Vagabondando per la Baviera

L'esperienza e' stata quella di voler percorrere a piedi il cosi'detto "Ludwig Trek" un percorso lungo circa 130 kilometri che si snoda in Baviera attraverso laghi,colline e foreste offrendo splendidi panorami in una tra le piu' belle regioni della Germania. Il percorso non presenta difficolta' e puo' essere fatto in tutti periodi dell'anno...
Scritto da: bertolani
vagabondando per la baviera
Partenza il: 08/04/2005
Ritorno il: 15/04/2005
Ascolta i podcast
 
L’esperienza e’ stata quella di voler percorrere a piedi il cosi’detto “Ludwig Trek” un percorso lungo circa 130 kilometri che si snoda in Baviera attraverso laghi,colline e foreste offrendo splendidi panorami in una tra le piu’ belle regioni della Germania. Il percorso non presenta difficolta’ e puo’ essere fatto in tutti periodi dell’anno privilegiando quelli primaverili o autunnali che permettono di apprezzare un paesaggio sempre cangiante e senza il consueto affollamento turistico del periodo estivo.La ricettivita’ logistica e’ eccellente e a costi moderati.

Diario di viaggio Partenza da MI con tempo soleggiato e arrivo a OBERAU (vicino a Garmisch) sotto la neve.

Le nevicate iniziano al passo del Brennero e continuano piu’ intensamente dopo Insbruck ove la strada s’inerpica in montagna in direzione di Garmish.

Sabato 9/4/2005 Pernottamento nel grazioso Hotel Post di Oberau e discreta cena nel ristorante attiguo.

Grande preoccupazione per il cattivo tempo che potrebbe ostacolare la fattibilita’ del trekking ma l’ottimismo e’ grande.

Domenica 10/4/2005 Dopo ottimo frustuck, la partenza avviene con tempo molto incerto : la neve e’ presente ovunque.

Arrivo a Fussen in perfetto orario (ore 11) per prendere un treno in partenza per MONACO e successivamente per STARNGARDEN dopo aver parcheggiato l’auto nei pressi della stazione. L’aiuto di un ragazzo tedesco si rivela provvidenziale per ottenere rapidamente il rilascio del biglietto con un sistema automatico.

Verso le ore 13.30 arrivo a STARNGARDEN,un piacevole paesino adagiato sulle sponde del lago omonimo.

Nei pressi della stazione una libreria inconsuetamente aperta in giorno festivo offre l’opportunita’ di acquistare le mappe geografiche che si dimostreranno indispensabili per l’identificazione del percorso e delle possibilita’ di pernottamento . Contrariamente al suggerimento riportato sulla guida ufficiale si decide di iniziare il trekking nonostante l’ora un po’ tarda . Il sentiero inizia superando una collinetta (scarse indicazioni) e percorrendo una graziosissima valletta affiancata da boschi e prati che offrono occasione di svago ai tedeschi nelle giornate festive; il sentiero conduce verso la localita’ di MAISING , piccolo nucleo di case che si trova nei pressi di un laghetto-parco che offre dimora a numerosi uccelli acquatici. L’occasione per gustare pienamente il panorama ai bordi di questo bel laghetto e’ ostacolata dalla presenza di un leggero vento e dal tempo incerto che suggeriscono una sosta –caffe’nell’attiguo ristorante con tavolini all’aperto.

Si riprende il percorso verso ASHERING ove l’assenza di una Gasthof induce a proseguire. La visione di numerosi caprioli al pascolo rallegra il clima della della giornata costantemente in conflitto tra nuvole e schiarite . Alcuni intensi fasci di luce riescono a superare con qualche difficolta’ il cielo tenebroso miracolando di sole le vicine colline.

Finalmente viene raggiunto il paesino di ANDECHS arroccato su una collina dominata da un bel monastero e da una grande birreria dove i tedeschi si preoccupano di soddisfare i bisogni del “corpo” dopo aver curato quelli dello spirito;questi ultimi sembrano comunque i meno “pressanti”considerando il differente numero delle presenze nei due luoghi di cura .

Una Gasthof chiusa per ristrutturazione e un’altra che offre solo servizio di ristorazione inducono a optare per l’unica alternativa disponibile rappresentata da un garni (Zum Post) che si dimostrera’ il migliore in assoluto per il servizio di Frhusthuk offerto.

Lunedi’ 11 Aprile 2005.

Purtroppo la buona colazione mattutina non e’ di alcuna utilita’ per curare le prime vesciche ai piedi che gia’la sera precedente si annunciano con un po’ di dolore.

Una provvidenziale farmacia nei pressi della Gasthof vende dei cerotti che non abbandoneranno mai piu’i piedi per tutta la settimana.

Dopo la visita al Monastero , un sentiero lungo una bella valletta alberata conduce al vicino paesino di HERSHING (6Km.) adagiato sull’AMMERSEE.

L’assenza di battelli (presenti solo durante il periodo estivo) che avrebbero consentito l’attraversamento del lago, crea il primo imprevisto che viene superato con la decisione di prendere un autobus fino alla localita’FISHEN e poi proseguire a piedi. L’asfalto della strada provinciale e alcuni prati che si presentano pero’ allagati ostacolano questo percorso (5KM.) che si prospettava inizialmente molto piu’ agevole.

Una sosta-panchina con frugale panino, anticipa l’arrivo a DIESSEN che si affaccia allo stesso lago ma in posizione diagonalmente opposta a HERSHING.

Un bel monastero barocco sovrasta il paesino e indica la direzione per raggiungere dopo prati e collinette , la estesa foresta di stato bavarese che viene attraversata prima di arrivare a WESSOBRUN (monastero agostiniano con chiesa) . I piedi doloranti e affaticati dal lungo percorso trovano finalmente riposo presso la Gasthof inusualmente chiamata “POST” dove un affabile gestore interessato alle cantine di vino italiane serve la cena . I piedi soffrono sempre nonostante la degustazione delle buone specialita’ tedesche. Martedi’12 Aprile 2005 Dopo la consueta visita all’Abazia incorniciata da un grande cortile e una curiosa occhiata ad un pietrone collocato sotto un quercia di fronte alla Gasthof (prima iscrizione in lingua tedesca risalente all’825 d.C.), ci si avvia per prati e boschi che salgono dolcemente. Il percorso si snoda in un paesaggio paradisiaco anche perche’ per diverse ore non si incontra nessuno. Il silenzio di clausura e’ interrotto solo dal canto degli uccellini che si librano nel cielo volando da un albero all’altro.

Il lungo sentiero attraversa poi una deserta labirintica foresta (proibita ad auto e moto) e conduce la paesino di HETTEN che si trova ai piedi di una collina che si dimostrera’ la meta piu’ alta raggiunta durante il percorso (890 metri!). La vetta offre una piacevosissima vista soprattutto perche’ assaporata al sole e in compagnia di un buon caffe’ servito dalla terrazza di un “caruccio” ristorante turistico sito nei pressi dell’Osservatorio.

La discesa sul versante opposto in pochi minuti permette di raggiungere HONENPEISSENBERG una vecchia ma ordinata citta’ mineraria toccata marginalmente dal percorso che si tuffa successivamente nella gola formata dal torrente AMMER, anticamente sede di un grande ghiacciaio. Si segue il corso del fiume (temoli?) fino a raggiungere un vecchio ponte in legno protetto da un tettuccio spiovente. La visione romantica del luogo con il suo ponticello, sotto cui scorre il torrente , e’ ulteriormente valorizzata dal completo silenzio della natura .

Purtroppo l’ora tarda e l’inclemenza del tempo che si preannuncia piovigginoso, non permette di gustare pienamente questo quadro rupestre con una sosta rilassante.

Il sentiero da questo momento si inerpica in un bosco che sembra non avere mai fine e che mette a dura resistenza la capacita’ fisica con un saliscendi su scalette , passerelle di legno e dirupi scoscesi .Finalmente la luce appare e fa presagire che lo sforzo e’ in fase terminale . La stanchezza e’ tale che non permette di raggiungere la meta prefissata di ROTTENBUCH suggerendo una fermata per il pernottamento al primo Gasthof che si dimostrera’ il piu’ bello in assoluto di tutto il trekking (localita’ MOSS) .Il provvidenziale rifugio permette di evitare cosi’,le prime gocce di pioggia della giornata.

Mercoledi’ 13 Aprile 2005 Un buon riposo e l’ottima colazione accompagnata dal cinguettio di alcuni uccellini chiusi purtroppo in una gabbia nella sala della gasthof circondata da prati e boschi , preannunciano favorevolmente l’inizio della quarta giornata del trekking. Dopo circa un Kilometro si raggiunge ROTTEMBUCH nota per la bellissima abazia agostiniana con la sua chiesa barocca..

Dopo il consueto rifornimento di cerotti “antivescica” in una piccola farmacia del paese, il percorso si inerpica lungo una strada affiancata da curiose casette una delle quali ha nel giardino un laghetto con anatre e trote fario sogno di ogni pescatore. Dopo l’attraversamento di pascoli e boschi si giunge a WILSTEIG che vanta una una piccola chiesa barocca sulla cima di una collinetta e preannuncia l’incontro con un’altra mini chiesetta con all’interno delle “panchine” miniaturizzate.

Dopo altri prati e boschi finalmente il paesino di WIES offre una meritata sosta con panino,caffe’e visita alla chiesa nota per la drammaticita’ espressa da una statua del Gesu’ flagellato collocata sull’altare maggiore. Poiche’ le mete piu’ impegnative sono in genere anche quelle piu’vissute e apprezzate, si decide di proseguire per la variante piu’ lunga (10 Km.).

Si lascia il paese attraversando una specie di tundra dal sapore finlandese ove gli acquitrini e la caratteristica vegetazione vengono superate grazie alla presenza di un sentiero “galleggiante”costruito su ponticelli e assi di legno che generano una coreografia da safari. Gli intricati passaggi favoriscono pero’ la perdita dell’orientamento. La direzione alla fine viene recuperata nei pressi di STEINGADEN tranquillo paese in mezzo alle colline.

Dopo circa 4 Km si raggiunge il villaggio agricolo (mucche) di PREM ove la stanchezza e il dolore ai piedi suggeriscono un pernottamento forzato in una zimmer privata. Una gasthof adiacente che viene raggiunta in pantofole, offre ospitalita’per una buona cena di specialita’ tedesche anche se il gestore, che si sente mezzo italiano,invita alla degustazione di pietanze asiatiche cercando di approfittare delle competenze culinarie della cameriera-cuoca di origine cinese.

Giovedi’ 14 Aprile 2005 L’uscita da PREM presenta qualche incertezza che viene superata raggiungendo un grande bacino alimentato dal fiume LECH . Lo specchio d’acqua riflette finalmente i raggi di una bella giornata di sole che invita ad alleggerire l’abbigliamento escursionistico e a disquisire su aspettative,comportamenti e senso della vita di noi poveri mortali.

Lasciato il corso d’acqua,il percorso si snoda in salita’ seguendo una stradina asfaltata che finisce poi per tuffarsi verso TRAUGAU per poi risalire una collinetta boschiva superata la quale si affacciano prati immensi che portano verso BERGOF.

La decisione di fare una sosta panino nei pressi della chiesetta barocca di San Peter costa purtroppo uno strappo ai pantaloni da trekking che rimangono agganciati al filo spinato di uno steccato vendicativo per non essere stato scavalcato con la consueta agilita’.

La vista splendida e la pace del luogo vengono interrotti dall’arrivo di un solitario ciclista che si ferma a condividere la bellezza del luogo sotto un bel sole primaverile.

La discesa verso BERGHOF induce poi a seguire per qualche Kilometro la strada provinciale dove in prossimita’ di una deviazione,una gastehouse offre l’opportunita’per un’altra fermata indotta da una crisi-cerotto.

La gravita’ della situazione e’ tale che si valuta la possibilita’di interrompere il viaggio e proseguire in autobus considerando che la citta’ di FUSSEN e’ abbastanza vicina.

Dopo ampie riflessioni su cosa fare, si decide,non all’unanimita’, di proseguire in direzione BRUNNEN che dista circa 6 kilometri senza sapere pero’ se essa offrira’ un rifugio per il pernottamento. Il sentiero e’ percorso da alcuni ciclisti e prosegue agevolmente costeggiando in lontananza il FORGENSEE , il lago ove si affaccia la cittadina di FUSSEN , meta finale del viaggio. Dopo circa due ore, nei pressi della meta, la presenza di una inaspettata gasthof si dimostra utilissima per smorzare tutte le preoccupazioni legate alle difficolta’ di camminare speditamente e senza dolore. Giornata coronata da un caldo e splendido sole.

Venerdi’ 15 Aprile 2005 Il castello di Neuswastein arroccato su un verde sperone roccioso appare in lontananza : piu’ che un classico maniero, esso sembra connotarsi come meta di un pellegrinaggio turistico di persone attratte da mondi fiabeschi. Ia stradina ora costeggia un torrentello fiancheggiato da alberi che pero’ deve essere ripercorso due volte : la dimenticanza nella gasthof di un bastoncino da trekking obbliga a un rientro forzato. Nei pressi di un vecchio mulino pericolante ,il sentiero si inerpica sotto il castello in una stretta gola da brivido disseminata di cartelli che avvertono di possibili rischi e pericoli. Alcune scalette e ponticelli in legno sospesi nel vuoto aiutano a superare ruggenti cascate e cascatelle fino a raggiungere una zona piu’ agevole ma franosa. Dopo la quotidiana sosta-panino consumata su una panchina ai piedi della rocca, una deviazione porta a transitare su un ponticello sospeso su un “orrido” molto profondo e da cui si gode un magnifico panorama sul castello (foto) , i laghetti retrostanti e i paesaggi collinari.

Il rientro in discesa conduce direttamente all’ingresso del maniero e a percorrere i cortili interni . Alcuni turisti pigramente appisolati al sole attendono il momento di accedere con le visite guidate.

La stanchezza rilevante ,i piedi doloranti ,il peso degli zaini sembrano ostacolare la volonta’ di proseguire senza aiuto e cosi’ si opta per la saggia alternativa di approfittare del passaggio di un autobus volante.

Fussen, la meta terminale del viaggio, ci accoglie finalmente senza neve e con un affollamento certamente piu’ elevato rispetto al momento della partenza quando il paesaggio rivestiva un aspetto siberiano.

La stupenda giornata di sole e uno sguardo al tempo trascorso ci fa rivivere per un attimo gli istanti piu’ belli e simpatici della idilliaca escursione.

I ricordi paesaggistici e urbanistici piu’ belli: + La selvaggia gola del fiume Ammer; + La cupola della chiesa di Wiess; + I boschi,i torrentelli , le colline e le foreste bavaresi; + La pace e il silenzio della natura; + La coreografia del castello di Neuswastein.

I ricordi piu’ simpatici e apprezzati: + I frustuck mattutini; + L’arrivo pomeridiano alle gasthof + Il caffe’ gustato sulla collina di Honenpeissenberg; + La chiaccherata con il gestore del gasthof di Prem

I ricordi meno piacevoli: Le camminate con le vesciche ai piedi Alla prossima…

Giorgio Bertolani bertolani.Giorgio@libero.It



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche