Sulle strade del portogallo

Finalmente quest'anno siamo riusciti a trascorrere le nostre vacanze in Portogallo, anche se per mancanza di tempo abbiamo potuto visitarne soltanto la parte centrale. In una settimana, comunque, siamo riusciti a fare un bel giro. Tramite ***NO PUBBLICITà*** abbiamo prenotato il volo con la ***NO PUBBLICITà*** per Lisbona a/r + 4 notti in un...
Scritto da: steph79
sulle strade del portogallo
Partenza il: 11/09/2006
Ritorno il: 17/09/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Finalmente quest’anno siamo riusciti a trascorrere le nostre vacanze in Portogallo, anche se per mancanza di tempo abbiamo potuto visitarne soltanto la parte centrale.

In una settimana, comunque, siamo riusciti a fare un bel giro.

Tramite ***NO PUBBLICITà*** abbiamo prenotato il volo con la ***NO PUBBLICITà*** per Lisbona a/r + 4 notti in un bellisssimo aparthotel a Palmela (10 min. Di automobile da Lisbona – un po’ distante ma questo ci ha permesso di risolvere il problema del parcheggio, caro in città, e di saltare il traffico mattutino e pomeridiano per le escursioni vicino la capitale) + automobile con ***NO PUBBLICITà*** per tutta la settimana: costo totale 900 € in due. A questo vanno aggiunti 50 € per una notte ***NO PUBBLICITà*** a Coimbra (sempre in due) e altre 50 per 1 notte presso ***NO PUBBLICITà***, molto carino e proprio di fronte alla bellissima cattedrale. Il nostro è stato un percorso pieno ma non stancante, organizzato per bene prima della partenza in modo da sfruttare tutto il nostro poco tempo a disposizione, abbiamo visto tutte le città principali del Portogallo centrale e dalla macchina abbiamo potuto ammirare i meravigliosi paesaggi (punto forte del paese), con le sue immense foreste di sugheri e le numerosissime “girandole” per l’energia eolica che svettano dalle alture, oltre che il magnifico cielo che è sempre blu… Anche quando ci sono le nuvole!.

La scelta dell’appartamento si è rivelata molto azzeccata, per noi due che non possiamo vivere senza pasta – ed in Portogallo sembrano non conoscerla proprio – e grazie al cucinino composto da due mini-piastre siamo riusciti a cucinarla un paio di volte. Comunque in Portogallo si mangia molto bene, soprattutto il pesce (e il baccalà in tutti i modi possibili e immaginabili), il pollo arrosto, il pane è molto buono, le fantastiche pastel de nata – dolci di pasta sfoglia riempiti di crema pasticcera che ormai erano pasto fisso nelle mie colazioni – ed anche il caffè è molto simile al nostro (buon per chi, come noi, odia le ciofeche lunghe). Basta specificare “curto” e si berrà un ottimo caffè. Molto curiosi sono anche gli antipasti che ti servono sempre al tavolo – fatti di pasta di acciughe, olive, gamberi, formaggio – che paghi solo quello che mangi! I primi tre giorni li abbiamo passati alla scoperta di Lisbona: per accedervi da fuori ci sono due ponti (nel tragitto da Palmela a Lisbona potevamo scegliere in quanto la distanza era suppergiù la stessa, e per noi era diventato quasi un gioco!): il Ponte XXV Aprile a sud, sospeso, con sullo sfondo la maestosa statua del Cristo Re, e il Ponte Vasco de Gama, lunghissimo (18 Km), a nord, dal quale si vede la bellissima zona dell’Expo con i suoi edifici ultramoderni, la Torre Vasco de Gama…

Lisbona non è una città ricchissima di monumenti e musei, la sua bellezza sta nelle infinite stradine che salgono e scendono per il centro, quindi il modo migliore per visitarla è semplicemente passeggiare, in compagnia del fado che si sente qua e la. Abbiamo visitato il Castello (arrivandoci a piedi e con un gran fiatone) da cui si gode una bellissima vista della città che ripaga la fatica, scendendo però con il caratteristico tram 28 che sembra di essere su una giostra, la Praca do Commercio, maestosa sulla riva del Tago, passeggiando poi per la Baixa, il Chiado, con l’immancabile foto con Pessoa al Caffé Brasileira, il Barrio Alto. Ci siamo poi diretti all’oceanario, fantastico, abbiamo passeggiato per il parco, la stazione d’oriente – modernissima con il suo immenso centro commerciale. Bellissima la zona con i suoi alti edifici tutti decorati all’esterno con le caratteristiche mattonelle in ceramica ma dai motivi che ricordano la pop art, un vero incontro tra la tradizione degli azulejos e le arti contemporanee. Un’altra zona molto bella è Belém, dove c’è il Monastero dos Jeronimos, il Monumento alle Scoperte, la Torre, ma il fatto di essere una zona piena zeppa di turisti (incontrati molto poco durante le passeggiate al centro, forse perchè più dispersivo) rompe quell’atmosfera propria di Lisbona.

Abbiamo iniziato le nostre escursioni partendo da Evora, il cui centro storico è Patrimonio dell’Unesco. Molto carino, il villaggio è un misto di correnti arabe e medievali, chiuso in una cinta di mura e pieno di chiese e chiesette, resti romani, un bel parco con i pavoni, da non perdere è la Cappella dos Ossos, nella chiesa di San Francesco, le cui mura, volte e colonne sono interamente “ornate” da ossa umane, si dice di 5000 persone! Ma l’incanto di Evora sta soprattutto nei paesaggi circostanti tipici dell’Alentejo: foreste di sughero e poi… Nient’altro! Questi boschi sono bellissimi, pieni di sugheri contorti a volte scortecciati e di un colore rosso vivo! Non a caso nei negozietti di souvenir si trovano molti oggetti, ombrelli, grembiuli, cofanetti, fatti esclusivamente di sughero – molto belli ma anche molto cari! Fra queste foreste attorno ad Evora non è difficile trovare zone con resti di epoca preistorica (segnalati su una buona mappa e anche da indicazioni stradali – strano!), noi abbiamo visitato un complesso di menhir e una “grutas” molto piccola e sperduta con dipinti e incisioni di uomini primitivi. Molto emozionante! Il giorno successivo abbiamo visitato Sintra, dove ci sono le residenze estive dei reali portoghesi. Palazzo da Pena nel centro cittadino e i due Castelli sulla sommità del monte antistante sono molto carini, ma li abbiamo visti solo dall’esterno e con un giro veloce in quanto il luogo era stracolmo di turisti – e noi siamo quasi allergici a tali posti! Abbiamo pranzato e ci siamo subito diretti a Cabo da Rocha passando in mezzo – e perdendoci anche – ad una riserva naturale piena di vegetazione e con dei “miradouro” sull’oceano da togliere il fiato. Ma nulla in confronto allo sperone di roccia più ad ovest d’europa, dove un tempo si pensava finisse il mondo! Noi logicamente abbiamo fatto un giro veloce al faro, al monumento pieno di gente, e poi, 100 metri più in là, ci siamo seduti su un’altro sperone e c’eravamo solo noi… E l’oceano tutto intorno con le sue onde gigantesche… Una meraviglia che non si può descrivere a parole! Durante il rientro a Lisbona siamo passati per Cascais, con le sue spiagge grandissime, ma anche questo è un posto molto turistico – diciamo la stazione balneare di Lisbona.

E’ il momento di lasciare il nostro appartamentino – dopo una cena della sera prima a base di pasta, pasta e pasta.

Partiamo al mattino per Obidos, paesino medievale chiuso in una cinta di mura interamente percorribili, con abitazioni caratteristiche bianche le cui finestre e porte hanno dei cornicioni colorati di colori pastello: blu, o rosse, o gialle… E sui davanzali vasi con fiorellini, una bomboniera! La cosa più bella è vedere Obidos appena usciti dall’autostrada. Tenete la telecamera pronta perchè appena svoltata la curva di uscita vi appare davanti tutta la cinta di mura, il castello, le caratteristiche abitazioni, tutto circondato dal verde… Una veduta d’insieme che lascia a bocca aperta! Ripartiamo poi alla volta di Nazarè, una delizia di paesino sul mare molto animato. Scendendo verso il lungomare si incontrano le signore del luogo in abiti tradizionali che ti offrono da dormire o da mangiare, o che vendono patate e frutta secca, molto simpatiche e mai invadenti. La parte bassa del paese – quella sul mare – è piena di ristoranti e locali da cui proviene un odore di cucina di pesce indescrivibile, che circonda tutti i vicoli. Capiamo subito che qui la cucina di pesce è davvero speciale, e infatti, cercando un ristorante per pranzare, ci accorgiamo che o mangi pesce o niente! E constatiamo anche che qui il pesce è speciale sul serio.. E a prezzi ridicoli! Noi abbiamo preso gli antipasti di gamberi, risotto ai gamberi, grigliata di calamari e gamberi (contornati da insalata e patatine che in portogallo servono sempre al fianco dei secondi), caffè e porto = 38 Euro in due! Il tutto era veramente molto buono, il pesce freschissimo e ben cucinato, senza l’uso di molteplici spezie, e le porzioni erano super abbondanti, non come i nostri assaggini! A pancia piena decidiamo di andare a rilassarci in spiaggia, c’è un vento molto forte, ci sono delle onde giganti che catturano la nostra attenzione, molti i surfisti. Decidiamo anche di bagnarci i piedi nell’oceano… Ma per un nanosecondo perchè l’acqua è freddissima! Abbiamo pensato che ci sarebbe piaciuto rimanere a Nazarè per una notte, ma purtroppo il piano di viaggio prevede di arrivare a Coimbra in serata e quindi ripartiamo.

A Coimbra ci aspettiamo di trovare una città abbastanza movimentata, vista la sua fama di Città Universitaria e quindi abitata da giovani, ma rimaniamo subito delusi: alle 19:00 i negozi sono già tutti chiusi, i pochi locali aperti per mangiare non ci ispirano. Saliamo in cima al centro storico – una vera e propria scalata di vicoli! – ma la situazione non cambia. Decidiamo allora di cenare al Carrefour appena fuori (ce ne sono di grandissimi pieni di negozi e di fast food e ristoranti internazionali alla periferia di molte città) e con nostra sorpresa scopriamo che…Sono tutti lì – mah! La mattina seguente è stata dedicata alla visita di Coimbra, del centro storico, della famosa Università (abbiamo visto anche le matricole con la tipica divisa e il mantello nero!), dell’orto botanico, in un saliscendi di vicoli molto stancante. Ma Coimbra è forse la città che ci è piaciuta di meno, e dopo un pranzo veloce, ripartiamo per Tomar.

Ci siamo diretti a sud, ad Almourul (20Km da Tomar), dove c’è un Castello che sorge su un’isoletta minuscola sul Tago a cui si accede solo con una barchetta. Non è un luogo molto famoso ai turisti, io l’ho conosciuto dai racconti dei turisti per caso, ma è delizioso! L’isolotto è abitato da capre e cinghiali e la vista dalla torre del castello è mozzafiato, si vede il fiume Tago e la rigogliosa vegetazione circostante. E’ un posto molto isolato – ci si arriva da una strada sterrata – ma molto affascinante.

Proseguiamo quindi alla volta dei 3 bellissimi templi del Portogallo centrale, per oggi visiteremo il complesso di Tomar, dove si dice che sia custodito ancora oggi il sacro graal. L’incontro tra l’arte manuelina, quella araba e le simbologie dei templari sono qui al massimo dello splendore, anche se siamo rimasti un po’ delusi dal modo in cui viene tenuto questo bellissimo complesso.

Ripartiamo per Alcobaca, dove passeremo la notte, e sulla strada facciamo una brevissima sosta a Fatima, un giro con la macchina che ci permette di vedere come questo posto abbia ben poco di mistico e molto di turistico… Le strade sono piene di turisti come da nessun’altra parte e scoppiano di negozi di souvenir! L’ultimo giorno visitiamo il tempio di Alcobaca, bellissimo e imponente soprattutto all’interno, con le pareti e le volte interamente fatte di pietra bianchissima, e quello di Bathala, dove lo stile gotico è al massimo della sua espressione.

Nel primo pomeriggio ci rimettiamo in viaggio per Lisbona… Si deve tornare a casa, purtroppo! Ma siamo felici perchè questo è un viaggio che avevamo in progetto da molto tempo, e le nostre aspettative sono state ripagate in pieno… Decisamente un viaggio da fare!



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