L’allegria e la sabbia bianca
Il progetto era trovare, appena arrivati, un volo per qualsiasi posto dei Caraibi per una settimana ed un volo per un’altra settimana ad Isla Margarita. Era talmente tanta la paura di pernottare a Caracas che in caso non avremmo trovato nessun volo avremmo pernottato nell’hotel più caro della città ( almeno quello sarà sicuro ). Arrivati in aeroporto abbiamo scoperto una cosa che ci ha totalmente cambiato la vacanza. Il Bolivar, cioè la moneta venezuelana, non vale assolutamente niente così, è facile trovare in giro per la città cambi in nero a quasi il doppio del cambio delle banche. Essendo noi in sei, ed avendo circa 1000 dollari a testa, quando abbiamo chiesto di cambiare 6000 dollari è successo il panico nell’intero dell’ aeroporto. Non fidandoci di tutti quei cambi altissimi, ci siamo rivolti direttamente ad un’agenzia di viaggi al secondo piano, la OMEGA TRAVEL. Gli brillavano talmente gli occhi che, quando abbiamo tirato fuori i dollari, ci hanno chiuso a chiave nell’agenzia e, per non far vedere niente a nessuno, si sono messi in tre d’avanti alle vetrate. Cambiati i dollari a 2.500 ( in banca il cambio era 1.300 ) la vacanza è totalmente cambiata. Con soli 150 dollari, nella stessa agenzia, abbiamo comprato i voli per Isla Margarita, Santo Domingo e le Los Roques. In più, visto che il volo era per il giorno seguente, abbiamo prenotato un hotel al centro di Caracas per la modica cifra di 6 dollari a persona. L’hotel era carino ma non lo consiglio, visto che durante la notte si è sentito qualche sparo di troppo.
La mattina seguente pronti con le valige in mano ma sorpresa, i biglietti non erano per il 16 ma per il 17 agosto, che fare ? Tra una bestemmia in spagnolo ed un insulto in Italiano siamo riusciti a trovare 6 posti cosi alle 9.45 sbarchiamo per la volta di Porlamar ( Isla Margarita ). Usciti dall’aeroporto abbiamo subito notato la differenza con Caracas, le persone sono molto più tranquille, sanno che il turista porta soldi. Preso un taxi ci siamo fatti portare in giro per hotel e, dopo due – tre che facevano veramente schifo, abbiamo trovato il paradiso. IL MARGARITA VILLAGE è qualcosa di più di un villaggio. L’ambiente è veramente Caraibico, con piscina, giardino, palme e soprattutto zero Italiani. Ma il bello deve ancora venire, ovvero all inclusive a 18 euro al giorno… uno spettacolo. Il villaggio era diviso in due, con due piscine e due zone di stanze diverse, ovvero giovani da una parte e grandi dall’ altra. Abbiamo conosciuto tantissimi ragazzi di Caracas e possiamo dire che non è assolutamente vero che sono pericolosi e cattivi anzi, sono bravissimi e simpaticissimi tanto che tutte le sere uscivamo con loro per locali. I locali sono belli e molto economici, in media si pagava 5 euro con tre consumazioni, ne consiglio due su tutti, il CROW e soprattutto il SENOR FROG. La spiaggia più bella dell’isola è PLAYA DE L’AQUA, un po’ distante da PORLAMAR ma con solo 2 euro un taxi ci arriva tranquillamente. Siamo andati anche ad ISLA COCHE, il mare non è un gran che ma, visto che ci si arriva con un battello dove si balla salsa y merengue per tutto il viaggio, ne vale la pena. Dopo una settimana di vero relax e di balli intorno alla piscina, abbiamo lasciato il Venezuela con le lacrime agli occhi sperando, che la Repubblica Dominicana, potesse offrirci lo stesso ambiente.
In effetti, non è stato proprio così, appena arrivati ci hanno consigliato la città di BOCA CHICA, praticamente una strada lunga 500 metri con molti negozi per turisti e pochi locali notturni.
Poteva essere anche un luogo carino ma, purtroppo, era pieno di ragazze “ facili “. Non abbiamo fatto in tempo ad aprire le valige che già alcune ragazze,erano venute a bussare alla nostra porta mezze nude chiedendoci di farle entrare. A noi non piace questo tipo d’ambiente, dove tutto, anche un ciao da una ragazza, è motivato solo dal fatto di fregarti dei soldi.
Dopo due giorni eravamo talmente disperati da uscire mano nella mano tra noi e, nonostante questo, le ragazze continuavano rincorrerci. Un giorno abbiamo assistito addirittura ad una scena squallida; un ragazzo in motorino si è fermato vicino a noi con una ragazza che avrà avuto al massimo 13 anni dicendo: VI PIACE MIA SORELLA ? VE L’AFFITTO.
La scena che mi rimarrà impressa per tutta la vita è questa. Marco, avendo la febbre a 39, una mattina è rimasto in albergo mentre noi ci siamo dedicati al mare ( almeno quello è bellissimo ).
Quando siamo tornati in albergo, abbiamo trovato nella stanza un ragazzo di colore su di una scala, con Marco posizionato sotto, in pigiama ,che gli passava della carta igienica bagnata per coprire la presa dell’aria condizionata. Una scena bellissima, in pratica l’aria condizionata era comunicante con tutte le stanze, quindi impossibile da spegnere… Più di un pomeriggio siamo andati alla Capitale ( loro la chiamano così ), cioè Santo Domingo. La città è molto carina ed è piena di vita. Una sera siamo rimasti a ballare ed abbiamo scoperto un locale bellissimo dal nome impronunciabile ma che tutti conoscono come la GROTTA. In pratica è un locale tutto scavato sotto una grotta dove, credo, una volta tenevano gli schiavi. Da non perdere assolutamente è l’isola di SAONA. Su quest’isola hanno fatto la pubblicità del bacardi ( io non l’ho mai vista ma tutti dicono che è vero ) ed ha un mare fantastico. Immerse nel mare ci sono anche delle piscine naturali dove, l’acqua è caldissima ed è possibile fare il bagno tra le stelle marine grandi quanto un pallone da calcio. Finita la permanenza siamo tornati in Venezuela per l’ultima, ma sicuramente la più bella, tappa della nostra vacanza, le LOS ROQUES. Partiti dall’aeroporto direttamente in costume ed asciugamano, siamo stati i più osservati tra i partenti da Caracas. L’aereo era di una compagnia privata ed aveva solo 12 posti. Il pilota era seduto d’avanti a noi senza nessuna barriera, sembrava quasi un turista.
Quando siamo partiti il pilota aveva il braccio fuori dal finestrino, come stesse guidando una utilitaria qualsiasi. Marco ha iniziato a cagarsi sotto ma, appena sorvolate le isole Caraibiche, il nostro pensiero è andato esclusivamente a quello spettacolo che pochi nella vita avranno il piacere di godere. Le isole sorvolate avevano un contorno bianco, il cuore di un color giallo deserto ed il mare che le circondava di color azzurro cielo… fantastico!!! Quasi ipnotizzati da quello splendore ci siamo svegliati solamente quando il pilota, una volta atterrati, per frenare l’aereo ha aperto lo sportello di guida. Scesi dall’aereo abbiamo baciato la terra ed il pilota ci ha guardato male. Con una lancia ci hanno portato subito sull’isola più grande e, spaesati, abbiamo notato che non c’è una palma neanche a pagarla oro, COME MAI ? Semplice… Alle Los Roques le palme non crescono ! Non sappiamo per quale motivo non crescano ma, nonostante questo piccolo difetto, sono un vero PARADISO. Inutile raccontarlo… Bisogna vederle con i propri occhi. La nostra gita alle Los Roques purtroppo è durata solo un giorno ma, consiglio che do a tutti, è di soggiornare al massimo 4 giorni poi, se invece siete amanti del mare, allora questo potrà essere il vostro rifugio.
TESTO E FOTO WWW.CADILLACTRIP.IT