Ellaidhoo e Maaga Island per la seconda volta

28 dicembre 2006 Per varie vicissitudini personali tra cui un non leggero carico di lavoro subentrato dopo l’estate, siamo arrivati a inizio dicembre decisamente stanchi fisicamente e mentalmente… Abbiamo così deciso che sarebbe stato il momento giusto per concedersi una vacanza lontana da tutto e da tutti, per riposarci e ricaricare le...
Scritto da: Syria
ellaidhoo e maaga island per la seconda volta
Partenza il: 28/12/2005
Ritorno il: 05/01/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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28 dicembre 2006 Per varie vicissitudini personali tra cui un non leggero carico di lavoro subentrato dopo l’estate, siamo arrivati a inizio dicembre decisamente stanchi fisicamente e mentalmente… Abbiamo così deciso che sarebbe stato il momento giusto per concedersi una vacanza lontana da tutto e da tutti, per riposarci e ricaricare le “batterie solari” che sentiamo in noi..

Dopo parecchi giri in agenzia in cui non riusciamo a trovare alcun posto in aereo per qualsiasi destinazione tropicale , all’ ultimo momento si liberano due posti con Gastaldi tour per le Maldive: il sogno stava per realizzarsi; quando l’ impiegata dell’ agenzia ci dice che il posto è sull’ isola di Ellahidoo però iniziamo a consultarci dato che ci eravamo già stati 3 anni prima in occasione della mia laurea: il tempo per decidere è pochissimo in quanto i posti sono soltanto due e non è possibile bloccarli neppure per poco tempo, per cui decidiamo all’ istante che era l’occasione per tornarci, dopotutto ci eravamo trovati molto bene.

Così dopo una settimana ci troviamo all’ aeroporto di Malpensa, sotto la neve, in attesa di imbarcarci sul nostro volo Eurofly… Il volo è puntuale e tranquillo, ed atterriamo all’ aeroporto di Malè verso le ore 10 locali dove ci aspetta una barca veloce che ci conduce in circa 2 ore alla nostra sognata isoletta… Arrivati a destinazione, dopo un pranzo veloce, il corrispondente Kuoni Ernesto ci spiega brevemente le caratteristiche del resort, che noi già conosciamo, ossia le varie possibilità di escursioni a pagamento e le caratteristiche del ristorante e dei 2 bar che si trovano sull’ isola. Infine ci assegna la camera, e qui per noi c’è un velo di delusione: infatti ci è stata assegnata una camera al secondo piano di un edificio, tra l’ altro una deluxe, ma noi speravamo nel più carino bungalow singolo sulla spiaggia che avevamo nel nostro precedente soggiorno. (Questo infatti secondo noi sarebbe da richiedere all’ atto della prenotazione,anche se in realtà sul catalogo si citano soltanto i boungalow sulla spiaggia).

La camera è comunque molto bella, forse all’ interno più bella del boungalow , con il tipico bagno maldiviano in parte coperto, in parte all’ aperto, e in breve ci troviamo nella splendida acqua cristallina dell’ oceano indiano , senza le scarpe di cui dimenticheremo l’esistenza per tutta la vacanza! L’isola di Ellahidoo ha la caratteristica di essere circondata da muretti di cemento atti ad impedire al mare di erodere a poco a poco la spiaggia (e nonostante questo abbiamo notato molte radici di palme decisamente in evidenza sulla sabbia come non era 3 anni fa).

Per effettuare uscite di snorkelling o diving è necessario passare a nuoto tra le aperture dei muretti e ci si trova immediatamente immersi in un acquario che lascia anche i più abituati ai fondali tropicali a bocca aperta (non per altro, infatti, dalle altre isole si organizzano uscite di snorkelling attorno ad Ellahidoo).

Fin da subito avevamo deciso di non partecipare ad alcuna escursione, essendo già stati all’ isola dei pescatori una volta, e non essendo interessati alla giornata sull’ isola deserta o a battute di pesca al bolentino. Siamo invece andati 3 pomeriggi a Maaga Island, l’isola di fronte ad Ellahidoo, su cui si trova l’ Honeymoon bungalow, collegata ad Ellahidoo da un dhoni ,gratuito per i clienti Kuoni, 4 volte al giorno.

Maaga è la tipica isola da sogno, solo palme e spiaggia finissima bianca, mare cristallino e tanto, tanto sole… Le giornate passavano lentamente, tra un giro a nuoto a far snorkelling attorno all’ isola ed una dormita sotto una palma ascoltando semplicemente il rumore del mare leggendo un buon libro: esattamente il tipo di vacanza di cui avevamo bisogno entrambi.

I pasti vengono serviti a buffet nel ristorante principale , con incluso un soft drink a testa ad ogni pasto , ed ogni sera il tema del menu cambia, sempre con buone possibilità di scelta del cibo. C’è inoltre un ristornate à la carte con un menu molto ampio e prezzi invece abbastanza elevati.

Sull’ isola non c’è animazione ad eccezione di uno spettacolo tipico maldiviano una sera alla settimana e le sere trascorrono giocando a biliardo nel bar vicino al diving, oppure sorseggiando un cocktail nel bar accanto ai ristoranti.

C’è inoltre un negozietto dove si possono trovare oltre a creme da sole, rullini per macchine fotografiche, macchine fotografiche subacquee usa e getta e non , anche cartoline ed ogni genere di souvenir, che però consigliamo di acquistare sull’ isola dei pescatori qualora si decida di effettuare questa escursione.

Purtroppo una settimana ad Ellahidoo trascorre sempre troppo velocemente, e ci ritroviamo cosi’ dopo 7 giorni di nuovo sulla barca per l’ aeroporto, dove a differenza del viaggio di andata l’ aereo è in ritardo di 6 ore a causa della ritardata partenza dall’ Italia.. L’ arrivo in Italia è come sempre in questi casi terribile dato l’elevato sbalzo termico tra i 30 gradi maldiviani ed il nostro paesaggio nevoso… e con un’ infinita tristezza dopo una settimana ci ritroviamo a pensare alla nostra isoletta maldiviana da una affollata pista di sci.



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