Sudafrica e Mauritius
Mi piacerebbe parlarvi per ore di quanto è stato bello ed indimenticabile arrivare al Capo di Buona Speranza, vedere le balene ad Hermanus, ammirare la Table Mountain, percorrere la Panoramic Route, essere immersi nella savana e qualche ora dopo nelle acque cristalline di Mauritius.
Magari in questo racconto lo farò pure, ma ci sono delle informazioni e soprattutto raccomandazioni che mi piacerebbe darvi viste le nostre esperienze di viaggio.
Scartata l’ipotesi di un tour organizzato, abbiamo deciso di partire con un Fly & Drive, senza alcuna guida privata, visto che né l’agenzia, né il tour operator (Viaggi Idea) si sono preoccupati di informarci su questa possibilità.
In altri racconti di viaggio e da conoscenze sudafricane avevamo saputo della pericolosità, della criminalità e della povertà del Sud Africa; il tour operator invece ci ha consegnato una guida che sembrava più ispirata ad “Alice nel paese delle meraviglie”… Il Sud Africa è pericoloso, molto pericoloso, serve un livello di allerta e di buon senso superiore alla media e lo capisci subito, appena entri nelle città, circondate da baraccopoli scintillanti sotto il sole.
Non voglio assolutamente insinuare che da soli il Sud Africa non si possa girare, noi l’abbiamo fatto e siamo qui a raccontarvelo, ma occorre molta prudenza, occorre quasi dimenticarsi delle nostre belle abitudini europee…Come ad esempio le belle passeggiate la sera per strada o per i giardinetti la domenica pomeriggio… Siamo arrivati a CAPE TOWN proprio la domenica, il pomeriggio abbiamo pensato di farci una bella passeggiata per il centro, volete sapere il risultato…Strade deserte e davanti al palazzo del Parlamento di Cape Town a fianco a noi un gruppo di 10 bambini tra gli 8 ed i 12 anni tutti con i loro sacchetti pieni di colla, non ci potevo credere, erano li a fianco a me, pensavo che certe scene si vedessero solo negli speciali tv ed in seconda serata, ed invece noi eravamo li, non ho avuto paura al principio, ma molta rabbia e sofferenza, non c’era nemmeno un poliziotto, nessuno che potesse aiutare quei bambini, mi sembrava che con quel loro gesto disperato, così alla luce del sole, quasi chiedessero aiuto. Antonio poi mi ha detto “Ro corri…”c’erano anche ragazzi più grandi in gruppo che sniffavano la colla e come se in un attimo ci fossimo svegliati e vedessimo chiaramente cosa ci circondava, abbiamo corso tutto d’un fiato sino alla macchina, salvi…Per ora! Non ci siamo arresi il lunedì con i negozi e gli uffici aperti abbiamo deciso di ritornare in città, le strade erano affollatissime, c’era polizia, soprattutto sotto gli uffici più importanti e le banche, ma comunque la tensione si sentiva, la fantomatica passeggiata si è trasformata in una marcia sostenuta, il quartiere malese lo abbiamo girato in macchina, certo con una guida privata sarebbe stato tutto più facile, ma non so se effettivamente ne valga la pena, la città non merita più di tanto, sono altri i posti da sogno che vi aspettano in Sud Africa.
La “gita della vita” è quella al capo di Buona Speranza, inutile prodigarmi in descrizioni, dovete andarci per capire…La strada è tranquillissima, potete noleggiare una macchina ed andare in piena libertà, la prudenza ci vuole sempre visto che le baraccopoli sono un po’ovunque, ma se si segue la strada principale sino al capo non c’è assolutamente alcun rischio.
Imperdibile anche Hermanus, con le sue balene e passeggiate sul mare e Stellembosch con i suoi vini ( le aziende vinicole chiudono alle 17!).
Noi alloggiavamo al Radisson, hotel stupendo sull’oceano a pochi passi dal Waterfront.
A proposito del Waterfront, è un luogo turistico molto tranquillo, ci si può passeggiare in piena sicurezza di giorno, la sera però, dopo le 20, la gente accelera il passo e le luci inziano a spegnersi, usciti dal Waterfront è bene avere la macchina o qualcuno che ti accompagni all’albergo…Non avventuratevi in passeggiate notturne(sconsigliate dall’albergo stesso).
Tramonto a Sea Point imperdibile! Dopo 3 giorni partiamo per Johannesburg, dove ritiriamo la macchina alla Hertz e ci dirigiamo verso lo MPUMALANGA.
Strada buona e tranquilla, seppur desolata, comprate una mappa locale dettagliata, vi sarà utile.
White River sembra un sobborgo, sconsiglio soste.
Noi eravamo alloggiati all’Hulala lake Lodge, un posto da fiaba, sul lago, ideale per coppiette in viaggio di nozze e soprattutto per un po’ di totale relax. Dall’hotel è facile raggiungere la Panoramic Route, si gira tranquillamente in una giornata, è davvero bellissima, a noi sono piaciute molto le cascate berlin, soprattutto perché ci si può andare sopra e sdraiandosi (sennò si corrono dei rischi!!!) si può guardare verso il basso…Davvero emozionante.
Dopo 2 giorni ci dirigiamo verso il PARCO KRUGER siamo alloggiati al Protea Kruger Lodge, albergo fantastico e soprattutto strategico perché si trova proprio all’ingresso del parco.
Credo che sia necessario un appunto sulla malaria, noi sino all’ultimo siamo stati scettici sulla profilassi antimalarica, tutti ci avevano detto dei suoi effetti allucinanti, nel vero senso della parola, alla fine il dottore ci ha parlato del nuovo farmaco da poco uscito: il malarone.Costa circa 50 euro a scatola, ma vi assicuro ne vale la pena si prende 2 giorni prima di arrivare nel luogo a rischio, per tutto il soggiorno e per 4 giorni dopo.Effetti collaterali zero!Il ranger ci ha confermato che il parco e la zona limitrofa è malarica, che non è un problema da sottovalutare, che nel parco si trova il ceppo peggiore della malaria, quindi non date troppo credito a chi vi dice di “tentarvela”, soprattutto durante la loro estate è indispensabile, e poi vi assicuro il farmaco almeno a noi non ha dato nessun effetto collaterale.
Il primo giorno siamo entrati nel parco con la nostra macchina, dopo 5 minuti è iniziato lo spettacolo: elefanti, giraffe, zebre, impala, bufali, ippopotami, coccodrilli, aquile reali, rinoceronti…Che emozione! Solo il “re” non si è fatto trovare, per ora.
I tramonti sono increbili, anzi per essere più espliciti:”da paura”!!! Il giorno seguente abbiamo fatto il safari della mattina(6-12), con il fresco della mattina gli animali escono più facilmente, noi avevamo solo un desiderio: vedere lui, il leone.
Con la guida è molto più facile, visto che tutti i ranger sono in contatto e si scambiano le informazioni sugli avvistamenti Abbiamo visto un gruppo di leoni che si sbranavano un impala, altri nel bush, ed infine tre sulla strada, ci sono venuti incontro, si sono strusciati nella jeep, io ho rischiato un collasso, il ranger ci ha spiegato che stando sulla jeep, seppur aperta, non c’è rischio, perché il leone non riesce a sentire il tuo odore, ma solo quello della macchina.
Purtroppo c’è voluto poco a scoprire che gli uomini a volte sono anche peggio dei leoni… Dopo 2 giorni intensissimi lasciamo il kruger (io vi consiglierei almeno 3 giorni) con il mal d’africa nel cuore.Ci aspettava la strada Kruger-Johannesburg, io ero un po’ preoccupata, abbiamo preso ogni precauzione, tutto ci sembrava ok, decidiamo di fermarci alle 12:30 per mangiare qualcosa.
Abbiamo avvistato una stazione di servizio molto grande e moderna, c’erano molte famiglie bianche, non per altro, ma essere gli unici bianchi in una stazione di servizio da molto nell’occhio è la prima regola in sud africa è proprio di non dare nell’occhio, per quanto possibile occorre sembrare uno dei tanti… Abbiamo adocchiato un bancomat, all’interno di una banca con la security fuori, fuori dal bancomat solo persone distinte, insomma ci siamo decisi e siamo andati a prelevare, ma purtroppo il nostro tentativo di passare inosservati non è andato a buon fine…Al bancomat Antonio, davanti al mio sguardo impotente, è stato accerchiato da 2 persone elegantissime, addirittura con la valigetta, ma ahimè delinquenti!gli hanno preso la carta di credito ed estorto il pin con la forza.
Dura tutto un attimo, o almeno cosi mi sembra, i due delinquenti si girano mi guardano, ridono, e quasi rimangono fermi, in segno di sfida, qanche noi siamo fermi, anzi pietrificati; appena si avviano verso la macchina noi ci catapultiamo dalla security, sembrava più spaventata di noi, ci dice che non può intervenire perché “quei due” sono armati…Strano a crederlo, ma in quel momento mi sono sentita molto, molto fortunata, anche se dopo 5 minuti ci sono arrivati 500 euro di addebito, notificati con sms sul cellulare, ho continuato a sentirmi fortunata.
Ho pensato a mille cose, i soldi, la carta non erano tra queste.
Mi chiedo ancora se avessimo reagito, se ci fossimo ribellati…Questa è un’altra regola essenziale, direi vitale in sud Africa:mai opporsi, mai ribellarsi, dai quello che vogliono, sennò se lo prendono con la forza.
Una famiglia sudafricana vedendoci in difficoltà ci ha aiutato tantissimo, addirittura ha insistito per darci i soldi per mangiare e pagare l’autostrada, questo per sottolineare come in Sud Africa esistano anche persone molto perbene, li porteremo sempre nel cuore.
Certo quanto accaduto a noi può succedere a chiunque in qualsiasi parte del mondo, in Sud Africa però(e questo può confermarvelo chiunque) il rischio è maggiore perché tutti o quasi sono armati, solo qualche anno fa le armi si vendevano al supermercato, in ogni casa troverete il cartello ”risposta armata”, quindi non si sa mai come una banale rapina possa concludersi, in questi casi bisogna avere il sangue freddo e dare tutto, altro problema è che noi bianchi, soprattutto i turisti “ricchi”, siamo visti come la causa della loro povertà, della loro miseria, il che non è del tutto sbagliato, i segni dell’apartheid sono ancora fortissimi, noterete come in Sud Africa non ci siano mulatti, o sono bianchi, biondi, occhi azzurri e ricchi, o sono neri, non è detto che tutti i neri siano poveri, ma sicuramenti tutti i poveri sono neri.Questo brutto fatto è accaduto alla stazione di Nelpruit, pensate che poco dopo siamo andati dalla polizia locale per denunciare l’accaduto, abbiamo trovato i poliziotti che giocavano a calcio, e alla nostra richiesta si sono guardati straniti…Non avevano idea di cosa fosse una denuncia per furto della carta contro ignoti, alla fine Antonio ha fatto un’autocertificazione e la polizia ci ha messo un timbro.Se volete un consiglio non fermatevi a Nelpruit! Continuamo il nostro viaggio verso Johannesburg, le mie paure non erano finite, tutti ci avevano raccomandato di non entrare soli a Johannesburg, questa è davvero una città pericolossissima, gli stessi abitanti di Johannesburg sconsigliano di girare soli per il centro, soprattutto ai turisti.
Per fortuna intorno a Johannesburg c’è una sorta di grande raccordo anulare che permette di non attraversare la città, il nostro albergo si trovava a Rosebank, uno dei quartieri più in di J., ma fatalmente attaccato ad Alexandra, un luogo abbandonato da Dio, si tratta di una baraccolpoli costruita su una discarica, ospita 2 milioni di persone, vi sembrano tante???Soweto ne ospita 5 milioni…Forse i numeri rendono di più la drammaticità della situazione.
Pensate che per andare al bancomat a 100 metri dall’albergo ci hanno fatti accompagnare da una guardia, ci hanno detto che la mattina presto e la sera è molto pericoloso, in effetti dentro al bancomat c’era la polizia, ma il problema è quando esci…In 100 metri non ho mai visto cosi tanti disperati per strada, solo a ripensarci mi viene un forte dolore al cuore.
Mi raccomando non sottovalutate questo consiglio non girate soli per johannesburg, soprattutto la parte vecchia della città, sempre con una guida privata esperta, e dalle baraccopoli alla larga.
La mattina altra impresa per raggiungere l’aereoporto, effettivamente il tour operator ci poteva dare anche un albergo più vicino!!!Il traffico è incredibile, tipo la Tiburtina(per gli esperti di Roma!)ma alla fine siamo riusciti a decifrare i cartelli e tutto in corsia di emergenza siamo arrivati… FINALMENTE ALL’AEREOPORTO, FINALMENTE IL RELAX DELLE MAURITIUS! Il mare di MAURITIUS è stupendo, tanto il mare è bello e spettacolare, quanto le cittadine all’interno sono brutte e maltenute.La prima impressione è di essere in India, ed in effetti non è sbagliata visto che il 60% della popolazione è indiana.
I resort per i turisti chiaramente sono bellissimi, noi alloggiavamo a le Cannonier, davvero bello, un giusto equilibrio tra qualità e prezzo per i più sofisticati c’è “le paradis” con un grande campo da golf! Io e Antonio non siamo però proprio i tipi da vita da villaggio, quindi abbiamo noleggiato la macchina e ci siamo un po’ girati l’isola per conto nostro.
L’isola è tranquillissima, la povertà è tanta, anche qui si vedono molte baraccopoli, e devo essere sincera anche le cittadine a me sembrano poco più che baraccopoli, però la gente è amabile, semplice, disponibile, ci siamo divertiti più volte a prendere il pulman, davvero fatiscente, ma caratteristico, dove è possibile è bello immergersi nelle usanze e culture di un popolo, ed il popolo mauritiano è davvero speciale, non fosse altro perché ci insegna come la convivenza sia possibile e spesso piacevole.Le chiese sono attaccate alle moschee ed ai tempi indù, non si deve parlare di tolleranza a Mauritius, ma di vera e propria libertà e condivisione, ci trovavamo dentro un tempio indu, con la nostra fede cattolica e d’improvviso è partita con l’altoparlante la preghiera della sera del muezzin musulmano.Davvero bellissimo.
Un giorno lo abbiamo dedicato alla gita verso il lago sacro di Gran Bassen, una delusione, vista la sciatteria e la sporcizia del luogo, comunque questa è una costante delle città di mauritius, non avete idea di cosa sia Port Luis, io mi sono rifiutata di entrare nel mercato, il traffico è incredibile…Non dimenticatevi che Mauritius è il secondo paese al mondo per densità di popolazione per km quadrato! Mi è piaciuta molto la foresta, soprattutto le chamarel, c’erano dei macachi avidissimi di cibo…A noi ci volevano mangiare l’obiettivo della reflex!Mai esibire cibo o darglielo per scherzo, magari per avvicinarli, sono davvero violenti! Occorre fare un appunto sul tempo, a Settembre a Mauritius è inizio primavera, di giorno fa molto caldo, la sera un maglioncino fa comodo, il vero problema è l’instabilità del tempo e la presenza delle nuvole.Per 3 giorni abbiamo visto solo nuvole, gli altri 4 per fortuna sono stati bellissimi, solo con il sole si possono apprezzare i colori cristallini dell’acqua.Quindi se decidete di partire in questo periodo rassegnatevi a qualche giorno di mare perso! Abbiamo anche assistito agli effetti di un’eclissi di sole che ha sfasato tutti i cicli delle maree provocando onde altissime che si infrangevano nella barriera corallina.
La barriera corallina è un po’ rovinata dall’inquinamento, lo snorkeling non è certo come nel mar rosso…Dentro la barriera l’acqua è molto bassa, subito all’esterno precipita a 70 metri di profondità, abbiamo visto i delfini, le balene…Ci hanno assicurato la presenza di grandi squali bianchi, ma ho preferito non verificare! Riassumendo questa è stata una vacanza da 10 e lode, è un viaggio ideale per persone che amano la natura e l’avventura.
Pochi luoghi al mondo riescono a racchiudere in un solo incontro così tante emozioni, il Sud Africa è tra questi, vivilo tutto d’un fiato e non ti deluderà.
Tutte le nostre foto sono in youtube, se vi fa piacere vedetele i link sono: Sud Africa: http://www.Youtube.Com/watch?v=KrU6j4Ef-L4 Mauritius: http://www.Youtube.Com/watch?v=P7M4jcXwPFI Rossella & Antonio