Bravo Club Djerba: Sole, Mare, Deserto e..
Non esistono momenti morti nell’arco della giornata… Neanche subito dopo pranzo perché organizzano il karaoke nelle ore più calde dentro il bar, poi l’animazione si sposta in spiaggia e in piscina… è importante ricordare però, per chi non è interessato all’animazione ma vuole solo rilassarsi, che all’interno del villaggio esistono delle “zone relax” : una delle due piscine, e una zona riservata in spiaggia, dove gli animatori non vengono a proporti attività ecc. Per cui se non avete voglia di farvi coinvolgere nella vita del villaggio, nessuno vi verrà a disturbare… Ma vi perderete molto credetemi!!! Ogni sera organizzano uno spettacolo diverso, tutti molto belli, dal cabaret al musical, che si svolgono nel teatro all’aperto vicino alla spiaggia, molto suggestivo… dopo lo spettacolo ci si sposta al bar dove il divertimento continua tra balli e musica… perché come ci ha detto il capo animatore: AL BRAVO IL SOLE TRAMONTA… IL DIVERTIMENTO MAI!!! Ma non si può assolutamente andare in vacanza e chiudersi in villaggio per una settimana, e la nostra voglia di scoprire le bellezze del paese che ci ospita è tanta… decidiamo così di fare due escursioni, che rispecchiano appieno le nostre esigenze: la prima la facciamo a Douz, alle porte del deserto, che ci permette di vedere dei paesaggi veramente incantevoli… la seconda, molto divertente, sul galeone dei pirati alla scoperta dell’isola dei fenicotteri… ma andiamo con ordine: ESCURSIONE A DOUZ: Sveglia alle 5 e partenza alle 6 dal villaggio, dopo un’abbondante colazione ( ci sono da percorrere 600 Km per arrivare fino a Douz, ecco spiegato l’orario di partenza… ma ne vale la pena!!!) Saliamo sul pullman ancora mezzi addormentati ma la guida inizia subito ad illustrarci l’itinerario che seguiremo per questa giornata risvegliando immediatamente il nostro interesse… Durante il tragitto la guida, veramente brava, e disponibile, inizia a parlarci un po’ delle caratteristiche di Djerba e della Tunisia in generale e quasi senza accorgercene arriviamo al porto dove ci imbarchiamo su un traghetto utilizzato normalmente anche dai locali per trasportare merci, e quant’altro da Djerba alla terraferma e viceversa… ci sono due modi infatti per raggiungere la terraferma: la traversata in traghetto, partendo dal porto di Houmt Souk , oppure il ponte romano, lungo 7 km, che attraverseremo al ritorno. Scendiamo dal pullman e ci godiamo la traversata… Il sole è già alto, non c’è una nuvola in cielo … La brezza del mare mitiga il calore che già comincia a farsi sentire… mi guardo un po’ un giro e sul traghetto si vedono donne vestite con gli abiti locali e il velo che per fortuna si limita a coprire solo il capo.
Attracchiamo In Tunisia… risaliamo sul pullman e via verso la città di Matmata … dove però ci fermeremo per una breve sosta e ritorneremo nel pomeriggio… il paesaggio è arso dal sole, qua e là qualche sterpo, la terra rossiccia contrasta con l’azzurro intenso del cielo e con il bianco delle case isolate che si incontrano per la strada… Ogni tanto si vede qualche venditore abusivo di benzina, una baracca che mette in mostra pile di taniche di benzina che vendono a prezzo inferiore di quello dei benzinai ufficiali… Tipico della realtà del posto anche questo…
Ad un tratto il paesaggio cambia, si cominciano a vedere le rocce, e diventa più collinare ma sempre dipinto con gli stessi colori… giungiamo a Matmata che ci accoglie con una scritta stile Holliwood adagiata sul fianco della collina: BENVENUTI A MATMATA … la guida ci spiega che ora i berberi non vivono più nelle case scavate nella roccia che visiteremo nel pomeriggio, ma si sono trasferiti tutti nella Matmata nuova, costruita con le tipiche case bianche tunisine… Sosta d’obbligo: scendiamo e ci riempiamo gli occhi di quel panorama veramente particolare, solo terra, interrotta ogni tanto da un’apertura che fa intuire la presenza di una delle straordinarie case berbere scavate nella roccia dove un viveva la gente del luogo, un panorama mozzafiato… risaliamo sul pullman alla volta di Douz… alle porte del deserto… Pian piano il paesaggio cambia, diventa se possibile ancor più arido e secco, ogni tanto di intravedono dromedari in libertà che, ci spiega la guida, sono lasciati liberi di andare dove vogliono ma sanno anche dove tornare per poter bere… Sento che ci stiamo avvicinando al deserto… ed ecco che finalmente appare il cartello, scritto in caratteri arabi e latini: DOUZ siamo arrivati!!!! È ormai mezzogiorno, il sole splende e picchia forte, e la guida ci consiglia di mettere in testa un berretto o una bandana per coprirci perché il caldo è impietoso… Si avvicina il momento tanto atteso, finalmente vedrò il deserto!!! Il giro può essere fatto in calesse o in dromedario, noi scegliamo tutti e quattro la seconda opportunità… neanche da mettere in confronto!! Saliamo ciascuno sul nostro dromedario (il mio è bianco, scoprirò più tardi che si tratta di un dromedario da corsa!!! Per fortuna non ha deciso di mostrarmi le sue qualità…) quando tutti sono sistemati… si parte… Siamo legati tre a tre, ognuno ha una guida che conduce il primo dromedario a piedi… sono emozionantissima… La mia guida mi insegna a fare un versetto per guidare il mio dromedario, e vedendo che me la cavavo bene, decide di lasciarmi provare l’ebbrezza di andare da sola… un’emozione unica… Scioglie il mio dromedario dagli altri due, prendo fermamente le redini e vado… nel frattempo mi riempio gli occhi di quel paesaggio meraviglioso… Sabbia bianca, finissima, che riflette la luce del sole… si iniziano a intravedere le dune… è il deserto dei documentari, dei filmati visti tante volte Alle Falde del Kilimangiaro… E vederlo dal vivo è un’emozione indescrivibile… ogni tanto mi giro indietro a controllare come se la cava il mio fratellino sul suo dromedario, direi che padroneggia benissimo la situazione, mentre mio papà cerca di riprendere l’evento con la telecamera… Dopo una bella dromedariata arriviamo in una zona d’ombra … Faccio accucciare il mio dromedario e dopo le meritate carezze (sono animali veramente dolci, li guardi negli occhi e sembra che parlino) raggiungo gli altri per le foto… Subito arriva un beduino con il tipico abito blu che tiene in braccio un Fennek, la volpe del deserto, un cucciolo, a dir la verità, che ci mette in braccio per fare qualche foto… Veramente tenerissimo e dolcissimo, con le sue orecchie grandi e quel musino da volpina veramente dolce… guardiamo il paesaggio, da lasciare senza fiato… Poco dietro di noi si stagliano nell’azzurro del cielo, un insieme di palme… La prima oasi forse… siamo proprio alle porte del deserto, intorno a noi sola sabbia, le dune disegnate dal vento, le palme dell’oasi e nient’altro… Facciamo moltissime foto e filmati nel tentativo di catturare un po’ della bellezza antica di questo luogo… il tutto sotto il sole di mezzogiorno che non sentiamo neanche tanto rapiti dalla bellezza del paesaggio… Ma è già ora di tornare… Risalgo sul mio dromedario, prendo in mano le redini e via… è troppo divertente … Torniamo al punto di partenza, lasciatoci alle spalle il deserto, le cui immagini mi resteranno sempre nel cuore, ci dirigiamo verso l’albergo che ci ospiterà per il pranzo… tutto molto buono… Dopo aver pranzato, senza fretta, risaliamo sul nostro pullman alla volta di Matmata, stavolta per poter visitare una delle case scavate nella roccia, davvero molto suggestivo.. Anche qui le foto abbondano eccome… risaliamo sul pullman per l’ennesima volta per raggiungere l’ultima tappa di questa entusiasmante escursione… i vecchi granai scavati anche quelli nella roccia, che ora sono diventati sede di una specie di mercatino per turisti dove però la guida ci ha consigliato di non acquistare… Perché lo scopo della visita ai granai era quello appunto di vedere i granai, che poi sono diventati meta dei “cacciatori di turisti” insistenti che vogliono venderti ogni sorta di chincaglieria… e se è detto dalla guida… stremati da questa giornata, saliamo sul pullman per l’ultima volta… Stavolta la meta è … Il villaggio!!! I tragitti in pullman, seppur piuttosto lunghi, sono comunque allietati dalla guida che in questa giornata ci ha spiegato veramente tante cose sugli usi e i costumi del paese, e ci ha raccontato molte curiosità interessanti… Attraversiamo il famoso ponte romano (molto suggestivo, con il mare parte per parte) e finalmente torniamo a Djerba… Il tempo di depositare tutti i turisti ai rispettivi villaggi (noi siamo gli ultimi) e per le sette e mezza siamo di nuovo al nostro BRAVO… una doccia rinfrescante e rigenerante mi fa recuperare tutte le energie.. Stasera c’è la festa in spiaggia… non posso mica perdermela!!! Consigli per l’escursione: portatevi un cappello o una bandana per il giro nel deserto e una buona crema protettiva, perché il sole picchia veramente forte e anche se non ci si rende conto si arriva a sera con un’abbronzatura che è pari a quella di tre giorni passati in spiaggia!!!! L’escursione è fattibile per tutti, anche per chi ha bimbi piccoli (ma non troppo) perché eventualmente possono fare il giro nel deserto in calesse e si divertiranno ugualmente tanto.
L’escursione vale veramente la pena, vi da l’opportunità di avere un assaggio di deserto senza per forza dovervi passare la notte (c’è anche l’escursione di due giorni che però magari per chi ha bimbi piccoli può risultare più problematica) ESCURSIONE ALL’ISOLA DEI FENICOTTERI: Un’escursione all’insegna del mare, del sole e del divertimento che abbiamo scelto per la particolarità dell’imbarcazione con cui viene fatta : un Galeone simile in tutto e per tutto ai Galeoni pirata!!! Ci si imbarca dal porto di Houmt Souk su questo galeone e, dopo una traversata di circa un’oretta – un’oretta e mezza si giunge all’isola dei fenicotteri (non si vedono fenicotteri a luglio però!!!) una lingua di sabbia bianca contornata da mare cristallino… Durante la traversata, i marinai travestiti da pirati saraceni improvvisano uno spettacolo, si gettano le reti e al ritorno si vede quanto si ha pescato … un magro bottino per la verità… per fortuna che non si mangia quel che si pesca!!! La giornata è dedicata al sole e ai bagni nell’acqua limpida… graziosissimi i granchietti che camminano sulla spiaggia… I marinai ci preparano un gustosissimo pranzo a base di pesce cucinato alla griglia seguito da un loro spettacolo veramente divertente sulle abitudini dei turisti Tedeschi, Inglesi Francesi e Italiani che arrivano in Tunisia… delle caricature veramente riuscite!!! Durante il viaggio di ritorno si recuperano le reti ( 5 pesciolini ributtati poi in mare) ci viene offerto il tipico thè tunisino e i marinai animano la navigazione con balli latino americani… per finire poi ad intonare il classico POOOO PO PO PO PO PO POOOO e celebrare la vittoria della nazionale italiana ai mondiali tra gli sguardi indispettiti dei turisti francesi… Arriviamo al porto innondandolo con i nostri cori calcistici … Tributo doveroso… E poi si ritorna al villaggio per le cinque, dove ritrovo gli amici di sempre che mi coinvolgono nell’ennesima partita a beach volley…
Che altro dire su questa vacanza? Il mio entusiasmo traspare ancora da questo racconto di viaggio… La settimana è volata… E quando l’aereo è decollato mi ha colta una nostalgia indescrivibile… mitigata solo dal pensiero che per ogni viaggio che finisce ce n’è un altro che ci aspetta… E per ogni luogo che si lascia ce ne sono molti altri che aspettano di essere visitati… E allora pronti per programmare il prossimo viaggio… ARRIVEDERCI DJERBA!!!!