Laos: Dove il tempo si è fermato

Appunti del Viaggio in Laos e Cambogia 4 partecipanti - dal 30/10/05 al 26/11/05 Costo approssimativo per persona inclusi tutti i voli, spostamenti vari, tutti i pernottamenti ed i pasti, escursioni e souvenirs € 1600 per 28 giorni 1°Giorno - Roma/Bangkok Partenza da Roma Fiumicino alle 14:00 con la Kuwait Airways volo KU166 Scalo a Kuwait...
Scritto da: RitaTPC
laos: dove il tempo si è fermato
Partenza il: 30/10/2005
Ritorno il: 26/11/2005
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
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Appunti del Viaggio in Laos e Cambogia 4 partecipanti – dal 30/10/05 al 26/11/05 Costo approssimativo per persona inclusi tutti i voli, spostamenti vari, tutti i pernottamenti ed i pasti, escursioni e souvenirs € 1600 per 28 giorni 1°Giorno – Roma/Bangkok Partenza da Roma Fiumicino alle 14:00 con la Kuwait Airways volo KU166 Scalo a Kuwait City alle 20:30 e partenza alle 00:10 con volo KU411 per Bangkok Arrivo a Bangkok alle 10:30 (ora locale) del giorno 31/10/05 Costo biglietto aereo A/R 590,00 € (550,00 + 40,00 tax).

2° Giorno – Bangkok All’Aeroporto di Don Muang abbiamo cambiato i primi Euro (1 Euro = 48,58 Bath THB). Preso un taxi prepagato (1 corsa in città tariffa fissa 700 Bath) ed in 20 minuti ci siamo fatti accompagnare alla sede dell’Ambasciata del Laos perché avevamo l’esigenza di ottenere il visto turistico per 1 mese (alla frontiera con il Laos rilasciano solo quello per 15gg). L’Ambasciata era chiusa per la pausa pranzo e così abbiamo atteso la riapertura alle 13:00 consegnato passaporto e 1 foto, dopo 1 ora precisa abbiamo ottenuto il visto per 1400 Thb + 200 Thb per diritti di urgenza. Dall’Ambasciata al quartiere di Silom ci abbiamo messo 1:20’ con il taxi (180Thb) ci siamo trovati nel traffico all’ora di punta, è stato un incubo! Pernottato al Wood Lands Inn, gestito da indiani, prenotato su internet www.Woodlandsinn.Org pagato in totale per 1 doppia ed 1 singola 930Thb (colazione inclusa) -indian style, decoroso- Una nostra compagna di viaggio incontrata a Bkk ha pernottato vicino a Khao San Road in una Guest House molto carina (3/400 Thb) di nome “Happy House” Fax da Italia 0066-2-2803301 Cenato in uno dei tanti baracchini di Silom Road, Soup&SeaFood speso 410 Thb in 4 3° Giorno – Bangkok/Chiang Rai/Chiang Khong Colazione ore 8:00 ed alle 9:35 abbiamo preso un battello turistico (76 Thb in 3) da Si Praya a Tha Tian. Visitato il Wat Pho dove è conservato il Budda Dormiente (ingresso 20 Thb pax) e poi un giro tra i canali (1 ora in barca privata 200 Thb pax – tantissimo abbiamo scoperto dopo!) Dopo pranzo ci siamo concessi il primo di una lunga serie di “foot massage” (150 Thb pax).

Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto (taxi privato dell’Hotel per 400 Thb in 4) e partenza alle ore 20:00 (30’ ritardo) con la AirAsia per Chiang Rai. Il volo low-cost era stato acquistato con largo anticipo su internet www.Airasia.Com per 908,43 Thb tax incluse (poco meno di 20Euro).

Il volo dura circa 1,30’ Una nostra compagna di viaggio che già si trovava in Thay da qualche giorno, ed era già stata a nord, aveva contattato un’agenzia di Chiang Rai che si era detta disponibile a venirci a prendere al ns. Arrivo per portarci a Chiang Khong. Dall’aeroporto di Bkk abbiamo telefonato a questa agenzia per ricordargli l’impegno (Mr. Somnuek cell. 09/5601851) e così un’auto privata ci ha raggiunti all’aerop. Di Chiang Rai per portarci in 2 ore, attraverso una strada secondaria sterrata, a Chiang Khong (auto con autista 1400 Thb in 4). Pernottato alla “SP Guest House” 200 Thb la doppia SPguesthouse@hotmail.Com (in Laos il prezzo della camera è da intendersi sempre colazione esclusa).

4° Giorno – Chiang Khong/Huay Xay/Xiengkok/Muangsing Dalla Guest House in 5 minuti a piedi raggiungiamo l’imbarco sul Mekong. Il passaggio sulle imbarcazioni che portano alla sponda laotiana costa 20 Thb pax e dura 10minuti. Per uscire dalla Thaylandia non si paga niente.

Una volta raggiunta la frontiera laotiana a Huay Xay abbiamo espletato le formalità di frontiera (avendo già il Visto abbiamo dovuto riempire solo un modulo).

Cambiati un po’ di Bath in Kip (1 Thb= 266 Kip) giusto per avere moneta locale per i piccoli acquisti ma si può pagare anche tutto in Bath. Ci siamo organizzati per il trasferimento in barca veloce fino a Xiengkok. Un tuk-tuk ci ha portati (40 Thb pax) fino all’imbarco delle speedy-boat (1000 Thb quasi 20 Euro a testa prezzo standard) ed in 3,10’ abbiamo raggiunto Muangsing al confine con lo Yunnan.

Il tragitto sul Mekong è stato emozionante ed anche un po’ pericoloso. Le lance a motore sono velocissime e durante il percorso si incontrano piccole rapide e rocce che affiorano sul pelo dell’acqua… Un minimo di distrazione da parte del conducente ed è un attimo finire in acqua sulle rocce! I turisti vengono dotati di giubbotto salvagente e casco, utile secondo me sono un paio di tappi per le orecchie, il rumore è talmente assordante che alla fine del viaggio si rimane con un fastidioso ronzio per qualche ora! Una volta giunti a Xiengkok abbiamo atteso qualche ora prima che passasse un pickup che per 150 Thb pax ci ha portati a Muangsing dove abbiamo alloggiato nella “Saengduane” Guest House (Tel. 856-81-212-376) dispone sia di bungalows spartani che di camere nuove in muratura con doccia calda e aircon. Quando siamo arrivati noi i bungalows erano occupati ed abbiamo preso le camere per 5$ la doppia.

Sera cena barbecue (tipico del Laos portano un barbecue su ogni tavolo e carne/verdure tagliate pronte per essere cotte).

5° Giorno – Muangsing Alle 8:00 ci siamo mossi per andare a visitare il mercato dove si trovano i gruppi etnici che popolano queste zone. Per la verità non era tanto animato come speravamo.

Successivamente siamo andati al Tourist Office per organizzare un trekking per la visita dei villaggi Akha (presso l’Ufficio Turistico si possono concordare trekking da 1,3 e più giorni con più possibilità di vedere villaggi sperduti nella montagna). Per 400 Thb (circa 10$) pax guida accompagnatore e pranzo al sacco (pane, biscotti, acqua) ci hanno trasportati con un pickup in un punto in collina e proseguito a piedi dalle 10 alle 15.

Dal punto di vista etnografico questa è la regione più interessante del Laos: la giungla che ricopre le montagne ha tenuto isolate le tribù che vi abitano, in piccoli villaggi con le capanne nascoste tra la vegetazione. Queste tribù di montagna hanno caratteristiche comuni, malgrado i diversi costumi e gioielli indossati; sono tutte popolazioni di origine sino-tibetana, venuta in Laos dal sud della Cina a partire dal X secolo. Tutti vivono intorno a mille metri di altitudine, ed hanno un’economia essenzialmente agricola. Vestono coloratissimi costumi che si differenziano da villaggio a villaggio. Trekking facile, nessuna difficoltà.

Cenato alla Guest House “Lu Thai” in 4 abbiamo speso 74.000Kip (circa 4 Euro) 6° Giorno – Muangsing/Luang Nam Tha/Udomxai Partenza per Udomxai lungo una strada piuttosto dissestata che attraversa pittoreschi villagi (Hmong, Yao, Akha, Lanten) dove donne e bambini ancora si stupiscono alla vista dei turisti.

Prosegue l’incontro con le popolazioni ma purtroppo solo attraverso il finestrino dell’autobus di linea.

Da Muangsing a Luang Nam Tha ci sono 2 ore di tragitto ed il biglietto costa 17000 Kip pax. Da Luang Nam Tha cambio autobus, alle 12:00 ripartiamo per Udomxai (4 ore e 28000 Kip pax) Viste le condizioni delle strade i bus (pickup etc) viaggiano solo durante le ore di giorno quindi non ci sono corse notturne (come in Thay) Pernottato alla “Vilavong Guest House” (carina, pulita) per 200 Thb la doppia e cenato all’ottimo Kania Restaurant.

7° Giorno – Udomxai/Pakbeng In una vecchia guida del Laos, Udomxai era citata anche per il caratteristico mercato ortofrutticolo dove affluiscono gruppi etnici da tutta la provincia (soprattutto Hmong)… Abbiamo scoperto che là dove sorgeva il mercato sono stati costruiti una serie di negozi gestiti da cinesi che vendono la solita paccottiglia. Abbiamo raggiunto il Tourist Office per organizzare un trekking ma il sabato è chiuso e un po’ delusi abbiamo raggiunto la stazione dei bus per dirigerci a Pakbeng.

Siamo riusciti a prendere l’ultimo bus delle 10:00 è stato un viaggio allucinante ma “caratteristico” in un minibus da 12 posti viaggiavamo in 20+bagagli, galline,verdura… Inoltre (riscontrato in tutti i viaggi in bus) i laotiani sono molto “delicati” di stomaco e soffrono di cinetosi… Quindi è molto frequente viaggiare con persone che vomitano a destra e sinistra e che continuano a mangiare e bere per “fermarsi” lo stomaco 🙂 acquistando dai rivenditori ambulanti lungo la strada squisite “delicatessen” come i pipistrelli allo spiedo! Comunque, dopo quasi 5 ore di viaggio e 30.000 Kip pax siamo giunti a Pakbeng dove abbiamo preso alloggio in una Guest House moooolto spartana (quelle più carine erano al completo) “Bounmy Guest House” (Tel. 856-081-212294) 3$ la doppia con bagno in comune.

Cenato all’ottimo ristorante indiano “Khop Chai Deo” 620 Thb in 4 e concesso un rilassante body massage per 45.000 Kip.

Pakbeng è un punto strategico sul Mekong ma non c’è granché da fare se non aspettare l’imbarcazione per andare via! (i turisti che fanno la navigazione di 2 giorni sul Mekong si fermano obbligatoriamente a dormire a Pakbeng perché durante la notte le barche non fanno servizio) 8° Giorno – Pakbeng – Luang Prabang Al mattino sveglia molto presto, la Guest House è sulla via principale davanti all’imbarco, le pareti sono di palma intrecciata per cui non molto isolate acusticamente… Così prima del previsto, ci siamo alzati ed affrettati a lasciare la stanza.

Acquistati i biglietti per la slow-boat (la tipica lancia a motore che in laotiano si chiama “sampan”) facciamo scorta di cibo e acqua per il pranzo. Il biglietto fino a Luang Prabang costa 85.000 Kip pax. Ci imbarchiamo alle 8:15 ed alle 9:15 comincia il viaggio sul maestoso Mekong! Siamo arrivati a Luang Prabang alle 16:15 dopo 7 ore. La navigazione procede tranquilla, il paesaggio è molto suggestivo ma forse un po’ monotono (2 giorni sarebbero stati un po’ troppi per me!). Si viaggia ammassati tra un asse di legno e l’altra cercando ogni tanto di allungare una gamba per sgranchirsi un po’. Durante il tragitto abbiamo anche visto gruppi di cercatori d’oro impegnati, dove l’acqua è più bassa, a setacciare la sabbia del fiume.

Arrivati a Luan Prabang prendiamo alloggio alla “Silichit Guest House” (nuova, pulita, accogliente ed in ottima posizione) 8$ per la camera doppia (Tel. 856-071-212758) 9° Giorno – Luang Prabang Alle 8:30 usciamo alla scoperta di Luang Prabang antica capitale del regno Lao che con i suoi 32 templi è stata dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità.

Ci dirigiamo verso la Main Street (via principiale) per fare colazione alla Scandinavian Bakery tanto decantata sulla Lonely Planet (mah!) Dopo colazione decidiamo di seguire un itinerario suggerito dalla guida che ci porta a visitare i principali templi, palazzo reale e museo fino alle 16:30 Da non perdere il santuario di Phousy, raggiungibile con una rampa di 328 scalini che porta in cima al colle che domina la città.(i 328 scalini valgono il tramonto dalla collina Phu Si).

Non siamo stanchi ma accaldati sì e così ci concediamo un memorabile massaggio di 2 ore con tanto di sauna alle erbe (caratteristica in Laos) al centro “Lotus du Laos” www.Lotusdulaos.Com il tutto costa a persona solo 9$.

Ottima cena, per una cifra irrisoria (in 4 abbiamo speso 110.000 Kip circa 10 € e mangiato di tutto di più) in una delle tante bancarelle che la sera si concentrano lungo il Talat Dala, cuore commerciale della città.

10° Giorno – Luang Prabang Dopo una abbondante colazione in altra pasticceria ci rechiamo in un’agenzia di viaggi per acquistare il biglietto del bus per Vang Vieng e prenotare alcuni voli interni. La nostra idea era infatti di raggiungere in volo il sud del Laos intorno al giorno 13/11 e da lì, sempre in volo, proseguire per Siam Reap per visitare il sito archeologico di Angkor Wat in Cambogia.

Entriamo nella prima agenzia che ci ispira simpatia (ce ne sono a decine in Sysavangvong Road) la “Willing Service” khamfongdeleuth@hotmail.Com Acquistiamo il biglietto per il bus Lpb/VangVieng ma scopriamo che ci sono problemi per i voli interni. Riusciamo con un po’ di fortuna ad acquistare il volo Vientiane/Pakse (con un giorno di ritardo rispetto alla tabella di marcia) costo 90$ + 5$ tax, invece per Siam Reap non ci sono proprio possibilità! La compagnia aerea Lao Airlines www.Laos-airlines.Com l’unica che effettua voli interni, possiede una flotta molto modesta (1-2 aerei) con cui copre tutto il traffico nazionale… Per cui, pur non essendoci un turismo di massa, i posti sono limitati! Non ci lasciamo scoraggiare, in qualche modo raggiungeremo la Cambogia! Decidiamo di non andare a visitare le celebri grotte di Pakou ed optiamo per una escursione alle cascate di “Tat Kuang Si” 30 km a sud. (viaggio 2 ore a/r). L’appuntamento è alle 13:30 al ns. Albergo. Insieme a noi altri turisti occidentali prelevati da altre guesthouse. Siamo una 10ina in tutto. Le cascate sono molto belle e si può fare il bagno.

L’escursione compreso ingresso alle cascate costa a testa circa 8$. Al ritorno facciamo sosta in un villaggio di etnia “Khamu” (molto abituati alla visita dei “falang” turista in laotiano) 11° Giorno – Luang Prabang Sveglia all’alba non per un mercato, ma per assistere alla questua dei bonzi (spettacolo da non perdere!) che passa proprio di fianco al nostro albergo.

Dopo il bellissimo rituale facciamo una ricca colazione nella pasticceria francese davanti al nostro albergo (l’avevamo sempre snobbata ma è risultata essere ottima) e poi ci perdiamo per le vie di Lpb. Una bella passeggiata lungo le rive del fiume dove ci sono gli orti, una lunga pausa meditativa al “Wat Xieng Thong” tempio spettacolare che sorge vicino alla punta settentrionale della penisola formata dalla confluenza del Mekong con il Nam Khan.

Consueto massaggio serale alla “The Spa Garden” il più costoso del viaggio ma in un ambiente raffinato, a seguire shopping sfrenato al mercato serale e cena alla solita bancarella.

12° Giorno – Luang Prabang/Vang Vieng Alle 7:20 puntuale ci passa a prendere un tuk-tuk che ci porta alla fermata del bus per VangVieng Il prezzo del biglietto del bus (incluso tuk-tuk) acquistato presso l’agenzia è di 80.000 Kip pax Partiamo alle 8:45 (con un po’ di ritardo) ed arriviamo a Vang Vieng alle 16:30 compreso un paio di soste. Il paesaggio lungo la strada è veramente molto bello.

Arrivati a Vang Vieng ci sistemiamo in una bellissima Guest House sul fiume “Le Jardin Vang Vieng” bungalow a 12$ la doppia (tel. 856-23-511340) bello, posizione strategica e soprattutto tranquillo. Cenato in uno dei tanti ristorantini sulla Main Street (offrono tutti le stesse pietanze, in genere per 4 persone spendevamo intorno ai 100.000 Kip) dove abbiamo degustato il “Làap” piatto tipico nazionale a base di carne tritata, lime, menta e peperoncino.

13° Giorno – Vang Vieng VangVieng è una piccola cittadina 160 km a nord di Vientiane appollaiata in una posizione pittoresca su un’ansa del Nam Song. La cittadina in sé non è priva di fascino, ma la vera attrazione è il paesaggio carsico, che segue la riva occidentale del fiume, disseminato di grotte e gallerie inesplorate. Dopo le prime ci rendiamo conto che le grotte più belle sono quelle più difficili da raggiungere e siccome non siamo speleologi decidiamo di passeggiare lungo il fiume e di noleggiare un motorino per andare a scoprire i dintorni. Purtroppo mentre cercavamo di raggiungere i villaggi Kmer, uno dei nostri compagni di viaggio è caduto dal motorino a causa del fondo stradale dissestato e così siamo tornati alla base per le medicazioni.

Per fortuna niente di rotto ma tante sbucciature e la macchina fotografica un po’ ammaccata.

14° Giorno – Vang Vieng Un’attività molto popolare a Vang Vieng è il “tubing” ovvero scendere il fiume Nam Song galleggiando su una camera d’aria. Noi abbiamo interpretato il tubing come “fare un tubo” e così abbiamo passato l’ultima giornata a V.V. In completo relax, facendo il bagno al fiume, e cercando un posto senza TV dove cenare la sera (caratteristica dei locali di V.V. È proprio la presenza dei televisori sempre accesi a tutto volume).

Abbiamo anche acquistato i biglietti del minibus per Vientiane (4 $ pax). In tutto il paese gli alberghi e guesthouse offrono, agli stessi prezzi, servizio di prevendita biglietti, escursioni, trekking, rafting, prolungamento visto, noleggi vari (questo per dire che è superfluo cercare tanto per risparmiare qualche moneta… Tanto hanno fatto “cartello”!).

15° Giorno – Vang Vieng/Vientiane Partenza ore 8:00 per Vientiane con minibus, arrivo alle 12:30 Comincia a fare veramente molto caldo, è umido quasi insopportabile… E, anche se Vientiane è una capitale molto piccola, il ritorno alla “civiltà” ci disturba un po’.

Ci sistemiamo alla “Soukchaleun Guest House” per 8$ la doppia -senza infamia senza lode- che si trova in buona posizione di fronte al Wat Mixay soukchaleun_gh@yahoo.Com A Vientiane, “città del legno di sandalo” visitiamo il That Luang (o Grande Stupa), il più importante monumento nazionale del Laos, simbolo del paese e della sovranità laotiana.

Secondo la leggenda esso fu edificato nel luogo in cui alcuni missionari indiani avrebbero sepolto lo sterno del Buddha. C’è una grande festa, qualcuno ci dice che è la famosa “festa della luna piena” e rimaniamo lì molte ore ad osservare la gente, i monaci, i rituali.

Passiamo l’Arco di Trionfo di Anusavari e il mercato coperto, dove si possono fare interessanti acquisti, anche se a mio parere al mercato di Luang Prapang si compra meglio. In compenso a Vientiane ci sono dei bellissimi negozi di artigianato selezionato e begli abiti di seta (provenienza Vietnam) costano un po’ di più rispetto alle bancarelle ma non ci sono paragoni in fatto di qualità! 16° Giorno – Vientiane/Pakse/Don Khong Island Sveglia alle ore 4:50, alle 5:30 un taxi contattato la sera prima (la mattina non ne passano) ci ha portati in aeroporto. Il volo è partito puntuale alle ore 7:30 e dopo 1 ora abbiamo raggiunto Pakse nel sud del Laos. Pakse è stata la capitale del sud, fondata dai francesi nel 1905 come centro amm.Vo sulla confluenza dei fiumi Mekong e Xe Don.

Decidiamo di rinunciare alla sua visita e prendiamo un tuk-tuk (2$ a testa, un ladrocinio!) che ci porta fino alla Stazione Meridionale dei bus a 8 km. Alle 10:00 prendiamo un “sawngthaew” (camion passeggeri molto diffuso in Laos ma anche in Thay) e per 30.000 Kip a testa, in poco meno di 3 ore, ci ha portati sull’isola di Don Khong (trasbordo sulla chiatta compreso nel prezzo).

E’ veramente mooolto caldo e decidiamo di concederci il lusso dell’aria condizionata in camera.

Alloggiamo nella confortevole Guest House “Pon’s” camera doppia 10$ (Tel. 856/031/214037) e ceniamo sui tavoli che Mr. Pon ha sistemato lungo il fiume (c’è la luna piena!!) 17° – Si Phan Dhon Il proprietario della Guest House, Mr. Pon, è molto efficiente e propone escursioni interessanti.

Con un’imbarcazione locale abbiamo percorso le vie d’acqua formate dal Mekong esplorando la zona chiamata Si Phan Dhon ovvero “Le 4000 Isole”. In estate durante il monsone, la metà di queste isole è sommersa dall’acqua ma novembre è un buon periodo per visitare la zona.

Il Mekong poco prima di entrare in Cambogia si divide in un’infinità di canali e la distanza tra il più occidentale e il più orientale è di 14 chilometri. Il paesaggio è molto pittoresco, le isole sono coperte da palme da cocco, alberi fiamma, boschetti di bambù, alberi kapok e in lontananza i monti Khong Hai delineano la frontiera tra Laos e Cambogia. Con un po’ di fortuna, in questa zona, si possono avvistare i delfini di acqua dolce che risalgono la corrente per dare alla luce i piccoli. Noi siamo partiti la mattina alle 8:30 e tornati alle 17:00 per 8$ a testa (ingressi alle cascate a parte) abbiamo raggiunto le cascate “Liphi”, il vecchio porto dei francesi dove ancora si trova la prima locomotiva apparsa in Laos per poi giungere a piedi, attraverso una passeggiata in un villaggio, ad ammirare le cascate “Phapheng” (tradotto: la voce del Mekong), le più grandi cascate del sud-est asiatico.

18° – Dhon Khong/Pakse/Chong Mek/Ubon Ratchani/Buriram/Aranya Prathet L’idea era di rimanere ancora un giorno ad esplorare la zona magari noleggiando una bici alla scoperta delle altre isolette oppure di visitare Champasak ed i suoi templi pre-angkoriani, ma visto che siamo sempre più intenzionati ad andare ad Angkor Wat, che non siamo riusciti a trovare un volo per la Cambogia e per arrivarci via terra c’è molta strada da fare, decidiamo di partire di oggi stesso.! Partiamo la mattina alle 8:00 da Don Khong con un auto messa a disposizione da Mr. Pon e dopo 16 ore di trasferimento, alle ore 24:00, giungiamo ad Aranya Prathet (confine Thay/Cambogia) dove ci concediamo un pernottamento nel lussuoso “Aran Mermarid Hotel” prezzo per la doppia 950 Thb incluso colazione buffet (Tel. 66/37/223655) E’ stata una giornata molto faticosa, abbiamo viaggiato con ogni mezzo possibile, auto, taxi, tuk-tuk, bus e camion… Fortunatamente tutto si è incastrato perfettamente come in un puzzle e anche se stravolti, siamo felici di essere vicini alla meta! 19° Giorno – Aranya Prathet/Poipet/Siem Reap Alle 8:00 siamo operativi. Prendiamo un tuk-tuk fino al ceckpoint. Facciamo una lunga coda e riusciamo ad entrare in Cambogia a Poipet. Otteniamo il visto per 20$ + 1 foto tessera, dobbiamo anche pagare 100 Thb per l’assistenza sanitaria. Cambiamo in un change money giusto per avere un po’ di moneta locale (Riel) ed in seguito ci rendiamo conto di essere stati un po’ imbrogliati e che il cambio non era molto favorevole per noi… Pazienza! (1€ = 3700 Riel) Alle 10:00 affittiamo un taxi (tariffa fissa) 50$ per 4. In 4 ore giungiamo da Poipet a Siem Reap via Sisofon (circa 150 km). Dire che la strada è in condizioni pessime è un eufemismo, più corretto definirla un percorso di guerra! Prendiamo alloggio all’Hotel “Sidney Angkor” 13$ la camera doppia. A Siem Reap i prezzi sono più alti che altrove. Pulito, buona posizione, consigliabile. www.Sydneyangkor.Com Prendiamo un tuk-tuk ed andiamo a vedere il tramonto al Phnom Bakheng e siccome si trova dentro al complesso archeologico di Angkor, dobbiamo fare il biglietto.

Ci sono pass validi 1 giorno al costo di 20$, validi 3 giorni al costo di 40$ (occorre foto tessera ma è un servizio che fanno loro gratis), pass validi 7 giorni a 60$.

Decidiamo di prendere quello valido 3 giorni e concordiamo con l’autista del tuk-tuk un forfait giornaliero (stabilito in 15$ per tutti e 4) per i 2 giorni seguenti.

20° Giorno – Angkor Wat Per prima cosa ci rechiamo all’Angkor Tour Guide Association, dove si ingaggiano le guide ufficiali ma quelle parlanti in italiano sono già state reclutate, decidiamo così di affidarci alla sola guida Polaris portata da casa che risulta essere completa e dettagliata fin nei minimi particolari come mai mi sarei aspettata “Angkor – un mondo perso nel tempo” di Claudio Bassolino – Edizioni Polaris € 22,00 Dalle ore 8:30 alle ore 16:00 visita del complesso archeologico di Angkor Wat. Seguendo un itinerario consigliato dalla guida Polaris, passiamo in rassegna rispettivamente: 1) Angkor Wat, ovvero tempio di Suryavarman II, costruito all’inizio del XII sec. Con suggestivi bassorilievi rappresentanti scene del Mahabharata e del Ramayana (i grandi poemi epici hindu); 2) il Bayon nel cuore di Angkor Thom, con una grande torre circondata da 54 piccole torri ognuna delle quali porta i quattro volti sorridenti di Bhodhisattva Avalokiteshvara; 3) La Terrazza degli Elefanti (che misura ben 350 metri di lunghezza!); 4) La Terrazza del Re Lebbroso luogo in cui la tradizione voleva che si compiesse il rito di cremazione dei Re.

21° Giorno – Angkor Wat Proseguiamo l’itineraio nel sito archeologico. Dalle 8:00 alle 17:00 visitiamo: 1) il Thommanon, minuscolo tempio interessante per la perfezione delle strutture e per l’ambiente naturale in cui è inserito; 2) il Ta Prom dalla struttura complessa (è un labirinto di cortili e gallerie) che è stata sommersa dalla vegetazione presente nel tempio che si è aperta la strada tra le pietre per andare a cercare l’acqua (emozionante!); 3) il Ta Keo imponente tempio montagna in arenaria; 4) il Preah Khan suggestiva architettura che cattura l’attenzione per l’esuberante vegetazione che lo ricopre; 5) il Neak Pean luogo sacro costruito su un isolotto artificiale.

Alle 17:00 ci facciamo accompagnare all’Old Market per gli ultimi acquisti (vale la pena) e cena all’ottimo ristorante del nostro albergo dove degustiamo un’ottima “beef lok lak”.

22° Giorno – Siem Reap/Battambang Oggi previsto trasferimento a Battambang (navigando sul Lago Tonle Sap). Ieri sera avevamo acquistato, alla reception del ns. Albergo, i biglietti del battello (prezzo uguale ovunque 15$ a testa). Sveglia alle 5:00, alle 6:00 viene a prelevarci un furgoncino che fa il giro degli alberghi per prelevare altri backpackers. Alle 7:00 siamo all’imbarco che si trova a circa 15 km da Siem Reap.

Le barche sono stivate a dismisura e la cosa ci preoccupa un po’ (quelle in partenza per Phnom Phen sono anche più cariche della nostra). Decido di fare il viaggio sul tetto del piroscafo per non fare la fine del topo qualora dovesse ribaltarsi.

Il viaggio dura 6 ore ma nella stagione secca può durarne anche il doppio perché in alcuni punti il lago non è navigabile e quindi non so… Forse si dovrà spingere !?! 🙂 Il paesaggio è spettacolare, si incontrano molti villaggi galleggianti dove i pescatori vivono sulle palafitte o su case ricavate dai barconi spostando così tutta la loro vita sul lago, secondo le stagioni della pesca. C’è molta miseria e la gente non è serena e cordiale come in Laos, ci mancano i “sabadee” che ci hanno accompagnati nei giorni scorsi… Qua le persone sono come impaurite, forse ancora scosse dalla ferocia e dalle torture inflitte dai Khmer Rossi, il genocidio perpetrato da Pol Pot, una delle pagine più brutali della storia.

Notte a Battambang Hotel Royal 12$ la doppia (semplice, pulito). Cena sulla terrazza dell’albergo (buona abbondante ed economica) royalasiahotelbb@yahoo.Com 23° Giorno – Battambang/Rayong La tappa a Battambang era stata prevista appositamente per andare a visitare l’ospedale di Emergency (la ONG italiana).

Al mattino ci siamo fatti accompagnare dai mototaxi (ci sono pochissimi tuk-tuk a Battambang, sono più diffusi i mototaxi).

Non avevamo fissato un appuntamento (ci sono giorni e orari stabiliti per le visite che però sono sempre ben accolte) ma essendo un momento abbastanza tranquillo ci hanno fatti entrare.

La visita è durata un paio di ore, ore “devastanti” dal punto di vista emozionale. Sono degenti uomini, donne e bambini dilaniati dalle mine antiuomo ed anche molti feriti da incidenti stradali (la patente di guida non esiste e chiunque può acquistare un mezzo e guidare).

Questo ospedale offre assistenza sanitaria gratuita in un paese dove il sistema sanitario pubblico non esiste. Vi lavorano personale internazionale e medici/infermieri cambogiani aggiornati da Emergency. La struttura è ben tenuta e molto pulita ma manca di tante attrezzature basilari che da noi sono ormai presenti anche nelle strutture più semplici.

Lasciamo una piccola donazione in $ ma decidiamo, una volta tornati a casa, di fare una raccolta di soldi per finanziare l’acquisto di alcuni macchinari per il reparto terapia intensiva (giunti in Italia, a dicembre lanciamo una raccolta fondi tra amici ed in poco più di un mese riusciamo a raccogliere 9100€ con cui acquistiamo alcuni macchinari concordati con la sede Emergency di Milano. I macchinari sono operativi a Battambang da maggio 2006) :-)) Alle 11:40 con un taxi privato (7$ a testa) siamo partiti per Poipet e siamo arrivati in poco più di 2 ore (fondo stradale migliore rispetto a quello che collega Poipet a Siam Reap).

Arrivati a Poipet abbiamo fatto un paio di ore di fila alla frontiera Thay per ottenere il visto e poi abbiamo preso in coincidenza una lunga serie di autobus (viaggio della speranza tipo quello del 16/11) per raggiungere alle 01:30 di notte la cittadina di Rayong.

Pernottamento nel lussuoso Hotel City (camere da 750-850 Thb b&b) Tel. 038/624333 Fax 038/624200 24° Giorno – Rayong/Banphe/Ko Samet Da Rayong ci siamo fatti portare con minibus privato dell’Hotel (500 Thb in 4) a Banphe dove c’è l’imbarco per l’isola di Ko Samet. Abbiamo atteso circa 1 ora che partisse la barca (parte solo quando raggiunge il pieno carico, circa 20 persone oppure ci sono i motoscafi privati) il biglietto costa 100 Thb, emettono direttamente A/R quindi il biglietto va conservato + diritti ingresso parco 200 Thb (Ko Samet fa parte del Ao Phangnga National Park).

L’isola è carina, non spettacolare come alcune isole Thailandesi che si affacciano sul Mare delle Andamane che avevo avuto modo di vedere in un altro viaggio,…Tuttavia il mare è turchese, l’acqua pulita e la spiaggia bianchissima! Dopo lunga ricerca ci siamo stabiliti al “Samed Grand View Resort” hanno sistemazioni di ogni genere, dai bungalows lussuosi alle camere spartane (noi abbiamo optato per queste) ed abbiamo speso 600 Thb per la doppia (senza colazione) 25° Giorno – Ko Samet Giornata di mare sulla spiaggia di Saikaew.

Cena in uno dei tanti localini sulla spiaggia. E’ usanza dei ristoranti di questa isola, la sera, all’ora di cena, adagiare stuoie sulla spiaggia, posizionare i tipici cuscini triangolari Thay, accendere le lampade ad olio e servire i pasti romanticamente in riva al mare! Ovunque si mangia ottimo pesce fresco ed il prezzo dei piatti si aggira intorno ai 50-70 Thb.

26° Giorno – Ko Samet Giornata di mare sulla spiaggia di Saikaew (sole, bagni e massaggi on the beach).

27° Giorno – Ko Samet/Banphe/Bangkok Ultimo bagno e rientro a Bangkok. Verso le 14:00 abbiamo preso la barca pubblica che ci ha portati a Banphe ed a piedi ci siamo diretti alla Stazione dei Bus (poco lontano dal porto).

Ci sono partenze ogni ora per Bkk il biglietto costa intorno ai 90 Thb. Il viaggio dura circa 3 ore (dipende dal traffico che si trova in entrata a Bkk) ed il capolinea è la stazione di Eakamai a Bkk.

Da qui in taxi abbiamo raggiunto l’Aeroporto Don Muang, un ultimo massaggio prima del check-in (si si, c’è un centro massaggi anche in aeroporto fra il Terminal 1 e 2), pagata la tassa aeroportuale (pari a Thb 500 – non accettano il corrispondente in altra valuta) e…

28° Giorno – Bangkok/Roma Partenza per Roma con il volo KU414 delle 02:55 Scalo a Kuwait City alle ore 06:45 da dove siamo ripartiti alle 08:30 per Roma con volo KU161 Arrivo in Italia per le ore 12:05 felici, appagati e pronti per un altro viaggio! More info mail to: ritatpc@libero.It



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