CHILENOS Cile e Rapa Nui

Attratto da sempre da questo posto cosi distante, cosi diverso, rimasto nel completo isolamento fino al 1722, eccomi a Rapa Nui ombelico del mondo, alla ricerca di ritmi, di valori e di un calore umano che il nostro mondo sembra ormai aver smarrito. La spesa affrontata non è indifferente,ma grazie alla recente laurea intraprendo questo viaggio...
Scritto da: Matteo De ponti
chilenos cile e rapa nui
Partenza il: 27/11/2005
Ritorno il: 16/12/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Ascolta i podcast
 
Attratto da sempre da questo posto cosi distante, cosi diverso, rimasto nel completo isolamento fino al 1722, eccomi a Rapa Nui ombelico del mondo, alla ricerca di ritmi, di valori e di un calore umano che il nostro mondo sembra ormai aver smarrito.

La spesa affrontata non è indifferente,ma grazie alla recente laurea intraprendo questo viaggio premio con Eric neolaureando ed amico fidato.

Il viaggio è assolutamente e volutamente fai da te, nulla di prenotato ci attende, la nostra guida Lonely Planet è completa di ogni informazione.

27/11/2005 Lasciamo la neve a Malpensa ed atterriamo in una Santiago da 30°c addobbata per il Natale, un contrasto per noi curioso. Abbiamo volato con Iberia visto il migliore preventivo, il servizio a bordo è stato buono e la tratta è stata di 2 ore sino a Madrid e dopo lo scalo tecnico super tirata di 13 ore! La tabella di marcia prevede un solo giorno a Santiago, l’indomani voleremo a Rapa Nui con biglietto anch’esso prenotato dall’Italia e con grande anticipo.Un taxi collettivo che consiste in un piccolo pulmino ci porta dall’aeroporto alla Residencia Tabita, scelta sulla guida per la sua posizione centrale ed il ragionevole prezzo di 12 Dollari a testa per una doppia, accuratamente trattato..

La residencia è spartana ed i letti non comodissimi, ma per una notte va benissimo.

La giornata è dedicata al centro, Plaza De La Moneda, Plaza De La Libertad, Tribunales De Justicia, ex Congreso National, Plaza De Armas e la splendida Catedral Metropolitana meritano la nostra visita, rimaniamo incuriositi ed affascinati dal Cerro De Santa Lucia, una collinetta di 630 mt verde e lussureggiante in pieno centro. I musei li lasciamo per il dopo Rapa Nui, prenotiamo anche con grande anticipo il bus che ci porterà tra 7 giorni a Chiolè in saloon cama (la prima classe) per 48 dollari, fantastica idea perché viaggiano di notte ed i sedili diventano orizzontali quasi come un letto, ci sposteremo sempre con la compagnia Cruz Del Sur precisa ed affidabile.

Voliamo a Rapa Nui con la compagnia che detiene il monopolio sul collegamento all’isola, la Lan Chile che attua prezzi assurdi che pero involontariamente proteggono l’isola da invasioni di massa.

Arriviamo a Mataveri dopo circa 4 ore e 30, direttamente in aeroporto ci sono diversi “banchi” che rappresentano i principali residence e le pensioni, abbiamo gia ben chiaro a chi rivolgerci, pernotteremo al Miru, la signora Sandra ci chiede 10000 pesos a testa cifra abbassata a 8000 (circa 15 Dollari) viste le 7 notti che ci attendono, la camera è molto bella con bagno privato e cucina comune a disposizione di tutti gli ospiti.

Tutti i residence sono situati ad Hanga Roa unico centro abitato dell’isola, il cambio valuta a Rapa Nui è assolutamente svantaggioso rispetto a Santiago, l’Euro è accettato allo stesso modo del Dollaro, quindi il doppio cambio per passare al Peso è vivamente sconsigliato, abbiamo sempre pagato con i pesos trattando sempre e su tutto, i locali sono abituati a sparare un pò alto con i turisti.

Il modo migliore per visitare i siti e noleggiare una jeep soprattutto se si è in un gruppetto, noi l’abbiamo tenuta due giorni, l’alternativa è la moto per i più sportivi, ma il tempo cambia rapidamente sull’isola ed i classici 10 minuti di pioggia giornalieri sono più che una possibilità.

I tour organizzati sono molti, prenotabili in lingua Inglese, Francese e Spagnolo, ma la nostra Lonely Planet era esaustiva anche su questo. Consigliabile prima di intraprendere visite fare un salto al museo di Hanga Roa per chiarirsi le idee.

Abbiamo mangiato pesce tutti i giorni, le enpanadas migliori si gustano da Ariki O Te Pana, cosi come il trancio di tonno con patate fritte.Nel mercato artesanal ci sono splendidi souvenir, tutti carissimi il modo migliore è prendere tutto dalla stessa persona e trattare, gli espositori sono circa una sessantina, lavorano molto bene il legno e la loro pietra vulcanica.

Sull’isola sono presenti due splendidi vulcani, Rano Raraku famoso per esser stato la cava dove venivano estratti i Moai ed il maestoso Rano Kau, dal villaggio cerimoniale in cima di quest’ultimo si può godere di un tramonto che non ha eguali al mondo, il sole scompare dietro gli scogli famosi per la gara culto dell’uomo uccello, un’esperienza che rimarrà per sempre nei nostri occhi.

Esistono due spiagge stupende sull’isola, una sola di queste è balenabile si tratta di Anakena, acqua cristallina e palme ci regalano due bagni indimenticabili.

La solarità, l’ospitalità e l’educazione di questa gente ci colpisce molto, l’ultima sera siamo ospiti a cena a casa di Alex un taxista simpaticissimo incontrato in spiaggia.

In due giorni molto intensi, grazie al nostro Suzuki Vitara abbiamo visitato tutti gli Ahu dell’isola, cioè i cerimoniali dove poggiano i Moai e sui quali è assolutamente vietato salire.

Va ricordato che tutti i Moai erano stati abbattuti dalle guerre tribali, molti sono stati successivamente restaurati come l’Ahu Tongariki il più spettacolare, trovandomi di fronte a questi maestosi 15 Moai mi son sentito smarrito, il grandissimo spazio aperto aumenta la sensazione di impotenza.

Rientriamo a Santiago dopo 7 giorni, ma 5 erano più che sufficienti, visitiamo il restante e la casa-museo di Pablo Neruda (consigliatissima). Il giorno successivo sarà di spostamento da Santiago a Castro, cittadina centrale sull’isola di Chiolè che si raggiunge in 16 ore sfruttando la notte con partenza alle ore 19. Paesaggio e clima sono decisamente cambiati, dei giorni passati qui sull’isola indimenticabili sono le diverse chiese in legno,le palafitte di Castro, le zuppe di pesce e la pinguinera di Ancud, dove i volontari Tedeschi che la gestiscono ci hanno portati in gommone accanto a pinguini, pellicani ed altri splendidi uccelli che nidificano nella riserva, il tutto per 9000 pesos. Le tre città principali di quest’isola Ancud,Castro e Quellon sono ben collegate da bus economici e sempre puntuali.

Eviteremo soste a Puerto Month, crocevia di tutti gli spostamenti verso sud, ma città portuale senza grandi attrattive. Ci fermeremo invece molto a Valdivia tornando verso nord,cittadina incantevole, alloggeremo all’hostal Prat spuntando 16000 pesos a notte dai 20000 richiesti, ma la sistemazione è decisamente di classe superiore rispetto alle precedenti e le colazioni molto abbondanti.

A Valdivia assaggiamo il miglior salmone della vacanza e passiamo splendide serate con dei ragazzi del luogo, tutti molto ospitali e ricchi di iniziative che rendono il nostro soggiorno indimenticabile.

Con 3 ore di bus da Valdivia ci si sposta a Pucon, il vicino vulcano e il lago la rendono meta ideale per escursionisti, amanti di passeggiate, cavallo e rafting.

Il nostro viaggio volge al termine è tempo di rientro a Santiago, in 20 giorni mi rendo conto che abbiamo fatto solo i turisti, solamente a Valdivia dopo esserci fermati 4 notti siamo riusciti ad integrarci con dei Cileni e passar con loro fantastiche serate in stile “chitarra e birra”… Due cose porterò per sempre nel cuore, Alex taxista Cileno che dopo due chiacchere in spiaggia ad Anakena ci accoglie in casa come fossimo vecchi parenti ed il tramonto sul vulcano Rano Kau sono state esperienze indimenticabili.

Matteo



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche