Iniziare il 2006 a Berlino

4 gennaio 2006 Partiamo in orario quasi perfetto dall’aeroporto di Pisa con volo Easyjet - € 165 a persona tutto compreso andata e ritorno - delle 20,55 ed arriviamo a Berlino Schoenefeld dieci minuti prima rispetto alle previste 22,50. La famiglia è al completo: mia moglie, le nostre figlie (10 e 14 anni), il sottoscritto. Data l’ora...
Scritto da: Marco Casarino
iniziare il 2006 a berlino
Partenza il: 04/01/2005
Ritorno il: 07/01/2005
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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4 gennaio 2006 Partiamo in orario quasi perfetto dall’aeroporto di Pisa con volo Easyjet – € 165 a persona tutto compreso andata e ritorno – delle 20,55 ed arriviamo a Berlino Schoenefeld dieci minuti prima rispetto alle previste 22,50. La famiglia è al completo: mia moglie, le nostre figlie (10 e 14 anni), il sottoscritto. Data l’ora optiamo per il taxi. Circa trenta minuti per raggiungere l’Amaryl City Hotel, Lietzenburger Strasse, 76, a due minuti dalla stazione Metro Uhlandstrasse (capolinea della U1), sulla Kurfurstendamm e a 5 minuti dalla stazione dello ZOO di Berlino. Costo della tratta 30 euro, senza ricevuta, anche se il tassametro indicava 29,10 euro. Tralascio la discussione, ma osservo come erroneamente la letteratura consideri deontologicamente diversi il tassista berlinese da quello operante a latitudini inferiori. L’albergo, prenotato su www.Venere.Com, è pulito, la camera spaziosa, l’arredamento essenziale ma in stato di perfetta efficienza e manutenzione, la tv trasmette esclusivamente programmi in lingua tedesca (considero questo elemento una benedizione), la mattina dopo scopriamo che la colazione è dignitosa. Tenuto conto della posizione, strategica, e del costo, 104 euro a notte, mi sento di consigliarlo. Unico neo, inaspettato, la richiesta di pagamento anticipato. Non viene accettata, inoltre, la carta di credito, adducendo come motivazione la tariffa promozionale già scontata per la prenotazione web. Anche in questo caso, avendo disponibile il contante, evito di aprire una vertenza. A mezzanotte e mezza siamo già tutti a dormire. Dimenticavo, il tempo. Gennaio è il mese più freddo e nuvoloso dell’anno a Berlino, secondo la guida Touring. Temperatura media diurna 2, notturna -3, ore di sole 2. Nei giorni in cui siamo stati a Berlino le temperature hanno oscillato intorno ai zero gradi, di sole nemmeno la parvenza, nuvolosità costante, per un’oretta una spruzzata di neve. 5 gennaio 2006 In pochi minuti a piedi arriviamo alla Kaiser-Wilhelm-Gedachtniskirke, la chiesa spezzata, punto di partenza per la visita. Al punto informativo della BVG, l’azienda trasporti berlinese, della stazione dello Zoo, acquistiamo i biglietti per i giorni di permanenza. La scelta è per il biglietto per piccoli gruppi (14,80 euro al giorno per le zone A e B, 15,00 se si vuole includere anche la zona C), il più conveniente, anche se obbliga a viaggiare sempre insieme.

Cominciamo quindi con un giro panoramico dal bus 100, da capolinea a capolinea, e con l’occasione ci riscaldiamo un po’. Scendiamo quindi ad Alexander platz. Il confronto, ancora possibile a distanza di 15 anni dalla riunificazione, tra la zona est e quella ovest, è evidente dall’esame dell’urbanistica, della tipologia delle costruzioni, dall’architettura delle piazze. Alexander platz è enorme, evoca romanzi, film, eventi. Ma un occhio ignorante percepisce solo la vastità e l’assenza di un’idea urbanistica. Tornando a piedi verso la porta di Brandeburgo attraversiamo la Marx Engels Forum, grande piazza alberata, e visitiamo Marienkirche, la più antica parrocchia di Berlino, chiesa luterana. Da fuori ammiriamo il Berliner Rathaus, il municipio rosso. Saliamo sul primo tram che passa e dopo due fermate scendiamo all’altezza del Pergamon Museum.

Prima di entrare frugale pranzo a base di wurstel, patatine fritte, birra, caffè. Le ragazze entrano gratis, il biglietto è solo 8 euro in due. Questo è avvicinare le persone all’arte ed alla storia! Non è sufficiente scervellarsi per elaborare frasi ad effetto per descrivere la meraviglia che si incontra. Occorre vederla. Ed appena finito di ammirare il grande altare di Pergamo in sequenza si incontrano la ricostruzione in un museo della porta di accesso del mercato di Mileto e le decorazioni della porta di Isthar di Babilonia. Solo questa visita merita il viaggio.

All’uscita due passi e poi il bus 100 ci porta per tutto il viale Unter den Linden fino alla Porta di Brandeburgo. Mentre facciamo le foto comincia a nevicare. Andiamo quindi fino al Reichstag e ci mettiamo in coda per salire sulla cupola. Nel frattempo la luce solare se n’è andata, ed ammiriamo il panorama da lassù in virtù della somma delle illuminazioni notturne della città. Se anche dovete aspettare, non spaventatevi della coda. La cupola è davvero un capolavoro moderno di architettura. Il “nostro” bus 100 ci porta alla stazione dello Zoo. Di qui a piedi all’albergo. Dopo un po’ di riposo si riparte. Metropolitana da Uhlandstrasse fino a Friedrichstrasse. Qui a piedi verso la Galerie Lafayette. Due isolati prima, sulla sinistra, rientrando di 50 passi, ristorante enoteca Sagrantino. Ottima cena a base di menu italiano, costi ragionevoli, trattamento molto familiare. Anche qui non gradiscono la carta di credito. Cena per 73 euro. Benedico il fatto che, contrariamente alle mie solite abitudini, la mattina ero passato dalla banca per ritirare dei contanti in quantità adeguata.

Di nuovo in metro andiamo fino a Postdammer platz. Anche per chi come me non è appassionato di architettura la vista della piazza impressiona per l’ardire delle costruzioni e la vitalità e lo slancio di futuro che trasmette. Impressionante l’orma a terra del percorso del muro, fenditura ancora aperta nell’anima di questa città. La metro ci porta in albergo intorno a mezzanotte. Nei giorni di permanenza non abbiamo incontrato nessuna persona potenzialmente od apparentemente pericolosa o molesta. Lo stesso dicasi per quanto riguarda mendicanti o persone senza fissa dimora.

6 gennaio 2006 La guida del Touring preconizzava la chiusura, nel giorno dell’Epifania, di negozi e musei. Ci eravamo preparati ad un programma alternativo, ma verificato che i negozi erano aperti abbiamo provato a visitare il Judische Abteilung des Berlin Museum (fermata metro Hallesches Tor), il museo della cultura ebraica. Biglietto d’ingresso “famiglia” per complessivi 10 euro. E’ bellissimo. Per l’architettura, l’esposizione, il percorso interno al museo, i contenuti. Non si può venire a Berlino senza passare di qui. Quindi a piedi fino a Checkpoint charlie. Dopo pranzo (Badaro, porto di mare ad angolo su Kochstrasse, pasto completo 60 euro) visita al Museo del muro. La visita è obbligatoria per far percepire ai ragazzi che non hanno vissuto il muro che cosa esso ha significato, anche se il costo è sproporzionato (24,50 euro totali). Il book shop del museo è più caro e meno fornito di testi in italiano di altri negozi di souvenir con il marchio Berlin. Con la metro torniamo a Postdammer platz, che ammiriamo anche con la luce(?) solare e lì con il bus 200 facciamo un altro tour, fino al capolinea, questa volta nel quartiere est. L’occhio rende meglio di qualunque descrizione la percezione di cosa dovesse essere la vita sotto il “regime”. Al ritorno si ammira l’architettura della Philarmonie e si passa a fianco dal Bauhaus Archiv. Cena al Ristorante da Papà, Uhlandstrasse 29, a 30 passi dall’albergo. Cucina italiana. Un piatto per ciascuno: la stanchezza superava l’appetito. Col bere ed il caffè 45 euro. Da consigliare. Distrutti andiamo a letto.

7 gennaio 2006 Oggi è più freddo degli altri giorni, la colonnina non supera mai lo zero e per molta parte della giornata se ne sta abbondantemente al di sotto. Forse è per il fatto che, partendo nel pomeriggio, abbiamo anticipato le operazioni mattutine. Comunque il programma prevede: visita al castello di Charlottenburg, Museo Egizio, quindi tour di ripasso nel centro, ritorno in albergo ed aeroporto. Arrivati al castello prendiamo atto che, ormai da tempo, il Museo egizio si è trasferito nella zona museale, nell’edificio dell’Altes Museum, la cui entrata è posta ad angolo retto con il Dom e parallela all’Unter den Linden. Con due bus arriviamo velocemente presso la nuova, per noi, localizzazione del museo. E’ comunque presto, siamo i primi visitatori. Le ragazze entrano gratis, a tutti viene data senza costi un’audioguida che ci aiuta non poco nella visita al museo che, dal 2009, sarà definitivamente trasferito presso il Neues Museum, attualmente in fase di ristrutturazione. Avendo già visitato i musei di Parigi, Londra e Torino non avevo grandi aspettative, ma la vista di un solo pezzo esposto merita l’ingresso e la fama che lo circonda. Il busto di Nefertiti rappresenta una donna di bellezza e perfezione indimenticabili. Vederlo merita proprio. Sicuramente una delle immagini di Berlino che più profondamente sono incise nella mia memoria. Dopo l’antico il moderno: giro nella filiale berlinese delle Galeries Lafayette, ultimo sguardo alla porta di Brandeburgo e poi il 100 ci riporta all’albergo. Vero pranzo veloce, molto fast e poco food. Quindi dall’albergo combinazione di Metro (U1 fino a Mockernbrucke, poi U7 fino al capolinea Rudow) e bus – n.171 – fino all’aeroporto che è anche capolinea. Il check in è self service, le istruzioni sono chiare e la transazione veloce. Meglio di quanto pensassi. Il volo è invece in ritardo di quasi 45 minuti, si parte alle 17,45 anziché alle 17,00. Di questi, 30 vengono recuperati in volo, tanto che arriviamo a Pisa alle 19,15 invece delle 18,55. Conclusioni? Berlino merita un viaggio.



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