Down under ovvero il mondo alla fine del mondo
dunque.. Siamo partiti il 25 luglio con un volo Roma, Francoforte, Singapore della Quantas.. Di questo come degli hotel non so dire i prezzi perchè, tranne che per gli ultimi tre giorni, i voli e gli hotel sono stati il regalo degli ospiti presenti al matrimonio! Cmq della Qantas non posso che parlare bene avendone usufruito per i 13 voli interni effettuati in Australia ed avendo sempre trovato un servizio puntale ed efficiente.
Il nostro itinerario, dopo 24 ore a SIngapore, è stato il seguente: 1° giorno: Darwin ( il consiglio è di andare a cena ai Docks, passeggaire sul lungomare e nel quartiere residenziale al tramonto, poi scappare via..) 2° giorno: liechfield park, dove abbiamo avuto il primo contatto con la flora e la fauna australiana, ma con il senno di poi non l’avremmo fatto.., florence falls..Mitico bagno nelle cascate.. (meraviglioso) e poi corsa matta fino a Katherine con l’auto noleggiata..Che dire..A Katherine alle 22,00 abbiamo rischiato di dormire in auto perchè la reception era chiusa..3° giorno: katherine gorge… Bisogna fermarsi almeno una giornata, è un posto bellissimo!, di nuovo di corsa alle Edith falls (ma le Florence sono più carine) per giungere a Cooinda nel Kakadu Park e partecipare alla crociera sulle Yellow waters…Uno degli spettacoli più belli che si possano immaginare in natura!!! 4° giorno dal Kakadu a Darwin..Cercando di vivere più intesamente possibile quella terra unica e particolare..Viaggiando in auto su lingue d’asfalto circondate da distese infinite di alberi..L’arhnem land..
5° giorno: areo per ALice Springs e dopo 2 ore per Ayers Rock…( con il senno di poi da Alice Springs ad Ayers Rock saremmo andati in auto!) il monolito è fantastico e la cena nel deserto molto carina, nonostante le nuvole non ci abbiano mostrato la croce del sud…Cmq la cosa più bella è stata la passeggiata di 8 km all’interno delle gole di Kata Tijuta, il senterio più lungo ma assolutamente imperdibile..Immersi nel rosso delle gole, nel vento e nel silenzio trovi il senso più vero di quella terra.
6° giorno Ayers Rock (idem come sopra) 7° giorno Ayers Rock – Cairns, o meglio Palm Cove, 30 Km più a nord ed un albergo fanatastico fronte mare…Con Jacuzzi tonda in terrazza.. Che dire.. Ho ringraziato gli amici del regalo!!! 8° giorno: con un auto noleggiata al momento ad un prezzo irrisorio partiamo per Cape Tribulation.. Il viaggio nella foresta pluviale è affascinante come il sentiero su di una passerella che si addentra per qualche KM nella foresta, assolutamente free..In serata giretto a Cairns, che scopriamo essere il posto ideale per prenotare escursioni direttamente sul posto.
9° in aereo e poi catamarano giungiamo dopo ben 7 ore di viaggio ad Heron Island.. C’è vento.. Ci sarà per i successivi 4 giorni, ma cmq proviamo lo stesso a frae il bagno ( con la muta integrale) e nuotiamo con squali, tartarughe e mante, oltre ad un’infinità di altri pescioni..L’isola è bella ma purtroppo non molto vivibile…Fa freddo!!!!! i giorni comunque scorrono in compagnia di una simpaticissima coppia milanese, Stefano e Valentina con i quali improvvisiamo delle partite a billiardo che se ci penso mi viene ancora da ridere…
dopo l’isola, il viaggio è proseguito per Sidney, dove in cinque giorni siamo andati in giro come matti, abbiamo visto la maratona cittadina con arrivo a Bondi beach, l’Acquario, il Fish Market ( da vedere, ovviamente, ad ora di pranzo!), siamo andati in traghetto a Manly, siamo stati a Casinò,abbiamo incontrato italiani emigrati lì 20 anni fa, fatto shopping selvaggio e deciso definitvamente di trasferirci in Australia!!! Dopo Sidney, Adelaide, quale tappa per andare a Kangaroo Island… Dunque Adelaide… Vederla dopo la scintillante Sidney costituisce di per sè un motivo per darne un giudizio non brillante ma comunque ha un suo fascino particolare…Si respira, a differenza del resto dell’Australia, la storia.. È europea in questo.. Kangaroo… Semplicemente imperdibile… Come l’emozione di un wallaby che sbuca dal buio e viene a mangiare dalle tue mani ( non è successo in uno zoo ve lo garantisco!!!) o i leoni di mare o ancora il pacifico che ti sferza il viso con la sua forza.
Gli ultimi giorni abbiamo percorso in auto la strada da Adelaide a Melbourne, passando per la Great Ocean Road.. Di nuovo, come è successo ad Ayers Rock, i posti più belli non sono stati quelli più famosi ( come i Dodici APostoli) ma quelli meno noti ma comunque segnalati e raggiungibili con i sentieri ( uno fra i più belli la Thunder Cove, un’insenatura dove, per la particolare conformazione, le onde del Pacifico, infrangendosi, producono il suono di un tuono!!!!).
Infine Melbourne, dove era necessario stare almeno tre giorni e non le 24 ore che avevamo a disposizione…
morale della favola: ragazzi il tempo è tiranno, ma d’altra parte noi si pretende di vedere un paese( di nuovo!!) grande più dell’Europa in meno di un mese!! Il mio consiglio è spostarsi con gli aerei sulle lunghe tratte e fittarsi l’auto sul posto (soprattutto nelle città le troverete disponibili) per le escursioni giornaliere. i posti da non perdere li ho indicati, se tornassi indietro eviterei solo Heron Island ma unicamente per il freddo.. Non si può avere tutto: tranne che ai tropici ???!!!!, cioè sull’isoletta, il tempo è stato meraviglioso per il 98% del viaggio, con caldo al nord e tempo fresco al sud.. Il Kakadu era completamente aperto ( nella stagione delle piogge al contrario è impraticabile) poche mosche, il deserto era perfetto e a Sidney abbiano fatto anche il bagno tra le onde e i surfisti.
La gente è cordiale e aperta, zero formalismi, mancano molte delle nostre sovrastrutture ed anche nella natura più selvaggia vi sono comodità ecocompatibili.
un’ultima cosa.. In attesa di trasferirmi ( ormai ho il pallino!) sto leggendo “le vie dei canti” di Bruce Chatwin… Se avete voglia di andare in Australia, leggetelo prima .. Dopo vi farà morire di nostalgia!! Vivi