Cuba aprile 2006
15/04: Dopo ben 10 ore di volo arriviamo all’Avana, facciamo una coda interminabile al controllo passaporti dove ci mancano solo che ci facciano i raggi, ci interrogano sul perché siamo venute a Cuba, dove alloggiamo, indirizzo e tutto il resto, un interrogatorio di circa 15 minuti, dopodiché prendiamo il bagaglio e usciamo dall’aera “protetta”. Scambiamo gli euro in CUC (il cambio è quasi 1€ = 1,32 CUC) e poi acquistiamo una scheda SIM cubana per chiamare a casa visto che sembra essere l’unico modo per essere chiamati dall’Italia senza spendere 6€/minuto, in effetti con un costo di 3€/giorno come noleggio SIM, spendevamo 0,40 centesimi di CUC al minuto quando ci chiamavano dall’italia. Direi molto più conveniente anche della cabina telefonica che ti fa spendere comunque circa 4€/minuto. Terminate tutte queste faccende, abbiamo preso un taxi (25 CUC) che ci ha portato nell’Avana Vecchia. Appena arrivate ci sembrava quasi di addentrarci in un paese quasi abbandonato o stato in guerra, tutti gli edifici vecchi, decadenti, ammuffiti, insomma non me la immaginavo così, ma dopo, una volta entrate nel centro dell’Avana vecchia tutto è come cambiato, rimasto sempre vecchio, scuro, decadente ma affascinante, incantevole. Palazzi altissimi stile puramente coloniale, pati interni colmi di lussureggianti piante verdi, facciate coloratissime contrapposte ad altre che stanno quasi crollando, portici brulicanti di gente che corre, canta, vende cibo e che schiamazza, tutto questo costantemente incorniciato da musica 24 ore su 24; insomma un insieme di tanti particolari che la rendono magica. 16/04: Svegliate di buon ora, con il fuso orario in corpo (6ore in meno dall’Italia), ci incamminiamo in esplorazione di tutte le tappe più caratteristiche dell’Avana: Plaza de la Cathedral, Plaza Veja, il Capitolio (3CUC per entrare), Vedado, Plaza della Revolution (in coco taxi dal Capitolio 5CUC), il Cimitero Monumentale, fattibile tutto in una giornata anche a piedi come abbiamo fatto noi e ne vale proprio la pena visto che scopri la vera vita dell’Avana, tutte le viuzze, le case, i palazzi, i portici interminabili, la gente a cavallo, le botteghe tipiche cubane dove vendono solo 3 tipi di cose… La sera siamo state a cena nella nostra casa particulare dove ci hanno cucinato un filetto di pesce squisito + verdura in abbondanza tutto per 7 CUC a testa, davvero conveniente. Il dopo cena l’abbiamo passato alla Bodeguita de Medio per 4 mojito veramente buonissimi ma un po’ cari (4CUC l’uno).
17/04: La voglia di mare e di sole era troppa per passare un’altra giornata tra lo smog soffocante dell’Avana quindi abbiamo deciso per andare a Playa del Este. Abbiamo preso un taxi collettivo ,per 3CUC a testa, alla stazione dei BUS e dopo circa 20 minuti di macchina siamo arrivate ed abbiamo ammirato il mare di CUBA in tutto il suo splendore. L’acqua limpidissima di un colore formidabile, la sabbia non bianchissima ma ci andava bene lo stesso. L’unica nota negativa della giornata è il vedere un po’ troppi vecchiacci europei appartati con giovanissime ragazze cubane, ma lo si poteva immaginare. La sera l’abbiamo passata sulla terrazza della casa particulare ad ammirare tutta l’Avana vecchia al tramonto dall’alto e a chiacchierare dei vari problemi di Cuba, dei nostri Italiani con i due ragazzi che gestiscono la casa che sono simpaticissimi. In questi 3 giorni ci siamo sentite come a casa nostra da tanto che siamo state bene.
18/04 – 19/04: Ci spostiamo dall’Avana a Vinales (con Bus Viazul 12 CUC), piccola cittadina a un ora da Pinar del Rio, famosa per le grotte e le piantagioni di tabacco nella sua Valle tutta da esplorare. In tutto siamo state 2 giorni, ci siamo addentrate nelle coltivazioni di tabacco sotto un sole cocente, con i contadini che aravano i campi con le mucche, capre che pascolavano e cavalli assonnati ai bordi delle stradine sterrate, un paesaggio alla vista rilassante e pieno di verde e natura. Abbiamo noleggiato uno scooter per due ore e abbiamo girato in lungo e in largo la valle e le altre zone dove a piedi non eravamo state, infine siamo andate alla Grotta di San Tomas con casco da minatore e luce incorporata dove abbiamo messo a dura prova ogni muscolo del nostro corpo ma è da fare assolutamente come escursione ( 20 CUC). 20/04-21/04-22/04: Con Bus Viazul siamo ritornate all’Avana e dall’Avana siamo scese a Cinfuegos (le 2 tratte 22 CUC). Da Cinfuegos siamo andate a Punta Gorda che dista 3 Km dal centro per stare in casa particolare in riva al mare ( Angel e Isabel 25 CUC a stanza) una delle più belle dove siamo state, con una cucina a dir poco deliziosa, la più buona di tutta CUBA, abbiamo mangiato aragosta e gamberoni per 3 giorni cucinati dalla mitica signora Mercedes. Il giorno seguente siamo andate in mattinata con un taxi per 15 CUC a Santa Clara sperando per tutto il tragitto di arrivare sane e salve visto lo sprint che aveva il taxista nei sorpassi . Come prima tappa abbiamo visitato il Treno Blindato e poi il monumento al CHE dove mi sono emozionata un casino visto la grandezza di questa piazza, la musica in sottofondo e ai pensieri che mi sorgevano in quel momento. Altro Santa Clara penso non offra di molto interessante quindi siamo ritornate a Cinfuegos dove ci sembrava di essere ritornate all’Avana, un gran chiasso, smog, palazzi coloniali coloratissimi, vie interminabili tutte uguali e infinite, ma in certi punti un po’ troppo finta rispetto all’autentica Avana. Quindi nel pomeriggio siamo rientrate in casa particulare a chiacchierare con la signora Mercedes scambiarci impressioni e informazioni di vita vissuta. Il giorno seguente siamo andate a Playa Rancho Luna, la classica spiaggia esclusivamente per cubani, era anche un giorno non lavorativo quindi c’era una confusione di persone da far girare la testa. Dopo esserci ben rosolate al sole verso sera siamo rincasate e dopo cena siamo andate a trovare Mercedes a casa sua in centro a Cinfuegos visto che per lei quello era il suo giorno di riposo. Arriviamo ai piedi del suo palazzo dove il piano terra è stato sventrato dall’uragano dell’anno scorso, facciamo le scale dove gli altri inquilini ci guardano malissimo, visto che a mio avviso non hanno mai visto un turista addentrarsi in quel palazzo e tra i vari appartamenti troviamo quello giusto. Appena ci ha viste si è illuminata di immenso, le abbiamo fatto proprio una gradita sorpresa. Poveretta, abita in circa 20 metri quadrati in 5 persone, con un frigorifero, un televisore, 3 poltrone,un ventilatore e 2 letti, ma è sempre solare, o almeno, in 3 giorni è sempre stata così e spero lo sia sempre perché è una gran donna!!! La sera stessa c’era una festa nella piazza centrale che sta tra Cinfuegos e Punta Gorda, e ci abbiamo portato anche Mercedes, le abbiamo offerto una birra, un pacchetto di sigarette e ci siamo incamminate. Era un concerto di gruppi Reghettoneros e tanta, tantissima gente che ballava in ogni angolo, tanti bei ragazzi tutti in una volta non li ho mai visti in tutta la mia vita, sia io che la Marcy non credevamo ai nostri occhi ma da brave ragazze con fidanzato a casa abbiamo dovuteo accontentare solo l’occhio. Abbiamo provato a ballare un po’ ma alla fine abbiamo rinunciato visto che confronto a loro sembravamo 2 pali!!! Dopo circa 2 orette ce ne siamo ritornate a casa a cavallo assieme a lei alla quale abbiamo pagato il cavallo anche per il suo ritorno sperando di averle fatto passare una bella serata in nostra compagnia.
23/04 al 27/04: Con Bus Viazul siamo andate a Trinidad (8 CUC) ed abbiamo alloggiato nella casa particular Da Mercedes (molto carina, in centro, pulitissima e con una cucina deliziosa 20 CUC la stanza) appena arrivate siamo andate in giro per Trinidad nelle sue vie acciottolate dove passano più cavalli e cani che macchine, dove ogni casa ha un colore diverso dall’altra, dove ad ogni angolo si suona musica di vario genere, dove non appena cala il sole, la scalinata della Plaza Major si riempie di gente che canta e balla, dove le tele dipinte ad olio rallegrano ancor di più l’atmosfera. Il giorno seguente siamo andate con il coco taxi a Playa Ancon: una lingua di sabbia bianca, un mare bellissimo e semi deserta, un vero paradiso dove rosolarsi per bene al sole. Il giorno dopo siamo andate a cavallo nella Valle de Los Ingenios tutto il giorno, un ora a cavallo da Trinidad fino alla valle e poi a piedi per circa 40 minuti nella foresta fino ad arrivare alla cascata dove abbiamo fatto il bagno e chiacchierato un po’ con le altre persone che sono venute con noi e poi altri 40 minuti a piedi per tornare ai cavalli e un’altra ora a cavallo per ritornare a Trinidad attraversando corsi d’acqua, piantagioni di banane, caffè e tabacco, veramente molto bello a parte il dolore atroce al sedere visto che il cavallo non è molto confortevole. Gli ultimi due giorni li abbiamo passati di nuovo a Playa Ancon conoscendo altri turisti italiani e non e ci siamo rilassate parecchio.
28/04- Con un taxi siamo ritornate all’Avana dove siamo andate al mercato dell’artigianato che sta nell’Avana vecchia e poi al Malecon che ancora non avevamo visto e il resto del tempo l’abbiamo trascorso nella casa particular assieme ai due ragazzi che la gestiscono Carlos ed Emilio e ad altre persone che alloggiavano lì in quei giorni. Fino ad arrivare al 29/04 sera quando abbiamo preso l’aereo per, purtroppo ritornare in Italia.
Beh, cosa dire di questo viaggio: sono partita con dei pensieri e sono tornata con degli altri. Parlando con le persone del posto ho potuto constatare che la situazione non è tra le più rosee, e che come tutte le dittature, che siano di destra o di sinistra, non possono far star bene la sua popolazione ma dall’altra parte hanno delle cose che in Italia manco ce le sogniamo. Come per esempio la cultura e la relativa istruzione dalla scuola elementare all’università, quando io gli ho detto che mi sono fermata alle scuole superiori quasi si sono scandalizzati visto che quasi tutti loro sono laureati anche alla fine vanno a guidare un taxi o fanno tutt’altro per campare, ma culturalmente sono molto avanti. In molte occasioni ci siamo sentite ignoranti nel parlare di cultura generale, storia o letteratura, ma alla fine ce la siamo cavata abbastanza bene. Penso la cultura in un paese sia una delle parti più importanti del motore che fa andare avanti un paese ma peccato che manchi l’altro componente: la libertà di fare, agire e avere ogni cosa che va al di là delle cose essenziali che ti servono per vivere. Sembra proprio di fare un salto in un’atra realtà, ancora più indietro che nel passato, poi, più passi del tempo a parlare con le persone più scopri cose nuove, paradossi, cose buffe e inizi a renderti un po’ conto in che paese ti trovi in quell’istante.
Buon viaggio a tutti, se volete maggiori info su mail o numeri di telefono delle case dove abbiamo alloggiato mandate a : Francesca.Bulgarelli@cnare.It.