Zanzibar tra contrasti e bellezze

Sono appena ritornato da Zanzibar mitica isola di cui tanto si parla e tanto si sogna.Ero al Mapenzi Beach Club classico resort con poche camere (solo 87) immerso in un bellissimo e curato giardino tropicale dai tipici tetti in makuti e costituito da bungalow molto carini ma anche molto spartani.Le camere semplicissime e ampie come il bagno...
Scritto da: Elvin Bigliardi
zanzibar tra contrasti e bellezze
Partenza il: 01/03/2006
Ritorno il: 09/03/2006
Viaggiatori: da solo
Spesa: 2000 €
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Sono appena ritornato da Zanzibar mitica isola di cui tanto si parla e tanto si sogna.Ero al Mapenzi Beach Club classico resort con poche camere (solo 87) immerso in un bellissimo e curato giardino tropicale dai tipici tetti in makuti e costituito da bungalow molto carini ma anche molto spartani.Le camere semplicissime e ampie come il bagno andrebbero rimodernate un pochino mentre per il resto come ristorante, bar, reception ecc. Sono molto carini e accoglienti e soprattutto all’aperto senza pareti o divisorie.Purtroppo il tempo non e’ stato molto clemente e solo pochi giorni il sole ci ha regalato i tipici colori del mare zanzibarino.Per le escursioni tutti noi ci siamo affidati ai beach boys molto simpatici, competenti ed affidabili piu’ dei tours operators che come Karambola con cui sono partito nemmeno abbiamo mai visto… Alla faccia dell’asistenza.Attraverso le escursioni abbiamo avuto modo di vedere i contrasti dell’isola dalla savana che ci attendeva subito fuori i villaggi tutti stipati uno accanto all’altro, alle foreste di palme e alberi da frutto con colori di un verde indescrivibile dove sorgono questi villaggi poveri di gente che vive praticamente tutto il giorno immersa nella spazzatura.A Stone Town altro che profumi e spezie, le spezie c’erano ma per i profumi avrei qualche cosina da dire, per poco non ci cadeva il naso per il puzzo al mercato della carne e del pesce.Tutta Stone Town e’ fatiscente, sporca strade inesistenti, nulla mi ha fatto pensare a quel gusto e fascino di colonialismo portoghese e inglese del 1500/1700 anni di traffici di spezie e schiavi.Ho piu’ riconosciuto un paesaggio stile Cairo ma ancora piu’ impoverito e sporco.Per il resto rifiuti a parte e poverta’ l’isola mi e’ piaciuta, la gente allegra e gentile, i bambini sporchi e affamati, se vi capita di andare portate magliette, cappellini, giocattoli e l’occorrente per la scuola, li riempierete gioia!!! Conto di ritornaci a febbraio prossimo con la speranza che il sole mi regali i colori e le sensazioni tipiche di cui ho sempre sentito parlare.


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