Iguazu’ ande e patagonia
BUENOS AIRES E’ una città meravigliosa che merita sicuramente una visita di almeno tre giorni.
Consiglio di prendere un albergo in centro, zona obelisco. Da lì ci si muove a piedi tranquillamente per tutta la città. Noi abbiamo preso il taxi solo la sera.
La città è una commistione di stili diversi ben amalgamati tra di loro. Si passa da Recoleta che traspira il fascino della Parigi borghese, al MicroCentro che riporta alla mente la New York di Woody Allen, fino ad arrivare al lungofiume di Puerto Madero, ricco di vita e di locali shic, e poi via verso il Barrio di San Telmo, dove mercatini e antiquari si susseguono e si adagiano intorno a piccole piazze alberate.
Buenos Aires è facile da girare. La sera però è sempre meglio prendere un taxi. Bellissimi i ristoranti ed i locali di Palermo Viejo.
I prezzi sono bassi, bassi, molto bassi. Esempio: con 15 euro a testa si mangia nel miglior ristorante di Palermo. Con 5 euro in una buonissima trattoria. E la carne è quella argentina. Noi abbiamo alloggiato al Pestana, stupendo albergo di Via Pellegrini (microcentro). Prezzo 100 euro a notte per la doppia. Servizio ottimo. In Italia per lo stesso livello ce ne vogliono 350.
IGUAZU’ Che dire? E’ una delle meraviglie del nostro pianeta. Un parco naturale, una foresta sub-tropicale che contiene al suo interno immense cascate.
Gli arcobaleni si alzeranno al vostro passaggio e verrete circondati da centinaia di farfalle colorate. La Garganta del Diablo è alta 98 metri. La si può vedere dall’alto (su delle passerelle) e da basso (sui gommoni). E’ una esplosione di vita e di potenza. Difficilmente descrivibile. Poi ci sono tutte le altre cascate, anche loro belle ed intense. Iguazù è un sogno che si manifesta mentre siete ancora svegli. Il paese ha poco da offrire. Tutto il business ruota intorno al parco. La mattina gli autobus locali fanno la spola tra il parco e la cittadina. Circa 20 minuti. Anche la strada è spettacolare. Sull’aereo da Buenos Aires scegliete la fila di sinistra. All’atterraggio vedrete le cascate dall’alto.
Due giorni, massimo tre, sono sufficienti.
SALTA E’ una splendida cittadina adagiata ai piedi delle Ande. Siamo a 1200 metri, l’aria è gia frizzante. La città è coloniale, elegante, signorile. La gente calda e disponibile come tutti gli argentini. Gli Italiani sono amatissimi.
Salta è il punto di partenza per tante escursioni Andine. I posti di maggiore interesse sono Cachi e Cafayate. Le strade che collegano Salta a questi due paesi sono meravigliose, superano di poco i 2000 metri, sono colorate e verdeggianti, molto armoniose. Ci sono Finche (i nostri agriturismi) per sostare ed assaporare le delizie locali (formaggi, vino rosso e asado) Noi ci siamo spinti molto oltre. Siamo arrivati fino a Tolar Grande, paesino (direi meglio accampamento) di ottanta anime posto vicino il confine con il Cile.
La strada parte da Salta, si inerpica sulla quebrada del Toro, fino a raggiungere i 3700 metri di San Antonio de Los Cobres. Si passa per valli immense, cimiteri e resti Inca, cactus enormi che sfiorano i 12 metri di altezza.
Da San Antonio, dove si può pranzare, si prosegue verso Tolar. Sono circa 5 ore di macchina su pista sterrata (che si aggiungono alle 4 ore per raggiungere San Antonio da Salta). La pista conduce ad altopiani salini immensi e polverosi, passa per miniere abbandonate, si inerpica acciottolandosi lungo i pendii delle montagne, ormai prive di verde e di qualsiasi forma di vita, arriva a 4.700 metri, dove l’aria si fa mancare, e poi entra nel corason della Puna, un deserto rosso e montagnoso che ti fa sentire lontano, lontano da tutto e da tutti, forse più vicino all’immaginario di marte che alla realtà terrena.
Tolar è il posto più dimenticato che io abbia mai visto. Per questo bello e denso di emozioni. Li non ci sono alberghi e niente di turistico. Si dorme in un rifugio (un dormitorio) e si mangia a casa della signora Maria (ottima la cotoletta).
Da Tolar ci si può spingere ancora oltre, fino al confine, fino a Socompa dove vivono i gendarmi.
Per chiunque fosse interessato ad un tour più intenso e speciale del solito, consiglio vivamente di contattare Fabrizio, www.Socompa.Com.
Per l’alloggio a Salta consiglio Hotel Villa Vicuna, semplicemente delizioso e avvolgente nella sue semplicità. Per la cena Donna Salta, con 4 euro il più buon filetto della vostra vita. PUERTO MADRYN Siamo alla porta della Patagonia. Puerto Madryn è aria fresca, è un mare meraviglioso, blu di giorno e rosa la sera, è un deserto di steppa, è un paesino calmo e rilassante, soprattutto è una baia piena di balene, (da giugno a dicembre) che da pochi metri ti sputano in faccia il loro soffio. Le gite per la penisola Valdes sono organizzate da tutte le agenzia. Tutte da fare, assolutamente. Bellissima la spiaggia del Doradillo, dove alle undici di mattina le balene stanno a non più di dieci metri. Emozionante la gita in barca, le balene giocano sotto di voi. Tenerissimi i leoni di mare, che a Punta Delgado si possono quasi toccare.
Puerto Madryn è un documentario. Purtroppo noi non siamo potuti andare più a sud, fino alla terra del fuoco, ma quando l’aereo decollava per Buenos Aires qualcosa mi diceva che ci sarei tornato, e questa volta per proseguire verso la fine.
Noi l’argentina la consigliamo a tutti. Il posto è semplicemente meraviglioso, completo da un punto di vista naturalistico. La gente è fantastica, accogliente. I prezzi sono bassi ed il servizio è sempre superiore agli standard europei. Noi li siamo stati bene.
Partite…