Uno sguardo sull’Africa
Dal giardino delle spezie, al villaggio dei pescatori, accompagnati dai ragazzi del posto, che contrariamente ai tour operetor hanno prezzi onesti promettendo e mantenendo un servizio identico se non a volte migliore. Ma cio’ che piu’ resta nel cuore é il safari in Tanzania. Quanti animali visti in un solo giorno! Ma non solo gli animali, anche l’impatto cosi’ forte con una natura del tutto predominante inizialmente ti spiazza, poi ti riempie il cuore.
Anche la notte passata in tenda ad ascoltare ogni rumore, ogni sibilo, e che dire poi del masai chiamato appena con un filo di voce, che subito pronto si presenta sulla soglia della tenda per portarti a cena. Solo la luce delle lampade a petrolio, la luce della luna e delle stelle. Una candela sul tavolo che illumina la cena, il barrito dell’elefante che ti accompagna nella notte e le bolle d’aria che dall’acqua della palude ci fanno sorridere pensando agli ippopotami.
E’ un’esperienza unica che mi sento di consigliare a tutti, non abbiate timore di insetti, animali o altro, quando hai davanti agli occhi la bellezza infinita della natura africana, tutto passa in secondo piano.
Non sottovalutate le vaccinazioni che non sono necessarie per chi fa il safari, come dicono in Italia, ma per chi va a Zanzibar e si fa la settimana di mare, perchè in realta’ le zanazare nei parchi non ci sono, ma sono nei centri abitati! fate la profilassi antimalarica, la gente non lo sa, ma dall’inizio della stagione sono quaranta gli italiani che hanno contratto questa malattia! Per il resto godetevi al massimo la vostra vacanza in Tanzania, e non limitatevi alla spiaggia di Kiwenga, andate in giro, senza paura, palate con la gente del posto, ascoltateli, liberatevi del superfluo e regalatelo a loro. Prima di ripartire per l’Italia lasciate a loro shampoo, creme, medicine, e quant’altro potete.
Se a casa avete magliette, quaderni , penne, portateli con voi, e regalateli ai bambini, non date loro soldi, ma oggetti di questo genere. Ogni volta che vado in Africa non ho piu’ voglia di tornare a casa, chiudo gli occhi e vedo i sorrisi di chi non ha niente, ma é comunque felice, sento il rumore dei vecchi autobus e il vociare della gente al mercato, vedo il tramonto dietro agli alberi di acacia, e mi scopro a sussurrare ancora: “Masai…”