Rimini Vienna in auto

Da tanto sognavo di andare a Vienna, per vedere le oepre di Klimt, e magari scoprire la città…Finalmente dopo due anni convinco Fabio, il mio ragazzo, che è un’opera buona farmi contenta, ed eccoci qua alla volta di Vienna, in auto (da Rimini 770km). Si parte il giorno dell’Epifania, cosi evitiamo il traffico dei Tir. Arriviamo al confine...
Scritto da: Fabio 100
rimini vienna in auto
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Da tanto sognavo di andare a Vienna, per vedere le oepre di Klimt, e magari scoprire la città…Finalmente dopo due anni convinco Fabio, il mio ragazzo, che è un’opera buona farmi contenta, ed eccoci qua alla volta di Vienna, in auto (da Rimini 770km). Si parte il giorno dell’Epifania, cosi evitiamo il traffico dei Tir. Arriviamo al confine intorno alle ore 13.30. Tempo decente ma freddo, strade pulite dalla neve. Ci fermiamo a fare rifornimento al primo Rastation (i nostri autogrill), il diesel dopo il confine costa poco meno 1,050. Nel limite del possibile faremo il pieno a Vienna, dove costa molto meno. Puntiamo verso Vienna con un po’ di ingorghi per via dei lavori presso Graz. Prima delle 18.00 siamo dal sig. Gally (www.Gally.Biz) dove abbiamo prenotato un appartamento per cinque notti (54€ a notte), il titolare parla un italiano perfetto, gentile ma di pochissime parole… e non si farà vivo fino al mattino della partenza. La stanza ampia, calda e ben pulita ci da il benvenuto..Li usano strani piumoni piuttosto corti, se si ha la possibilità, meglio portarsi un paio di coperte! L’appartamento ha anche un angolo cottura ideale per chi ama il caffè, perché in tutta Vienna non troveremo un vero caffè decente! Inoltre se si ha voglia o tempo ci si può cucinare un piatto di pasta…Ci accorgiamo che tutte le persone di passaggio hanno lasciato qualcosa (molti italiani perché c’è tanta pasta barilla) noi decidiamo di lasciare del bagnoschiuma acquistato li, visto che nel bagno non c’è. Dopo una mini sistemata scendiamo giù e facciamo un giro al volo sulla strada principale (mariahilf strasse).I negozi chiudono alle 18.00 e così il biglietto per i mezzi pubblici lo compreremo il mattino seguente, in due, per quattro giorni non conviene fare la Vienna Card, molto meglio il ticket da otto strisce, costa meno e con la Vienna card gli sconti sui musei sono irrisori! Il giorno seguente (07/01/06) si va dritti a naschmarkt (metro u4) dove il sabato fanno il mercatino delle pulci, ma se proseguite fino alla Secessione potete fermavi per pranzo o per fare spesa, visto che i chioschi stabili vendono ogni tipo di ben di Dio…Tant’è vero che è stato molto difficile dissuadere Fabio riguardo l’acquisto di un Kebab… E finalmente eccolo la… il palazzo della Secessione, palazzo bianco con la sua famosa cupola dorata. All’interno si trova il fregio di Beethoven di Klimt, (6€). Assolutamente da vedere!!! Dopo alcune foto decidiamo di buttarci in tutta fretta verso il MAK, museo di arte moderna applicata – visto che il Sabato l’ingresso è gratuito. Quando entrate tenete i vostri cappotti addosso e le borse sul davanti altrimenti ve la fanno lasciare al guardaroba 0,70 €. Interessante!!! Anche se non sembrano particolarmente simpatici, il bozzetto per Il Fregio Stoclet ne vale la pena… rinuncio a fare acquisti dentro lo shop, troppo caro, adoro questi shop sono pieni di cose inutili che mi fanno impazzire! Pranziamo in giro con dei panini, siamo partiti con super scorte che ci basteranno fino alla fine del viaggio…E subito via per il museo statale di Vienna che si trova in Karls Plaz (€9). All’interno, oltre alla storia di Vienna si trovano anche alcuni quadri di Klimt e Egon Schiele. Dopo il trittico dei musei si punta dritti al centro per assaggiare una buona sachertorte. Non Scegliamo ne Sacher e ne Demel, ma puntiamo verso Aida, ha ben 23 punti in tutta Vienna. Ci accorgiamo ben presto che questo bar – o punto di ritrovo – è frequentato in maggioranza dai viennesi, è difficile trovare uno straniero. (non scegliete Aida di fianco al Duomo di Santo Stefano, sempre affollato). In definitiva Strudel, Sachertorte e due caffè (più mancia che è quasi obbligatoria) €7. Bhè, direi che può bastare, così prendiamo la strada di casa, dove vi rimarremo fino al mattino Seguente… (08/01/2006) Partiamo con tutta calma passando per Karls Platz, direzione Belvedere, dove a quanto pare sono esposti i quadri più famosi di Klimt (non fermatevi al bar di fronte all’entrata che dice di essere di italiano!). Il Belvedere €9, offre un bellissimo spettacolo, prendete una audioguida €2,80 una basta ed avanza per due persone se alzate un po’ il volume. Purtroppo i giardini sono coperti dalla neve, e visto che siamo già abbastanza cotti, decidiamo di non passeggiare fino alla parte bassa dove espongono principalmente arte medievale, per noi poco interessante, così ci dirigiamo verso casa per pranzare.

Il Pomeriggio lo riserviamo all’Albertina, (€ 9) museo che ha tante di quelle cose da far vedere che durante l’anno espone le opere a rotazione. Noi, ignoranti di questa cosa, credevamo di vedere quadri di Klimt, ed invece ci siamo ritrovati ben altro, quindi meglio chiedere prima cosa c’è esposto. Attenzione! Un po’ per la delusione, vogliamo concludere al giornata al meglio, così ci facciamo una passeggiata su Kartner Strasse… e li non resistiamo ad un’altra tentazione e come veri viennesi, finiamo per mangiare Hot dog presso un Wursterland (chioschi dove ti servono hot dog, o wurstel a fette con l’immancabile senape!) che si trovano un po’ ovunque. €2,80, Buoni ed economici.

Lunedì mattina, (09/01/2006) capito l’andazzo, Fabio si alza prima e va in stazione per prendere la colazione presso Strock (diversi punti ubicati in tutta la città) oppure Anker, a quanto pare vanno alla grande e tutto sommato i cornetti sono piuttosto buoni. Colazione e via verso la KunstHaus. Di lunedì mattina il biglietto costa la metà €4,50. Un palazzo spettacolare che non ha angoli (basta vedere il pavimento che risale verso gli spigoli)…E le opere dell’artista viennese fuori dal comune che ha progettato la casa (hubert wasser). Veramente bello per gli amanti dell’arte e non, non mancate questa tappa! Un paio di vie più avanti c’è anche un vecchio magazzino Michelin riprogettato da lui e di fronte un palazzo, sembrano quasi specchiarsi l’uno nell’altro… Il vecchio magazzino ora è un village dove vi spenneranno a dovere se vi lasciate corrompere da tutte quelle cose colorate… noi decidiamo di fermarci e fare il punto della situazione mentre ci beviamo un bicchiere di vino al bar nel centro del village, dove possiamo anche ammirare la struttura in tutta la sua bellezza… Una chicca: scendete nei bagni che sono a pagamento ( 0,60 €) sono imperdibili!!! Il resto della giornata lo passiamo sul tram 1 e 2 che in senso opposto fanno il giro del Ring (la strada che delinea il centro), fuori il freddo si fa sentire –7. Visitiamo rapidamente il parlamento, la Rathaus (il comune) e poi su per Joseph strasse (una strada dove si possono trovare tanti negozi molto diversi dai classici francising che ci sono in centro. Per la sera decidiamo di mangiare in un localino e ci buttiamo nella zona universitaria dove scegliamo Nudel e Strudel. Due secondi con due birre € 20… ma non vi nego che la mia Schnitzel (cottoletta) ha lasciato l’impronta d’olio nel piatto. Potete mangiarla da Figlmuller se trovate posto… sembrava molto più invitante! Si torna a casa, stanchi e consapevoli di affrontare domani l’ultimo giorno. (10/01/2006) Fortunamante anche oggi il tempo è bello, la neve o meglio il ghiaccio però regna in tutta la città soprattutto nei parchi, che da a Vienna quel tocco in più di magia. Primo appuntamento al Prater dove agli inizi di gennaio è tutto chiuso (anche la ruota)… La nostra proverbiale sfiga… Ci dirigiamo verso la periferia – fermata metro heiligenstadt – dove troviamo il complesso di case popolari volute da Karl Marx, un paio di foto e mentre risaliamo in metro ci compriamo delle curiose patate cotte sulla brace €1 (ne danno circa una decina) che ci riscaldano. Andiamo verso il palazzo di Schonbrunn, pazzesco a dirsi, ma preferiamo non entrare, visto che è quasi ora di pranzo, e preferiamo dedicare il resto della giornata alle vie della città.

L’ultimo pomeriggio ci dedichiamo interamente al centro, in una lunga passeggiata – ultimo tratto della mariailfer strasse verso il ring – costellato di negozi di ogni tipo. Visitiamo l’Hofburg, Kolnstrasse (dove si trova Demel) e Grabel strasse, entrambe isole pedonali che portano verso il duomo di santo stefano. Per finire ci condediamo un’ultima cena presso un localino del centro ma un po’ nascosto €20..Hubert, non particolarmente degno di nota, e ancora puzziamo di fritto… Una bella vacanza dove da tempo non vedevamo dei servizi pubblici funzionare in modo cosi perfetto, i viennesi sono delle persone molto riservate, difficilmente elargiscono sorrisi.Per alcune dritte turistiche ci siamo affidati alla Lonely Placet, fate attenzione però a chi la scrive, l’autore, un inglese o americano, da consigli culinari, non proprio autorevoli per gli italiani! In definitiva viva il turismo “fai da te” Fabio Simona



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