Kenya, meglio tardi che mai
E’ stato un viaggio stupendo! Noi, ripeto non amiamo il programma e qui abbiamo potuto creare la vacanza a modo nostro e giorno per giorno senza nessun problema e con una spesa ragionevole. Abitazione privata, vitto con grande varietà di scelta, puoi mangiare come da noi o nei loro locali spendendo molto meno, a volte invece siamo rimasti a casa cenando con i proprietari e trascorrendo una tranquilla serata in compagnia del signor silenzio che qui è ormai dimenticato. La gente locale è ok, basta non dare troppa confidenza. Abbiamo partecipato a safari al Masai Mara e Tswo, due posti differenti ma entrambi meritevoli, abbiamo fatto snorkeling e durante un’escursione barattato una maglietta con lo scudetto dell’Italia e un paio di infradito con una bella statua che ci ha creato problemi con il trasporto, forse siamo stati un po’ megalomani, mio marito è dovuto tornare a casa scalzo ma, in compenso, abbiamo riso molto. Siamo andati a visitare un laboratorio di oggetti in legno in un villaggio con un ragazzo locale, abbiamo atteso l’alta marea a Watamu per un meraviglioso bagno e mangiato degli squisiti samosa. Peccato che il ramadan non ci abbia fatto godere appieno dei loro ristoranti perché chiusi quasi tutti. Certo, bisogna avere occhi ben aperti, ci hanno raccontato cose non proprio gradevoli come piccoli furtarelli, ma ogni mondo è paese e dove c’è la fame queste cose purtroppo succedono. A noi personalmente qui è andato tutto bene mentre invece abbiamo avuto esperienze negative in altri luoghi.
E’ stata comunque una vacanza magnifica e non avremmo mai detto che alla nostra età ci saremmo ammalati del famoso “mal d’Africa”. Ma nella vita non si può mai dire mai! La nostra promessa è di ritornare perché questo viaggio ci ha dato tanto e noi siamo egoisti e vogliamo ancora tanto, tanto e poi tanto ancora. Questa nostra è per ringraziare quanti di voi scrivono su questi siti e che ci hanno invogliato a scoprire questo luogo e la sua magia.
Livia e Luca