Arles, camargue, saint tropez
Dunque: Partenza da Triuggio la mattina di sabato 2 settembre, con la nostra auto.
Destinazione: Arles, che abbiamo raggiunto dopo circa 600 km ed una sosta per il pranzo di circa tre ore a Nizza, dove abbiamo fatto una rapida visita al centro storico.
Appena arrivati ad Arles ci siamo diretti presso l’ufficio del turismo (ben segnalato), in cui, ottimamente assistiti, abbiamo rapidamente prenotato UNA notte presso LE CLOITRE, un hotel due stelle in pieno centro storico (prezzo: 60 euro a camera a notte + 5 euro per il parcheggio).
Una volta giunti a destinazione, siamo rimasti subito favorevolmente impressionati dalla posizione (a ridosso del teatro antico di Arles). Anche la camera è stata decisamente di nostro gradimento: non molto grande (a differenza del bagno, molto ampio), ma arredata con molto molto gusto… Romanticissima… L’ideale per il nostro primo anniversario di nozze! Prima di uscire per la cena, abbiamo deciso di “ritoccare” il numero delle notti in cui soggiornare presso LE CLOITRE: da 1 a 5! La sera si è conclusa con una cena tutto sommato deludente al ristorante LA FUENTE, di cui avevamo sentito parlare bene sul sito: a noi non ha fatto particolare impressione (d’altronde, i gusti sono gusti!).
Il giorno seguente ci siamo diretti a Saintes Maries de la Mer, decisi a prenderci un giorno di riposo dopo il lungo viaggio.
Dopp l’avventurosa uscita dal centro storico di Arles (i vicoli sono stretti e le curve sono quasi tutte ad angolo retto), cosa che tutte le mattine richiederà non poco impegno, ci dirigiamo verso la località di mare che dista da Arles circa 35 km. Lungo la strada che conduce alla famosa cittadina non mancano certo i celeberrimi cavalli bianchi della Camargue, che sono numerosissimi soprattutto presso le fattorie lungo la strada principale che propongono passeggiate a cavallo.
Arrivati a Saintes Maries de la Mer ci dirigiamo in spiaggia, lasciando la visita alle Sante Marie e alla veneratissima Santa Sara al pomeriggio.
La giornata è splendida e leggermente ventilata, ma l’acqua è un pò freddina. Alla sera, sembriamo due gamberi (“la crema non serve, il sole di settembre non è mica quello di luglio!” sono le MIE ultime parole famose).
Ritornati ad Arles, spettacolare cena dell’anniversario al ristorante LE PISTOU, presso l’anfiteatro. Menu a base di toro per me e a base di salmone per mia moglie.
Rapporto qualità/prezzo: elevatissimo (in due abbiamo speso 35 euro). Consigliato (cosa già fatta con altri italiani incontrati per Arles).
La mattina del 4 settembre il cielo non promette niente di buono. Decidiamo quindi di visitare la città. Acquistiamo presso l’ufficio del turismo un biglietto cumulativo che consente, al prezzo di 9 euro, l’ingresso all’anfiteatro (l’arena, spettacolare e in gran spolvero, per le corride in programma il week-end successivo), al teatro antico (bellissimo!), alle terme di Costantino e agli alycamps.
Arles, però, oltre ad essere una città romanica, è famosa anche per avere ospitato Van Gogh, che vi abitò per circa due anni e qui dipinse più di 300 quadri. Io e mia moglie siamo rimasti estasiati nell’osservare gli scorci di Arles rappresentati da Van Gogh, che sono ben documentati sia sulle guide che nei luoghi nei quali il pittore posò la propria tela. Siamo rimasti a dir poco affascinati dal dipinto “La terrazza del caffè la sera”, che Van Gogh dipinse in Place du Forum (il caffè, nella piazza del Forum, a prima vista sembra ancora tale e quale!).
Poco prima di pranzo, terminate le visite e con il sole che splende sopra le nostre teste, decidiamo di andare a visitare le saline di Giraud, seguendo il lungo sentiero che, secondo una guida, dovrebbe consentirci di avvistare numerosi animali: così è. Oltre ai cavalli bianchi, lungo il cammino vediamo moltissimi tori e, nelle vicinanze della foce del Rodano, tanti spettacolari fenicotteri rosa.
Bellissima anche la strada che dalle saline di Giraud conduce all’immensa spiaggia di Piemancon: per un lungo e stretto tratto si viaggia fra il mare e il Rodano…
L’indomani, 5 settembre, vista l’ennesima bella giornata, decidiamo di tornare al mare (Saintes Maries de la Mer).
Il giorno successivo, è nuovamente tempo di visite: si comincia con il villaggio di Les Baux de Provence (che il nostro amico albergatore ci consiglia vivamente), per proseguire poi con Avignone, dove visitiamo il Palazzo dei Papi, la Cattedrale, il Petit Palais e il famoso Ponte S. Benezet (alias Ponte d’Avignone). Si chiude con il castello di Tarascona.
Giovedì mattina, ultima uscita dal centro storico di Arles e partenza per Saint Tropez.
Appena arrivati ci sistemiamo (stavolta senza l’aiuto dell’ufficio del turismo) presso un albergo a circa 300 metri dal porto, dopo di che ci lanciamo subito (a piedi) verso la spiaggia di Bouillabaisse, dove finalmente facciamo dei bagni spettacolari: acqua calda e cristallina! La sera, raggiungiamo (ancora a piedi) il bellissimo centro di Saint Tropez e, dopo aver curiosato in giro per un pò, ceniamo in uno dei tanti ristorantini che affollano la zona. La mattina seguente, con un sole splendente, in dieci minuti raggiungiamo la bella e ampia spiaggia di Pampelonne. Anche qui, acqua cristallina e super bagni! Nel pomeriggio salutiamo a malincuore Saint Tropez, con il proposito di ritornarci quanto prima.
Riprendiamo la marcia, con destinazione Nizza.
Appena giunti sulla Promenade des Anglais, ci dirigiamo verso l’ufficio del Turismo: anche stavolta in pochissimi minuti otteniamo la prenotazione (che per inciso vale un’ora, al termine della quale la camera torna disponibile) per un hotel in pieno centro, a due passi dal leggendario Negresco (dove, per inciso, la camera standard costa 315 euro a notte).
L’albergo non è al livello dei due precedenti, ma per una sola sera va benissimo.
Trascorriamo il tardo pomeriggio e la serata a visitare la parte vecchia della città, cenando in uno dei tanti ristorantini che si trovano in quella zona. Sabato mattina prendiamo la via di casa, sostando per circa tre ore a San Remo, dove non eravamo mai stati.
Una lunga e rilassante passeggiata per le vie del centro e, subito dopo pranzo, via verso casa.
In totale abbiamo percorso 1700 km.
Consigli utili e ringraziamenti: – ringraziamo (e consigliamo, a nostra volta) chi ha parlato su questo sito dell’hotel LE CLOITRE; – ringraziamo (e consigliamo, a nostra volta) chi ha suggerito su questo sito di chiedere al ristorante, anzichè l’acqua minerale in bottiglia, una semplice CARAFFE D’EAU: viene servita freschissima (e gratis). Noi (come tantissimi altri, come abbiamo fatto caso) l’acqua al ristorante non l’abbiamo mai pagata, nemmeno a Saint Tropez! – consigliamo il ristorante LE PISTOU ad Arles; – consigliamo di rivolgersi senza indugi agli uffici del turismo. Offrono consulenza rapida, gratuita e cortese (che non guasta); Per chiudere, le 10 cose che ricorderemo della nostra bellissima vacanza ad Arles e dintorni, in concomitanza con il nostro primo anniversario di nozze: 1) le vie del centro storico di Arles, bellissime; 2) il mitico hotel LE CLOITRE; 3) il teatro antico e l’anfiteatro di Arles: belli e ancora attivi (rispettivamente per spettacoli teatrali e corride); 4) il caffè Van Gogh e il dipinto “La terrazza del caffè la sera”; 5) il mitico ristorante LE PISTOU (e la gardianne de taureau!); 6) la Camargue: i cavalli bianchi, i tori, i fenicotteri rosa e la sua croce (bellissima!); 7) il villaggio di Les Baux de Provence; 8) le bellissime spiagge e il porto di Saint Tropez; 9) la Promenade des Anglais by night; 10) … E per finire, le uscite dal centro storico di Arles (e dal parcheggio dell’hotel LE CLOITRE); Ciao e alla prossima !!!
Alessandro e Manuela