Made in Japan 2
Per capirci,il fuso orario non è stato in sè un problema e neanche il peso schiacciante delle nostre valige dall’aereoporto di Narita a Shinjuku…E nemmeno lo stomaco vuoto o il caldo fastidioso o il cercare di trovare il nostro albergo nella selva di colori e nel rumore degli innumerevoli PACHINKO (assurdi).
NO,il vero problema è stato questo —-> (vedi ricevuta).Una delle tante ricevute ma senza soldi ricevuti!Le nostre tanto decantate carte di credito non avrebbero dovuto darci problemi e invece … Temevamo già il peggio e ci immaginavamo già accattoni a chiedere l’elemosina…Ma fortunatamente la tanto bistrattata Postepay ha fatto la brava! SOLDI SOLDI SOLDI TANTI SOLDI… Che Sguglielm sia lodato! Ora sì che comincia la vacanza…Appena presi 40000 yen ci dirigiamo da Lawson (convenience store) e acquistiamo 2 biglietti per il Pride che avrà luogo giorno 2 aprile all’Ariake coloseum.Dopodichè ci perdiamo a Shinjuku est…
Io non ho mai e poi mai visto nè immaginato un luogo come questo.Passeggiavamo tra sale gioco a 6 piani in cui uomini in giacca e cravatta erano concentratissimi a giocare con gli infernali pachinko;a proposito,abbiamo tentato davvero a comprendere il fascino di sedere di fronte a queste macchine mangiasoldi,assordanti…Ma non lo abbiamo colto.
Ad un certo punto,da una traversina appare un torii (entrata di un tempio).Lo attraversiamo e per un istante respiriamo un Giappone che per noi è ancora inedito…Di certo sarà anche stato il tempio più piccolo e insignificante del Giappone,ma collocato all’interno del caos di Shinjuku acquista un fascino tutto suo.Sarà per gli alberi coi sakura in fiore o sarà per quelli che gettavano le lloro monetine da 10 e tirando le campane facevano le loro preghiere.Ma come dice giustamente il mio amore:”Ancora n’ama vistu nenti…” Dopo questa breve esperienza spirituale la camminata continua.Mi permetto anch’io di fare un commentino sui fantomatici Pachinko…Ce ne sono davvero tanti,sono rumorosissimi e colorati da far male agli occhi e ne esistono di vari personaggi,tra cui anche Lupin e Evangelion o Capitan Harlock o ancora le guerriere sailor…Ma cosa ci troveranno degli uomini in delle palline che scendono a ripetizione?Mah! Mi sento comunque nel paese dei balocchi!Avete presente quei giochi in cui c’è una pinza di metallo che manovrata dovrebbe acchiappare un dono?…Bene,qui ce ne sono una marea,ma a differenza delle nostre squallide macchine qui i regali sono stupendi!!! Una come me non può che rimanere estasiata di fronte a tutto ciò!ho visto anche il pupazzo di Lamuuuuu…LO VOGLIOOOOO!!!! Potrei continuare fino allo sfinimento a parlare dei pupazzetti Sanrio ma mi fermo.La stanchezza,man mano che passano le ore si fa sempre più pesante e decidiamo di cenare,nonostante non sapessimo nemmeno l’ora…E così dopo una lunga camminata a zonzo per scegliere cosa ci deliziasse di più abbiamo optato per un tipico localino di sushi e sashimi,molto carino ed economico,una bella birrozza Asahi e stanchi ma soddisfatt torniamo al nostro Lornstar pronti per una dormita come se fossero le 3 di notte…Invece nel nostro morbido letto gli occhioni stanchi si chiudono alle 20.
Day 2 (28/3/2006) Ci svegliamo presto,alle 6 circa,per eccesso di sonno.Facciamo una soddisfacente colazione in camera (allegasi foto) e chiamiamo Matsumoto Sensei.Il maestro dice che ci verrà a prendere in hotel alle 12.00 ,ci porterà un pò in giro e poi alle 18 al Kodokan per l’allenamento.Abbiamo un paio d’ore e decidiamo di trascorrerle nella zona ovest di Shinjuku,quella dei più grandi grattacieli del Giappone.Qui si respira un’aria strana,del tutto diversa dal caos della zona est dove alloggiamo.Qui a cantare sono solo i corvi.Un’aria di compassionevole tristezza si impadronisce di noi al vedere i mille uomini in giacca e cravatta e valigetta,coi volti spenti e tutti uguali vagare tra i grattacieli e magari sedere davanti un pachinko.Siamo due alieni,così ci affrettiamo a far ritorno.
Al TIC scambiamo i japan rail pass e passando per una splendida cartoleria (compriamo 2 buste eleganti per confezionare i regali per Matsumoto) torniamo in hotel.Appare tetsuya Matsumoto,l’uomo che oggi ci guiderà attraverso Tokyo.La sua disponibilità e gentilezza sembrano davvero spontanee e i discorsi fluiscono in macchina senza sosta.Impressionati dal computer di bordo,parliamo davvero di tutto sino a che incontriamo il vero traffico di Tokyo:roba da far invidia alla nostra circonvallazione.
La nostra sarà un’autentica giornata giapponese.Matsumoto ci mostrerà l’altra faccia di Tokyo,lontana anni luce da west Shinjuku,una faccia suburbana,più simile a noi ed ai personaggi dei manga,tutto ci piace davvero tanto.Matsumoto ci porta a mangiare nei dintorni di Ueno,in un ristorante in cui ci assicura si mangi molto bene.Ed in effetti così sarà;un tipico stile giapponese dalla sistemazione dei tavoli alla tempura,al soba e tant’altro.Ci porta pure a prendere un caffè ed una fetta di torta e persino a lezione d’inglese.Proprio così,conosciamo l’insegnante e poi,mentre matsumoto studia noi entriamo in un manga.Questo è l’effetto almeno.Un campetto di calcio ed un bel giardino dove i bimbi giocano e i vecchietti contemplano i sakura in fiore.Un Giappone vivo,diverso.
Finita la lezione d’inglese,il maestro del Kodokan ci fa fare un breve tour di central Tokyo e Ueno,le mete di domani.Alle 18.00 è l’ora del Kodokan,dell’allenamento.Qui ci sono i più forti del mondo,questa,come dice Matsumoto,è la mecca del Judo.Niente riscaldamento e niente mutande e soprattutto niente pietà per i GAIJIN .Mi prendono sotto i migliori istruttori,senza sosta.Ne esco vivo,un pò ammaccato ma contento.
Mangiamo in un grill eccellente vicino l’hotel ,prendiamo un pò d’acqua dal cielo ed un pò di birra a poco prezzo e andiamo a dormire.Domeni sarà una lunga giornata.
PS:la cosa più bella del Kodokan è stata immergersi nelle terme.
PPS:Io ho dormito al Kodokan,non vedendo Melotto.
PPPS:Melotto ha amato il cioccolato che ci ha fatto assaggiare Matsumoto (io no)! Vedi allegato Day 3 (29/3/2006) Eccoci pronti anche oggi a macinare una grande quantità di chilometri.Dopo una bella colazione tappa già abituale alla JR station in cui prendiamo il treno per andare a Tokyo Centro,nostra meta l’Imperial Palace e i suoi giardini,che avevamo già intravisto ieri dalla macchina di Matsumoto.VIVA MATSUMOTO! Scendiamo alla Tokyo Station e dopo aver racimolato una mappa ci addentriamo nell’east garden del palazzo imperiale dove appunto risiede l’Imperatore.A giustificare l’immensa quantità di persone c’è la festa dei sakura in fiore.Questi meravigliosi alberi di ciliegi fioriscono solo due settimane all’anno e nostra grande fortuna:sono le nostre settimane! Ci stupiamo di quanto certi giapponesi amino contemplare le loro bellezze,fermandosi ad osservarle,fotografandole e persino disegnandole.Già…Tantissimi giapponesi disegnavano i sakura e si commuovevano di fronte ad essi.Il nostro contachilometri continua a girare vertiginosamente (stanchezza e fame!) Di vento ne abbiamo preso tanto,ma direi che ne è valsa la pena!Prendendo per la Suidobashi station ci prepariamo per raggiungere Ueno e una volta arrivati ci accorgiamo di quanto caos ci sia anche in questa zona.Subito usciti dalla stazione si raggiunge subito il famoso zoo e deciamo di visitarlo.Ovviamente tutto il parco è bellissimo e quindi non può non esserlo anche lo zoo che vi è dentro,ma a noi personalmente questo luogo mette tristezza…Per quanto non capiti tuttti i giorni di vedere dal vero certi animali,è anche vero che una tigre chiusa dentro una gabbia è quanto di più innaturale possa esistere,così come delle povere leonesse private della caccia,o ancora un’aquila reale maestosa e bellissima con le ali chiuse.Nemmeno una foto per queste povere bestie.Il famoso panda gigante dormiva dandoci le spalle e il tapiro è quanto di più brutto possa esistere in natura.
Usciti dallo zoo visitiamo il parco e ci meravigliamo per l’ennesima volta della fortuna che abbiamo avuto a beccare proprio questo meraviglioso periodo di fioritura! A Ueno c’è un sacco di vita,ancor di più in un mercatino sempre nei paraggi della stazione,brulicante di gente e negozietti…Bella davvero Ueno! Ma ora il mio amore deve andare al Kodokan,così riprendiamo il treno e ci dirigiamo in zona Tokyo Dome.
Siamo in anticipo e ci godiamo il parco tutt’intorno al Big Egg.Entriamo al Kodokan con mezzora d’anticipo e saliamo all’8 piano per assistere all’allenamento dei bambini.Incontriamo un tipo di Milano che pratica ju jitsu e judo e ci mettiamo un pò a parlare (scusa manuccia!) Alle 17.30 arriva Matsumoto e ci andiamo a cambiare.Mi dice che oggi arriveranno circa 100 atleti da tutto il Giappone.I migliori del Giappone,in effetti.Poi,un giorno,vi racconterò degli spogliatoi senza panche,dei piedi scalzi e delle loro usanze e del fatto che Matsumoto ha fatto giungere per me il Maestro Matsumura,di 81 anni e 10° dan,per una speciale lezione di NE WAZA.Arriva l’allenatore della nazionale giapponese ed il campione del mondo Suzuki.Matsumura a 81 anni combatte contro uno di quei giovani e lo elimina brutalmente.Incredibile.Mi fa vedere 4 tecniche e mi chiede di farle vedere in Italia.Non so che dire.Più tardi ci scende in macchina (matsumoto lo ha accompagnato con noi alla stazione di ueno) anche 2 lattine di Gatorade!Salutiamo il Maestro Matsumoto e andiamo a mangiare sushi. TROPPO WASABI!!! Stanchi stanchi stanchi si va a nanna…
Day 4 (30/3/2006) svegli alle 7 per tentare di arrivare prima possibile a Nikko,ma…Nisba!I treni di mattina sono solo alle 7.12 e alle 10.35 ed essendo solo le 8.30 decidiamo di rimandare a domani la città delle scimmie e di anticipare a oggi Asakusa e il suo Senso-ji.Stavolta si va con la metro e subito arrivati cerchiamo il famoso tempio e prima di esso troviamo il bellissimo viale di bancarelle che ne costeggia l’entrata.Intravedo già tanti totorini e hello Kitty e mille altri personaggini che solo qui possono incontrarsi con tale facilità…Così oggi shopping! Ma prima di tuffarci nel profano ci giriamo verso il meraviglioso Senso-ji con la grossa lanterna al suo ingresso (kaminarimon,porta del tuono) con a destra FUJIN,dio del vento e a sinistra RAIJIN,dio del tuono,le divinità protettrici.Il custode del tempio è un gattone morbidoso che si fa accarezzare da chiunque.Solita folla che si purifica alla fonte,così come il solito fumo che dovrebbe far bene alla salute che tutti cercano di inalare il più possibile.Soliti stupendi sakura tutt’intorno e ancora una volta le solite tante tante foto per immortalare questi magici momenti…Magari fosse sempre questa la “solita” vita! Come dicevo prima,sacro e profano…E così ci diamo alle bancarelle!Finalmente tanti souvenir,molto molto carini:bambole in kimono,ventagli,gatti portafortuna,set per sakè,lanterne e quant’altro di tipicamente jappo possa esistere.Mi comprerei tutto,ma mi viene in mente che ci aspettano altri 10 giorni…Proviamo anche dei biscotti,che sembrano fatti di caldo cioccolato e invece era crema di fagioli…Per me nauseabondi ,per melotto no…Ma lui è onnivoro.
Spendendo spendendo si fa ora di mangiare e girando un pò per la vecchia Asakusa ci attrae un localino con soba in vetrina.Saliamo una rampa di scale e ci accomodiamo ,dopo aver tolto le scarpe,ad un tavolo japanese style.Ci viene portato the e un english menu.Come antipasto scegliamo la carne di cavallo cruda:filetto veramente ottimo!Poi prendiamo soba e tempura di gambero.VIVA MATSUMOTO!Beviamo sakè caldo in bicchieri minuscoli di legno e ci godiamo un bel pò la situazione .
Pomeriggio.Una cosa è certa ,per qualsiasi ragazzino in età compresa tra i 13 e i 18 anni Shibuya è il luogo più bello al mondo.Usciti dalla stazione vediamo la statua di Hachiko e migliaia (nel vero senso della parola) di persone attraversare l’incrocio più famoso del mondo.Sollevando lo sguardo dalla selva di corpi veniamo investiti dai palazzi colorati e da unmega maxi schermo che reca il simbolo del pride!Capiamo di essere nel posto giusto.Nelle prossime 3 o 4 ore (non abbiamo mai avuto un orologio) vagheremo senza meta tra centri commerciali alti come grattacieli e sale gioco a 10 piani,tra caffè eleganti e palazzi rosa,non capiremo più nulla ,comincerà a far freddo e torneremo in hotel.Optiamo per un grill e ci andiamo ,domani sveglia alle 6 per andare a Nikko:sarà dura.Mangiamo pollo,insalata e spiedini di fegato di porco.Stanchi,andiamo a dormire e domani,forse,riusciremo a svegliarci in orario.
Thank you very much!Arigato gozai maaaaaaas Day 5 (31/3/2006) E’ il giorno di Nikko e delle sue meraviglie e tesori di interesse mondiale.E’ il giorno in cui ci svegliamo alle 6.Riusciamo non senza difficoltà ad infilarci nel tobu-nikko.Manu indossa la felpina Dai-ki e il giubbottone.Nikko è in montagna e farà freddo freddo!Appena scesi alla stazione sentiamo già quanto gelida sia l’aria da queste parti,ce l’aveva detto anche Matsumoto di coprirci bene dato che siamo in montagna…In effetti si gela! Per salire percorriamo mezzora di silenziosa salita a piedi che aiuta a riscaldarci,dopodichè entriamo nel parco:stupendo!1300 yen e possiamo vedere tutto.Templi magnificamente tenuti nel bel mezzo di una natura in cui dovrebbero trovarsi anche delle scimmie in libertà,che noi non abbiamo visto,scoraggiati un pò dalla stanchezza e dal freddo.Vorrei sottolineare che ha nevicato tutto il tempo! Ora mentre scrivo siamo seduti in un ristorante di fronte la stazione,da cui alle 16.37 dovrebbe partire il nostro treno per far ritorno a Shinjuku.
NELL’ATTESA…Prendiamo 2 fette di torta davvero squisite :una cheesecake ed una al cioccolato ed un espresso che sa di acqua calda e ci dedichiamo a un breve giro di immagini…Per esempio:in tutte le sale gioco di Tokyo è il momento di uno strano bimbo-fagiolo che a schiera di centinaia cantano un’assurda quanto ipnotica canzoncina…Inquietante…
E come dimenticare le odiose cantilene di ringraziamento delle commesse dei negozi o l’efficienza e puntualità dei treni che spaccano il minuto,le pettinature folli o gli onnipresenti servizi per i non vedenti.E poi la buona,anzi eccezionale cucina giapponese.Se pensavamo di tornare come le radiografie di noi stessi,ora ci preoccupiamo di fare un pò di dieta…
arriva il tobu-nikko e ci costa 3900 yen a testa!Torniamo in hotel e ci consultiamo sotto una calda doccia…Stasera Shibuya!Sono quasi certo che la scena di Kill Bill quando Uma Thurman è sulla moto e affianca l’auto dell’interprete di Oren ishi sia stata girata proprio a quest’incrocio,sull’Hachiko exit.
Un giro nel caos e ci sediamo all’8 piano di un palazzo assurdo vicino al disney store,il Bellini cafè (ogni tanto l’orgoglio etneo viene fuori).Qui tutto è in italiano e anche i camerieri incredibilmente recitano qualche parola tipo: piatto pronto!La bruschetta è buona davvero,i cappuccini e la torta formaggino pure…Domani si va a Kamakura! Buonanotte Shibuya…
Day 6 (1/4/2006) Premettiamo una cosa:il tempo c’è stato amico.Solo una serata piovosa su 6 e poi la magia dei cherry blossom,ma molto troppo vento in faccia che ci ha sempre messo knock out a fine giornata.Ma non oggi.Oggi la primavera è piena e il primo treno per kamakura (il primo per noi) parte alle 9.14.Non stupitevi della precisione degli orari,qui se c’è scritto 9.14 il treno non partirà alle 9.13 nè alle 9.15 ,ma alle 9.14! Prendo una fetta extra di pane “negro” e lo tosto ben bene prima di andare …
Se Nikko era sul cocuzzolo della montagna e c’era un freddo boia e poche decine di intrepidi turisti a visitarne le meraviglie,qui a Kamakura,cittadina di mare,c’è un sole splendido che si riflette sul candore dei sakura e un vero e proprio pellegrinaggio di migliaia di persone “ganze ” come noi!Splendido!Scesi alla stazione ,il flusso di folla ci travolge e trasporta in direzione di un lungo viale di circa un km,ai cui lati si estende un’infinita schiera di ciliegi in fiore.Terminata la camminata lungo questo viale rosa sfociamo in un torii che conduce ad uno dei principali templi e giardini.Delle colombe bianche volano intorno a un giardino tipico che l’effetto di trasmetterci pace e serenità,preparandoci a visitare il tempio.
personalmente mi faccio preparare 4 spiedini di pollo arrosto imbevuti di una salsa di indubbia serietà.Manu inveceopta per una manciata di zucchero filato confezionato in una busta ricca di personaggini simpatici.La busta di zucchero mi aveva attratta fin dal primo giorno,non potevo esimermi dal prenderla!Con questa bellissima giornata viene proprio voglia di perdersi!C’è anche una via chiamata Shopping Town in cui ci sono tanti negozietti di souvenir ma soprattutto tante piccole botteghe di roba da mangiare e per ogni pietanza c’è il rispettivo assaggino gratuito…Quante delizie!Torno a ribadire che la cucina giapponese mi ha veramente sorpreso pe la sua bontà!Così spiluccando un pò qua e un pò là,praticamente pranziamo.Il dolce del giorno è una meravigliosa crepe al cioccolato…Kamakura ci ha già conquistati.
Col bus ci spostiamo in un’altra zona,direzione Daibutsu.Con le tante segnalazioni non ci si può sbagliare e così entriamo nel giardino che circonda il famoso Buddha gigante fin quando ce lo ritroviamo davanti con tutti i suoi imponenti 11 metri bronzei.Uno spettacolo che solo qualche giorno fa vedevo in foto e che ora mi ritrovo davanti,in più come sempre viene reso tutto ancor più indimenticabile dalla cornice dei sakura.
In questa zona oltre al Daibutsu ci era stato condigliato anche il tempio di Hase Kannon con tutto il suo giardino,veramente bellissimo e pieno di fiori di ogni tipo.Qui si trovano anche le statue di Jizo,patrono delle anime dei bimbi defunti.Apprendo infatti che le statuette con cappellini e sciarpette sono state vestite dalle mamme che hanno perso un figlio con un aborto.
Lasciato Hase Kannon prendiamo il bus per Kita kamakura e visitiamo i templi circostanti,per poi da questa stessa fermata prendere il treno che ci porterà dal sacro al profano…SHIBUYA! E’ sabato pomeriggio e “il bordello è pariggio”…Bella rima…Giriamo un pò i negozi,soprattutto il music store HMV in cui l’amorottolo si esalta di fronte a una parata di dvd di arti marziali e ne acquista uno.C’erano 10000000 dvd di anime…Perfino LO SPECCHIO MAGICO!!!! Tornando alla nostra Shinjuku proviamo finalmente ciò che avrei voluto provare fin dal primo giorno:la pasticceria nella stazione!Prendiamo un paio di dolcetti alle patate dolci e ne veniamo completamente conquistati!GODURIA MAXIMA! A letto felici anche oggi…Domani Harajuku! Day 7 (2/4/2006) Rieccoci pronti a cominciare un’altra giornata a Tokyo,oggi mattina ad Harajuku!Quando arriviamo c’è ancora tutto chiuso.Visitiamo il Meiji Shrine nella irrispettosa attesa di uno sfrenato shopping.La nostra attenzione viene catturata da una curiosa fila di ragazzine situata vicino l’ingresso della metro.Ci interroghiamo sul oggetto di tale attesa finchè un ragazzo con l’auricolare ne fa procedere 5 verso un edificio,ovviamente le seguiamo…Queste poverette un pò rinco pare attendessero di incontrare uno dei Kattun o chissà che altra boy band del momento.Incredibile…Entriamo da Purple & Yellow dove hanno molta bella roba a prezzi ragionevoli e ovviamente acquistiamo.Precedentememte,al tempio Meiji,avevamo speso una fortuna in souvenir…Ma oggi è tempo di shopping!Si fanno le 12 e cambiamo linea a Shimbashi per andare sull’isola artificiale di Odaiba nella zona di Tokyo bay ,dove si trova l’Ariake Coloseum,la sede odierna del Pride FC.Il tragitto è sopraelevato e già di per sè di impressionate impatto visivo.Immaginate di viaggiare i cielo,poi dentro un ponte alla brooklyn verso un’isola che non esisteva fino a qualche anno fa.Immaginate ancora che i migliori architetti del mondo si siano rinchiusi una sera in un ristorante di Tokyo e si siano ubriacati di Sakè fino al mattino ,dipingendo e progettando gli edifici,anzi i mega edifivi,che affollano l’isola.Li sorvoliamo tutti e poi atterriamo in una stralunata atmosfera spettrale.Sono circa le 13.15,siamo ad Ariake,ed entriamo a mangiare.Manuccia non è attratta da questi spaghetti al ragù…Io sì.Con grande sorpresa sono ottimi e c’è pure il parmigiano.Ci rechaimo danti al coloseum,dove risuona l’inno delPride.Compro un pacco di souvenir e manu persino le mitiche gallette del pride!Entriamo e prendiamo posto alla fila O 13-14,ma non si vede troppo bene perchè defilato. (siamo al pride ^_^) Subito dopo il primo incontro,da bravi “spittazzi” quali siamo,abbandoniamo i nostri posti e ce ne prendiamo 2 che sarebbero costati 100€ in più.Sono posti spettacolari e nessuno ce li reclamerà…Ah ah ah! L’evento è stato bellissimo (per fortuna è piaciuto anche a Manu!) e gaudiente come mai,sogno il giorno in cui esordirò…
Torniamo a Shinjuku affamati come bestie ed anche un pò stanchi quando incontriamo Tsunahachi,la tempura migliore di Tokyo!Davvero ottima,non c’è che dire!Ci siamo “arricriati” very very much e poi il localino è veramente carino,come al solito tra tatami e tavolo abbiamo scelto il tatami.Dimenticavo che anche oggi tornando abbiamo acquistato i dolecetti alle sweet potatoes della stazione…Poi si va a nanna ,con la panza china.
Day 8 (3/4/2006) Ultimo giorno da trascorrere a Tokyo e già un pò di malinconia ci assale…Anche ultima colazione qui al Lornstar e io per concludere in bellezza faccio bruciacchiare i miei croissant ^_^ Con tutta la calma che siamo intenzionati a concederci oggi ci prepariamo per fare un giro a due passi dall’hotel,al Gyoen Park e ne è valsa ancora una volta la pena.Uno spettacolo della natura vedere tutti quei sakura nel loro massimo splendore.Il vento ne staccava i petali e sembrava che nevicasse rosa.Le foto a queste bellezze non si contano e come noi anche tutti i visitatori del parco rendono omaggio alla fioritura dei ciliegi con tantissime foto e pic nic sul prato.Quanta bellezza intorno a noi!Torniamo in albergo passando per la nostra ormai tappa fissa Doutor e acquistiamo 3 sandwich Milano da mangiare sul nostro lettone.Dimenticavo che nel parco abbiamo preso il famoso the verde originale jappo,con tanto di dolcetto impastoso,ennesima esperienza.Il relax oggi è cosa nostra e tra poco prepareremo le valige per il trasloco di domani.
Per salutare Tokyo abbiamo scelto Tsunahachi.Prima però un giretto a Roppongi suggellato da un bel caffè e da una fetta di torta,non guasta di certo.Ci rilassiamo un pò godendoci le ultime ore al Lornstar e programmiamo i nostri prossimi giorni a Kyoto e Nara…Spero solo che possano essere meravigliosi quanto o almeno la metà,di questi primi 7.
…Arrivederci Tokyo…
Day 9 (4/4/2006) Non prevista ma gradita oggi ultima colazione al Lornstar…Ci sta!Dopodichè supercaricati dei nostri bagagli ci avviamo verso la stazione di Shinjuku…Ultimo salutino a STUDIO ALTA ,prima e ultima immagine della nostra Shinjuku!CIAOOOOOOO Orientarsi in queste mega stazioni non è cosa facile,soprattutto se gli addetti ai lavori non capiscono una parola di ciò che dici…Comunque sia alla fine troviamo il nostro treno…E si va…
Dopo quasi 3 ore di viaggio arriviamo a Kyoto! Il primo contatto con la città lo abbiamo alla stazione…Che più che una stazione è una vera e proprio cittadina.11 piani di negozi e ristoranti,tutto dentro una futuristica costruzione d’acciaio.Tanto per capirci l’ultimo piano si chiama EAT PARADISE…Solo ristoranti…Ovviamente mangeremo qui! Alla stazione becco degli stand di Osama Tezuka!Faccio una foto con la Principessa Zaffiro e conpro dei gadget molto cariniW il Japan! trovare il nostro hotel fortunatamente non è così complicato come avevamo letto ,forse per i tanti riferimenti presi a memoria.A dispetto dell’anonimo esterno l’alberghetto dentro è molto accogliente e la stanza bellissima!In perfetto japanese style!Srotoliamo i nostri futon…E ora comincia l’avventura di Kyoto! Vengo colto da una breve crisi ma,grazie al Manu,tutto passa e ci prepapriamo ad assaggiare la nuova città.Ci sembra francamente impossibile cancellare dai nostri occhi luccicanti la meravigliose esperienze vissute in questa settimana e devo ammettere che in queste ora un velo di malinconia si è steso su di noi.Si va a fare un pò di shopping ai grandi magazzini Isetan,si va qualche ora in perlustrazione,si ricorda un pò di Tokyo davanti una tazza di caffè e la pioggia si abbatte su di noi.Il mitico giubbotto dai-ki ci ripara sulla strada del ritorno.Siamo adesso al White hotel e la nostra cameretta con i futon stesi e la pioggia che scroscia da fuori la finestra,sa già di casa.Manu è scesa a chiamare i suoi,anzi ha appena bussato e adesso ci attende la redazione accurata del programma di domani.Rotoliamoci sul futon! Day 10 (5/4/2006) Buongiorno kyoto!Sveglia alle 7.30 by morning call e già un pò di musi si allungano ascoltando l’esterno scrosciare della pioggia …Che palle!Ma la Lonely Planet aveva pensato a cneh a una giornata uggiosa come questa consigliando di infilarsi nella galleria food market Nishiki-koji,ricchissima di cose ghiotte e rispettivi assaggini…Altro che dieta! Man mano la pioggia rallenta e pensiamo che non sia il caso di perdere una giornata di Kyoto sightseeing solo per un pò di pioggia,così lanostra prossima tappa diventa il Nijo castle.Certo un bel sole avrebbe reso più omaggio al bellissimo giardino del castello,ma si apprezza comunque.
I pregevoli giardini del Nijo Castle,per quanto di straordinaria bellezza,non si avvicinano a nostro modesto avviso,anche perchè rovinati dal maltempo,alle nostre aspettative ancora impregnate dai cugini Tokyani!Dalla distanza osserviamo un sakura che ci appare debole e sfiorito ,la pioggia inizia a cessare e ci avviciniamo un pò per contemplare l’eroica ultima resistenza ,quando invece si rivela la gioiosa realtà:quel sakura doveva ancora sbocciare e con lui la nostra Kyoto! Prendiamo la metro in direzione Kawaramachi dove mangiamo qualcosa al volo in un cafè.La pioggia ha quasi smesso di cadere quando una simpatica vecchina si accosta al nostro tavolo e ci parla…Dalla sequenza comunicativa che ne segue leggiamo che nei pressi di Gion,a circa mezzora da noi,vi è un luogo o meglio un insieme di luoghi noti come Maruyama Koen,dove si trovano splendidi templi ed una grande quantità di cherry blossom.Come non dare ascolto ad una vecchina giapponese con tanto di mascherina!? Ci mettiamo dunque in moto verso Kyoto est,attraversando il movimentato quartiere di Gion sino a giungere al parco .E’ proprio qui che il nostro Sakura di nome Kyoto sboccia definitivamente.Meravigliosi giardini ricchi di cascate,alebri,ruscelli e fiori si mescolano ai molti templi ed alla folla di bancarelle culinarie e visitatori in un tutt’uno che è il Giappone che sognavamo.Percorriamo l’affollatissimo Kyomizudera con una stradina ricolma di souvenir shop,una specie di Taormina con case giapponesi se mi perdonate l’accostamento e arriviamo al Kyomizu Temple.Questo è sino ad ora,uno dei picchi massimi di bellezza raggiunti in questa avventura giapponese…Totalmente immerso nel verde,questo santuario con la sua pagoda sovrasta Kyoto.Percorriamo tutto il tragitto tra ciliegi ed altre opere d’arte natura/uomo sino a calpestare il terreno del luogo più alto del tempio.Per un istante isoliamo l’audio e immaginiamo questo stesso posto senza la folla di visitatori ed i flash delle fotocamere,ci immaginiamo soli con il vento e il fruscio delle foglie degli enormi alberri,chiudendo per un momento gli occhi ed inalando l’incenso che si diffonde dal grande inceneritore all’ingresso,si sentiamo più vicini al cuore del mondo.
Ceniamo a base di tempura da Ton Katsu Wako,dove io prendo il set chiamato Satsuki che comprende cotoletta di maiale,2 gamberi impanati,insalatina con salsa micidiale,zuppa di miso,sottaceti e neonato,una ciotola di riso abbondante e una bella birra ghiacciata…Tutto a nemmeno 10 euro!!!Manu chiede addirittura il bis di miso (che a dover di cronaca è zuppa calda di vongolette).
Srotoliamo i nostri futonpregando che domani possa esserci un bel sole accecante a far risplendere il Kinkakuji e ci addormentiamo stanchi e soddisfatti del nostro day 10.
Day 11 (6/4/2006) Oggi vedremo il Padiglione d’Oro.Il Kinkaku-ji,così si chiama,è forse ciò che più abbiamo atteso finora (almeno io).E’ il simbolo della bellezza e per essere ammirato a dovere necessita di una giornata di sole.Oggi è una giornata di sole.Il Kinkaku-ji è d’oro.Almeno ne è ricoperto per i 2 terzi e mentre facciamo colazione da starbucks ne immaginiamo la luncentezza ripensando alla sua storia…Inserendolo in un dettagliato programma della giornata insieme al Daitoku-ji,Rioan-ji ed al Ninna-ji gustiamo una deliziosa cake inzuppata in un caldo cappuccino.
Dalla Kyoto station partono gli autobus che conducono a tutti i punti della città.La nostra prima meta è il Daitoku-ji con i suoi 24 templi e giardini zen.Sfortunatamente questi sono tutti a pagamento (piuttosto oneroso) e davvero minuscoli sicchè non vale la pena visitarli tutti.Inizia la nostra maratona:prossima meta il Padiglione d’Oro.Se potessimo dare un consiglio a tutti coloro avessero intenzione di visitare Kyoto,sarebbe di camminarvi il più possibile.
Specie in queste zone non è difficile imbattersi in vicoli dal sapore tradizionale dove incrociare donne in kimono o scorgere tra i paraventi qualche casetta da sogno.
Arriviamo al Kinkaku-ji e paghiamo il biglietto…Ciò che abbiamo visto non è descrivibile a mio avviso,quindi lo farà Manu.
(…Why?)E che dovrei dire io?Bello e splendente sotto il sole che tanto desideravamo per oggi.Purtroppo non si può visitarlo all’interno,ma il bagliore dell’oro ci lascia già senza fiato anche se da lontano.Di foto gliene abbiamo fatte parecchie ,ma in questo caso più che mai sappiamo già che non potranno mai far giustizia a un tale scenario.
Continuiamo la nostra lunga camminata verso gli altri due obiettivi del giorno:Ninnaji e Ryoan-ji,quest’ultimo famoso per il suo giardino zen di rocce.
La stanchezza si affaccia e per rifocillarci ci spostiamo col bus verso Shijo dori e ritroviamo sempre con gioia il nostro amico Milano sandwich.
La zona viva ci rapisce coi suoi negozietti ,un pò di sano shopping dopo un’overdose d’arte non ha mai fatto male a nessuno.
La maratona giunge al termine e dopo il bus verso Kyoto facciamo una capatina in hotel e poi a cena dove Carmelo aveva lasciato gli occhi (e una lunga scia di bava) ieri.Lo chiamerei decisamente il ristorante delle porcate,almeno in attesa di conoscerne il vero nome.Il piatto di entrambi è davvero ottimo,ma per quanto mi riguarda mi è stata rovinata la degustazione dall’eccesso di peperoncino che la tizia ha aggiunto.In compenso Carmelo ha goduto.Ancora una volta con la panza bella piena si va a lettuccio.Domani Nara! Day12 (7/4/2006) Anche oggi dopo una meravigliosa dormita sul futon mi sveglio ancor prima che suoni la morning call e già fin d’ora,dallo spiraglio di cielo concessoci dai palazzi davanti la nostra finestra mi accorgo della bella giornata che c’è! Colazione da Starbuck’s e finalmente torniamo a usare i nostri JR pass per il treno verso Nara.Dopo circa un’oretta in compagnia di 2 signori americani,anch’essi diretti all’antica capitale,il treno si ferma alla JR station di Nara.La cittadina ci appare subito viva ed un’arzilla signora al T.I.C. Ci consegna delle mappe della città e ci intrattiene chiedendoci quale sia il nostro fiore tipico.Noi ci guardiamo un pò spiazzati e comprendiamo di aver vissuto in un mondo troppo grigio da non permetterci di rispondere apprpriatamente alla domanda.Diremmo le zagare,ma dopotutto a stento riusciamo a ricordarne il colore…
Ci addentriamo nella Sanjo-dori per immeterci nel nostro walking tour del Nara Koen e dei suoi 8 siti riconosciuti come patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
I primi e più importanti di questi li incontriamo all’ingresso del KOFUKUJI TEMPLE (anche questo world heritage),con occhi luccicanti ed atteggiamento un pò irridente nei confronti dei turisti:sto parlando dei 1200 cervi che popolano il parco e che si affollano intorno ai turisti che hanno deciso di spendere 150 yen per deliziarli con dei biscottini.
Camminare immersi nella natura,osservare pagode alte 57 metri e l’edificio in legno più grande del mondo mentre queste dolci creature ti passano accanto o ne sfiorano i contorni è una di quelle esperienze senza tempo che si stampa nella memoria per non lasciarla più…
Ma quanto sono carini questi cerbiatti!!Un pò dovrebbero essere invidiati considerando tutto il meraviglioso parco che hanno a disposizione e il titolo di patrimonio dell’umanità che si sono visti affibbiare.
Camminando per il parco ci gustiamo la splendida giornata di sole,finalmente sento caldo,e cerchiamo il più possibile di tener fede al percorso prestabilito,anche se in un paradiso come questo verrebbe solo di perdersi…
Arriviamo allo spettacolate TODAI-JI,la costruzione in legno più grande del mondo,contenitore del Daibutsu (buddha) più grande del mondo!Tutto grande! Dei bambini si infilano in un pertugio alla base di una colonna portante,secondo una leggenda che dice che chi riesce a passare da quel buco raggiungerà l’illuminazione…Non a caso riescono a passarci solo i bambini.
Camminiamo senza sosta su per la collina,passando per la “grande campana” verso il complesso di templi del Kasuga shrine,passando per la Ningatsu e la Sangatsu Hall.
Il tempo passa e Nara scorre sotto i nostri piedini.Nel primo pomeriggio si va a NARAMACHI,il centro dello shopping cittadino dove tra un assaggino a qualche souvenir si fanno le 17.30,ora di tornare in stazione.Saliti sul treno ecco riapparire i signori americani dell’andata,dopo un’assolata gita a Nara di ritonrno a Kyoto.
Abbiamo le punte del naso un pò arrossate,così come le guanciott e la fronte e la cosa non ci dispiace affatto.
Ceniamo nell’eat paradise,dove si può fare gratis il bis di tutto!Io sono talmente piena che mi sento addirittura nauseata…
Stanchissimi della bellissima giornata andiamo a nanna.
Day13 (8/4/2006) Oggi Ginkakuji e Nanzen-ji…Sì,col piffero! Non facciamo neanche in tempo a metterci nella fila giusta del bus che dei nuvoloni sopra di noi cominciano a gettarci giù pioggia e vento…Decisamente non è il tempo giusto per percorrere il sentiero del filosofo…E così temporeggiamo a Isetan scoprendo che eat paradise non è solo ai piani alti,ma anche a quelli più bassi…Che meraviglia! Affacciandoci ci sembra che il tempo sia migliorato e in un lampo decidiamo di andare al DAIGO-Ji.Prima JR,poi metro e poi bus fino al santuario;lo spettacolo dei sakura si ripropone per la nostra gioia e penso a chissà quante foto in rosa avrò fatto! Il santuario è affollatissimo e tutto rosa di cherry blossom.Quella che consideravamo una meta minore si rivela presto uno dei luoghi di maggior interesse!Patrimonio dell’umanità anche questo,il Daigo-ji è un promontorio che comprende vari templi,una pagoda a 5 piani e l’incantevole ponticello sul laghetto di cui ho pure una stampa in palestra.Ci facciamo a vicenda una decina di foto per testimoniare la nostra presenza e ci concediamo persino una sosta presso la sala da the adiacente al ponte.Davvero bello questo posto! Si fa ritorno in stazione verso le 14.15 dove si pranza e si stabilisce la prossima meta.Diciamo che questo avrebbe dovuto essere ilgiorno delle “seconde scelte” in quanto a destinazioni ma i fatti ne hanno ribaltato la definizione a giorno delle sorprese.Infatti i due siti da noi visitati ci hanno entusiasmati come,se non di più,le mete più gettonate.Il secondo di questi è il SANJUSANGENDO.Sulla guida (fedele lonely planet) è segnalato per la più grande raffigurazione di Kannon dalle 1000 braccia al mondo e per le 1000 statue di Kannon più piccole che la fiancheggiano.Detta così sembrerebbe una cosa normale…Quando scalzi entriamo nella grandissima hall quello che ci troviamo di fronte è stupefacente.Immaginate una statua di Kannon di 1.65 con 42 braccia…E ora provate a immaginarne 1000!!E’ una cosa incredibile osservare 1000 statue di legno ad altezza duomo,scolpite a mano e ricoperte da una lamina d’oro e disposte a schiere di 500 a destra e a sinistra della grande Kannon.Questa (davvero imponente) è circondata da altre 42 statue di divinità buddiste protettrici.Grande esperienza! Si fa ritorno in hotel per un riposino e poi a cena! In Giappne si mangia prestissimo,dalle 18…Stasera andiamo al Miumi,dove mangiamo delizioso soba e tempura.Prima di chiudere la giornata vorremmo porre l’accento su un aspetto che ci ha molto colpiti del Giappone:gli anziani.In questi 13 giorni siamo stati educati a considerarli un ingranaggio fondamentale di questa società.Li abbiamo visti fare pic nic in gruppi sulle alte colline del Daigo-ji,scalare il monte coi nipotini,fotografarsi mano nella mano coi propri compagni.La scorsa settimana ho potuto constatare al Kodokan come i giovani allievi si inchinassero profondamente al passare di un anziano come il maestro Matsumura e come pendessero dalle sue labbra.Gli anziani qui vivono a lungo (più che in tutto il mondo)perchè il loro ruolo è più forte e la loro volontà lo è altrettanto.
PS.Non sopportiamo più le cantilene delle commesse!! Day14 (9/4/2006) Esattamente un anno fa eravamo a Milano per il concerto dei Judas Priest,ora siamo in Giappone,alla fine della più bella vacanza della nostra vita.Chissà dove arriveremo nel giro di altri 10 anni…
Per salutare Kyoto ci riserviamo una mattinata di importanti bellezze.Saggiamente ci svegliamo alle 7 per evitare l’opprimente confusione della tarda mattinata.Prendiamo il bus n°100 in direzione Ginkakuji,prima meta del percorso del filosofo,che ci condurrà prima al NAnzen-ji e poi all’Heian Jingu.
Piazzato al fianco di un delizioso stagnetto il Ginkakuji non regge però minimamente il confronto col cugino dorato.Non diciamo che non sia una meta importante,anche per la presenza di un bellissimo giardino,ma considerando che che il DAIGOè segnalato molto meno,ci aspettavamo qualcosa di più.La TETSUGAKU NO MICHI (sentiero del filosofo) è traboccante di sakura e camminando camminando arriviamo al Nanzen-ji.Ammiriamo l’incantevole hojo ricco di giardini zen e di dipinti sui paraventi delle varie sale e ci gustiamo una tazzina di the verde soli,in una sala con tatami di fronte all’illuminante vista di una cascatella di montagna…Che meraviglia! Ci dirigiamo poi all’imponente Heian Jingu,attorniato da grandi campi da baseball e intorno si fanno pic nic.Dopo ci immergiamo,introdotti da un gigantesco Torii,i giardi dell’heian,secondo me i più belli che abbiamo visto in Giappone,con una spaventosa varietà di piante e fiori.Mentre li esploriamo,giungono a noi delle forti urla e rumori di collisione tra shinai…Provengono dal Kyoto Budo Center,famoso centro di Kendo dove oggi si tiene una competizione.Sono molto contento di aver potuto godere di questa hall mentre era nel suo momento di massima attività:è stato come scorgere in un bosco un duello tra samurai! Si fa sera e come due veri giapponesi ceniamo alle 19.30 dopo un paio d’ore di shopping da ultimo minuto,prendendo da Mimiu due piatti di tempura e udon,un dolcetto e una bella birra ghiacciata.Questa è la nostra ultima cena in Giappone (per questo 2006…)ed ha il sapore di qualcosa di grande che finisce e di qualcosa di immenso che comincia a crescere sempre più in fretta lasciando ben sperare per il futuro.
Day 15…Verso Catania (10/4/2006) Altro che due paroline! Sono triste e un pò indispettita…Quindi non scriverò nulla di sentimentale! Vabbè…Chiudiamo qui il nostro racconto di viaggio…Consapevoli della bellezza di quanto abbiamo fatto e con la speranza di poterne scrivere tanti altri…
PS…Era molto più bello scrivere sul futon…