonsoon/ Buona lettura! Mercedes



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche