Rajastan e Goa

Per il nostro viaggio ci siamo appoggiati ad una genzia di Delhi (Travel Spirit international) scelta tra tante che ci avevano proposto cifre da tour operator italiano o che ci proponevano itinerari diversi da quello che volevamo fare. Arriviamo a Delhi che sono le 23:30 , la prima cosa che mi colpisce è il forte odore di canfora in Aeroporto (ma...
Scritto da: erinna77
rajastan e goa
Partenza il: 12/12/2005
Ritorno il: 26/11/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Per il nostro viaggio ci siamo appoggiati ad una genzia di Delhi (Travel Spirit international) scelta tra tante che ci avevano proposto cifre da tour operator italiano o che ci proponevano itinerari diversi da quello che volevamo fare. Arriviamo a Delhi che sono le 23:30 , la prima cosa che mi colpisce è il forte odore di canfora in Aeroporto (ma perchè lo mettono nei lavandini dei bagni?) e di legno bruciato mentre aspettavamo la macchina.

13/11/05 Delhi Delhi forse racchiude i tanti volti dell’India , la Old Delhi più magica, più sporca più sfasciata, la New Delhi con Connaught Pl. Regolare con i suoi vialoni e parchi curati dove le famiglie indiane fanno il pic nic della domenica o giocano a cricket (qui sport nazionale), solito giro turistico, Qtab Minar, la Moschea (che pare sia la più grande dell’India) e la tomba di Ghandi..E …La guida ci porta anche in un negozio dove facciamo l’errore di comprare 2 o tre cose ( errore perchè Delhi è carissima rispetto al resto dell’India).

14/11/05 Varanasi partiamo per Varanasi con un volo della Sahara Airline, prima esperienza con gli aeroporti indidani..: veniamo controllato almeno 3 volte e mi fanno pure lasciare il mio accendino a terra, nela sala d’aspetto le poche poltrone che ci sono hanno le croste di sporco, ma meglio che sedersi per terra no? Finalmente partiano, il servizio a bordo è ottimo ma arriviamo a Varanasi con più di un ora di ritardo. il nostro Albergo purtroppo non è nella città vecchia ma nel Cantonment..Uffa! La sera andiamo alla cerimonia serale sul Gange, è magnifico qui e c’è un atmosfera incredibile, la musica, l’odore d’incenso, le offerte (fiore arancione e lumino dentro una foglia) che gallegiano luccicando sul Gange,…La cerimonia finisce verso le 19, e noi cerchiamo di raggiungere la macchina per l’albergo, la città è sovrappopolata, ci sono macchine, mucche, riksho , tuk tuk, taxi , moto , tuti suonano, tutti ti spingono e cercano di parlare con te per venderti qualcosa, ci scoppia la testa e non vediamo l’ora di tornare in albergo.

15/11/05 Levataccia alle 5 del mattino per vedere come cominciano la giornata a Varanasi, boot ride sul Gange, dalla barca si vedono migliaia di persone e di colori che fanno di tutto, pregano, si lavano, nuotano allegri nel fiume, lavano i panni (anche quelli dei clienti degli hotel vengono lavati qui), sadhu vestiti di arancione proprio come il sole che sta sorgendo dietro di noi. Nel pomeriggio visitiamo il tempio della madre India ( che non miè piaciuto) , il tempio dell’università dove ci sono devoti che pregano e bagnano la rappresentazione di Shiva, e il Durgha Temple dedicato alle donne ..O almeno così ci ha detto la guida.

16/11/05 In viaggio verso Agra A Varanasi prendiamo un treno notturno per Agra, siamo in una carrozza di soli turisti e io non riesco a dormire perchè il gruppo di turisti russi non la smette di parlare e perchè l’aria condizionata è al massimo e fa troppo freddo, però il treno è pulito e le cuccette un po strette ma ci si può dormire.

17/11/05 Agra Arriviamo ad Agra con 6 ore di ritardo e siamo praticamente sfiniti, ma oggi pomerigio ci aspetta il Taj Mahal, quindi albergo, doccia , e di nuovo in giro . Il Taj Mahal è maestoso, così bianco, così grande, così decorato, valevano la pena 18 ore di treno! Visitiamo anche il Red Fort che è bolto bello.

18/11/05 Fathepur Sikri La città fantasma è affascinante, ma la truffa del telo e del cordoncino ci fa rovina la giornata praticamente comprare un telo 150 Rs che dicono andrà in beneficenza alle famigle povere per poi lasciarlo nella tomba tempio di un santo musulmano dove i guardiani gestiscono la truffa e i soldi che i turisti cretini come noi gli hanno dato.

18/11/05 Jaipur Dopo un bel viaggio in auto per le strade scassate del Rajastan arriviamo a Jaipur, l’albergo è molto bello sembra la casa di un maraja degli anni ’30, ma è molto rumoroso . La sera Suresh il nostro bravissimo autista ci porta a vsitiare un tempio relativamente nuovo , tutto in marmo bianco dove ci sono anche le immagini di Gesù e della Madonna.

19/11/05 Ci alziamo prestissimo perchè dobbiamo fare la coda per l’Elephant ride all’Amber Fort, la guida è un indiano antipatico che ci dice subito che lui è della casta dei guerrieri ( e allora?), passiamo velocemtne davanti al Wind Palace giusto per fare una foto e an diamo all’Amber Fort, alle 7 del mattino c’è già un sacco di gente in coda e un sacco di indiani che cercano di venderti di tutto , però è divertente come insisitono e inseguono il turista apeena entrato in coda. Il nostro elefante è quelo più lento e si ferma sempre per pisciar e scagazzare…Mi è venuto il mal di mare e non vedo l’ora di scendere da queso elefante. L’Amber Fort è grande, molto belli sono i muri con i mosaici di specchio ( almeno quelli che non si sono portati via), il Forte però dovrebbe essere protetto meglio.. Alcune sale sono rovinate dalle scritte col pennarello. Visitiamo anche l’osservatori che ne io ne Nik apprezziamo, sembra una costruzione fascita dell’epoca di Mussolini; la guida vorrebbe portarci in un negozio ma ci rifiutiamo di andare , non ne possiamo più di guide /commercianti, ci rovinano la bellezza del viaggio e poi non vogliamo comprare gioielli mentre ci sono bambini che fanno l’elemosina .

20/11/05 Sulla via di Deogarh Di nuovo in viagio sulle strade del Rajastan con il nostro Suresh, che ci offre pure il chai in uno di quei locali per camionisti che si trovano un po’ dappertutto sulle strade dell’India. Per strada incontriamo cammelli, le solite placide mucche , scimmie e persino un elefante, il paesaggio è arido, ma i costumi delle donne rajastani sono stupendi, anche se sono poverem indossano tantissimi gioielli, d’oro e d’argento, cavigliere enromi d’argento, orecchini da naso collegati con una catenella all’orecchio. Passiamo anche a Puchkar , ma la Camel Fair è già finita, ma la città è molto carina, con il lago al centro e le case che lo incorniciano, ci sono un sscco di negozietti per hippy e anche un sacco di fricchettoni di tutte le età. Verso sera arrviamo a Deogarh, in questo paesino non c’è niente da vedere, c’è solo il castello (che è anche il nostro albergo) che era il palazzo di un maraja, la nostra camera è magnifica, è tutta in stile mille e una notte , tutte le stanze dell’albergo hanno una loro storia (visitate il sito www.Dogarhmahal.Com) . Facciamo un giro per il paese. Qui la gente ti invita a comprare ma non è insistente come nelle altre città, sono gentilissimi e i prezzi sono molto bassi, in effetti conveniva comprare tutto qui, soprattutto l’argento, lo vendono a peso ! La cena è stataorganizzata dall’albergo, sulla terrazza a lume di candela..Che romatico..

21/11/05 Udaipur Purtroppo dobbiamo lasciare questo piccolo paradiso e tornare nell’inferno del traffico . Sulla strada per Udaipur ci fermiamo in una fabbrica di marmo per vedere come tagliano il marmo ( l’ingeniere che è dentro Nicola è venuto fuori..) ..

Il nostro albergo a Udaipur è bello ma asettico, e il personale è antipatico. La città è molto carina , anche il palazzo ( che nn mi ricordo come si chiama) con le sue vetrate coloratissime e le miniature che raccontano tante storie. Anche la visita tardopomeridiana (è già buio) del giardino merita.

22/05/06 Goa Solita coda e soliti controlli di sicurezza accuratissimi al piccolo ma pulito aeroporto di Udaipur. Partiamo con Jet Airways per Bombay dove abbiamo la connessione per Goa, il servizio a bordo è eccellente, anche il pasto a bordo , e questa volta l’aereo è puntuale. A Goa il clima è più umido e fa caldissimo, però che bello ..Il mare, le palme.. Il nostro resort (taj resort) si trova a sud della capitale dello stato di Goa a Sinquerim Beach , il resort e la nsotra camera sono bellissimi , ma nel paesino nn c’è niente e non sembra neanche di stare in India, ci sono un sacco di inglesi e ristoranti cinesi , thai, francesi e anche l’italiano, anche la spiaggia vicino all’albergo è una delusione, perchè è stata mangiata dal mare e nel periodo dei monsoni è franata , quindi la spiaggia consiste in una specie di terrazzo di sabbia dove se vuoi fare il bagno devi fare le scel ( ed evitare i soliti venditori di tutto).

Decidiamo difare un po di strada (6 km a piedi sulla sabbia) , per stare in una spiaggia decente . A goa ci sono un sacco di localini sulla spiaggia dove i lettini non costano niente ( giusto qualche rupia per le consumazioni) e la sera di può mangiare pesce in riva al mare per poche rupie.

A parte questo eravamo talmente stanche che a Goa non abbiamo visitato niente, ma non ce la facevamo più…

L’india è un paese stranissimo, dove l’antico e il moderno convivono, anche se c’è immondizia dappertutto, scocciatori, truffatori , e vi prendereta anche la cacarella, è un esperienza da fare!! Manuela (erinna77@yahoo.It)



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