La Cina dei molti
Ho visitato villaggi davvero lontani, lontani dagli occhi..Lontani dal cuore a volte..Lontano dalla civiltà..Villaggi delle etnie Miao Blu e Miao Neri..Donne che gelosamente custodivano segreti tramandati dalle madri e che battevano el stoffe a mano e che vendendoci delle borse-bellsimme-a 10 euro hanno fatto lo stipendio si un anno…Se non di più..Bambini stanchi sporchi ma sorridenti con gemme tra le mani da mangiare..Mi sono spogliata della mia pienezza di me, del mio lavoro e delle mie cose materiali…E sono snadata oltre..Oltre quel sorriso..Oltre me stessa in luoghi che non avrei mai pensato di vedere, comunque trovate delle cosette di artigianato davvero interessanti in ogni villaggio(Datu Miao Village, chengloi).Nell’area si trova la scenic area..Delle cascate “inventate” e fatte proprio per i turisti..Belle da vedere per farsi due risate.
La cordialità della gente supera ogni cosa..Ovunque vai devi bere the o fumare sigarette..È usanza di ospitalità..Ed è segno di rispetto da parte del turista..Non hanno nulla davvero…Ma ti dannomil loro nulla con amore..
A LiBo si trova un interessante mercatino, ove potete trovare stoffe a poco prezzo..Le stoffe tipiche sono blu colore ricavato da piante medicinali..Che usano per fare di tutto..L’area di Libo county è interessante, forse maggiormente per chi fa il turista “ambientale”..È una zona carsica che ti fa sentire uno gnomo..Ma la grandezza di cuore di quella gente la porterò sempre con me.A l ritorno ho fatto nuova tappa a Gujang, a pochi km c’è una città sacra..Ormai solo turistica ma ne vale la pena ..È molto caratteristica e la sera fino a tarda notte sulle vie di Gujang c’è un mercato enorme..Tra l’università e la zona comerciale..Puoi trovare di tutto: vestiti cibo artigianato batik( bellissimi ed economici) e…Tanti sorrisi!