Parigi da sogno

Ciao a tutti! Mi chiamo Andrea e quest’anno in compagnia della mia ragazza (Federica), di sua cugina (Ilaria) e il suo ragazzo (Carmelo) abbiamo deciso di trascorrere il capodanno 2007 a Parigi. Che gruppo fantastico… Siamo partiti il 26 dicembre alle ore 13 da Milano Linate con un volo lowcost della Easy Jet e con la stessa compagnia siamo...
Scritto da: Andre76
parigi da sogno
Partenza il: 26/12/2006
Ritorno il: 01/01/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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Ciao a tutti! Mi chiamo Andrea e quest’anno in compagnia della mia ragazza (Federica), di sua cugina (Ilaria) e il suo ragazzo (Carmelo) abbiamo deciso di trascorrere il capodanno 2007 a Parigi. Che gruppo fantastico… Siamo partiti il 26 dicembre alle ore 13 da Milano Linate con un volo lowcost della Easy Jet e con la stessa compagnia siamo rientrati a Milano il 1 gennaio verso le ore 12.15.

La easy jet atterra a Parigi Ory e dopo aver acquistato la Paris Visit con un costo di circa 46 euro per 5 giorni, abbiamo facilmente raggiunto il quartiere di Montmartre… La nostra fermata della metropolitana era la “Abbesses” che da su una piazzetta veramente affascinate con una giostra nel mezzo e tutto intorno addobbato con tantissime luci natalizie che rendevano l’atmosfera magica.

A pochi passi era situato il nostro hotel: il Pavillon de Montmartre che avevamo prenotato tramite il sito della Easy Jet ad un prezzo veramente interessante. Eravamo un po’ scettici sull’hotel, un due stelle a prezzo vantaggioso non ci sembrava un ottima scelta visto che avevamo letto e sentito che gli hotel parigini non erano il massimo. Invece smentendo queste voci ci siamo trovati veramente bene. La posizione era eccellente (ai piedi della basilica Sacré-Coeur e a due passi da Pigalle), le camere erano un po’ piccole ma pulite con cambio giornaliero della biancheria, il personale si è dimostrato cortese e disponibile (non è vero che i Parigini sono tutti così antipatici) e la colazione continentale a buffet era ricca (cioccolata o caffelatte, brioches e baguette, marmellate, miele, succhi di frutta, cereali…). Insomma per essere un due stelle non era poi così male…

Dopo esserci sistemati in hotel siamo partiti alla scoperta del famoso quartiere e sono rimasto affascinato dalla sua bellezza. Appena entrati nella piazza degli artisti hanno subito tentato di farci il famosissimo ritratto e nonostante lo stesso artista (simpaticissimo) abbia insistito tutte le volte che ci vedeva anche nei giorni successivi, abbiamo resistito alla tentazione.

Uno dei nostri dubbi quando siamo partiti era quanto avremmo speso per mangiare a Parigi che veniva descritta come una città un po’ cara. Invece vorrei dirvi che abbiamo sempre mangiato bene spendendo sempre poco. Un esempio del mio menù a Montmartre spendendo non più di 20 euro: soup a l’onion, bistecca di filetto con insalata e patate, torta della casa e caffé (stretto stretto per gli Italiani) con acqua e bottiglia di vino Bordeaux.

Qui fanno anche di quelle fondue, raclette, bourguignonne che fanno impazzire…

Ci sono tanti ristorantini carini e hanno tutti i menù a prezzo fisso. Noi siamo andati spesso alla TAVERN DE MONTMARTRE che è un locale piccolo ma affascinante con persone veramente simpatiche e gentili. Siamo poi tornati li per il cenone di capodanno dove abbiamo speso 50 euro e quando ci siamo alzati eravamo pieni da stare male (vino, caffè e grappa compresi). Anche il quartiere Latino ha un sacco di ristoranti con prezzi accettabilissimi!!!!!!!!!! Due cose vi segnaliamo: la prima è di non prendete mai l’acqua in bottiglia ma sempre in caraffa se no vi spennano mentre la seconda è di mangiare un sacco di crepes alla nutella che sono la fine del mondo (le più buone la fa una brocherie nel quartiere latino. Non mi ricordo come si chiama ma ha i rivestimenti esterni del negozio azzurri con le scritte bianche e c’è un tipo simpatico che fa le crepes all’aperto)!!!! Nei giorni successivi siamo riusciti ad entrare a visitare il Louvre (ne vale la pena non solo per la “Gioconda”, visto che entrando si ha l’impressione che tutti vogliano vedere solo quella) facendo solamente una mezz’oretta di coda mentre per salire sulla Tour Eiffel ci abbiamo impiegato un po’ di più (circa 3 ore al freddo e al gelo) ma una volta arrivati in cima ci siamo resi conto che ne valeva veramente la pena.

Per girare la città abbiamo inizialmente usato la metro ma poi ci siamo accorti che con la Paris Visit si sale anche sugli autobus e così è stato fantastico spostarsi da un luogo all’altro stando seduti al caldo sui sedili degli autobus con la possibilità di osservare al meglio ogni angolo della città!! Per un motivo e per l’altro non siamo riusciti ad effettuare il giro sulla Senna a cui tenevamo moltissimo ma in compenso l’abbiamo percorsa più volte su e giù a piedi ed è stato fantastico anche così. Ci sarebbe anche piaciuto entrare al Moulin Rouge per assistere allo spettacolo ma c’era sempre una lunga fila per entrare e così abbiamo desistito. Il “quartiere rosso” di Pialle è più stravagante che pericoloso anche in tarda serata.

La notte di capodanno l’abbiamo trascorsa su a Montmartre perché si ha una vista fantastica di Parigi e della Tuor Eiffell che si illumina a mezzanotte e anche perché è un luogo affollato ma tranquillo.

Non sto a raccontarvi il resto delle cose che abbiamo visto perché sono tantissime e penso che tutti possiate immaginare cosa abbiamo visto… Voglio però consigliarvi da visitare se avete un po’ di tempo: – il primo è la Shakespeare & Company: la leggenda delle librerie (a due passi da notre Dame in rue de la Bucherie, 37). I libri vecchi, vecchissimi e nuovi fluiscono come un fiume in piena: ce ne sono fuori dal negozio, nelle casse e nei cartoni, ammassati in vetrina e sugli scaffali lungo i muri. E’ da vedere!!!!! Forse perché io sono “innamorato dei libri”.

– il secondo che si raggiungere comodamente in metrò (si ferma proprio davanti) è il cimitero di Pére Lachaise dove sono sepolti Oscar Wilde, Jim Morrison, Rossini, Milosevic, Chopen, Proust e tantissimi altri personaggi famosi. Noi ci siamo andati in un giorno di pioggia e devo dirvi che è stato qualcosa di emozionante.

Un ultima cosa da segnalare, se volete fare un acquisto interessante, in zona della funicolare che porta su alla basilica del Sacré Coeur c’è un negozietto dove vendono delle tele veramente belle dipinte da giovani artisti. Io ne ho presa una e ne è valsa veramente la pena. Quando siamo saliti sull’aereo e abbiamo visto che lasciavamo Parigi alle spalle ho sentito una stretta al cuore perché sapevo che stavo lasciando una città magnifica, ma nello stesso tempo mi sono sentito sollevato perché dentro di me avevo e ho tuttora la certezza che quello non era un addio ma un arrivederci!!!

Au revoi Paris…



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