Da Tokyo a Fukuoka: tradizione e tecnologia

Io sono partito dall'Italia con la Jal e il Japan Rail pass per una settimana già in tasca; la mia ormai ex fidanzata Sherry è invece partita da Taiwan dove risiede e siamo arrivati all' Aeroporto di Narita quasi in contemporanea. Fortunatamente lei su Internet ha trovato un suo connazionale disposto ad affittarci una camera della sua mini-casa...
Scritto da: laioz
da tokyo a fukuoka: tradizione e tecnologia
Partenza il: 26/12/2004
Ritorno il: 08/01/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Io sono partito dall’Italia con la Jal e il Japan Rail pass per una settimana già in tasca; la mia ormai ex fidanzata Sherry è invece partita da Taiwan dove risiede e siamo arrivati all’ Aeroporto di Narita quasi in contemporanea.

Fortunatamente lei su Internet ha trovato un suo connazionale disposto ad affittarci una camera della sua mini-casa per circa 40 € al giorno nella zona di Asakusa, cosi’ siamo rimasti li’ fino al 1 Gennaio, giorno in cui avevo deciso di far iniziare la validità del Japan rail Pass (bisogna far tutto dall’ Italia e decidere anche il giorno in cui inizierà).

Questa casa era costruita in maniera anti-sismica e c’era il minimo indispensabile, nulla alle pareti, niente lampadari, solo luci a scomparsa che si accendevano al nostro passaggio, logicamente non c’era il letto, ma solo 2 tatami (comodissimi) con una coperta e una mini TV al plasma. Il water della toilet è il pezzo forte. La tazza è permanentemente riscaldata, ci sono circa 10 differenti pulsanti sulla destra da premere per varie necessità. Dopo aver fatto la popo’ c’è un pulsante che attiva una sonda che spara l’ acqua direttamente nell’ano e funge quindi da bidet. La prima volta mi sono spaventato, perchè il getto dell’ acqua è forte e caldo ma è comodissimo e soprattutto salva-spazio. Nel portone per entrare nel condominio non ci sono chiavi ma ogni giorno la combinazione cambia e viene affissa all’interno del caseggiato per essere consultata dai condomini quotidianamente. Sono veramente avanti! In questi 5 giorni abbiamo visitato varie Pagode e siamo andati all’ Hollywood Universal Studio of Japan che costa circa 35 € a biglietto, è fatto molto bene ma non c’entra niente col Giappone. Poi siamo andati a Huis Ten Bosch, un villaggio olandese ricostruito nei minimi dettagli, splendido! Sembra di entrare in un’atmosfera unica, ma vi consiglio di cliccare Su Huis Ten Bosch in un qualunque motore di ricerca e vedrete di cosa sto parlando. Mangiavamo quasi sempre il Sushi nei Sushi Bar dato che la mia ex ne era ghiotta e hanno un’ organizzazione superlativa: C’è un tavolo circolare ed un nastro che trasporta i vari tipi di Sushi; ogni piatto ha un colore (giallo, rosso, blu, nero, bianco) e ad ogni colore corrisponde un prezzo. Quindi a fine pranzo i commessi contano quanti piatti hai e di che colore sono e molto semplicemente ti calcolano il conto… Geniale! Il capodanno è stato abbastanza esplosivo, pochi fuochi d’artificio ma molto casino. Poi è partito il viaggio verso il sud del Giappone ed usufruendo del JR pass siamo partiti alla volta di Osaka dove abbiamo visitato l’acquario (molto ben costruito) e siamo saliti sulla ruota panoramica; poi il classico giro per il centro di Osaka dove gli hotel erano inaccessibili per noi; cosi’ abbiamo cercato di dirigerci in periferia e siamo andati in una zona dove c’erano sia gli alberghi ad ore e gli hotel a tema; quindi 1 era l’hotel di Winnie the Pooh con tutto annesso, uno con le piscina a scivolo nella stanza e via dicendo, cosi’ abbiamo deciso di rimanere in questa zona e con poco piu’ di 35 € a notte ce la siamo cavata.

Dopo 2 giorni ad Osaka ci siamo diretti a Kobe dove abbiamo mangiato la famosa carne di manzo (era cosi’ morbida e gustosa che ci tornerei solo per quello) cosi’ famosa perche’ i bovini vengono nutriti con la birra e alimentati biologicamente per rendere la carne cosi’ speciale. Kobe è anche famosa per il terremoto che la rase al suolo nel 1995. Cmq tutto è stato ricostruito con la solita efficienza e tutto risulta moderno ed in ottime condizioni.

Il giorno seguente siamo stati a Nagasaki (luogo tragico dove gli Americani sganciarono la prima bomba atomica nella II guerra mondiale), piccola città molto pulita.

Il giorno dopo siamo andati a Fukuoka nel sud del Giappone; volevamo andare al Seagaia, il famoso parco acquatico che ricrea l’atmosfera estiva anche in inverno con sole artificiale, spiaggie bianche e piante tropicali ma il tempo è stato tiranno e abbiamo dovuto tornare a Tokyo.

I treni sono il simbolo dell’efficienza complessiva del paese del Sol Levante e spero che L’ a.D. Delle Fs non vada mai in Giappone poichè si vergognerebbe della differenza di pulizia, puntualità, modernità… Tra noi e loro… Siete ancora qua?…



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