Messico, 20 giorni di stupendi contrasti
La partenza dell’aereo veniva posticipata di ora in ora, quando finalmente alle 11:30 ci siamo imbarcati, ma i ritardi non erano finiti!! Prima 15, poi 30 e…Alla fine il tragico annuncio: “…Dagli aeroporti milanesi non si alzano in volo neanche le mosche.” Dopo lunghe trattative spostiamo il volo a domenica e ci viene offerta la notte tra venerdì e sabato in hotel. Li ceniamo con i nostri compagni di sventura. Alla fine ci auguriamo buona fortuna per i rispettivi voli.
Quello che ci angoscia è che sta ancora nevicando!!! MILANO, 28 GENNAIO Gesù disse che i veri cristiani si sarebbero distinti dall’amore che si sarebbero mostrati gli uni gli altri. Di questo, oggi, ne abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione.
Pasquale (un amico di Luca) è venuto a prenderci all’aeroporto e ci ha fatto compagnia nel nostro tour milanese per tutto il pomeriggio.
Alle 18:00 ci siamo incontrati con Barbara e con suo marito Agostino che ci hanno ospitato per la notte tra sabato e domenica.
La particolarità è stata che neanche gli conoscevamo, ma ci siamo sentiti subito come a casa nostra. La cosa che ci univa era che anche loro sono Testimoni di Geova. Tra l’altro, ad organizzarci il tutto è stato un Testimone di Geova che avevamo conosciuto solo una settimana fa!!! CITTA’ DEL MESSICO, 29 GENNAIO Finalmente oggi si parte, ma la nostra fortuna fantozziana non ci ha abbandonato!! All’aeroporto di Parigi il volo non decolla. Prima 10 minuti, poi 20, poi 30 di ritardo. Alla fine ci imbarchiamo e il capitano ci annuncia: “dobbiamo cambiare una gomma”, operazione che ci fa perdere altri 30 minuti. Per fortuna, alla fine di tutto SI PARTE!! Il volo è lungo e noioso. L’unico passatempo è guardare film francesi sottotitolati in inglese e giocare a videogiochi di 15 anni fa.
Atterrati a Messico ecco la prima bidonata!! (partiamo bene). Il taxi che ci accompagna all’hotel costa misteriosamente il doppio di tutti gli altri. Noi, ormai privi di forze, accettiamo con rassegnazione l’accaduto.
Per fortuna l’albergo è ok e dopo pochi minuti sveniamo tra le lenzuola!! CITTA’ DEL MESSICO, 30 GENNAIO Il primo giorno in un paese straniero è sempre particolare!! Ogni persona, ogni posto, ogni abitudine a noi è completamente sconosciuta.
Prima meta di oggi è la piazza principale detta “Zocalo”. Vicino alla bandiera più grande al mondo, c’è un pittoresco, quanto anomalo campeggio di protesta contro il governo.
La prima esperienza culinaria messicana è alquanto deludente. La colazione è assolutamente da dimenticare!! Decidiamo di andare in metrò al Museo di Antropologia è, dopo aver sbagliato di 2km la fermata scopriamo che il museo è pure chiuso.
Ripieghiamo, quindi, sul sito archeologico di TEOTIHUACAN. Essendo una gita non prevista, non ci siamo forniti dell’indispensabili crema solare. Il sito è magnifico e molto grande. Salendo e scendendo dalle piramidi le ore volano!! Al ritorno percorriamo il viale della morte chiedendoci il motivo di tale nome. Dopo 2km di sali e scendi sotto il sole cocente lo abbiamo capito da soli.
Alla sera cerchiamo un ristorante per mangiare, ma con nostra sorpresa qui tutto chiude per le 19:00!! Così, correndo contro il tempo ci infiliamo in una tavola calda per messicani. Diciamo che l’igiene non rientra tra le priorità, ma in compenso in nostro vicino di tavolo, un messicano che lavora per gli studi cinematografici, è alquanto amichevole e si improvvisa nostro insegnante di spagnolo. Alla fine ci abbraccia e costringe i suoi figli a fare lo stesso.
Alle 20:30, quando usciamo dal locale, le persone in giro sono veramente poche!!! CITTA’ DEL MESSICO, 31 GENNAIO Ancora vittime del fuso orario ci svegliamo presto. Dopo un abbondante colazione ci dirigiamo verso il Museo di Antropologia. Memori degli errori di ieri, questa volta lo raggiungiamo velocemente. Lungo la strada ci fermiamo ad ammirare la “VACCA” esposizione.
Il museo è molto vasto, interessante e affascinante. Ammirando i resti delle civiltà preispaniche il tempo passa velocemente. All’uscita osserviamo lo spettacolo dei “VOLADORES”.
Tappa successiva è il quartiere di Xocimilco. Per arrivarci ci mettiamo più di 1 ora tra metrò e treno. L’estensione di Città del Messico lascia veramente e bocca aperta. Nonostante questo quartiere sia incluso, nella guida, tra le cose da non perdere, di turisti non ce ne nemmeno l’ombra. All’imbarco siamo soli, accerchiati dai venditori di tour in barca. Dopo una lunga trattativa abbassiamo il prezzo del 50% e salpiamo. Xocimilco è un quartiere percorso da più di 100 km di canali. Anticamente, da qui, provenivano tutti gli ortaggi per la città. Oggi è per lo più una meta turistica, ma conserva numerosi vivai di piante e fiori. C’è da dire che neanche sull’acqua si sta in pace!! Infatti, i canali sono pieni di venditori in barca che ti abbordano e ti offrono i più svariati servizi (piccole orchestre, fotografi, ecc…).
PUEBLA, 1 FEBBRAIO Oggi lasciamo Città del Messico in direzione Puebla. Proviamo, così, per la prima volta i famosissimi autobus messicani. L’esperienza è ottima!! Sono molto confortevoli. Peccato che trasmettano esclusivamente film violenti e senza senso. Poi, abbiamo provato il primo autobus urbano!! Tutt’altro che confortevoli!! Tra le strade sconnesse e gli ammortizzatori inesistenti, sembra di viaggiare su un martello pneumatico.
Puebla è stata una piacevole sorpresa. Il centro è molto grazioso e ricco di vita. Ricorda molto le città di mare, in estate. La differenza è che Puebla sta a più di 2000 m. L’hotel di oggi è alquanto spartano e non privo di imprevisti. Prima ci si è allagata la stanza, poi e scomparsa l’acqua calda, insomma, in pieno stile messicano!! OAXACA, 2 FEBBRAIO Oggi tappa di trasferimento da Puebla a Oaxaca. Il viaggio è durato 4:30h. Se non altro, questa volta i film erano migliori. La strada si snoda in un paesaggio completamente diverso. È quasi deserto e tra le poche piante spiccano i cactus.
La città di Oaxaca ci ha deluso. È molto turistica e poco messicana, tra l’altro, dove ci sono molti turisti è tutto molto più caro.
OAXACA, 3 FEBBRAIO Dopo la visita notturna di Moctezuma a luca, con qualche incertezza ci siamo diretti a Mitla. Evitando accuratamente tutti i tour organizzati abbiamo preso il bus di 2° classe. L’equipaggio è così composto: 1) l’autista; 2) l’annunciatore, che sporgendosi fuori urla a tutti i passanti la destinazione.
Mitla si è dimostrata al di sopra delle nostre aspettative. Non tanto per le sue rovine, ma più per l’atmosfera messicana che si respira nelle sue vie.
Dopo Miltla avevamo in programma le terme di Ievere el Agua, ma, purtroppo, erano chiuse per restauri. Così, all’ultimo minuto, abbiamo ripiegato per il “Tule”, paesino noto per un albero che misura una circonferenza de 54 m e, dicono, abbia più di 3000 anni.
Risaliti sul bus abbiamo incontrato una Testimone di Geova che leggeva la scrittura del giorno!! Dopo quattro chiacchiere di presentazione ci invita a pranzo. Conosciamo, così, anche suo marito.
STATALE DI OAXACA, 4 FEBBRAIO Questa notte non è stato Moctezuma a disturbare la nostra quiete, ma un letto e coperte troppo strette. La mattinata l’abbiamo dedicata alla visita di Monte Alban. La sua particolarità è dovuta alla posizione. Dalla cima di una colla domina, infatti, tre vallate.
I siti che abbiamo visitato fini ad ora si differenziano molto l’uno dall’altro, così che sono risultati tutti molto interessanti.
Molto più emozionante è stato il ritorno, dove, un autista pazzoide a bordo di un bus antiquato affrontava a tuta velocità le curve.
Il pomeriggio lo abbiamo trascorso con i la coppia Testimone di Geova di ieri e, per l’occasione, abbiamo cucinato noi gli spaghetti alla bolognese. Dopo esserci salutati ci siamo precipitati alla stazione degli autobus.
La nottata la passeremo sul bus e domani mattina faremo tappa a San Cristobal. SAN CRISTOBAL, 5 FEBBRAIO La nottata in pullman è andata abbastanza bene, tranne per l’aria condizionata che, questa mattina, ha rasentato temperature polari. Ce da dire che anche qui la temperatura non è molto alta.
Essendo arrivati presto abbiamo approfittato dell’occasione per partecipare al tour dei villaggi indios. La cosa che più ci ha colpito è stato come, queste popolazioni, hanno mischiato le loro antiche tradizioni religiose con una facciata di cattolicesimo. Ad esempio la chiesa contiene molti santi, i quali, vengono adorati come spiriti degli antenati!! Come spesso accade, nei tour organizzati alcune cose sembrano costruite ad arte per fare commercio.
Il pomeriggio lo abbiamo trascorso nella cittadina, esplorando le sue graziose viuzze.
Tornando l’’albergo abbiamo fatto tappa al ristorante cinese. La stanza di oggi è molto umida e fredda, speriamo bene… PALENQUE, 6 FEBBRAIO La notte non è andata così male grazie ai letti super imbottiti che ci eravamo preparati. Per fare colazione ci siamo messi in un parco e ci è capitato di osservare un bambino di circa 9 anni che, invece di andare a scuola, faceva il lustra scarpe. Mentre si preparava al lavoro, lo abbiamo osservato fumare. È davvero triste come molti genitori usano i figli come strumenti per guadagnare soldi.
Dopo di ciò, siamo partiti con l’autobus in direzione Palenque. La strada tutta a curve è stata veramente pesante. Arrivati a destinazione siamo andati a mangiare. La cosa buffa sta nel fatto che, ogni volta che ordinavamo qualche cosa, il cameriere usciva, andava nei negozi vicini e comperava. Se non altro eravamo sicuri della freschezza degli ingredienti.
Nella sistemazione di questa sera ci preoccupa, il water che si è appena intasato!! PALENQUE, 7 FEBBRAIO Questa mattina, nel tempo di fare colazione il cielo è diventato grigio e questo ci preoccupa perché, meta di oggi, sono le cascate di Agua Azul.
La prima tappa è Misol-ha, una bella cascata principale con altre che sbucano dalla roccia. Per fortuna il sole, di tanto in tanto, fa capolino tra le nuvole. Rimontiamo sul nostro “espressino”, chiamato così per la velocità nei tragitti, e dopo una breve sosta ad Agua Clara, arriviamo ad Agua Azul. Queste cascate sono veramente spettacolari!! In una delle piscine naturali più tranquille facciamo il bagno. L’acqua non è caldissima, ma visto che è spuntato il sole non perdiamo l’occasione.
PALENQUE, 8 FEBBRAIO Questa è stata una notte tempestosa. Moctezuma ha visitato nuovamente Luca e tra pioggia scrosciante e maggiolini smarmittati ci siamo svegliati prestissimo. La prima esigenza mattutina è stata trovare dei fermenti lattici in una farmacia!! Al primo tentativo abbiamo avuto a che fare con una farmacista che ciucciava un lecca-lecca e stava preparando addobbi per San Valentino. Il massimo che è riuscita a fare è stato mugugnare un no!! Cambiata farmacia abbiamo trovato gente più professionale.
Successivamente ci siamo recati alle rovine Maya di Palenque. La particolarità è che, queste rovine, sono immerse nella giungla. L’afa è opprimente anche se per fortuna non c’è il sole. Tra una scalinata e l’altra le zanzare ci hanno mangiato vivi!! Ma lo spettacolo vale sicuramente la pena!!! Nel pomeriggio, dopo una veloce navigata in internet, decidiamo di cambiare il nostro programma e, al posto del Belize, decidiamo di dirigerci direttamente a Tulum.
Dopo una veloce “tortas” ci prepariamo per il viaggio di questa notte!! TULUM, 9 FEBBRAIO La nottata l’abbiamo trascorsa abbastanza bene anche grazie ad una strada priva di curve. Alle 10:45 siamo arrivati a Tulum e, grazie al suggerimento di un taxista, abbiamo trovato una sistemazione relativamente economica. Si tratta di una cabana in riva al mare, alquanto rustica ma suggestiva.
Tulum è un posto fantastico, sabbia bianca, acqua limpida e discreta presenza di turisti!! Luca, per combattere Moctezuma ha dovuto ricorrere al dottore. Siamo tornati a casa con una farmacia ambulante. Speriamo che basti!! Ora siamo qui, sotto la zanzariera, a farci ninnare dalle onde del mare dei carabi!! TULUM, 10 FEBBRAIO Questa notte abbiamo dormito veramente bene!! Visto che il forte vento ci impediva di stare in spiaggia, decidiamo di andare ad una vicina laguna Yal-Ku. La particolarità di questa laguna è che mischia acqua salata con acqua dolce ed è ricca di pesci tropicali. Il posto è veramente fantastico e passiamo il tempo a fare un po’ di snorkelling. Nel frattempo Moctezuma dopo aver lasciato in pace Luca, colpisce Lisa. Per il momento nulla di grave, speriamo continui così!! Alla laguna conosciamo una famiglia italiana, la quale ci invita ed andare con la loro macchina ad un vicino Cenotes. L’entrata è abbastanza cara e, al primo colpo d’occhio, ci sa di fregatura, ma tuffandoci nell’acqua ed esplorando le varie grotte rimaniamo affascinati. Dal buio delle grotte, la luce che filtra, assume colori straordinari!! Tornati alla nostra cabana abbiamo ammirato il tramonto e quando è diventato buio, con la luna piena, ci siamo incamminati lungo la spiaggia per raggiungere il ristorante. La sabbia bianca, la luna e il mare rendono questo posto veramente fantastico.
TULUM, 11 FEBBRAIO Questa notte l’albergo vicino a noi ha deciso di organizzare una discoteca all’aperto. Svegliati di soprassalto non abbiamo potuto far altro che aspettare la fine delle danze. Alla mattina ci siamo svegliati in un bagno di sudore. Il vento è cambiato e, ora, è caldo e umido.
Oggi abbiamo deciso di cambiare cabana e di prenderne una più economica senza il bagno.
Dopo la dura vita da spiaggia, nel pomeriggio, decidiamo di andare a fare snorkelling. Dopo aver contrattato il prezzo, da 150 a 100 pesos salpiamo. Pochi secondi dal primo tuffo e avvistiamo subito una tartaruga!! Per il resto la barriera ci delude molto. Tornati a riva assistiamo ad una scena tristissima!! Il responsabile asserisce che i suoi tour non possono essere scontati e, che quindi, se noi vogliamo lo sconto, quei soldi dovranno essere detratti dalla stipendio del suo dipendente. Visto che non ci credevamo inizia un lungo discorso. Asserisce che noi turisti gli sfruttiamo e che per 10$ stiamo facendo una scena inutile!! A questo punto Luca reagisce. Non dandogliela vinta esprime il suo più assoluto disprezzo per quella squallida scenata. Alla fine paghiamo il prezzo pattuito. Il proprietario costringe il dipendente a versare di tasca sua 10$. Capiamo chiaramente che è tutto finto!! Il vento umido di questa mattina ha fatto sì che questa sera piove! Il cambio di cabana è stato provvidenziale perché questo tetto ci sembra molto più impermeabile e, tra l’altro, un simpatico geco, sul soffitto, si sta pappando tutte le falene!! TULUM, 12 FEBBRAIO Questa mattina ci siamo svegliati abbastanza presto perché, nostra intenzione è trovare la sala e assistere all’adunanza pubblica. Normalmente d’avanti all’albergo passano decine di taxi ma oggi non se ne vede nemmeno l’ombra!! Facciamo così l’autostop fino in centro e lì, un taxista mattiniero ci porta a colpo sicuro alla Sala del Regno. Qui troviamo un gruppo di Testimoni di Geova pronti per andare a predicare nei territori rurali. Dopo che tutti i ragazzi sono saliti nel cassone di un pic-up, sono partiti.
Dopo l’adunanza, per il pranzo, ci fermiamo in una rosticceria e per poco prezzo mangiamo un pollo veramente squisito. Nel pomeriggio il tempo peggiora e, non sapendo cosa fare, decidiamo di andare a visitare le rovine di Tulum. Entrando poco prima della chiusura non paghiamo il biglietto. Le rovine non sono nulla di che. Questa notte al posto del geco, sul tetto abbiamo un topo!! TULUM, 13 FEBBRAIO Ancora brutto tempo qui a Tulum. Presi dalla disperazione decidiamo di visitare l’ennesimo sito maya, quello di Cobà. Questa volta entriamo senza pagare accodandoci a tre pullmann di turisti. Il sito è vasto e in gran parte non restaurato. Vale comunque la pena salire sulla piramide principale dalla quale si ha una vista a 360°.
Nel sito incontriamo una coppia di italiani con cui, ieri, casualmente abbiamo pranzato. Chiacchierando con loro ci avviciniamo all’uscita. Qui, per scrupolo di coscienza, paghiamo il biglietto. Salutandoci prendiamo accordi per andare, in serata, a mangiare il pollo.
Tornati alla spiaggia troviamo il sole. Il mare è piatto come una tavola e Luca non resiste alla tentazione di fare un bagno.
Tornati alla cabana andiamo a dormire alla “tarda” ora delle 22:30!! MERIDA, 14 FEBBRAIO Questa mattina, prima della partenza per Merida, trascorriamo le ultime ore in spiaggia e non perdiamo l’occasione di andare a mangiare il pollo alla brace.
Arrivati a Merida ci facciamo convincere da un signore che promuove il suo ostello. Ci accompagna all’ostello con la sua macchina, una Chevrolet con più di 20 anni. Quello che ci preoccupa maggiormente è l’impianto a gas che emana odore.
Il centro di Merida è gradevole anche se molto movimentato, sia per le persone che per il traffico.
All’inizio di questo viaggio, memori di esperienze precedenti, eravamo restii a chiedere indicazioni. Abbiamo scoperto con piacere, che qui molti erano pronti a darci indicazioni in maniera disinteressata. Purtroppo, però, qui nello Yucatan, le persone non sono più così disinteressate!! Siamo costretti, perciò, a rialzare la guardia.
Luca, dopo aver perso gli occhiali da sole, è andato a comprarne dei nuovi facendosi spillare più del dovuto!! Per cena, evitando tutti i ristoranti turistici siamo finiti nel mercato locale. La serata si è concluse bevendo un ottimo succo di ananas!! MERIDA, 15 FEBBRAIO Oggi, stufi rivisitare siti archeologici, abbiamo voluto dedicare la giornata a una visita naturalistica. Per questo ci siamo diretti verso Celestum, cittadina situata all’interno di una riserva protetta. Da qui abbiamo preso una barca che risaliva la laguna. Meta principale sono le colonie di fenicotteri rosa che popolano questa laguna. Tra le altre cose abbiamo visitato la foresta pietrificata, un bosco che a causa della mancanza di acqua dolce è stato allagato dal mare. Alla fine del tour ci siamo fermati ad un cenotes. È stato bello tuffarsi nell’acqua cristallina ricchissima di pesci!! Peccato che, oltre ai pesci, prosperano anche le zanzare.
Al ritorno, i ristoranti sulla spiaggia ci sono sembrati il posto giusto per mangiare del buon pesce. In questo non siamo stati delusi!! In attesa del bus ci siamo dedicati alla raccolta di conchiglie. Ce n’erano davvero moltissime!! Tornati a Merida abbiamo prenotato il volo per Città del Messico!! MERIDA, 16 FEBBRAIO Questa mattina sveglia presto perché ci aspetta l’autobus per Campeche. La sveglia non è un problema, perché, tra fischi, motori smarmittati e clacson il difficile è dormire!! Non ne possiamo più di bettole rumorose!! Arrivati a Campeche, per la prima volta, troviamo un caldo soffocante. La città ci piace molto, le case sono variopinte e lo stile coloniale permea ogni viuzzola. Molto belli sono i bastioni e i resti della cinta muraria che un tempo difendevano la città dai pirati.
Dopo aver pranzato ci siamo diretti, con un autobus cittadino, verso uno dei due forti gemelli che sovrastano la città. Rimaniamo sempre dell’idea che prendere il bus urbano giusto, sia questione di pura fortuna.
La posizione del forte è molto bella e tranquilla, un oasi di pace in una città altrimenti caotica!! I vari musei, situati all’interno dei bastioni e delle fortezze, ci lasciano alquanto delusi. Per fortuna il costo d’entrata è abbastanza contenuto!! Per tornare a Merida prendiamo per l’ultima volta il bus della compagnia ADO, la quale, ci ha scarrozzato qua e là per il Messico!! MERIDA, 17 FEBBRAIO Oggi è l’ultima giornata qua in Messico. Ora che è arrivato il caldo tanto atteso noi ce ne andiamo!! In mattinata partecipiamo ad un tour gratuito del centro storico di Merida. Successivamente andiamo a visitare un parco che, secondo la guida, doveva contenere animali indigeni del Messico. Non sappiamo su che base la guida affermi questo, ma a noi leoni, ghepardi, tigri, giraffe e orsi, non sembrano animali indigeni!! Ci ha assalito un senso di tristezza nel vedere le condizioni in cui devono vivere!! Dopo pranzo e un ultimo rituale succo, ci facciamo portare da un taxista all’aeroporto!! APPROFONDIMENTI: Ciò che abbiamo visto e fatto in questo 20 giorni ci è piaciuto molto. Porteremo con noi il ricordo di villaggi sonnolenti come di città caotiche. Tra zone semidesertiche, foreste tropicali e spiagge bianchissime non c’è stato da annoiarsi!! Quello che alla fine ci ha un po’ stufato sono stati i numerosissimi siti archeologici. Parziale delusione è stata la cucina, che a parte alcune eccezioni, è risultata monotona e relativamente cara. In generale, il rapporto qualità prezzo è alquanto scadente.
La gente è più introversa di quanto ci aspettavamo, ma basta poco per vederli sorridere e fare amicizia. Nella maggior parte dei casi sono stati generosi, pronti ad aiutarci, senza volere niente in cambio.
Assolutamente ineccepibile è stato il servizio dei BUS che ci hanno scarrozzato per migliaia di chilometri senza mai nessun problema. Un po’ meno belle sono le strade, spesso mal tenute e piene di dossi rallenta traffico.
In generale, i momenti migliori sono stati quando abbiamo evitato la grande massa di turisti. Ad esempio portiamo un bellissimo ricordo della cittadina di Mitla e dei bus urbani di 2° classe.
La natura, per quel poco che abbiamo visitato, è veramente magnifica!! Peccato che i tour naturalistici sono i più costosi e difficili da realizzare.
Particolare è la quantità di persone che cercano di vendere vari prodotti. In alcuni casi, a noi è sembrato, di osservare più gente che vende di quella che compra.
Alcuni negozi ci hanno fatto sorridere in quanto, dall’entrata al fondo offrivano: cellulari, gomme e batterie per auto, stereo e televisioni, elettrodomestici, bici e motorini, mobili e divani e persino una banca, il tutto in 200mq.
Il Messico è un paese dai grandi contrasti e proprio in questo risiede la sua bellezza!! Per Mangiare spostarci e dormire abbiamo speso circa 850 Euro per 20 giorni. Ma col senno di poi, qualche euro in più per dormire meglio, non sarebbe stato male.
Ma ora, alla fine di tutto, come direbbe il nostro omino ADO,…YA VAMOS A PARTIR!!!