Finalmente CRETA
Ok è fatta .. Si va! Partenza da Napoli, aeroporto di Capodichino affollatissimo di persone in partenza … Ore 13.00 circa .. Volo charter Alitalia .. Brrrr ho già paura, ma son solo due ore di viaggio, ce la posso fare! Evvai .. Si decolla!!!!!!!!!! Due ore certe volte son proprio lunghe a passare ma … ecco che il comandante dice “siamo sullo stretto di Corinto, poi si passa per Santorini, si fa il giro largo e … mare .. Mare … Mare … Pare che l’aereo voglia ammarare e invece eccolo li, appare l’aeroporto di Heraklion … Atterratiiiiiiii … Benvenuti a Kriti … Con i suoi 38 gradi all’ombra alle 17,00 ora locale …
Si cerca il tour operator, si prendono i biglietti e voucher vari e ci si “imbarca” su un pullman che deve portarci a destinazione, alla Baia di Elounda … Nella zona nord est dell’isola, vicino agli hotel a cinque stelle! E passiamo per Hersonissos, Malia, Limin Hernissou … Insomma un viaggio panoramico in autobus per le stradine costiere di Creta (e che mal d’auto!!!!) per accompagnare tutti i nostri compagni di viaggio che avevano scelto mete più .. Mondane appunto e vicine alla capitale.
Ma noi no! Noi avevamo scelto l’estremo punto turistico dell’isola. E dopo l’ultima tappa ad Agios Nikolaos, nella baia di Mirabello, l’autista greco ci … “consegna” ad una pazza scatenata con un’auto greca, e vi dico che le auto greche sono tenute malissimo … E funzionano ancor peggio, la quale a folle velocità ci trasporta, con le valigie al seguito, in quello che ci appare come il posto più bello, tranquillo e meraviglioso mai visto.
La cittadine di Elounda, un gioiellino a 10 km da Agios Nikolaos, dove si trova un’acqua stupenda, una baia tranquilla, ristoranti fenomenali e … Il nostro piccolo ma molto”greek style” hotel .. O meglio villaggio, con piccole stanze nei tipici colori bianco e azzurro! Stanchi … sistemiamo le valigie, mangiamo un pò di non capiamo cosa al ristorante dell’hotel, e a nanna.
Il giorno dopo, ci svegliamo di buon mattino, alla porta c’è un sole fortissimo che picchia, sono appena le 8,00 … ci rendiamo conto che le nostre sveglie saranno sempre mattutine, dato il caldo che è veramente da tropico! D’altronde siam oltre la Tunisia come latitudine.
Si va in giro … A Creta non esistono spiagge private, ma sono municipal beach, e così ci fiondiamo su quella di Elounda, e … Meraviglia … finalmente ci rendiamo conto che siamo in vacanza.
Il problema “che si mangia” lo risolviamo prestissimo perchè a Creta si mangia bene bene, ci sono tantissime cose da assaggiare e nulla fa male.
Ovviamente la curiosità è per stu famoso zazichi … scritto come lo pronuncio, yougurt e aglio … Da mettere sul pane, sugli spiedini, da mangiare così … Noooo non è orribile ma meraviglioso.
E … Poi…Souvlaki .. Meravigliosi minispiedini di crne di maiale o pollo, oppure polpo arrostito oppure uno dei tanti mezedes (antipasti) che servono a tutte le ore, e se volete far prima un bel gyros pita e la fame va via per una buona mezza giornata.
La nostra idea di vacanza è quella di un misto tra relax e giri turistici, quindi qualche giorno a mollo, e qualche giorno in giro.
Nei dintorni di Elounda c’è Plaka, un posto piccolissimo, quasi una strada, dove però si trova un mare azzurro e limpido veramente spettacolare e di fronte alla spiaggia di ciottoloni giganteschi, svetta l’isola di Spinalonga, una minuscola isoletta che è stata molto utilizzata dai vari conquistatori dell’isola di Creta, e che è conosciuta per essere stata prima una fortezza turca, e di recente un lebbrosario.
Un particolarità … di fronte a Elounda, c’è una penisola, Kolokyto che quasi tutti scambiano per Spinalonga, ERRORE … Spinalonga è la piccola isoletta in mezzo alla baia di Elounda, volendo ci si potrebbe arrivare a nuoto.
La prima settimana scorre lentissima, scopriamo lo yogurt greco per colazione, i cocktail del Babel, e i pranzi di Leonida, una meravigliosa taberna greca, con Ioannis, il cameriere più simpatico conosciuto, alla fine del soggiorno m’ha fatto un regalo , lui a me!!! Decidiamo di vedere la mitica e mondana Agios Nikolaos. Effettivamente è carina, ma caotica, piena di localini …E di vita mondana la sera. Di giorno ricca di negozietti, e una particolarità .. A Creta, da non credere, proliferano gioiellerie e … PELLICCERIE!!! …
La Agios Marina, si estende per un pò di Km attorno alla cittadina, e offre spiagge spettacolari, e altre molto chicchettose …Bellissima la Voulisma beach, a circa 10 km da A.N. C’è questa insenatura con spiaggia bianca e mare celeste, pare di stare ai tropici. Ci fermiamo e scendiamo, prendiamo due lettini e un ombrellone, sempre stesso sistema, cioè spiaggia municipale, passa la “signorina” e noi paghiamo 6 o 7 euro, a seconda dei casi.
Bella Bella Voulisma.
Un pò ripresi dalle fatiche invernali, finalmente decidiamo di avventurarci oltre le vicinanze e mappa alla amano andiamo a Knosso. La leggenda del minotauro nasce qui e noi non possiamo esser venuti a Creta senza visitare il palazzo di Knosso.
E’ un palazzo ricostruito da Sir Evans, beh millenni e millenni di caldo e intemperie non potevano lasciarlo integro. Macerie .. E qualche riproduzione di dipinti e manufatti .. In realtà fa più effetto l’atmosfera millenaria delle rovine, che non le rovine in sè (perchè sò proprio pietre scassate!!!) e poi .. faceva un caldo torrido .. Roba da restarci! Non ce l’abbiamo fatta a vederci il museo, che contiene, tra le altre cose, il bellissimo disco di Festo .. Con iscrizioni antiche che ancora non hanno trovato un chiaro significato.
In tutti questi giri … Vittorio mugugna ogni volta che mi fermo in un tipico negozietto di souvenir … ehhh mugugna spesso!!! Mi son fermata ovunque per prender ricordini e cartoline.
Ma la cosa più bella che mi son portata sono le fotografie!!! Su quelle eravamo d’accordo .. Facciamone tantissime!!! Altra tappa simpatica e dovuta secondo me è stata l’isola degli Asinelli, nota come isola di Krissi, avanposto libico in Europa. Un’isola del tutto disabitata, che si trova a 10 miglia marine da Ierapetra, la città più a sud di Creta.
Ci troviamo a Ierapetra dieci minuti prima che parta il traghetto che in un’ora ci ha portati a Krissi. “Se siete fortunati” recitava l’opuscolo pubblicitario, “vedrete i delfini”. Son stata un’ora intera,nonostante il mare un pò mosso, a naso in giù a cercare i delfini ma .. Nisba .. Ritenta sarai più fortunata.
Krissi è stata una rivelazione, uno spettacolo della natura. Realmente non ci sta niente … a parte i cedri libanesi, opportunamente protetti, portati li non si sa esattamente come, e la sabbia di un bianco abbagliante, oltre un mare azzurro e caraibico. Non ci son mai stata ai Carabi, ma son certa che l’azzurro dell’acqua è quello. La giornata sull’isola è stata molto riposante, nonostante i tantissimi gradi di caldo, abbiamo gustato degli souvlaki veramente buoni, e alle 16,00 la barca ci ha riportato sulla terraferma (si fa per dire) al porto di Ierapetra, non senza qualche suspence … c’era un mare niente male, i marinai hanno chiuso le aperture e la barchetta andava su e giù .. Un’ora e mezzo di tensione direi!!! Ma siamo sbarcati sani e salvi!!! Ierapetra si trova a soli 30 km da Agios, in pratica c’è una lingua di terra strettissima che separa il nord dal sud dell’isola di Creta, in questo punto, è la parte più stretta. Se si nota la cartina è molto evidente. Comunque la gita è terminata con molta tranquillità .. Con canonico giretto per negozietti di souvenir 😉 Beh avendola di fronte l’isola di Spinalonga, dovevamo pur visitarla, e il secondo lunedì di permanenza, compriamo i biglietti al porto di Elounda e ci imbarchiamo sulla barchetta (è il caso di chiamarla così) che in un quarto d’ora, navigando un una tavola di mare, ci ha portato sull’isola.
Un luogo protetto, dal punto di vista archeologico, i resti di quello che ultimamente è stato un lebbrosario, e si parla degli anni 70, e prima ancora è stata sede di una fortezza turca. In fase di ristrutturazione e mantenimento, con dei panorami fantastici e un mare azzurro, al quale ormai ci abbiamo fatto l’abitudine.
La seconda settimana è trascorsa molto più rapidamente della prima, e oltre l’isola di Spinalonga, abbiamo visitato altri due posti interessanti, scelti con cura per evitare di stressarci troppo. Bisogna dire che a Creta il concetto di strada è particolare, non risono indicazioni precise, e nella zona orientale, dove eravamo noi, non ce n’erano quasi di strade, al massimo stradine di montagna o meglio collina, e sterrati in gran quantità. Un’ora di distanza richiedeva il triplo del tempo per chi non è abituato a guidare li! E così .. Una visitina ad un paesino montano, Kristà a nord di Agios N., nella speranza, vanissima, di trovare un po’ di refrigerio.Il paesino è particolare in quanto arroccato su una collinetta, ed è noto per il merletti ricamati a mano dalle donne del luogo. Ma .. attenzione quelli veramente fatti a mano son pochissimi, la maggior parte, dal prezzo stranamente basso, probabilmente erano made in china. La caratteristica del paese è rispettata comunque, in quanto ad ogni angolo c’era una donna seduta su una sedia intenta a ricamare, che cercava di attirare l’attenzione dei turisti, non pochi, sui sedicenti merletti ricamati a mano.
Addentrandoci nel paesello però abbiamo trovato le vere donne cretesi, “iasas” ci dicevano (salve) e noi pronti a ricambiare … donne anziane, che parlavano sedute su scalini di case che rispecchiavano il passar del tempo.
Scendendo da Kristà avremmo voluto fermarci a vedere un Monastero … ma abbiamo perso la strada principale e allora … Pazienza siam rientrati a Elounda.
Quasi alla fine della vacanza decidiamo, con una coppia conosciuta a inizio vacanza sul pullman “panoramico”, di andare molto fuori porta, e scegliamo tra le varie città importanti, Rethimno, città di indubbia influenza veneziana, a150 km di distanza dal nostro piccolo di villaggio di pescatori. Ci abbiamo impiegato due ore e mezzo, tra montagne e mare per arrivarci, ma ne è valsa la pena. Una città grande ma con un centro storico tipicamente greco-turco-veneziano. Eh si perché c’erano violetti che sembravano in stile casbah turca, e monumenti come i Minareti e le moschee, unite a fontane e costruzioni di chiara provenienza veneziana.
E poi, ultima fatica, siam saliti alla fortezza, sempre a mezzogiorno col sole a picco …E anche li ne è valsa la pena, per i panorami e per il perfetto stato di conservazione dell’antica costruzione veneziana.
Scesi … E affamati .. Abbiamo trovato un posticino dove preparavano dei gyros pita veramente buoni, e non ci siam fatti tentare troppo, ci siamo accomodati e abbiamo ordinato.
Il viaggio di ritorno, ancor più stancante dell’andata, ha segnato la fine delle gite e ci ha riportato nella tranquilla Elounda, che a parere nostro è rimasto il posto più bello visitato, quello più calmo e tranquillo e più a misura d’uomo.
Non è stato un viaggio con tour de force allucinanti per vedere il maggior numero di posti, ma un viaggio per conoscere le tradizioni e per vivere Creta, nel limite dei nostri quindici giorni di tempo.
Creta l’abbiamo trovata meravigliosa, nonostante il caldo torrido, e quando è poi arrivato il momento di ripercorrere a ritroso la via dell’andata, un po’ di tristezza e di malinconia ha segnato gli ultimi momenti nella terra di Minosse.
Torneremo mai??? Non lo so, però quella terra selvaggia e lontana dall’Europa ci è rimasta nel cuore! Donatella&Vittorio