Prudenza quando viaggiate
Venivo da Desaguadero in autobus, e sono arrivato nella zona del cimitero che era già notte.
Quando ero ancora sui gradini dell’autobus, una signora mi ha detto di stare all’occhio, perché in quella zona ci sono molti ladri. Ha insistito moltissimo di salire su un taxi che era lì fermo ad aspettare. Mia moglie (boliviana) nel frattempo era entrata in un call-centre per chiamare la sua famiglia e avvisarli che eravamo arrivati.
Ho chiesto all’impiegata del call-dentre se conosceva la signora insistente e mi ha risposto affermativamente. In ogni caso i sospetti non erano finiti. Abbiamo cercato di fermare un taxi che passava casualmente, però ci ha detto che la zona sud era troppo lontana per lui. Per cui siamo saliti sul taxi che stava già lì. Pochi metri dopo essere partiti, sale una signora sul sedile anteriore. Ci dice di essere la sorella del taxista. Mia moglie comincia ad innervosorsi. Intima alla signora di scendere. Io chiedo al taxista che mi mostri i documenti. Il taxista dice di non preoccuparsi, mi da la patente e la carta d’identità. Mia moglie gli dice che lei è boliviana, che ha appena chiamato casa dove ci stanno aspettando.
Alla fine arriviamo a casa sani e salvi.
Non sapremo mai se si sia trattato di nervosismo da parte nostra, o se davvero abbiamo sventato un tentativo di rapina.
I nostri sospetti ci fanno raggelare, da quando abbiamo scoperto questo racconto: www.Katharinaandpeter.Info/ Non bisogna essere paranoici, ma è meglio essere preparati. E soprattutto, all’occhio!