Montecarlo: un plastico a grandezza naturale

Montecarlo: il nome dice già tutto. È difficile scoprire qualcosa di nuovo in un posto così conosciuto e vicino a noi, un luogo che va oltre gli stati e le capitali, un’isola felice (per pochi…) o, come ha dato l’impressione a me: un plastico a grandezza naturale. Non è mia intenzione sminuire la visita a Montecarlo che merita essere...
Scritto da: Alberto78
montecarlo: un plastico a grandezza naturale
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Montecarlo: il nome dice già tutto. È difficile scoprire qualcosa di nuovo in un posto così conosciuto e vicino a noi, un luogo che va oltre gli stati e le capitali, un’isola felice (per pochi…) o, come ha dato l’impressione a me: un plastico a grandezza naturale. Non è mia intenzione sminuire la visita a Montecarlo che merita essere fatta, perché Casa Ranieri si gira a piedi ed una giornata è più che sufficiente, non servono guide o altro, la vediamo così spesso che le sue strade sembrano quelle che facciamo di solito per tornare a casa. Dal porto con attraccate vere e proprie ville galleggianti al mitico Casinò, quando si cammina per il Principato di Monaco sembra di essere anche un po’ noi dentro un servizio giornalistico di gossip o di alta finanza… o meglio ancora, per chi è appassionato di sport come me, di giocarsi il podio alla guida di una Rossa!!! Si, perché a Montecarlo ci siamo arrivati con l’auto, e la nostra utilitaria ci è bastata per vincere il nostro gran premio, ovviamente girando secondo i “tempi” previsti dal codice della strada e facendo molta attenzione alla severissima polizia monegasca che è abituata ai piloti dell’ultima ora come noi che sognano per qualche minuto di ricevere notizie via radio da Todt!!! Poi noi siamo capitati a 15 giorni dal GP con già i cordoli inseriti…Che poi la viabilità ordinaria non permette il giro completo, ma a noi è bastato per avere i nostri 5 minuti di gloria e sfrecciare primi sotto la bandiera a scacchi!!! Emiliano


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