Obrigado, Portogallo 2

27 AGOSTO: PARTENZA DA MALPENSA PER LISBONA Un po’ titubante, ma convinto dall’enfasi della mia fidanzata, quest’anno anch’io mi abbandono alla mia prima vacanza “on the road”. Così, un po’ terrorizzato dal probabile poco relax che mi attende, mi imbarco per Lisbona… Arrivati all’aeroporto, ci fiondiamo a ritirare la macchina...
Scritto da: andryabraxas
obrigado, portogallo 2
Partenza il: 27/08/2006
Ritorno il: 11/09/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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27 AGOSTO: PARTENZA DA MALPENSA PER LISBONA Un po’ titubante, ma convinto dall’enfasi della mia fidanzata, quest’anno anch’io mi abbandono alla mia prima vacanza “on the road”.

Così, un po’ terrorizzato dal probabile poco relax che mi attende, mi imbarco per Lisbona… Arrivati all’aeroporto, ci fiondiamo a ritirare la macchina noleggiata alla Hertz, onestamente ignoro se sia la compagnia più conveniente, di sicuro è una compagnia molto sorprendente!!! L’addetta al servizio tenta inutilmente di farci pagare il sovrapprezzo per l’autoradio con CD e il condizionatore, facendoci credere anche in un meraviglioso sconto, con una gran corsa al ribasso… io convinto, e con un budget prefissato che cercherò di non sforare, tengo duro e non mollo, non la voglio, niente radio, e finestrini abbassati, sono quello che cerco (per autoconvinzione…), aiutato anche dalle zero pretese di chi mi accompagna… Scopriremo solo poi, al momento della cessione fisica delle chiavi, che siamo stati fortunati, evviva!!! La macchina che ci viene data, al prezzo iniziale, ha la radio con CD e il condizionatore di serie!!! Che caso eh… Si scopre anche che il prezzo per l’affitto non comprende eventuali danni fatti da terzi… e allora paghi di più… guido solo io o anche la mia fidanzata? Solo io, perché se si vuole che guidi anche lei, devi pagare di più… Quando devo mettere la firma mi viene il dubbio, se la faccio troppo lunga, dovrò pagare di più? Bene, controllata la macchina (ogni bollo o riga deve essere segnalata prima, altrimenti poi… paghi di più!!!), si parte alla volta della città… ovviamente ci perdiamo, ma possiamo apprezzarla al primo impatto, sembra molto bella, le strade sono scorrevoli, e abbastanza larghe.

Abbiamo 3 notti prenotate all’albergo ***no pubblicità**** abbastanza economico, pur essendo un 4 stelle, con parcheggio privato non a pagamento (fino a disposizione…), e situato in zona centrale… Gironzolando a piedi per i vari quartieri si possono apprezzare le bellezze di questa città, che svaria tra ampi viali alberati e strette strade, che salgono e scendono, ma salire e scendere, è prerogativa del Portogallo!!! Il miglior modo di visitare Lisbona è quello di usare i mezzi pubblici, la Metro si divide in colori e copre buona parte della città, se un quartiere è scoperto dalla Metro, è facilmente raggiungibile con bus e tram, rapidi e poco costosi… Dalle stradine ripide del quartiere di Alfama, si possono apprezzare le dimensioni e i colori della città, mentre la luce del tramonto (momento consigliato per visitare questa zona…) si appoggia su di essa (vedi foto n. 1).

La spettacolarità nel vedere l’estuario del Tago e confonderlo con la luce bianca dell’Oceano alle spalle, spicca proprio in questi quartieri… si cena nei locali tipici, dove se non entri rischi quasi che ti ammazzano, ti tirano dentro a forza, ma sii caparbio, non mollare, e se puoi, non entrare!!! Ceniamo (purtroppo…) in un locale suggestivo a ritmo di Fado, la tradizionale musica di Lisbona, tutti i locali ti propongono solo il Fado “the original”, quale sarà poi quello vero? Tre cantanti, due donne e un uomo, si alternano in una piacevole canzone malinconica, che ci ricorda un po’ la melodia della musica napoletana nostrana… peccato però che non capisci nulla e dopo 10 minuti ammezzeresti uno dei cantanti per riposare le tue orecchie… Ordiniamo la cataplana, piatto tipico, assaggiatelo, noi lo bocciamo alla grande; la porzione è indicata per due persone, voi ordinatelo prima e poi fate entrare parenti e amici, in una quindicina dovreste riuscire a finirlo… al termine della cena gli “original Fado” ti portano le loro fantastiche voci incise su CD, se vi è piaciuta la litania per 15 euro ve ne porterete uno a casa!!! Ah dimenticavo, appena vi sedete il locale vi “offre” gentilmente un piatto di gamberetti, e dei formaggi; voi credete sia il loro modo di darvi il benvenuto, invece no, è il loro modo di fregarvi, ogni gamberetto costa, e il formaggio pure, occhio perché questo è tipico di molti ristoranti portoghesi, offrirvi senza che voi chiediate… e poi provateci a fine pasto a dire loro “ah ma non era offerto dalla casa?”, ammesso che ci riusciate il risultato non cambierebbe… Il giorno dopo si comincia con una tranquilla passeggiata nel quartiere di Baixa e Avenida, dove tra magnifiche piazze come il Rossio e Praca dos Restauradores, possiamo notare i bar all’aperto e le “pastelerais”, tipiche della città… nelle vicinanze si trova l’Elevador da Gloria, un ascensore in ferro battuto che oltre ad offrirti una buona visita panoramica, unisce il quartiere di Baixa e Avenida con quello di Bairro Alto ed Estrela, dove si intrecciano affascinanti strade acciottolate… proprio a Bairro Alto ci dedichiamo allo shopping, trovando anche negozi poco comuni, e fermandoci a consumare qualcosa di fresco al Cafè Brasileira, un antico bar assolutamente consigliato per una sosta… Seduti in mezzo alla zona pedonale in una gradevolissima giornata, decidiamo di assaggiare i famosi dolci tipici portoghesi… ma… dove sono? Sarà il palato difficile ma tolta la “pastéis de nata” (tortina farcita con crema pasticcera un po’ bruciacchiata in superficie, simile ad un voulvant), e la buonissima mousse al cioccolato, che da noi si trova al supermercato, questi dolci sono una delle pochissime delusioni portoghesi… Il pomeriggio si cambia quartiere, si va a Belém, dove imponenti edifici si stagliano sulle rive del Tago.

Se si ha la fortuna, non tanto rara, di trovare una bella giornata, si potrà godere di una meravigliosa brezza marina… Una piacevole passeggiata e un pranzo al sacco consumato in uno dei numerosi parchi della zona ci accompagnano nella nostra gita, facendoci da dolce sfondo in questa visita portoghese… Oltre a numerosi musei, nella zona si può trovare la residenza del Presidente della Repubblica, un meraviglioso giardino Tropicale (visto solo da fuori perché da dentro, per vedere due alberi… si paga!!!), un immenso Monastero degno di nota, un curioso monumento alle scoperte e al di sotto un’enorme riproduzione geografica del globo terrestre, che ti fa esclamare “ma quindi io sono qua!!!” con grande entusiasmo… da questo punto ma per niente vicino, si possono ammirare il vecchio ponte 25 de Abril e, sull’altra sponda del Tago, l’indiscusso “solo per alcuni” monumento Cristo Rei, copia mignon del più famoso Cristo Redentore di Rio de Janeiro.

29 AGOSTO: GITA A SINTRA – CABO DA ROCA Il giorno seguente… andiamo in gita!!! Abbandoniamo la tranquilla e ammirevole Lisbona per spostarci più a ovest, di circa una ventina di chilometri.

Dobbiamo impratichirci un po’ con le strade, ma tranquillamente arriviamo a Sintra, incantevole cittadina fatata, posta tra boschi, sentieri e dirupi, dove si possono ammirare diverse fontane tra cui la Fonte Mourisca, costruita dagli arabi.

Un salto al Pàlacio Nacional de Sintra, dove cucinare doveva essere un privilegio, mentre i pettegolezzi venivano dipinti sui soffitti, per poi andare al Palàcio da Pena, irraggiungibile a piedi salvo che non siate grandi scalatori. Neanche a dirlo si paga per entrare nel sentiero che porta al Palazzo, si paga per entrare nell’edificio, per fortuna non si paga per parcheggiare, ma tanto ce ne freghiamo perché siamo subito alla volta di Cabo da Roca, il suggestivo punto più a ovest dell’Europa!!! Arrivati, un Faro con la punta rosso fuoco è proprio lì per indicarcelo… Una vista straordinaria, un vento altrettanto straordinario, non portatevi il cappellino altrimenti vi fate tutto il giro tenendovelo stretto in testa… magari sgranocchiarvi qualche dolce locale (se trovate ciò che vi piace…) sotto al Faro, mentre i vostri occhi si perdono tra le scogliere e l’immensità dell’Oceano, sperando che un sasso di 5 chili non vi arrivi addosso trasportato dal vento, vi fanno pensare che da lì non vorreste più andarvene (vedi foto n. 2)… Percorrendo la statale e costeggiando l’immenso Atlantico, con vedute spettacolari, ci imbattiamo in una immensa spiaggia di sabbia fine con onde pazzesche, è la spiaggia di Guincho, dove si fanno strani sport trasportati dal vento, un vento tale che se ti sdrai sull’asciugamano muori investito dalla sabbia… sostiamo e ci riposiamo, ammiriamo il fantastico panorama, pucciamo l’alluce nell’Oceano, freddo, ma che meraviglia (vedi foto n. 3)… Dopo esserci estasiati siamo sulla strada del ritorno, è ancora presto e decidiamo di percorrere la statale, e non l’autostrada, ci perdiamo un po’ ma arriviamo in un punto che cercavamo, Boca do Inferno, dove tra grotte scavate nella scogliera, Dante si ispirò… Una serie di pescatori sono intenti a portarsi il cibo a casa, li lasciamo tranquilli e ripartiamo in cerca di altre meraviglie da vedere… Investiti dalla sabbia, macchina compresa, ripartiamo alla volta di Lisbona, passando per la famosa e motorizzata Estoril, e per la quasi surreale Cascais, veramente molto bella, ma altrettanto ricca, meta turistica dei “vip” di Lisbona e non solo, dove enormi ville che danno sul mare, appartamenti maestosi, tranquillità, immensi campi da golf circondati da pini, golf golf golf e golf, regnano sovrani… facilmente troviamo innumerevoli campi da golf, ma non troviamo l’autostrada!!! Dopo innumerevoli partite e palle in buca riusciamo a trovare l’indicazione per l’autostrada, abbandoniamo questa costa, battuta dal vento e dalle palle da golf, per tornare a Lisbona, trovando nell’ultima sera un ristorantino italiano niente male… ma non chiedete i carciofini sulla pizza, a meno che non vi piacciano molto anche le acciughe… 30 AGOSTO: PARTENZA DA LISBONA PER ALBUFEIRA La mattina seguente abbandoniamo l’hotel e ripartiamo alla volta dell’Algarve.

Attraversiamo il magnifico Ponte Vasco da Gama, il viaggio non è molto lungo, la giornata è piacevole e le autostrade portoghesi non ti fanno assolutamente pesare il tragitto; poco e quasi assente il traffico, se ti addormenti delle bande rumorose poste ai lati della strada ti fanno subito compagnia, e i rari autogrill hanno praticamente tutto… anche le lasagne d’oro!!! Si arriva in giornata ad Albufeira, da qui in poi si inizia a farsi il bagno!!! Al primo impatto, bella cittadina, al successivo, dopo circa 4 millesimi di secondo, fatemi scappare!!! No, scherzi a parte, la spiaggia è molto bella, l’acqua limpidissima, ci si fa il bagno, ma tolto il paesaggio naturale, sembra di essere a Rimini!!! Troppo caos, poca tranquillità, in questa cittadina puoi solo mangiare, cibo ovunque, per smaltirlo ti lasci andare a lunghe passeggiate cercando di eliminare come un cecchino la gente davanti a te per farti strada, poi per riposarti puoi mangiare, mangiare, mangiare… la serata si passa camminando, costeggiando tavolini dove sopra si mangia, al mattino vieni svegliato dai trasportatori di cibo e bevande che scaricano barili di birra e taniche di Coca-Cola. Da vedere, oltre ai numerosi negozietti di mercanzia tipica locale, talmente tipica che trovi anche sotto casa tua, non c’è molto… va bene per staccare, per riposarti un po’, ma di “on the road” c’è ben poco… qui hai più comfort che “on the house”… Per due giorni alloggiamo in una pensione, l’unica dove a fine agosto costa poco, ma da settembre il prezzo aumeeenta!!! Solo per italiano ovviamente… alla modica cifra di 40 euro a notte alloggiamo in questa pensione di Monica & Barreto, M&B, se non altro sei assolutamente in centro!!! Quando vai a dormire balli nel letto, gratis, grazie alla musica delle numerose discoteche poste nelle vicinanze, e al mattino scarichi insieme ai camionisti la roba nei locali… il panorama di gente è vasto e ampio, dai nonni, alle famiglie, ai giovani pazzi, alle coppie che dopo un po’ fuggono… La camera, di circa 2 metri quadrati, all’inizio ti sembra solo un po’ stretta per contenerci addirittura un letto matrimoniale, ma successivamente capisci che è il minimo considerando quanto ti stia stretta l’umidità che vi è all’interno… per consolarti, un ventilatore attaccato al soffitto, che porta ancora le impronte dei miei trisnonni, prova a darti quella sensazione di rinfresco, che svanisce non appena lo spegni… ah dimenticavo, la valigia lasciala fuori se puoi, altrimenti per il resto della vacanza prova ad annusare i tuoi vestiti… Tutto sommato, un bel posto, da vedere, e da scappare… 1 SETTEMBRE: PARTENZA DA ALBUFEIRA PER LAGOS Abbandoniamo Albufeira, e riprendiamo dopo averla parcheggiata e mai mossa per due giorni la nostra magnifica auto in miniatura… ci incamminiamo alla volta di Lagos, e qui, non rimaniamo per niente delusi… Diverse bellissime spiagge ci attendono, tutte meravigliosamente ornate da faraglioni, il mare è tranquillo, ovviamente pulito. Cerchiamo dove dormire e nel centro turistico ci viene consigliato di andare da una signora, una certa Almerinda, donna un po’ anziana e purtroppo malata, che affitta 4 camere in una pregevole villetta a due piani… Lei abita poco distante in Rua Mendoça, la villa invece rimane in Rua Cardinal Nieto 26, bella, grande e pulita, 30 euro a notte la doppia, compresa di una eventuale cucina, di frigo sia al piano terreno che al primo piano, e di due bagni, anche qui uno per piano… Durante la nostra permanenza abbiamo la fortuna di conoscere due ragazze brasiliane molto simpatiche, che condividono con noi il piano dormendo nella camera a fianco, mentre al di sotto, le due camere sono occupate da una numerosa famiglia portoghese di Setùbal… tutto bello, anche la bambina di tre anni che rientra alle 4 di notte con la famiglia al seguito e fa un casino come se fossero le 4 di pomeriggio, per un attimo ti viene in mente la cataplana, e lo stesso istinto omicida… I giorni al mare trascorrono piacevoli nella baia di Lagos, ma (soprattutto se siete abituati a giocare a racchettoni in vacanza…) sappiate che per andare in spiaggia e per tornare vi aspettano gradini, gradini, e gradini, ve li sognate la notte da quanti sono, anche se l’incantevole panorama prova a farveli dimenticare… magari vorrete cambiare spiaggia, ma ricordatevi che i gradini non cambieranno… 4 SETTEMBRE: GITA A SAGRES – CABO SAO VICENTE – TELHEIRO Anche durante la permanenza a Lagos, si va in gita!!! Si parte alla volta di Cabo de Sao Vicente, passando per Sagres, e anche qui, troviamo panorama idilliaco e spiagge magnifiche… La cittadina non ti offre granché, non essendo lontani da Lagos non ci siamo fermati a pernottare, ma se è vostra intenzione, gentili signore in bicicletta non fanno altro che scorrazzare allenandosi nel trovare turisti in cerca di camere… ne abbiamo trovata una che gentilmente ci ha offerto una stanza doppia a 25 euro a notte… Cabo de Sao Vicente è facile da trovare, un po’ meno le spiagge meravigliose e deserte che sono vicino alla zona… il punto ti offre una veduta simile a quella di Cabo da Roca, ma un po’ meno suggestiva, forse a causa del poco vento, e della mancanza dei sassi da 5 chili… Volendo, si può fare una piccola escursione; sulla strada del ritorno attaccato a Cabo de Sao Vicente, si staglia un vecchio castello ormai rudere, dove si può scendere un ripido percorso fatto di scalette irregolari che ti porta proprio a pochi metri d’altezza dall’Oceano, un bel panorama, forse un po’ troppo ripido il percorso per alcuni, ma degno di nota… La ciclista in cerca di turisti ci aveva consigliato qualche spiaggia, ne troviamo una, Beliche, veramente bella, immensa, rimpiangiamo gli ascensori ma finalmente arriviamo sulla sabbia… giochiamo a racchettoni, ci bagniamo, proviamo ad affittare una canoa ma decidiamo che è ora di mangiare, rimandiamo… Al di sopra, finendo gli scalini, troviamo un buon ristorantino, due sub fanno prove di immersione nella piscina adiacente al ristorante, forse vogliono dimostrarci che il pesce lo pescano loro… Col panciotto pieno ci buttiamo alla ricerca di un’altra spiaggia, quasi impossibile da trovare, la strada è impervia, e trasformiamo la nostra auto piccolina in una jeep… Arriviamo, dopo aver quasi abbandonato le speranze, e girato un po’ troppo intorno a paesini sconosciuti, in una spiaggia che definire paradiso è poco, Telheiro.

Immensa, idilliaca, per arrivarci devi scalare la roccia, ma ne vale la pena, l’acqua è bellissima, cammini un bel po’ su questo bagnasciuga che sembra non finire mai, le onde provano ad infrangersi ma riesci ad essere solo sfiorato dal loro impeto perché l’altezza ridotta smorza la loro furia, sembra veramente un posto incantato… Contiamo forse 4 o 5 persone vicino a noi, e comunque ben distanti vista l’immensità del posto… giocare nell’acqua sembra obbligatorio, ma non dimenticarti di essere nell’Oceano, le correnti a volte si fanno vive, e anche se sai nuotare perfettamente, misura bene l’altezza dell’acqua, d’improvviso potresti non toccare più e ritrovarti nel mezzo di una corrente, non c’è molta gente alla quale chiedere aiuto, anzi, direi che siamo praticamente soli in balia dell’impeto dell’onda e della corrente, quindi occhio, sogna e ridi ma tieniti ben saldo alla riva… La stradina per raggiungere questa spiaggia meravigliosa è priva di scale, ma l’altezza è tanta, quindi se vuoi poter godere di questa meraviglia ti devi inerpicare per un sentiero ripido e pieno di erbacce… se non ti sbucci niente e superi l’ostacolo potrai ritenerti del tutto soddisfatto… Aspettiamo il tramonto, immaginando qualcosa di magnifico, non ci sbagliamo… vediamo morire il sole nell’acqua e la luna dietro di noi, il posto è quasi deserto, una coppia prova a rifugiarsi dal timido vento dentro una tenda, se hai voglia di sognare, questo posto di sicuro ti può aiutare, e non poco… Nell’attesa del tramonto la spiaggia invita a scriverci sopra qualcosa, quando ripercorri il sentiero per andare via e lo vedi dall’alto, pensi davvero che una giornata migliore non avresti potuto passarla in nessun altro posto (vedi foto n. 4-5-6)… Si rientra a Lagos, in un paesaggio quello del ritorno, quasi surreale, incantati e malinconici per aver abbandonato una spiaggia meravigliosa, ma carichi ed entusiasti perché la vacanza continua… le brasiliane ci abbandonano, la famiglia felice anche, rimaniamo soli, per 30 euro a notte d’improvviso ci ritroviamo in una villa a due piani tutta per noi… un po’ dispiaciuti dal vuoto lasciato, ci apprestiamo al nostro ultimo giorno dedicato al mare, prima di ripartire… Per la fortuna del nostro palato, all’inizio della permanenza a Lagos, ci imbattiamo casualmente in una piadineria, Piadina Beach Italian Food, Travessa do Cotovelo 4, squisita la piadina e squisita la padrona, italiana… Si chiama Elena e si rivela anche ottima consigliatrice di posti da vedere (viste le sue origini portoghesi…), per 5 giorni il nostro equilibrio alimentare non cambia, piadina a pranzo (veramente ottima, brava Elena…), e pizza la sera (fatta con la base della piadina, altrettanto ottima, di nuovo complimenti Elena…), basta cambiare gli ingredienti da mettere sopra, ed eccoti un alimento tutto diverso… d’altronde ripensando alla cataplana… Elena ci consiglia anche un buon ristorante, poco in vista, e non ci sbagliamo nell’ascoltarla… ci fermiamo a mangiare una sera, Restaurante REIS, in Rua Antonio Barbosa Viana 21, antipasto di polipo e due piatti che solo a vederli ti rubano lo stomaco; sogliola impanata con mandorle contornata da insalata, e due filetti di tonno cotto alla griglia, divini (senza nulla togliere alla piadina di Elena…), il tutto accompagnato da un vinello niente male, se non per il fatto che finito di mangiare siamo completamente ubriachi… per tirarci un po’ su il titolare ci offre il loro liquore, giusto per chiudere in bellezza… bevo il mio, e anche quello della mia fidanzata, dopodichè non mi ricordo più nulla… A malincuore salutiamo la nostra fantastica Elena, fiduciosi di rivederla in Italia, augurandole tanta fortuna per i suoi progetti futuri; salutiamo anche una bellissima bambina, si chiama Cristina, è sua figlia, è adorabile pur essendo una furia devastante, e purtroppo, poco amante delle foto ricordo, peccato… Ah dimenticavo, non lasciate Lagos senza aver fatto il giro dei faraglioni (vedi foto n. 7) sulla barchetta, oltre a farvi dire le varie forme che assumono (a seconda della vostra immaginazione potrete vedere di tutto…), ricordatevi di prendere la barchetta dal porto e non dalla spiaggia di Ponta do Pedale, risparmierete qualcosa… 6 SETTEMBRE: PARTENZA DA LAGOS PER EVORA Bene, abbandoniamo Lagos, e partiamo alla volta di Evora, città dell’entroterra, calda, curiosa, molto turistica, da vedere… E’ circondata da alte mura di cinta, così parcheggiamo all’esterno in attesa di scoprire dove mettere l’auto, cerchiamo una pensione e troviamo una camera al Residencial Diana per 35 euro, sembra un vecchio istituto, a metà tra ospedale e manicomio, stanze e saloni altissimi, bagni nei corridoi vecchi e tetri, ma è pulito e in zona centrale, comunque confortevole.

La colazione è compresa, a patto che vi alziate appena la mettono fuori, altrimenti le 5 briosche messe a disposizione finiscono e rimanete con un succo d’arancia in mano… Una giornata spesa ad Evora ci permette di apprezzarla tutta, da vedere il Tempio Romano (vedi foto n. 8), la cattedrale Sé, l’acquedotto cinquecentesco, e se volete sapere come sarà il vostro futuro, visitate la Capela dos Ossos, nella Chiesa di Sào Francisco, dove alcuni simpatici monaci ci lasciano una scritta all’ingresso “noi ossa che qui giacciamo attendiamo le vostre”… ci lasciano anche due corpi mummificati… la cappella è completamente rivestita dalle loro ossa… mmmh… 7 SETTEMBRE: PARTENZA DA EVORA PER NAZARE’ Si riparte nel pomeriggio, alla volta di Nazaré, ci si vuole abbronzare e bagnare, ed è la cittadina giusta… lasciando Evora è d’obbligo la temporanea escursione, sulla strada del ritorno, per vedere i megaliti… risalgono ad un periodo compreso tra il 4000 e il 2000 a.C. Quindi osservarli diventa abbastanza suggestivo, ma la stradina di campagna da percorrere a piedi non è proprio comoda, quindi fatela solo se pensate che ne valga la pena, per la visione di un sasso… tre sono i posti da vedere, il Menhir di Almendres, pietra solitaria alta 2 metri e mezzo, il Cromlech di Almendres, ovale formato da 95 pietre ellittiche (vedi foto n. 9), e il Dolmen di Zambujeiro, dolmen più grande del Portogallo, con un ingresso lungo 14 metri… la strada per arrivarci non è proprio semplice, per muovervi da uno all’altro usate la macchina, ma alla fine del tour sarete molto più pietrificati di prima… soprattutto se pensate che il dolmen veniva usato come camera mortuaria, ma questo forse i monaci non lo sapevano… Non facciamo neanche in tempo ad arrivare a Nazaré, che subito sulla strada ci imbattiamo in una marea di signore con questo cartello tra le mani pronte a segnalarti che affittano camere… Ne troviamo una, riusciamo a farcela lasciare a 30 euro per notte, ma se sapete e avete voglia di contrattare sicuramente riuscirete ad ottenere un prezzo più basso… Non abbiate paura di perdere l’occasione, sarete sommersi da queste “occasioni”, per tutta la vostra permanenza… C’è da ammettere che la casa è accogliente, una villetta molto grande, con cucina e terrazza niente male, una gran bella casetta… Il tempo lo troviamo favorevole, la cittadina è molto bella, offre anche un campo da calcio sulla sabbia, capitiamo nei giorni della festa, ed è tutto uno scoprire, le signore in vestiti tipici si appostano lungo le stradine per offrire i loro prodotti tipici, dai fichi secchi agli anacardi, insomma, rilassatevi… La nostra vacanza sta giungendo al termine e si approfitta delle belle giornate per fare il bagno e riposarsi sulla sabbia, giocare a racchettoni, e mangiare… Anche se il cibo continua ad avere una tendenza al pesce e di pesce non ne possiamo più… Un bar fa kebab, ottimo, troviamo un posto stile McDonald’s, proviamo un hamburger, quando usciamo però proviamo a dimenticarcelo, ma cibo a parte, godetevi la tranquillità che questa città vi trasmette, un’ampia baia vi permette di farvi tranquillamente il bagno, anche se vi servirebbe uno scafandro per entrare nell’acqua gelida, noi tenacemente e ripetutamente ci tuffiamo, fatelo, anche se è fredda ne vale la pena, potrete sempre dire di esservi fatti il bagno nell’oceano, e il freddo prima o poi passa!!! Tradizione vuole, e noi lo capiamo proprio grazie ai giorni di festa, che la città sia dedicata principalmente ai pescatori, reti appese ovunque ci ricordano come è stato preso ciò che mangiamo, e proprio per scoprire cosa ci offre la festa, proviamo ad andare sulla scogliera sovrastante Nazaré, una funicolare che sale per 110 m. La raggiunge agevolmente, e da sopra, uno spettacolo!!! Se decidete di andarci in macchina invece potreste ritrovarvi come nei film, la tua quattro ruote a tu per tu con un precipizio che va dritto sull’Oceano, meno male che i fari illuminano bene… Le strade sconnesse e dispersive non vi indicano agevolmente la strada giusta per tornare giù a Nazaré, quindi lasciatevi trasportare dalla funicolare, molto meglio…

A parte il paesaggio caratteristico e la Chiesa di Nossa Senhora da Nazaré, su in alto incappiamo nella festa vera e propria, una sorta di Luna Park, carino ma lo troviamo anche da noi a Carnevale, cosa noi non troviamo invece è un gruppo musicale locale, proprio di Nazaré, ma che a quanto pare sta riscontrando molto successo, si chiamano gli Eden, e fanno una musica incrociata tra new age, jazz e rock, la apprezziamo per tutta la serata, la cantante aspetta anche un bimbo, eppure salta balla e canta come una dannata, ha uno spirito quasi divino, a vederla così non può non piacerti ciò che canta…

Finita la festa aspettiamo i fuochi, non arrivano mai, allora decidiamo di scendere giù, e mentre ci avviamo mestamente a casa, sentiamo gli spari… Beh, solo un’ora e mezza dopo il tempo prefissato… Ci rimaniamo malissimo, perché non si riescono a vedere da giù, avremmo dovuto restare su, pazienza… La festa ti offre anche la possibilità di vederti una Corrida, ma pensavamo a dei prezzi più modesti per assistere ad una mattanza… Rinunciamo…

10 SETTEMBRE: GITA ALLE GRUTAS DE MIRA DE AIRE (PORTO DE MOS) Penultimo giorno, decidiamo per un’ultima escursione, prendiamo la macchina e andiamo verso le Grutas de Mira de Aire, a sud di Porto de Mos, dove c’è il Parque Natural das Serras de Aire e Candeeiros, il viaggio è bellissimo, ci divertiamo, scopriamo posti nuovi e solo vedere le strade e trovare il posto risulta piacevole, grandiosa vacanza… Raggiungiamo le grotte, e devo ammettere che anche queste sono pronte a stupirci, si scende molto in profondità, 110 m. Per vedere formazioni rocciose particolari, stalattiti e stalagmiti, tunnel e laghetti sotterranei, ne vale la pena…

Al ritorno passiamo per Alcobaca, dove si trova la chiesa più grande del Portogallo, la sua storia è molto suggestiva, si parla di corte obbligata ad inginocchiarsi e a baciare la mano ormai decomposta di una defunta signora, dama in vita e incoronata regina dopo la morte… La bellezza della Chiesa all’esterno richiama lo sguardo, purtroppo il prete e custode, che parla anche Italiano, perfettamente, ci dice che l’orario di visita è finito, non possiamo visitarla all’interno, sarà per la prossima… Realizzati e contenti rientriamo a Nazaré, ultima sera, il giorno dopo si abbandona la cittadina per rientrare a Lisbona, lasciare la macchina, e riprendere l’aereo… Un po’ di malinconia sopraggiunge…

11 SETTEMBRE: PARTENZA DA NAZARE’ PER LISBONA (E VOLO PER MALPENSA) Ricordatevi quando lasciate la macchina, di fare prima il pieno, altrimenti lo pagate tutto con ulteriore tassa aggiuntiva, anche se avete avanzato mezzo serbatoio, non vi conviene affatto, fategli il pieno, e se volete mettete 5 euro alla volta, così il pieno sul quadrante non sarà proprio il “pieno” del serbatoio… In più chi ve la affitta la vuole ritrovare lavata, quindi occhio a sporcarla e ad usarla come un calzino, perché vi ritrovate a doverla ripulire, altrimenti stabiliscono loro quanto è sporca e che prezzo farvi pagare… Vicino all’aeroporto c’è un benzinaio che fa anche da autolavaggio, fa al caso nostro… Bene, dell’antenna sparita ci dicono di non preoccuparci, lasciamo la macchina e aspettiamo l’aereo… Nello zaino mi ritrovo una giraffa, che non c’entra nulla col Portogallo ma mi ricorda qualcuno che il mondo lo sta girando da un po’… Torniamo a casa, la vacanza è finita… Ma qualcosa ci è rimasto nel cuore… e quando rientriamo nel traffico delle nostre città ripensare al paradiso che abbiamo visitato ci aiuta a sognare e a rendere la routine un po’ meno triste… con la speranza di rivivere presto un’esperienza “on the road”… Anto & Andry.



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