CALABRIA: Capo Vaticano, Tropea, Mammola e Siderno
Venerdì 8 Luglio, Milano, ore 22: in cinque su di una macchina partiamo destinazione Capo Vaticano, precisamente Ricadi , provincia di Vibo Valentia al villaggio vacanze “ROLLER CLUB”, prenotato un paio di mesi prima su internet. Ci lasciamo alle spalle uno dei numerosi temporali che colpirono il Nord Italia l’estate scorsa quasi certi che laggiù, in Calabria, la pioggia sarebbe stata un lontano ricordo, un’eccezione nella terra per eccellenza del sole.
Purtroppo, dopo lunghe ore di viaggio, lo stesso grigiore di Milano ha accolto anche il nostro arrivo in terra calabra.
Per buona parte della prima settimana il sole ha faticato a farsi spazio fra le nuvole e sottolineiamo questo fatto perchè ci permette di parlare del mare.
E’ stato difficile trovare perfetta corrispondenza fra il mare decantato sulle guide turistiche di Capo Vaticano, detta la costa degli Dei, ed il mare che ha accolto i nostri primi bagni.
Parlando con i gestori del villaggio dove alloggiavamo ci è stato detto che la condizione del mare dipendeva molto dal tempo non proprio bello.
Comunque è da dire che spostandosi lontano dai villaggi, andando con la macchina alla scoperta di spiaggette note e segnalate ma meno turistiche e più impervie da raggiungere la condizione del mare migliorava notevolmente. Da citare la spiaggia di Grotticelle, questa molto segnalata ed anche abbastanza grande da poter accogliere un buon numero di persone, obbligatorio munirsi di pinne, maschera e boccaglio per potere ammirare la favolosa fauna marina che colora il fondale di queste acque stupende.
Parecchie e bellissime anche le calette sparse sulla costa ma raggiungibili solo con pedalò o barchette.
Conclusione: il mare non è quello cristallino e azzurrissimo che ci aspettavamo di trovare ma comunque abbastanza limpido e pulito.
Ciò che è particolare di questa zona, che attraversa Capo Vaticano e Tropea, e forse di tutta la costa tirrenica della Calabria è lo scenario a ridosso del mare: le spiagge sono molto piccole e immerse in una vegetazione abbondante e rigogliosa, forse un po’ arsa dal sole.
Il litorale non è lineare, ma frastagliato e continuamente interrotto.
Capo Vaticano è in pratica un ampio promontorio a picco sul mare che si trova a qualche km da Tropea..
Tropea credo sia la perla della Calabria tirrenica.
A parte il mare, qui spettacolare e limpidissimo, la cittadina è proprio caratteristica.
Il centro è un intrico di vie abbastanza ampie e pieno di negozietti di prodotti tipici calabresi (cipolla di Tropea, grande e rosso vino; peperoncini; capperi etc..).
Scendendo verso il mare si trova una chiesa, S. Maria dell’Isola, costruita alla sommità di una gradinata a picco sul mare. E’ questo il simbolo di Tropea. Raggiuntà la sommità si può visitare la chiesa e dietro c’e un giardino che offre scorci indimenticabili sul mare..
La spiaggia di Tropea è abbastanza ampia, attrezzata e il centro offre divertimenti ed ogni sorta di comodità per un turista in vacanza.
Rispetto alla zona di Capo Vaticano è meglio servita e qui sorgono anche numerosi hotels mentre a Capo Vaticano si tratta perlopiù di villaggi turistici.
In ogni caso crediamo la soluzione migliore per visitare la Calabria se si viene da tanto lontano come noi sia partire con l’aereo (il viaggio in macchina e crediamo anche in treno è infinito e bisogna fare i conti con un pezzo di Salerno-Reggio Calabria non certo paragonabile ad una autostrada..) e poi una volta arrivati noleggiare una macchina, indispensabile per poter visitare le numerose spiagge e non dover stare agli orari dei mezzi perlopiù inesistenti.
Sul nostro villaggio, niente da dire: il classico villaggio adatto per le famiglie con dei ragazzi dell’animazione veramente molto bravi, uniche note secondo noi negative sono la spiaggia, non paragonabile ad altre della zona e il fatto che nel villaggio non si poteva usare il contante ma una tessera prepagata, idea ottima per i ragazzini ma non per persone adulte.
Infatti essendo in appartamento non l’abbiamo fatta e la spesa anziché farla nel bazar interno la facevamo fuori che era sopratutto più economico. Assolutamente da fare noleggiare pedolò o meglio ancora canoe per potere visitare luoghi altrimenti inarrivabili.
La nostra vacanza non si è comunque fossilizzata solo su quel bellissimo lembo di terra che è CAPO VATICANO ma, per concessione degli zii della Veronica, nostra compagna di viaggio, siamo andati a visitare MAMMOLA, caratteristico paese con radici mediovali situato a qualche chilometro dalla costa ionica della Calabria più o meno all’altezza di Capo Vaticano, e nato su una collina da cui probabilmente in antichità i vecchi signorotti del paese potevano controllare i loro possedimenti.
Al di la della bellezza del paesaggio quello che più colpisce è la gente che vive ancora come se fosse nel medioevo cioè alimentandosi con quello che la terra offre e allevando per contro proprio pecore,maiali ecc…In pratica non hanno proprio la mentalità di dovere andare nei negozi per comprare la roba da mangiare ed inoltre sono di un’ospitalità incredibile, davvero non ci siamo mai trovati cosi bene come a casa degli zii della Veronica.
Nel pomeriggio andiamo a visitare Siderno, sulla costa Jonica della Calabria, dove altri zii ci attendevano.
Siderno rispetto a Capo Vaticano ha una conformazione morfologica del tutto differente: mentre la costa tirrenica è caratterizzata da promontori e calette, sulla costa Jonica ci sono spiagge che sembrano non avere fine e che sono un po’ desolanti rispetto alle prime ma qui abbiamo trovato un mare molto più pulito e limpido anche se il fondale sabbioso e privo di scogli non ci ha affascinato tanto come quello della spiaggia di Grotticelle.
Nonostante questo abbiamo potuto vedere da vicino delle meduse bellissime ad una distanza che mai avremmo potuto immaginare. Dovunque andavamo trovavamo manifesti che pubblicizzavano gite sulle Eolie che ricordiamo fanno parte della Sicilia e non della Calabria e dato che anche il nostro villaggio le organizzava, anche se molto commerciali, non ci siamo fatti scappare l’occasione e così spendendo circa 50euro a testa abbiamo visitato nell’ordine VULCANO – LIPARI – STROMBOLI (non abbiamo visto PANAREA e SALINA, rispetto alla Sicilia è raro trovare escursioni dirette verso queste due isole).
Molto brevementele principali caratteristiche sono: VULCANO; spiaggia nera, fanghi e puzza di uovo marcio LIPARI; i negozietti e le viettine caratteristiche STROMBOLI: il vulcano e le caratteristiche casette bianche.
Non paghi di questa gita giorni dopo siamo andati, al costo di 40 euro, a REGGIO CALABRIA, splendido il LUNGO MARE MATTEOTTI da cui si vede MESSINA e il museo con i BRONZI DI RIACE, poi abbiamo fatto tappa a SCILLA caratteristico villaggio di pescatori da una parte (le due parti sono separate dal castello dei Ruffo, celebre ed antichissima nobile famiglia calabrese) e dall’altra dall’altra splendido litorale sabbioso. Si tratta della Scilla del mito greco di “Scilla e Cariddi”.
Dopo due settimane stupende purtroppo era giunto il momento di rientrare ma il pensiero di percorrere ancora tutti quei chilometri ci faceva accapponare la pelle, quindi per alleviare le pene abbiamo deciso di prendere fiato e fare tappa a Roma, all’inizio ci siamo persi a Ostia Lido poi verso le 20.00 abbiamo raggiunto il centro di Roma e nel giro di una notte (fino all’1.00) siamo riusciti a vedere: il Circo Massimo, la Bocca della Verità, il Colosseo, l’Altare della Patria, la Fontana di Trevi e siamo passati in macchina davanti a P.Zza S.Pietro. Non siamo riusciti certo a goderci la nostra bellissima capitale ma è stata comunque una bella esperienza.
In conclusione consiglio la Calabria al 100% – ok villaggi – no attraversare l’Italia in macchina se non sei amante della guida.Purtroppo non posso dare notizie su discoteche, locali o ristoranti in quanto noi abbiamo preferito goderci più la natura che la vita mondana ed essendo in appartamento ci siamo sempre arrangiati nel preparare da mangiare.