3 giorni d’autunno a bruxelles
E’ molto semplice arrivare in citta’ da qui.
Una navetta Ryan aspetta i clienti della compagnia subito all’uscita dall’aereoporto, il biglietto si acquista ad un casottino nelle vicinanze del parking al costo di euro 10,50.
E’ comodissima, in meno di un’ora sei alla Gare du Midi, poco lontana dal centro. Il tratto da Charleroi alla citta’ e’ un susseguirsi di campagne dalle tipiche casette rurali. Alcune mucche pascolano nei prati.
Il mio hotel si trova a 5 minuti di taxi dalla fermata e si chiama Holiday Inn City Centre in Chaussee de Charleroi. Sarebbe normalmente un hotel molto costoso, ma la bassa stagione ha fatto si che potessi soggiornarci a prezzi veramente modici, circa 35 euro a notte.
E’ un grande hotel molto lineare e dall’aspetto un po’ freddino, ma l’interno e’ bellissimo, con un’enorme porta girevole a vetri come entrata.
La reception e’ enorme con un angolo rialzato dove ci sono piante e divani. Per non parlare delle camere molto spaziose con salottino, caldissime e accoglienti.
La mia camera e’ al sesto piano, la n. 612 e da qui posso godermi una bella vista su parte della citta’.
Di fronte ho degli edifici in vecchio stile, dalla facciata a punta e coi terrazzi.
Ho ancora un po’ di tempo prima che faccia buio per un assaggio mordi e fuggi della citta’. E’ freddissimo, e tutte le luci delle insegne e delle vetrine iniziano ad accendersi.
L’Av. Louise incrocia la strada dove e’ situato l’Holiday Inn, e’ un’importante e famosa strada commerciale, perche’ qui si trova la piu’ alta concentrazione di negozi di tutti i generi e gusti. Lo stile di alcuni e’ davvero inconfondibile, con delle vetrine sfarzose e senza riguardo per le spese.
Molte iniziano ad avere addobbi natalizi.
Nei pressi di Place Louise c’e’ un bellissimo centro commerciale a diversi piani. I prezzi si equivalgono ai nostri specialmente per l’abbigliamento ma ci sono delle boutique decisamente non alla portata di tutti.
Al tramonto la citta’ assume un’atmosfera particolare, le strade con le vie ferrate dove passano numerosi tram gialli, i locali tipo pub tutti di legno che emanano una flebile luce visibile dalla strada gia’ tutti pieni all’ora del the.. Il freddo frizza e in poco tempo la temperatura scende a 1 grado. Arriva anche la nebbia e mangio velocemente da Quick, una specie di fast food con vista sul centro e tutte le sue luci. Persino questo tipo di cena mi sembra gustoso perche’ sono troppo entusiasta della citta’.
Un anziano signore suona la fisarmonica a un passo dall’entrata della metropolitana. Una marea di persone a passeggio osserva le vetrine o esce da lavoro.
Rientro in hotel molto presto e ho tutto il tempo di farmi un bagno caldo e rilassarmi un po’. Il giorno seguente mi sveglio molto presto perche’ questa sara’ la mia unica giornata piena qui e voglio camminare e visitare il piu’ possibile. Mi affaccio alla finestra e vedo la citta’ nella luce debole della mattina e ho troppo voglia di uscire.
Scendo a fare colazione e rimango sorpresa dalla varieta’ del buffet che l’hotel offre. Mi mangio una marea di musli e banane secche con frutta candita e poi dei bei panini.
Il freddo e’ pungente e quando esco mi investe come una doccia gelata. Ma Bruxelles e’ cosi’ particolare..Completamente avvolta nella nebbia sfuma i contorni di case e macchine rendendola di una bellezza indescrivibile anche nel grigiore dell’inverno incipiente.
Cammino con una cartina che mi ha fornito l’hotel verso la piazza dove si trova il bellissimo palazzo di Giustizia, con degli enormi colonnati.
Nei pressi della piazza c’e’ una staccionata di ferro dalla quale si vede una fetta di citta’ dall’alto. Un piccolo furgoncino cucina e vende i gaufre, dolcetti tipici a forma di griglia e dal profumo tipico di pasticceria! Qui si trovano in tutte le vetrine di dolciumi.
Da qui attraverso una piccola pedana si arriva ad un ascensore panoramico che scende portandoti in un’altra parte della citta’.
Cammino un pochino per le strade piu’ nascoste e meno turistiche, notando che comunque ci sono negozi anche nei luoghi piu’ nascosti…Bruxelles e’ una citta’ cosmopolita dove si trovano un po’ tutte le razze, c’e’ una grande comunita’ congolese che deriva dalla colonizzazione. Ci sono ristoranti di tutte le nazionalita’, piccoli sgabuzzini che vendono kebab e cucina vietnamita o altro. La mia meta e’ la Grand Place , stupenda, quasi indescrivibile con gli edifici storici ricchi di statue bianche e d’oro e dove tutti si affannano a fare fotografie.
Da una traversa della piazza centrale si arriva in una strada secondaria che e’ uno spettacolo…Una marea di ristoranti in fila uno dopo l’altro che si fanno una concorrenza spietata giocando sull’abilita’ dei procacciatori di clienti che lungo la strada chiamano i passanti.
La maggior parte propone piatti di pesce e per invogliare il cliente su dei tavoli nei pressi del ristorante sono esposte aragoste e ostriche enormi con frutta e verdura intagliate.
I tavoli sono tutti addobbati e apparecchiati in modo carinissimo e con colori molto vivaci. Soffioni apposti in alto sui muri gettano aria calda in modo che si possa anche mangiare fuori. Che organizzazione! Noto che la maggior parte dei ragazzi che chiamano la gente per attirarla nel proprio ristorante e’ di razza magrebina e parla 3/4 lingue.
Nel frattempo e’ spuntato un sole pallido a filtrare tra la nebbia e quindi con il migliorare del clima mi dirigo al parco di Bruxelles. A pochi passi dalla Gran Place, un polmone verde in mezzo alla citta’.
Diversa gente fa jogging altri fanno foto alle varie statue disseminate tra gli alberi e io mi siedo su una panchina al sole a rilassarmi un po’.
La citta’ sembra lontana anni luce, la pace e tranquillita’ della grandezza del parco smorzano i rumori del traffico.
Diversi tipi di uccelli beccano vicino a me indisturbati.
Il tempo passa cosi’ velocemente che faccio un altro tratto di strada e mi ritrovo in rue de la Loi, qui ci sono una serie di edifici tutti uguali e lineari che appartengono a diversi ministeri, si, cose politiche insomma! Rientro in hotel prendendo la metropolitana da place Madou, un po’ in periferia. Tanto di cappello anche all’organizzazione della metro, che e’ semplicissima da capire anche per una come me che con la rete sotterranea non ci ha mai capito niente.
Rientro in hotel al tramonto, ma prima faccio un salto nelle stradine di fronte all’hotel in Chaussee de Charleroi per dare un’occhiata ..Le luci sono gia’ tutte accese e c’e’ una varieta’ di ristoranti italiani, sicuramente non mangero’ qui stasera!! Un altro bagno caldo e un breve riposo per uscire verso l’ora di cena. Sono rimasta incuriosita dai ristorantini di oggi vicino alla Grand Place e li mi faccio accompagnare da un taxi.
Ne scelgo uno particolarmente carino, con un bel braciere in mezzo alla sala che emana un forte calore.
Mi mangio una buonissima paella e poi rientro in hotel.
E’ scesa ancora una volta una fitta nebbia che permane anche la mattina, quando mi sveglio.
Il mio volo parte alle 13,30 e almeno 2 ore e mezzo prima devo tornare alla Gare du Midi per prendere il bus dei clienti Ryan.
Il freddo e’ cosi’ intenso da togliere il respiro.
La citta’ e’ ancora addormentata e umida sotto la forte nebbia, e’ domenica e semideserta.
All’aereoporto mi aspetta la bella notizia che la maggior parte dei voli sono cancellati e il mio deve ancora arrivare perche’ ci sono grossi problemi nell’atterraggio causa nebbia. La gente si accalca in ogni angolo dell’aereoporto alla disperata ricerca di un volo sostitutivo, quando sto per perdere le speranze fortunatamente annunciano che il mio volo per Pisa non verra’ cancellato ma subira’ un lieve ritardo.
Rientro in Italia ma Bruxelles mi manca gia’. E’ cosi’ bella sotto il freddo e la nebbia, immagino in primavera … Alessia