Alla scoperta del continente Australiano
Arrivata a Perth proseguo poi per Darwin, destinazione finale del mio viaggio aereo. In aereo faccio amicizia con una coppia australiana che era di ritorno a casa dopo un’assenza di 3 mesi, per un viaggio in Europa. Mi consigliano, a Darwin, di andare a Mindil Beach, mi spiegano che ogni giovedì e ogni domenica c’è una grande festa che si svolge nei pressi della spiaggia in una località chiamata per l’appunto Mindil, dove ci sono tanti banchetti che vendono cibo proveniente da tutte le nazionalità ( visto che Darwin è una città multi etnica) con vendita anche di artigianato, musica e spettacoli di intrattenimento. Non so se ero fusa dal fuso orario o dalle tante ore di volo, ma fatto sta che mi è piaciuta l’atmosfera, era un po’ anni 70. Il giorno dopo il mio arrivo, il 5 agosto, mi ero prenotata un meraviglioso tour alle Isole Tiwi (a proposito sono partita da sola e mi sono organizzata tutto il viaggio da me, prenotando dall’Italia solo il volo aereo ed il resto l’ho prenotato direttamente con le agenzie australiane tramite internet, scegliendole attraverso il sito del turismo nazionale quindi solo quelle accreditate dall’ente, ovviamente mi ero fatto un itinerario su cosa mi interessava vedere, visto che è un continente grande e il tempo a mia disposizione –1 mese -mi portava a fare dei tagli).
Le isole Tiwi, sono 2 isole posizionate sopra Darwin raggiungibili tramite un volo scenico di circa mezz’ora. Le due isole si chiamano, Bathurst e Melville, però spesso chiamate Isole Tiwi, perché abitate dai Tiwi, una delle etnie di Aborigeni Australiani più evolute. Le isole sono per l’appunto delle riserve private aborigene. Le due isole, 7500 chilometri quadrati di superficie, sono separate da uno stretto canale. Dopo l’atterraggio a Nguiu e l’accoglienza di John (guida aborigena) la prima tappa è la chiesa di Santa Teresa, un edificio in stile coloniale con l’altare e le pareti affrescate con motivi tradizionali. La popolazione delle due isole si convertì nel 1911, dopo l’apertura di una missione cattolica olandese, ma conservò i costumi matrimoniali e funerari. John dopo la visita a Santa Teresa ci ha portato nel Museo Tiwi. Ci fa vedere e ci spiega come si è organizzata la comunità aborigena Tiwi (scuole, edifici pubblici, banche ecc.), una comunità molto unita dove l’arte, la cultura e le tradizioni sono molto importanti. L’arte Tiwi è anche molto conosciuta all’estero (pittura, danze, canti, ceramiche, stoffe, cesti ecc), andiamo così a visitare i centri e laboratori di produzione artistica ed incontriamo gli artisti mentre lavorano.. Successivamente andiamo nel bush dove John ci spiega quale pianta viene usata come medicinale e quale usata come cibo, ci spiega poi della caccia e della pesca, soprattutto quest’ultima attività molto importante per loro, ci porta poi a visitare le spiagge e vari paesaggi incontaminati che vale la pena visitare. Visitiamo poi il Tiwi Burial Site (Pukamani Poles) si tratta di pali mortuari dipinti, alti da quattro a sei metri e usati nelle cerimonie funerarie che coinvolgono parenti (con il corpo dipinto) in due giorni di danze. John ci porta poi ad incontrare delle donne e a vedere un’abitazione Tiwi; a questo punto partecipiamo ad una cerimonia di benvenuto (smoke ceremony) e assistiamo alla preparazione del Billy Tea (un infuso di foglie di eucalipto e di altre piante, preparata nella tipica pentola australiana) ci viene servito con il damper bread (pane lievitato, cotto su legna e servito con burro e marmellata). Io del Billy tea ne ho prese 2 tazze e devo dire che con il fuso orario non ancora smaltito, mi hanno tenuta sveglia per i due successivi giorni. Consiglio: mai abusare! Le donne, lui e suo fratello ci spiegano il significato delle danze e dei canti, che effettuano per noi per meglio capire gli Aborigeni Tiwi. Alla fine della giornata John ci riaccompagna all’aeroporto dove ci aspetta il nostro aereo. Una fantastica e indimenticabile giornata! Per tutti coloro che desiderano visitare le due isole, il tour viene effettuato a giorni alterni e non il fine settimana, proprio perché loro vogliono preservare i loro costumi e la loro cultura e ridurre l’impatto del turismo per cui è visitabile solo con tour organizzati da Aussie Adventure (www.Aussieadventure.Com.Au).
Al mio ritorno a Darwin, il giorno dopo, lo trascorro visitando la città, una delle mete a cui a parer mio non bisogna rinunciare è il Museo-Galleria del NT, uno dei più belli del paese (dopo il South Australian Museum di Adelaide) dove potrete ammirare bellissimi manufatti Tiwi e di Armenland (la più grande riserva aborigena). Il 7 agosto parto per un tour di 3 giorni con Adventure Tours (prenotato tramite internet dall’Italia) per i parchi, noto con piacere di essere l’unica italiana in un gruppo di 18 persone provenienti da tutto il mondo. Il primo parco visitato è il Litchfield Park con le sue cascate, poi il Mary River Westlands e nel pomeriggio con delle barche ammiriamo la bellezza della flora e fauna che ci circonda specialmente vediamo i coccodrilli o “crocs” come li chiamano loro. La sera dormiamo in campeggio al Point Stuart Wilderness Lodge in un bungalow che ogni sera condivido con una compagna di viaggio di nazionalità inglese.
Il giorno dopo entriamo nel Kakadu Park ed andiamo a Mamukala Westlands , alle cascate Jim Jim ( dove vi è una splendida spiaggia bianca) e poi alle meravigliose Twin Falls raggiungibili con un’escursione in barca e dove dopo un piccolo trekking ci aspetta una magnifica cascata con una spiaggia bianchissima. La sera pernottiamo in campeggio.
Il 9 Agosto siamo ancora nel Kakadu, la nostra prima tappa è Ubirr dove scopriamo gli antichi disegni Aborigeni dipinti nella roccia, la seconda tappa è Maguk (Barramundi Gorge) e poi ritorniamo a Darwin, la cena ci viene offerta dalla compagnia per festeggiare e rincontrarci tutti assieme.
Il 10 agosto riparto per un altro tour di 3 giorni che da Darwin va ad Alice Springs, sempre con Adventure Tour. Il gruppo è di 10 persone + il capogruppo: Peter, anche questa volta sono l’unica italiana. Visto la levataccia alle 5 del mattino, la nostra prima sosta è per fare un’ottima colazione con bacon e uova nello storico pub dove c’è “Billy” (Film: “Crocodile Dundee”). Visitiamo successivamente l’Adelaide River War Cemetery e la cittadina di Katherine. Nel pomeriggio facciamo un’escursione in barca nello splendido Parco Katherine Gorge (Nitmiluk), l’escursione delle gole si può effettuare in barca o in canoa. La notte pernottiamo in campeggio (bungalow) e la mia compagna questa volta è una ragazza svizzera. Il giorno successivo andiamo come prima tappa a Mataranka (piscine termali naturali) dove ci rilassiamo in un bel bagno, visitiamo successivamente lo storico pub “Daly Waters”: un pub del 1930 ,il più vecchio del North Terretory. Visitiamo poi Tennant Creek e pernottiamo al campeggio Juno Horse Farm. Per la notte tutti quanti decidiamo di dormire nello Swag e non nei Bungalow. Lo Swag, è una specie di lettino composto da sacco a pelo +materassino, rivestito da un altro involucro che ti protegge dall’umidità e dal freddo, è anche impermeabile ed ha un tettuccio che in caso di pioggia ti ripara e galleggi: insomma da provare! Ci siamo disposti a cerchio intorno al fuoco ed abbiamo dormito (comodamente a parer mio) in compagnia di uno scenario della via lattea meraviglioso.
Il 12 agosto abbiamo attraversato il tropico del capricorno e successivamente fermati a Devils Marbles (qui incontro i primi italiani del mio viaggio, che si erano fermati per far foto). Il paesaggio è spettacolare con questi giganti massi che ti fanno sentire veramente molto piccola rispetto alla grandiosità della natura circostante. Chiediamo poi a Peter di fermarsi in una cantina per degustare dei vini del Northen Terretory.
Arrivati ad Alice Springs ci viene offerta la cena dalla compagnia per festeggiare e stare assieme al gruppo ancora una sera.
Ad Alice Spring, il giorno successivo mi ero prenotata un tour di mezza giornata (sempre tramite internet dall’Italia) con AAT KINGS. Questo tour consiste nella visita alla Telegraph Station, dove la nostra guida ci spiega che il bush circostante è molto importante per le piante, indicandoci quale viene usata per cibo e quale come medicina dagli Arrernte, clan aborigeno di questa zona. Visitiamo poi il museo aborigeno e la nostra guida ci spiega l’utilizzo di armi e arnesi, utensili da cucina , boomerang ecc. Degli aborigeni Arrernte e Walpiri. Per finire siamo andati a vedere le danze degli aborigeni Arrernte ,di cui avevo letto in una rivista, che avevano partecipato alla cerimonia di apertura delle olimpiadi di Sydney. Bellissime! Vale senz’altro la pena vederle.
Per tutti coloro che desiderano approfondire qualcosa in più della cultura aborigena, consiglio di dare un’occhiata ai seguenti siti: www.Aboriginalaustralia.Com; www.Aboriginalart.Com.Au; www.Indigenoustourism.Australia.Com; www.Dnathan.Com/VL/austLang.Htm; www.Aboriginaltouroperators.Com.Au; www.Dreamtimeeexpressions.Com; Al pomeriggio visito per conto mio Alice Springs.
Il 14 agosto parto per un tour sempre con Adventure Tours di 3 giorni (in realtà quando l’avevo prenotato tramite internet dall’Italia- nel mese di febbraio- doveva essere di 5 giorni, ma al momento del tour non c’erano abbastanza partecipanti per il tour di 5 giorni che doveva essere in campeggio,così mi hanno fatto fare il tour di 3 giorni e poi gli altri 2 giorni( senza dare nulla in più della somma già pagata), mi avevano prenotato 2 notti in albergo e i programmi sono stati rispettati e fatti con altre 2 operatori efficientissimi. Ho notato con grande piacere come gli Australiani sono veramente precisi ed efficienti, non ho subito il minimo ritardo e nessun disguido, persino nei transfer per l’aeroporto che avevo prenotato dall’Italia dal mese di febbraio, sono stati puntualissimi ed efficienti).
Tornando a noi, i primi 3 giorni, consistevano in un Safari nel Red Centre (zona attorno ad Alice Springs) anche questa volta nel mio gruppo ero l’unica italiana. Ci fermiamo a vedere la Camel Farm e poi ci dirigiamo verso la Valle dei Venti con il maestoso Kata Tjuta , pronunciata Kah-tah-choor-ta e significa Kata = teste e Tjuta =molte(Olgas), posto di fronte ad Uluru (Ayers Rock), facciamo un piccolo trekking per ammirarne la bellezza; la sera al tramonto siamo di fronte ad Uluru (nome in aborigeno) – monolito sacro agli Aborigeni- per vedere il fantastico gioco di luci e colori in continuo cambiamento . Pernottamento in campeggio nei bungalow, che condivido questa volta con una ragazza di Shangai.
Il giorno dopo ci svegliamo prima che faccia l’alba in modo da essere per quell’ ora a Uluru, per ammirare i meravigliosi giochi di colori. Il nome Uluru, pronunciato oo-loo-roo, non c’è una traduzione letteraria di Uluru, è un nome come Sydney,Parigi, Roma e dista 450 km da Alice Springs.
All’entrata del parco (per info:www.Deh.Gov.Au/park/uluru; oppure www.Eu.Gov.Au/parks/uluru ) ci viene dato un depliant dove il clan Aborigeno degli Anangu (tradizionali proprietari del parco) oltre a dare interessanti informazioni, consigliano il visitatore di non scalare Uluru (anche se è possibile farlo), per un rispetto della loro legge e cultura, in quanto un monolito sacro.
“Quello che ti accingi a scalare è qualcosa di veramente importante e sacro…
Non dovresti scalarlo. Non sta bene farlo…” (Kunmanu – proprietario tradizionale) Naturalmente decido di rispettare questa loro volontà ed incomincio assieme agli altri del mio gruppo il giro della circonferenza di Uluru che è di 10 km. Alla fine della passeggiata visitiamo il cultural center, dove si trova del materiale relativo alla cultura aborigena Anangu, la vendita e una mostra di artigianato Aborigeno e una presentazione delle danze e dei canti tradizionali. Per la sera ci avviciniamo al Kings Canyon, meta del successivo giorno. Pernottiamo in campeggio nei bungalow.
Il giorno successivo ci risvegliamo presto per essere poco prima dell’alba a Kings Canyon (a detta di loro 3 canyon più grande del mondo, soprattutto naturale). Scaliamo il Canyon (9 km). Per sera arriviamo ad Alice Springs.
Il 17 agosto mi vengono a prendere in albergo per un tour giornaliero con AAT Kings nella Palm Valley.
Visitiamo assieme al mio gruppo (oggi per la prima volta incontro una coppia di Roma), Hermansburgh, una storica fattoria costruita dai missionari luterani nel 1877,vistiamo la collezione d’arte di un famoso pittore aborigeno dell’ 800’:Albert Namatjira.
Proseguiamo per il Finke River, visitiamo il Cycad Gorge con anche un panorama mozzafiato a Kallaranga, infine arriviamo a Palm Valley , un oasi tropicale colma di palme millenarie che crescono dalla preistoria solo in questa valle. La formazione rocciosa è ricca di ferro per cui di un rosso intenso, che con queste palme verdi (ma dallo stelo rosso) creano uno scenario indimenticabile. In serata ritorno ad Alice Springs.
Il 18 agosto, riparto per un tour con Emu Run e vado nel West MacDonnel Ranger.
Visitiamo il Flynn’s Grave dove affrontiamo una camminata e salita al Simpson’s Gap (profonda fenditura di quarzite rossastra – il fenomeno è noto anche grazie ai dipinti di A. Namatjira), proseguiamo poi per Ochre Pits ( rocce colorate dove gli artisti aborigeni si rifornivano di colori per dipingere), Ormiston Gorge e poi verso l’ora della merenda ci fermiamo nello storico pub – campeggio, Glen Helen. In serata ritorno ad Alice Springs.
Il giorno successivo, con molto malincuore devo partire nel pomeriggio per Adelaide, però prima visito il Desert Park, definito dal National Geographic, come uno dei più bei parchi al mondo. Per info: www.Alicespringsdesertpark.Com.Au Con l’agenzia Desert Park Tour, prenoto la visita al parco e il successivo transfer all’aeroporto (ti tengono anche i bagagli, da non credere!). Il parco è enorme e si consigliano da un minimo di 4 ore all’intera giornata. Si trovano tutte le specie di piante e animali del Red Centre. Fidatevi: vale veramente la pena vederlo, l’unica cosa ci sono molti insetti, pertanto è fondamentale l’uso di repellenti. Verso il tardo pomeriggio arrivo ad Adelaide e visto che è venerdì, vado a Chinatown e al Central Market. Noto con piacere che in quest’ultimo si trova di tutto, anche cibo italiano e greco. Adelaide rispetto le altre città vi è molto la cultura del cibo.
Il 20 agosto, in mattinata visito il South Australian Museum, dove trovo una ricchissima collezione di arte aborigena e anche una grande sezione della Melanesia, insomma: da non perdere! Mi vengono poi a prendere e parto per un tour con Campwild di 3 giorni per la Kangaroo Island. La nostra guida Mick ci porta dapprima alla Mc Laren Valley (valle famosa per la produzione di vini bianchi) fermandoci a visitare la cittadina e a fare degustazioni presso l’Azienda Penny’s Hill. La nostra seconda tappa è la Second Valley, famosa per la pesca, arriviamo poi a Cape Jervis , dove prendiamo il traghetto per la Kangaroo Island (l’isola dei canguri). All’arrivo è oramai sera e pernottiamo in un cottage a Ante Charter Bay Beach assieme ad i miei compagni che sono 2 canadesi e 2 coreane.
Il giorno dopo ci raggiungono altri partecipanti e assieme andiamo a Penneshow, Seal Bay (la baia dei leoni marini) poi a Little Sahara dove ci arrotoliamo giocando su questa magnifica distesa di sabbia bianca. In serata pernottiamo in una fattoria nei pressi di Vivonne Bay e dopo cena usciamo per andare a vedere i pinguini.
Il giorno successivo ci svegliamo presto e noto con molto piacere che ci sono parecchi canguri e wallaby lì attorno. Andiamo a visitare il Flinders Chase National Park, Remarkable Rock ed Admiral Arch dove vive una colonia di foche, bellissimo! l’unica cosa: l’odore è nauseabondo. Ritorniamo a Penneshow dove ci attende il traghetto per ritornare poi ad Adelaide.
Il 23 agosto decido di concedermi un giorno di relax, andando con un tour giornaliero (Groovy Grape) nella Barossa Valley (valle di tradizione tedesca) per info: www.Barossa-region.Org . Se richiedete del materiale, in meno di 4 giorni vi invieranno cataloghi e depliant per conoscere la valle.
La Barossa Valley è una delle famose valli australiane che produce dell’ottimo vino rosso. Siamo andati così a fare degustazioni presso le cantine: Orlando, Jacob’s Creek, Richmond Grove, Bethany, e Menglers Hill. Alla sera un po’ alticcia ritorno ad Adelaide.
Ottima giornata! Il 24 agosto riparto per un tour di 3 giorni, ancora una volta con Adventure Tours per un safari da Adelaide a Melbourne. La nostra guida: Nitchell, mi conduce assieme al mio gruppo (nessun italiano tranne me) verso lo Stato del Victoria,dopo aver passato il confine ci siamo fermati in un pub lì vicino per una breve sosta per la colazione, vedo per la prima volta dei canguri bianchi. Ci dirigiamo poi verso le Gramphians National Park, iniziamo poi a salire per arrivare al Monte Zero e le cascate McKenzie, per il tramonto siamo alle Balconies (una balconata naturale, dove puoi ammirare veramente uno splendido scenario). Il pernottamento è Halls Gap.
Il giorno successivo, partiamo per un’escursione per i Pinnacoli delle Gramphians, visitiamo poi Brambucks, un centro culturale di Aborigeni di quella zona; successivamente andiamo a Warmanbool dove avvistiamo delle balene; ci dirigiamo poi verso la Great Ocean Road (bay of Island, Bay of Martyrs,The grotto, London Bridge, Lorch Ard Gorge e al tramonto siamo ai 12 Apostoli). In serata pernottiamo ai 13 apostoli a Princetown.
L’ultimo giorno del tour, andiamo ad ammirare l’alba ai 12 apostoli, poi ci dirigiamo verso una foresta pluviale all’Otway National Park, dove c’è Otway Fly (una torre alta 25 metri).
Vistiamo poi le famosissime: Apollo Bay, Lorne, Bells Beach a Torway (spiaggia di surfisti resa famosa dal Film: “Point Break”). A Torway ci fermiamo anche a visitare le fabbriche della Rip Curl e Quick Silver. In serata arriviamo a Melbourne dove pernotto ( prenotato dall’Italia tramite internet) presso l’Olembia Guest House a St.Kilda (quartiere marittimo di Melbourne in stile coloniale).
Il 27 agosto visito da sola la città di Melbourne, facendo la prima tappa al Queen Victoria Market (visto che è sabato), mi dirigo poi verso Flinders Street alla stazione di Treni (in stile edoardiano – fulcro della città) e proseguo visitando la città. La sera parto con un pullman della Greyhound con destinazione Sydney.
Il 28 agosto arrivo a Sydney la mattina presto, mi prendo un taxi e mi faccio accompagnare presso la guest house che mi ero prenotato (con largo anticipo) in stile vittoriano: Wattle House. Carina, confortevole, con un bel giardino per rilassarsi un po’.
A Sydney vi rimango 3 giorni così mi visito con calma la città (Glebe, Fish Market, Darling Harbour, l’Opera House, Harbour Bridge,il palazzo del parlamento, del Governo, l’Acquario, il Queen Victoria Building, Chinatown, Chinese garden, Amp Tower –dove si vede un bellissimo panorama di Sydney-, State Library, Imax Theatre – teatro in stile edoardiano – The Mall e per finire una splendida crociera sulla baia di Sydney).
Il 30 agosto nel pomeriggio parto con un volo da Sydney per arrivare alla mia meta finale prima di riprendere l’aero per l’Italia, Perth.
La traversata dura 5 ore. In serata arrivo a Perth, dove mi attendono una coppia di amici carissimi dell’infanzia che si erano trasferiti da due anni a Perth. Mi portano così a cena a Fremantle. Il giorno successivo visito la città di Perth, di cui vi consiglio soprattutto una visita a Kings park.
Il 1 settembre riparto con destinazione finale l’Italia – Torino.
E’ stato veramente un bellissimo viaggio anche perché mi ha portato a convivere con tante persone di varie nazionalità, insomma, una grande esperienza di vita! Per ulteriori informazioni e approfondimento il mio indirizzo email è: rita_minisci@fastwebnet.It FILMOGRAFIA: · “Picnic ad Hanging Rock” 1975 di Peter Weir · “L’ultima onda” 1977 di Peter Weir · “Gallipoli” 1981 di Peter Weir (girato nelle Flinders Ranger – Adelaide Railaway Station – South Australia ) · “Crocodile Dundee” 1986 di Peter Faiman con Paul Hogan – in parte girato nell’ Outback Australiano · “Bello onesto emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata” 1971 di Luigi Zampa · “Priscilla – La regina del deserto” 1994 di Stephan Elliot · “Australia” 1989 di Jean Jacques Andrien · “ Carabina Quigley ” di Simon Wincer · “Point Break” 1991 di Kathryn Bigelow