USA: l’ovest in camper

Viaggio di nozze, itinerari e prenotazioni organizzate tramite internet. Parola d'ordine: non incazzarsi, qualsiasi cosa succeda. 5 agosto: sveglia alle 04.00 per arrivare in aeroporto almeno due ore prima della partenza, volo Venezia/Los Angeles con breve scalo a Francoforte, compagnia scelta Air India. Naturalmente ci spostano l'ora della...
Scritto da: libera
usa: l'ovest in camper
Partenza il: 05/08/2006
Ritorno il: 28/08/2006
Viaggiatori: in coppia
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Viaggio di nozze, itinerari e prenotazioni organizzate tramite internet. Parola d’ordine: non incazzarsi, qualsiasi cosa succeda.

5 agosto: sveglia alle 04.00 per arrivare in aeroporto almeno due ore prima della partenza, volo Venezia/Los Angeles con breve scalo a Francoforte, compagnia scelta Air India. Naturalmente ci spostano l’ora della partenza di circa 3 ore, non tenendo conto della nostra inutile levataccia, poco male, anche se il mio neo marito è nervoso, gli ricordo dello spirito di adattamento che ho letto da qualche parte prima di partire e nè approfittiamo per fare un’abbondante colazione. arrivati a francoforte ci informano che sono in over booking, ovvero piu prenotazioni del previsto, tra tedesco inglese e italiano abbiamo capito che possiamo anche rischiare di non partire, dopo un pò ci informano che ci hanno assegnato dein posti separati, a quel punto è stato mio marito a ricordarmi dello spirtito d’adattamento (che ancora oggi ringrazio) ed abbiamo, naturalmente, accettato. Per fortuna accanto a me è capitata una dolcissima ragazzina indiana che, viaggiando da sola, ha ceduto volentieri il suo posto a Raffaele. L’aereo è più sporco degli standard a cui siamo abituati e non ha i comfort delle grosse compagnie, in compenso le hostess sono bellissime con i loro abiti tradizionali, i bambini hanno degli occhi grandissimi e dei sorrisi dolcissimi, probabilmente in quest’aereo non c’era che un assaggio insignificante di quello che è l’india, ma ci ha fatto venir voglia di visitarla alla prima occasione. Naturalmente non sono mancati brevi episodi di cui vergognarsi, soprattutto lamentele e scene d’insofferenza eccessiva da parte degli italiani che abbiano incrociato nell’attesa del volo. Sempre a fare continui riferimenti con quello che c’è in italia, di come “i diversi” vivono diversamente da noi ecc. Un dialogo in particolare mi ha sfavorevolmente colpito, una coppia: lui particolarmente lamentoso, lei “sempre che ti lamenti della puzza e della confusione, sempre meglio che essere in un aereo pieno di napoletani e siciliani”. Lasciato questo spirito negativo e provinciale alle nostre spalle, il volo è stato piacevole e puntuale. Arrivo a Lax alle 16.30 (ora locale) trasf in taxi all’hotel e siamo crollati sul letto. Sapendo che los angeles è enorme e che i taxi non costano poco, abbiamo scelto il Confort inn, un hotel di cat. Media tra l’aeroporto e la spiaggia di manhattan beach, il modo migliore per vedere los angeles è sicuramente con l’auto, i bus percorrono solo alcune zone e tra una zona e l’altra si cambia spesso linea, e la metro non esiste. Noi dovendo prendere il camper dopo un giorno ci siamo arrangiati in taxi (costosissimo) e abbiamo visto un puntino di los angeles, fortuna eravamo “vicini” alla spiaggia, manhattan beach si avvicina tantissimo al sogno californiano, surfisti, beach volley, musica ad alto volume, birre, tette rifatte, ragazzi muscolosi alti e biondi con sorrisi meravigliosi, pattinaggio sul lungo mare ecc. Tutto come nei vari telefilm americani. Divertente se ti piace il genere, per noi non più di un giorno, solo per la curiosità di conoscere qualche molto tipico ragazzo americano, e per pattinare sul lungo mare uniformandoci alla massa. 6 agosto abbiamon visitato santa monica (taxi 50 $), ricca di negozi, ristoranti, e caffè, innumerevoli gli artisti da strada, che io adoro. Ci fermiamo a mangiare da barney’s e prendiamo due piatti a caso, dato che l’inglese culinario non lo capiamo bene, dopo 5 minuti sono arrivati due vassoi (1 a testa) con milioni di patate fritte pancetta, pane fritto nel burro, salse varie, doppio hamburger, ecc. Dopo mezzo vassoio siamo usciti a smaltire, tempo 10 minuti e mi sono venuti i crampi allo stomaco, quindi vanno all’aria i piani di tintarella in spiaggia e passeggiata con pattini. le spiagge comunque sono bellissime, immense, miglia di costa sabbiosa, e in alcune non trovi un angolo libero, altre sono quasi deserte. In serata siamo crollati, senza cena.

7 agosto oggi ritiriamo il camper, dobbiano arrivare a santa fe Spring (la sede per il ritiro) e ci tocca riprendere il taxi (70 dollar) il camper lo teniamo fino al 25 agosto. Siamo emozionati ed impauriti, non siamo mai stati in caper da soli e non sappiamo neanche le cose base, tipo svuotare il wc, inoltre i camper americani sono enormi e hanno il cambio automatico, fortunatamente l’azienda di noleggio “EL MONTE RV” ci fa vedere un filmato in italiano con tutte le cose da fare e non fare e istruzioni per l’uso e la guida. In fine erano paure infondate, sono cose elementari che possono impressionare la prima volta. Inoltre ci consigliano alcuni itinerari da non perdere e ci danno una guida dei campeggi che ci sarà molto utile. Quindi dopo lo stress iniziale ci adattiamo bene, il navigatore è utile solo nelle grandi città, in quanto le stradine fuori non sono tutte indicate, inoltre i campeggi sono indicati anche sull’autostrada con relativa uscita. Non ho mai visto un paese così organizzato per i camper, potevamo prenotare un campeggio se l’arrivo era previsto dopo le otto di sera e trovare sul posto un foglietto con i nostri nomi e piazzola da occupare. Oppure andarci direttamente senza prenotare, abbiamo sempre trovato posto, anche a las vegas ed a ferragosto. Ed abbiamo trovato campeggi anche in paesini sperduti, in ogni caso si poteva dormire anche nelle rest area delle autostrade, attrazzate con servizi ed alcune con area ecologica per svuotare le acque nere e chiare, solo che sono senza elettricità e bisogna usare la batteria del camper che dura un bel pò e si ricarica mettendo in moto. Forti di queste informazioni ci siamo rilassati completamente ed abbiamo cestinato il nostro itinerario, decidendo vivire il posto senza programmi e prenotazioni. È sta per questo una delle vacanze piu belle della mia vita.

la prima sera ci siamo fermati, appunto, in una rest area, unica differenza con una italiana, è il paesaggio desertico ed un cartello dove c’è scritto “ATTENZIONE RETTILI NELLA ZONA BAGNO” infatti abbiamo deciso di utilizzare il bagno del nostro camper.

8 agosto, appena svegli subito verso Williams e GRAN CANYON, arriviamo al campeggio di williams alle 12.00, al visitor center ci informiamo sui vari tour, per decidere se visitare il canyon da soli o accompagnati, troviamo un tour bellissimo, lungo con tanto di percorso di trekking e lunch ( 200 $ per due persone) andando da soli avremmo speso di meno, ma un po per stanchezza, un po per inesperienza e per la particolarità del tour ci siamo lasciati convincere. Naturalmente salta il piano iniziale di vedere il canyon nel pomeriggio e poi il giorno dopo subito monument valley, in quanto il tour era previsto il giorno dopo. Quindi pomeriggio andiamo a visitare Williams. Che colpo di fortuna, è una cittadina incredibile, ci ha incantati, tipica americana da film, sulla route 66, con tante strutture e arredi d’epoca, con i ragazzi fighettini del posto vestiti da cawboy che attraevano le ragazzine masticando tabacco e sputandolo per terra. Siamo stati in un bar a mangiare, che originariamente era un bordello al piano superiore, e saloon a quello inferiore, la simpatica proprietaria fa lei i dolci (buonissimi).

al tramonto bellissimo doppio arcobaleno che sembrava nascere dalla route 66, da cartolina. in serata abbiamo cenato al campeggio, attrezzato di griglia e complesso musicale country, abbiamo bevuto birra e mangiato pollo e costate grigliate, buone se ti ricordi di dire poca salsa. Alle 20.30 siamo di nuovo crollati (l’età). 9 agosto, gita al GRAN CANYON, la sogno da anni, al tour siamo solo in sei, perfetto. In circa 5 ore riusciamo a vedere solo south rim, spettacolare, ma le parole e le foto non rendono le emozioni provate, abbiamo visto anche un serpente, un cervo e milioni di scoiattoli, il panorama incredibile, purtroppo non è prevista la discesa e risalita della valle (circa 12 ore in forte pendenza) inoltre piove, la discesa della valle con l’elicottero costa 800 dollari in due, decidiamo di non farla. Il pic nic simpatico e gustoso, meglio dei mega hamurger e patate fritte. In serata invece di partire subito per la seconda meta, dormiamo allo stesso camp per un forte temporale che non ci fa sentire sicuri nella guida.

ne approfittiamo per cenare nella particolare Williams, in un locale che non riesco a descrivere, bisogna vederlo, tutto originale degli anni 50 e 60, divanetti alla happy days, lampade d’epoca, e mega bisteccona alla griglia, senza salse, unico neo io volevo una tipica patata cotta al cartoccio, ma devo aver sbagliato qualcosa nella pronuncia, e mi sono arrivati dei fagioli alla texana. Per finire abbiamo trovato un delizioso, caffè western, con caffè espresso decente, dopo ci siamo dedicati alle tristi e puzzolenti faccende del camper. Poi a letto 10 agosto fantastica, meravigliosa MONUMENT VALLEY, entrata 5 dollari, decidiamo di non fare il tragitto nella valle con il camper perchè non coperto da assicurazione sulle strade sterrate, quindi tour di 3 ore 50 dollari a testa, lo rifarei altre 1000 volte. Autista indiano vestito da caw boy. Affascinante con i suoi capelli lunghi tutti bianchi. Ci ha fatto vedere dei posti incredibili, che da soli non avremmo visto perchè vietati senza guida, alcune strade infatti non sono proprio percorribili. Abbiamo visto un vero villaggio indiano, dove vivono due o 3 famiglie, che si occupano di tener “bene” la strada. Ogni monumento della MONUMENT VALLEY è un altere a cui ci si rivolge per pregare. Infatti appena arrivati abbiamo assistito inconsapevoli a questa preghiera da parte di un uomo, a cui, noi, credendo che fosse un turista, abbiamo chiesto di farci una foto, lui ci ha sorrisi, ci ha fotografati, e poi ha ripreso a pregare. La guida ci ha detto che nella valle sono stati girati piu di 90 film western, e non so quanti video musicali, quindi si vedono spesso delle limousine che accompagnano il vip di turno. Dopo foto ed emozioni indimenticabili, ci siamo diretti verso MOAB, in uno dei mini paesi sperduti che attraversiamo, abbiamo visitato un negozietto impolverato, con tipico vecchietto sdentato da film western, che ci ha mostrato una bellissima sella, appartenuta a suo nonno, che ci ha detto era un ladro di cavalli, ed una volta era stato ammanettato su quella stessa sella per portarlo in un altro paese e imprigionarlo. Lì abbiamo trovato delle targhe originali a soli 2 dollari e dei fantastici stivali originali del texas in pelle di serpente a 50 dollari, avrei preso volentieri anche il frigo originale degli anni 50, le varie selle, radio, valigie, sedie ed una vera colt. Ma non potevo per una questione di trasporto, in quanto i prezzi erano bassissimi. Un consiglio di posti così ce ne sono molti, alcuni finti altri veri (la diff. Si vede) visitateli tutti.

dopo cena a letto 11 e 12 agosto CANYONLANDS PARK non perdetevi la bellissima strada panoramica che porta Canyonlands SUD, è una strada in mezzo al canyon spettacolare e meno frequentata del nord, dopo esserci goduti le viste del sud, ci siamo diretti verso nord, abbiamo pernottato in un camp a Moab e la mattina siamo arrivati al parco, optiamo per un percorso a piedi di cui non calcoliamo bene distanze e tempi, che ci fa sprofondare nel prodondo di una valle, sotto un sole torrido, decidiamo di resister fino all’incontro con un serpente, noi da soli, non un rumore, sole a picco, vallata interminabile e quel serpentello verde e giallo luccicante e sottile leggermente caricato ad assaporare l’aria con la lingua, che ci bloccava allegramente il sentiero, noi ci siamo immobilizzati, non perchè è consigliato fare così, ma per la paura, lui dpo minuti interminabili si è messo dietro un cespuglio ed ha continuato a sentire in torno con la lingua, forse ci ha sentiti grossi, forse non ci pensava proprio, ad un certo punto si è girato ed è andato via. Ora ci ridiamo su ma al momento…

pomeriggio bellissima e divertente gita con le TOM CAR, un sogno di mio marito, incredibili, secondo me piu facili da portare di un QUAD e vanno ovunque, siamo andati in giro nel canyon senza problemi anche su rocce un po pendenti. Unico neo pugnalate alla schiena a fine serata. Vi consiglio queste divertenti macchine che si trovano solo a Moab ed in un altro posto di cui non ricordo il nome.

il programma serale era di andare a letto presto per vedere ARCHES N.P. La mattina e poi andare al BRYCE CANYON, ma, siamo capitati in un tipico pub da motociclisti pieno di biliardini, e con cameriera scalza che balla al ritmo di una band che suona dal vivo. Non potevamo perdercelo. Il divertente è stato entrare, come in un film quando entra un tipo che non centra niente con quel posto, tutti si girano e ti guardano e cala il silenzio, e sembra che sono lì lì per buttarti fuori, ma in realtà non ti cacano affatto.

13 e 14 agosto diretti al BRYCE CANYON che abbiamo visto al tramonto, molto suggestivo, e all’alba, incredibile. Copritevi bene perchè a quell’ora fa freddo, anche qui foto ed emozioni indescrivibili ed indimenticabili, abbiamo una foto dove sta per sorgere il sole ed è tutto dorato, anche noi, dei colori meravigliosi.

pomeriggio verso lo ZION un parco molto bello, ma secondo me non lo si godo, perche si puo girarlo solo in navetta, quindi le persono sono ammassate invece che disperse. Se non vi piacciono i sentieri da fare a piedi, non vedrete niente. Alcuni sentieri sono più adatti agli escursionisti ben equipaggaiati, altri vanno bene anche per famiglie, comunque sempre consigliate scarpette comode antiscivolo. Noi ne abbiamo scelto uno molto bello ce passa accanto a due piscine naturali suggestive, dura circa 2 ore ed è piuttosto semplici, mio marito a fotografato ed ha dato un nome a tutti gli scoiattoli che incontravamo. Da non credere. A pranzo pic nic con beni alimentari comprati negli incredibili supermercati che incrociavamo su strada. All’entrata tutti i tipi e colori e forme di snack, patate, noccioline, caramelle, ecc. Per trovare panino, o frutta o affettati (tranne la pancetta) devi girare tutto il market, per non parlare di latte e acqua semplice, cioè senza aggiunte di vaniglia o cioccolato o limone o altro. La frutta la troviamo spesso solo in california.

tardo pomeriggio verso LAS VEGAS, dove troviamo un campeggio al centro, quasi sulla strip, il CIRCUS-CIRCUS, proprio dietro all’omonimo hotel. Bruttino, solo un parcheggio, ma molto comodo. In serata assaggio della strip e poi a nanna 15 agosto, in giro per LAS VEGAS, un parco giochi da non perdere, da fare almeno una volta nella vita, abbiamo visitato quasi tutti gli hotel ed i casino della strip, tutti perfetti e fuori misura, al Venetian ci sno anche le gondole, con relativin gondolieri, al Paris una riproduzione della torre EIFFEL e dell’arc du trionphe ecc.

in serata con i piedi gonfi, siamo andati a giocare alla roulette ed abbiamo perso 200 dollari, piu altri 100 nelle slot, un’emozione da provare, un consiglio dopo due o 3 ore, hai vinto o perso vai via.

16 agosto appena svegli siamo indecisi se vedere o no la DEATH VALLEY sempre per la questione assicurazione, e perchè se scoppia una gomma del camper non puoi cambiarla ma devi chiamare l’assistenza, pena la decadenza dell’assicurazione, e di gomme esplose per strada c ne sono molte. L’alternativa è andare direttamente al SEQUOIA N.P. Mentre decidiamo, per strada notiamo il cartello di una città fantasma COLICO, carina e se avete tempo val la pena. Finalmente decidiamo di andare direttamente al Sequoia n.P. E rimandiamo la DEATH VALLEY al prossimo viaggio in america. Non trovando un camp libero (il sequoia è affollatissimo) dormiamo per strada.

17 agosto visita del parco, con le sue sequoie giganti, una che chiamano il generale ha un diametro di 11 metri, foto di rito ed ancora in giro, solo in foto ci si rende conto della grandiosità di questi alberi. Bisogna rapportarli ad una persona per rendersi conto. Alla fine del giro ci dirigiamo verso lo Yosemite. Ci siamo fermati a dormire a metà strada ad oakhurst, se ricordo bene il nome, ed abbiamo mangiato molto bene in un ristorante italiano, naturalmente non bisogna prendere prodotti italiani tipo pasta o pizza, ma bisteccona. E dolci fatti molto bene, non ci è piaciuto il favoloso vino californiano, ci hanno rifilato un merlot della california che lo chiamano “Mirlot” e sembrava vino scialbo allungato con acqua, non so se è stato un caso, o se l’ottimo vino californiano è una leggenda. 18 agosto per vedere bene lo Yosemite ci vogliono almeno due giorni, in quanto la distanza tra i vari punti di vista e sentieri è tanta. I sentieri brevi di mezz’ora sono pochi, gli altri ti portano via anche tutto il giorno. Noi siamo riusciti a vedere solo la parte sud e la valley, con l’intenzione di rimandare il tour restante al giorno dopo, abbiano cercato un camp all’interno, incredibile ma anche quelli più spartani non hanno posto, anche qui ci ha fregati l’inesperienza, questo è uno dei parchi piu affollati, perchè vicino a san francisco. I sentieri sono belli e val la pena farli, ma conviene pernottare all’interno del parco, non abbiano visto orsi, ma tanti cervi e due coyote. Abbiamo dormito al river park, poco fuori su un fiume, incantevole, dove raffaele ha cercato di accendere un fuoco, come tutti gli altri per cuocere di wurstel, ma è riuscito solo a beccarsi le maledizioni del vicino che è stato affumicato.

19 agosto verso SAN FRANCISCO sulla strada abbiamo incrociato un cartello con indicazione di un rodeo, subito decidiamo di vederlo, bellissimo, solo persone del posto, quindi non organizzato per turisti, con gare anche di bambini di 7 anni, incantevoli vestiti da cawboy, mcche prese al lazzo e poi buttate in terra come prova di forza, slaloom con cavalli ecc. I bambini hanno ancora catalizzato la mia attenzione con gli speroni piu grossi delle scarpe.

vicino san francisco abbiamo preso un camp a sud, in quanto credo che nel down town non ce ne siano. Qui c’è un comodissimo servizio navetta che ci porta al centro e ritorno in vari momenti del giorno. Pomeriggio quindi navetta, san francisco è come sembra, particolare, indimenticabile, fredda, ventosa, affascinante, cittadini simpatici e disponibili, ci hanno detto che quest’estate è particolarmente fredda anche per loro. A cena io ho voluto assaggiare il BRED BOWL, un pane tondo, a cui viene tolta parte della mollica e viene riempito con una zuppa carda di granchio patate ed altro, all’inizio non avevo il coraggio di assaggiarlo, perchè i cibi che non lasciano vedere il fondo non mi attirano, poi assaggio e… Squisito, giro di rito al FISCHERMANS WORF e MOLO 39, meravigliosamente turistici, da vedere, anche qui artisti di strada a non finire, il giro della città lo rimandiamo a domani. Navetta delle 23.00 20 agosto alle 10.00 ritorniamo al centro, CABLE CAR, assolutamente da prendere, tra le varie attese e frenate si fa prima a piedi, ma da provare, a piedi “ci si fa le gambe”. Come da rito: CINETOWN, LITTLE ITALY, NOBB HILL, tutti quartieri abbastanza vicini, non necessita di cartina, in quanto ci si orienta con il mare, FRISCO è piccola e facilmente visitabile, ed è bello perdersi in questa città. Abbiamo mancato purtroppo il giardino da the giapponese, anche questo rimandato al prossimo viaggio, shopping alla follia, ed abbiamo pranzato in un risto italiano per la prima volta la pasta e le bruschette meglio che in italia, proprietario verace napoletano che abbiamo sentito salutare un suo amico con “saluteme a soreta” cameriere simpatiche toscane, pizzaiolo pugliese, ecc. C’era un assaggio di italia. Per strada non abbiamo resistito a delle fantastiche crepe fragola e banana e grand marnier, a cena io mega granchio e raffa fritturina. Come dicevo, tanti bei negozi, tante strade in salita, tanti artisti di strada, in particolare un gruppo hip pop di ragazzini incredibili quasi degli acrobati, ed un bravissimo violinista che abbiamo notato non tanto per la musica ma per un vecchietto di circa 70 anni, sui pattini, che ad un certo punto si è messo a ballare al ritmo del violino, così per conto suo, senza proplemi. Giornata da ricordare dal 21 agosto al 28 agosto in giro per la costa californiana, magari scriverò un nuovo diario su questa settimana, intensa, e molto diversa dalla visita ai parchi, la costa californiana è bellissima ed affascinante, frastagliata, con l’oceano che la fa da padrone, alcune spiagge hanno la sabbia bianchissima, altre dorata, alcune deserte solo con una persona ed il suo cane, ed i gabbiani, altre organizzate con tanto di campo da golf sull’oceano con villoni tutto vetro e giardini curatissimi. Percorrete la 17 mile drive, diciassette miglia di costa, si paga l’entrata, e si percorre un sogno. Da san francisco a los angeles vedrete capolavori come big sur, carmel, santa maria, monterey, santa barbara, dove ci siamo cucinati in camper uno spaghettino aglio olio e peperoncino, proprio sul bellissimo lungo mare. Provo sempre grosse emozioni nel mettere i piedi sulla sabbia e nell’oceano, anche se fa freddo, mi da carica. Verso los angeles il tempo è migliorato. Il penultimo giorno abbiamo restituito il camper ed abbiamo preso un hotel sul mare a santa monica, che ci siamo finalmente goduti per bene, visita di rito con tour (perchè senza macchina,) ad hollywood, Universal studio, e Berverly hills, che in un secondo viaggio non visiterei in quanto è come passeggiare in via montenapoleone, stessi negozi, un po piu cari forse, gli Universal studio invece, sono molto, molto divertenti.



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