Terra maya

Son passati quasi sei mesi e finalmente trovo il tempo per raccontarvi la mia breve e pur intensissima esperienza in terra maya! Pur potendo ricostruire in dettaglio ogni singolo giorno grazie al diario di viaggio redatto in loco, ricco di annotazioni, scontrini, biglietti di ingresso e quant’altro, non vi tedierò con un racconto troppo...
Scritto da: frì
terra maya
Partenza il: 21/08/2006
Ritorno il: 06/09/2006
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
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Son passati quasi sei mesi e finalmente trovo il tempo per raccontarvi la mia breve e pur intensissima esperienza in terra maya! Pur potendo ricostruire in dettaglio ogni singolo giorno grazie al diario di viaggio redatto in loco, ricco di annotazioni, scontrini, biglietti di ingresso e quant’altro, non vi tedierò con un racconto troppo dettagliato…Piuttosto cercherò di fornire qualche indicazione a chi desidera visitare questo posto meraviglioso, omettendo l’elencazione di alberghi, ristoranti e bla bla bla che troverete molto facilmente strada facendo! Ma procediamo per ordine: eravamo in quattro (io ossia Marianna, Rosa, Mauro & Giulia che ringrazio per essersi fatti “portare” fin laggiù contribuendo, così, alla realizzazione di un mio grande desiderio), siamo partiti il 21 agosto e siamo rientrati il 6 settembre dello scorso anno (l’estate, come si sa, non è il periodo migliore per visitare l’America Centrale…C’è molta umidità, quindi temperature notevoli, frequenti acquazzoni, ecc…Non avendo però venti giorni a disposizione d’inverno, ci siamo adattati alla stagione delle piogge e abbiamo scelto di partire dopo ferragosto per evitare “la calca” nonché, la cosa fa sempre piacere, per risparmiare sul volo, in primis, e sugli alberghi poi!).

Brevemente ecco l’itinerario che abbiamo seguito: atterrati a CANCUN dopo circa 13 h di volo, passando per Madrid, ci dirigiamo subito a PLAYA DEL CARMEN, meta scelta per smaltire il lungo viaggio (per fortuna e grazie a qualche banale accorgimento – tipo restare svegli in aereo inventandosi qualsiasi giochino per arrivare a sera distrutti! – non abbiamo nessun problema di jet lag e dormiamo beate fino al mattino, almeno io e Rosa, per Mauro bisognerebbe scrivere un capitolo a parte che vi risparmio) quindi, riacquistate le forze, dopo un paio di giorni, raggiungiamo VALLADOLID che, oltre ad essere molto carina è un’ottima base per visitare la famosa Chichen Itza e i cenotes di Samulà e Dzitnup. Ci spostiamo poi a MERIDA, meravigliosa capitale dello stato dello Yucatan, da non perdere, pervasa com’è dal più puro spirito messicano…Bellissima! con i suoi colori, i suoi suoni, le strade inondate dall’allegria e dalle danze degli abitanti e dei fortunati turisti che vi giungono…Uno spettacolo che sarà difficile lasciare tanto che ci tratteniamo per quasi cinque giorni durante i quali visitiamo, agevolmente, ora il sito di Uxmal, ora quello di Dzibilchaltun, ora la splendida CAMPECHE, dichiarata, non per niente, patrimonio dell’umanità dall’Unesco! Conclusa così la parte più “culturale” e faticosa del viaggio, ci spostiamo finalmente sulla mitica Riviera Maya, TULUM! Se fosse un colore sarebbe senz’altro il turchese, ovviamente per il colore del suo splendido mare. Da non perdere Playa Paraiso…Scoprirete perché si chiama così…E le rovine che, come si legge su qualsiasi guida, devono il loro fascino al fatto di essere le uniche affacciate sul Mar dei Caraibi…E scusate se è poco! Potrà capitarvi quindi, come è successo a noi, di correre sotto il sole cocente, tra un Castillo, un Templo del Dios del Viento, un Palacio e bla bla bla, leggendo molto velocemente quello che c’è da sapere in merito ad ogni costruzione, dimenticandovi di lanciare anche solo un’occhiata alle stesse per tuffarvi, ancora mezzi vestiti, in un mare vigoroso e spumeggiante, turchese come il cielo che lo sovrasta…Ahhhhhhh!!!!!! tutta la fatica dei giorni passati sparita in un istante! Non ce ne vogliano i cari vecchi maya se in quella occasione non abbiamo prestato la dovuta attenzione alle loro costruzioni ma quel mare è veramente irresistibile! Lasciata Tulum che, a parte le spiagge paradisiache, non è particolarmente graziosa, trascorriamo gli ultimi giorni di vacanza a Playa del Carmen…Turistica sì ma comunque molto accogliente. Oziamo piacevolmente in spiaggia di giorno (i prezzi per i servizi quali lettini, ombrellone di paglia, ecc…,manco a dirlo, sono ridicoli rispetto a quelli cui siamo abituati in Italia…) e ci dondoliamo in altalena al bar del Blue Parrott di sera…Che bella vita! Dopo alcuni giorni di dolce far niente on the beach, però, (mentre i “coniugi” sono in luna di miele a Isla Muyeres) trascino la mia cara Rosa a COBA’ per visitare il sito nella giungla, quello più autentico, non restaurato, meno conosciuto e, soprattutto, quello dove troviamo la Grande Piramide, la più alta dell’intera penisola dello Yucatan e attualmente l’unica sulla quale sia ancora consentito salire. Mi arrampico da sola e di corsa (se ti fermi e guardi giù non sali più!) lungo i suoi 42 metri di altezza (Rosa mi si ferma a metà strada, appunto!) e mi godo una vista mozzafiato sulla giungla…Ora sì che ho realizzato un sogno! Purtroppo prima o poi il sogno finisce…Bisogna rientrare a casa, ovviamente! Anzi prima bisogna scendere dalla piramide…A voi la scelta della tecnica, io personalmente l’ho fatto stando seduta e passando col culetto da un gradino all’altro. Rischi di consumare i pantaloni ma di sicuro non cadi! Dovendo comunque tornare a CANCUN (da qui parte il volo), decidiamo di dare un’occhiata anche alla città del divertimento e del lusso sfrenato…Niente a che vedere con i posti magici fin qui visitati, intendiamoci, ma comunque un giorno e, soprattutto, una notte per assaporare l’atmosfera festaiola di questa città li consiglio! Entri nel famosissimo Coco Bongo e partecipi ad uno spettacolo di balli, canti, luci, suoni, acrobazie e chi più ne ha più ne metta difficile da trovare altrove! La penisola delloYucatan, questa porzioncina di Messico, è una terra spettacolare fatta di natura incontaminata e selvaggia, mare caraibico, storia millenaria, gente allegra e gioviale – sempre (e dico sempre!) pronta a regalarti un sorriso…E poi i colori, la musica… Mi sono informata parecchio prima di organizzare questo viaggio (anche attraverso il mitico sito di TPC). Molti, magari solo per sentito dire, mi dicevano di stare attenta, di non affidarmi al “fai da te”, di non partire all’avventura perché – al di fuori dei villaggi turistici – poteva essere molto pericoloso…Ebbene, niente di tutto questo ha trovato riscontro. Sono felicissima di essere partita “all’avventura” (se così si può definire un viaggio organizzato senza passare per un’agenzia) e consiglio a tutti di fare lo stesso. Il Messico è un paese troppo bello per guardarlo da un villaggio turistico, bisogna viverlo appieno, assaporarlo fino in fondo.

Ecco qualche piccolo consiglio a proposito di: TRASPORTI: abbiamo scelto di spostarci in autobus anziché di noleggiare un’auto per evitare ogni possibile complicazione (dalla gomma forata all’incidente stradale), per evitare di sbagliar strada e perder tempo, e poi perchè gli autobus di prima classe, ADO, sono economici, puntuali, sicuri, ti consentono di rilassarti, perché no di addormentarti, e garantiscono un’ottima rete di collegamenti (unico accorgimento una felpa per evitare l’assideramento…Tra l’interno e l’esterno c’è un’escursione termica paurosa! Mai fare un viaggio con i capelli bagnati, può essere micidiale!).

Atro mezzo di trasporto validissimo è il taxi. Sempre previa contrattazione è addirittura possibile che ti accompagnino dove vuoi e ti aspettino anche per ore per poi riportarti alla base (da Merida Felipe, “ingaggiato” la sera prima in piazza, ci ha portati ad Uxmal per la cifra irrisoria di 500 pesos – meno di 40€ – da dividere in quattro e, dopo aver aspettato che visitassimo tutto il sito, senza alcuna fretta (a proposito in Messico non sanno cosa sia la fretta…Altro che napoletani…Loro sì che attuano la politica del “take it easy”) ci ha riportati in albergo. Inoltre, il viaggio in taxi è un modo simpatico per socializzare con i messicani, il tassista vi racconterà tante cose e potrete imbattervi in dei veri personaggi (un pensiero va a quello che teneva un rotolo di carta igienica infilato nel freno a mano…). ZANZARE: Tutti mi avevano consigliato di portare ingenti quantitativi di Autan per combattere i terrificanti attacchi delle zanzare…Forse io e i miei compagni di viaggio siamo stati insolitamente fortunati ma nemmeno nei siti nella giungla siamo stati assaliti dalle famigerate zanzare (ho vissuto incontri peggiori con quelle napoletane). In ogni caso, se la fortuna non dovesse essere dalla vostra, troverete in loco tutto quello che potrebbe servirvi, repellenti di ogni specie e genere, ovunque e a qualsiasi ora del giorno e della notte (ci sono molte catene di supermercati aperti 24h), forse anche a prezzi più convenienti di quelli italiani, senza intasare inutilmente la valigia che, se vi spostate tanto come noi, più leggera è meglio è! Piuttosto trovate un po’ di spazio per un piccolo OMBRELLO…Sembrerà una sciocchezza ma io l’ho trovato utilissimo per proteggermi dal sole (personalmente non sopporto i cappelli, mi fanno ancora più caldo!), dalla pioggia improvvisa e…Udite udite…Dalle cacchette di certi uccellacci (sono stata colpita 3 volte in 15 giorni…Bella media, eh?) e, a differenza dei repellenti per le zanzare, dei prodotti per l’igiene, dei liquidi per le lenti a contatto, ecc…Ecc…, non è affatto facile da trovare! SOLDI: cambiateli assolutamente in banca, il cambio è sempre più vantaggioso rispetto a quello degli altri cambiavalute che trovate in giro per strada. Forse si perde qualche minuto in fila ma ci si guadagna in dinero. LA MALEDIZIONE DI MONTEZUMA: noi siamo stati fortunati anche in questo, non abbiamo avuto nessun problema “in bagno”! Basta bere acqua imbottigliata (non mangiare schifezze crude chiaramente) e il pericolo dovrebbe essere scongiurato. Portatevi dietro degli integratori in bustine (tipo polase), da bere durante le escursioni nei siti o al mare…Vi tireranno su e renderanno l’acqua distillata (la Christal) molto più gradevole! IL CALDO: durante l’estate fa molto caldo, specie nelle città interne come Merida ma le bellezze che vedrete faranno passare ogni sofferenza in secondo piano…Consiglio però, seriamente, di visitare i siti a prima mattina in modo da esserne fuori al massimo per le 11.30. Così non rischierete un collasso e godrete al meglio dei capolavori Maya, evitando inoltre noiose code agli ingressi (i gruppi organizzati, composti anche da gente in età avanzata e un po’ cicciotta, entravano nei siti esattamente quando noi andavamo via…Chissà che fine hanno fatto, se ne sono mai usciti vivi! Altro motivo per preferire il “fai da te”…).

I SOUVENIR: quelli che troverete in Messico non sono dei banali souvenir ma, piuttosto, oggetti di artigianato molto fantasiosi. Ne verrete sicuramente conquistati. Dunque lasciatevi un po’ di spazio in valigia per tutte le cose che comprerete. Oltre ad essere oggetti bellissimi, coloratissimi, sono anche molto economici a patto che “trattiate” ogni volta il prezzo. Le contrattazioni sono quindi d’obbligo ma senza esagerare e rispettando sempre il lavoro degli altri! LE GUIDE: la lonely planet è validissima, il 95% delle notizie che vi troverete è assolutamente corrispondente alla realtà.

Nei siti, invece, munitevi di una “guida umana”: per cifre corrispondenti a pochi euro (previa contrattazione, si intende!) un simpaticissimo messicano vi accompagnerà lungo un tragitto misterioso e, raccontandovi la sua affascinante storia, vi svelerà parte dei misteri legati alle piramidi e a tutto ciò che vedrete.

Che altro?! Ci sarebbero tante altre cose da dire, un po’ alla volta stanno riemergendo un sacco di ricordi bellissimi…Dunque partite senza indugio alla scoperta di questa terra incredibile dalle 1000 bellezze (prima o poi ci torno anch’io…Devo assolutamente andare in Chiapas!) e, se vi va, per informazioni e consigli vari, contattatemi pure. Buon Messico a tutti! Ah, lo sapevate che in Messico se parcheggiate in divieto di sosta vi portano via prima una targa e poi l’altra? Ho visto una marea di macchine con una sola targa o addirittura senza…Sarà una leggenda o la verità???????



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