Corsica: spiagge ma non solo
Quando ho cercato “Corsica” ho trovato una serie di diari di viaggio che riportavano tutti, più o meno letteralmente, la frase “una montagna in mezzo al mare”.
Ho dato a questa frase un significato paesaggistico ma dopo due settimane in giro per la Corsica, ho potuto constatare come questa affermazione fosse costante e reale. In Corsica tutto sa di montagna, ci sono montagne alte oltre 2000 metri con parchi naturali dove fare escursioni e sentieri per il trekking; le strade sono di montagna, tortuose e con strapiombi; il cibo è quello classico di montagna con salumi, cinghiale, formaggi e castagne e la prevalenza dei paesi è in montagna, con l’unica ma determinante differenza che a valle non c’è un fiume, ma il mare con magnifiche insenature ai bordi delle quali sorgono più o meno piccoli complessi residenziali, che danno vita alle marine dei comuni montani. Le uniche eccezioni sono date dalle città più grandi o famose della Corsica, come Calvi, Bonifacio, Aiaccio e Bastia, che si trovano sul mare, ognuna con una propria personalità e comunque con una cittadella antica in cima ad una rocca.
In tutta questa montagna comunque, il nostro scopo era di passare 15 giorni al mare consapevoli del fatto che come noi altre migliaia di persone nelle due settimane centrali di Agosto si sarebbero arrostite su quelle stupende spiagge. Ok, alle 6 della mattina del 6 Agosto partiamo da Bologna per Livorno e non troviamo traffico, tanto che arriviamo tra i primi all’imbarco e alle 10,00 puntuali, si parte. Per la prima settimana di soggiorno abbiamo scelto la costa di Nord Ovest prenotando una villetta per 6 (siamo 4 adulti e 2 bimbi) tramite internet sul sito www.Homeholidays.Com . La villa è bellissima, moderna completamente attrezzata e si trova in una zona residenziale sopra la baia di Sant’Ambroggio a pochi km da Algaiola a metà strada tra Calvi e Ile Rousse.
Per la seconda settimana abbiamo prenotato una villetta tramite il sito www.Abritel.Com a San Cipriano, a 15 km da Portovecchio per visitare la zona Sud Est.
Entrambe le posizioni si sono rivelate perfette per escursioni di una giornata ma ci accorgiamo che è vero quello che dicono tutti e cioè che in Corsica NON si percorrono più di 30 km l’ora e aggiungo: “qualunque sia il tipo di strada”, pertanto questo, ed il tempo meteorologico ci hanno costretto ad una leggera variazione del nostro programma.
Non ci siamo comunque fatti mancare le spiagge che, con qualche accorgimento, siamo riusciti a goderci nonostante il periodo.
Spiagge a Nord Ovest.: La Marina di sant’Ambroggio (nel comune di Lumio – a monte) ha, a destra del porticciolo, una bella spiaggia di sabbia adatta ai bambini, con scogli arrotondati dai quali i bimbi si tuffavano per ore ed ore. A sinistra del porticciolo c’è una piccola spiaggetta anch’essa di sabbia, molto più tranquilla.
Algaiola ha una spiaggia simile a quella precedente, molto frequentata e quindi da evitare nelle ore centrali della giornata.
Punta Spano è una zona che si trova alle spalle di Sant’Ambroggio e guarda verso l’esterno in direzione di Calvi. E’ molto tortuosa e selvaggia e per questo meno frequentata, con parecchi scogli intervallati da minuscole spiaggette ed è l’ideale per una camminata costeggiando il mare, per ammirare panorami mozzafiato e poi godere di un bagno ristoratore in qualche caletta. Alcune di queste sono abbastanza grandi da avere la possibilità di entrare in acqua dolcemente ma bisogna arrivare presto perché sono le prime che vengono occupate dalle famiglie con i bambini.
Baie di Arinellu. Nella zona di Lumio, delizioso paesino arroccato sulla montagna e affacciato sul mare di fronte a Calvi, ci sono tante stradine che portano verso il mare, lungo le quali sorgono parecchi residence graziosi e discreti. Una di queste stradine porta alle Baie di Arinellu; arrivati alla fine della strada si lascia l’auto nel parcheggio ombreggiato, a ridosso della spiaggetta principale, con un ristorantino alquanto caro e qualche ombrellone e lettini da affittare. La zona è tutta un susseguirsi di spiagge e scogli arrotondati sui quali abbiamo individuato subito postazioni comode e strategiche. I bimbi infatti, si sono arrampicati sugli scogli di varia forma, cercando animaletti, poi abbiamo fatto il bagno nella spiaggia, dove il fondale è sabbioso e digrada dolcemente e l’acqua è calma e limpidissima. Inoltre con i papà, i nostri due “pesciolini” si sono divertiti a fare snorkelling costeggiando le varie baiette e per finire ci siamo sbizzarriti a farci foto “da calendario” con lo sfondo suggestivo del mare e degli scogli.
La spiaggia di Calvi non presenta particolari caratteristiche. E’ molto ampia, sabbiosa e frequentata e non va disdegnato il fatto che ha un grande parcheggio dentro una pineta ombreggiata. Ostriconi.
Che il Nord sia una zona più selvaggia lo dimostra la bellissima spiaggia di Ostriconi. Per chi proviene da Ile Rousse, Ostriconi si trova poco prima dell’inizio del Deserto des Agriates ed è segnalata da un cartello turistico (marrone) con indicato “Site de l’Ostriconi” , nei pressi di un campeggio. Non ci sono negozi o bancarelle di alimentari per cui è meglio arrivare attrezzati. L’auto va lasciata dopo circa un km., lungo la strada e bisogna trovare il sentiero migliore per discendere a piedi la montagna. La vista dall’alto è affascinante: a destra la macchia, le dune e il fiume Ostriconi che termina sulla spiaggia; a sinistra acque azzurre, limpide e sabbia bianca. La spiaggia è molto grande per cui non è mai affollata e nonostante la gente, una mucca è sbucata dalle dune ed è venuta a far compagnia ai turisti, forse mandata in avanscoperta dalle sue compagne che hanno ritenuto meglio starsene verso l’interno in attesa di tempi più tranquilli. Una volta stesi i teli e piantato l’ombrellone (che consiglio vivamente), oltre a lunghissimi bagni io e Roberta abbiamo fatto un giro dietro le dune che costeggiano il mare per scattare suggestive foto e, percorsi quasi i tre quarti della spiaggia, siamo sbucate …Hops…In una zona occupata dai nudisti…Per cui non ci è rimasto che fare dietrofront e tornare a fare un bagno con i nostri bimbi, nelle acque azzurrissime e limpidissime di questa stupenda insenatura. Purtroppo il mare mosso dei giorni successivi non ci ha permesso di andare in barca alla Plage de Loto e quindi a Saleccia, nel Deserto des Agriates, ma non possiamo comunque lamentarci di quanto la costa Nord ci ha offerto.
Ma non ci sono solo spiagge e nei nostri progetti c’era anche quello di passare comunque una giornata nell’interno. La scelta è caduta sulla foresta di Bonifatu (Le Cirque de Bonifatu) che diversamente da quanto possa far pensare il nome, si trova a 20 km. Da Calvi, lungo la D81 in direzione dell’aeroporto e deviando poi sulla D251. Da quanto letto su riviste e guide, in questa foresta ci sono percorsi più o meno facili alcuni dei quali costeggiano corsi d’acqua che formano vere piscinette dove rinfrescarsi durante o dopo la camminata. Il parco inizia alla fine della strada in un parcheggio a pagamento dove per 3,5 euro ci forniscono anche un pieghevole con indicati i sentieri. La nostra camminata purtroppo non è nata sotto i migliori auspici visto che il tempo si è annuvolato, i sentieri del depliant non coincidevano con quelli indicati sul posto e soprattutto lungo i corsi d’acqua dove speravamo di fare il nostro pic nic, non c’era un filo d’acqua!!!! Ok dopo una passeggiata alquanto breve, pranziamo in una zona attrezzata per il ristoro e poi decidiamo di andare a visitare alcuni paesini dell’entroterra, primo fra tutti Sant’Antonino appollaiato su un cucuzzolo a 550 metri d’altezza. E’ un antico villaggio medievale della Balagne, tutto in pietra, con stradine acciottolate, voltoni e angoli caratteristici e tranquilli, il tutto condito con panorami mozzafiato sulla zona Nord della Corsica; un vero gioiellino. Usciti dal paesino, in direzione del parcheggio vicino a negozietti di souvenir e artigianato, ci siamo fermati alla Cave Antonini che produce marmellate e conserve al limone, per berci una freschissima limonata servita con ghiaccio, acqua e zucchero a volontà, ai tavoli della taverna e per acquistare qualche vasetto di marmellata di limoni da regalare al nostro ritorno. Il nostro giro si è poi concluso lungo la strada degli artigiani, con la sosta al piccolo borgo ristrutturato ma non certo meno caratteristico, di Pigna, tra le stradine del quale si trovano 5 o 6 botteghe che producono e commercializzano prodotti artigianali. Spiagge a Sud Est.
La seconda settimana l’abbiamo trascorsa nella zona più famosa della Corsica, “in pellegrinaggio” di spiaggia in spiaggia lungo la costa che va da San Cipriano a poco oltre Bonifacio.
Essendo la settimana di Ferragosto, abbiamo adottato la “tattica dell’orario” arrivando alle spiagge nelle 9.00/9.30 di mattina per goderci la tranquillità e lo spazio almeno per due ore; l’altra tattica rivelatasi vincente consisteva nel “marcare il territorio” occupando con i teli e delimitando con ciabatte, zaini, maschere e pinne, una zona il più larga possibile che da mezzogiorno in poi cedevamo cm. Per cm. Ma che rimaneva comunque fino a fine giornata uno spazio vivibile.
La prima spiaggia che abbiamo visitato è stata quella nei pressi della nostra villetta e cioè la spiaggia di San Cipriano circa 15 km a Nord di Porto Vecchio. E’ una bella spiaggia, molto ampia, con acqua limpida e il fondale che digrada dolcemente ed ha riscosso molto successo presso i nostri bimbi per via di una piattaforma ancorata al largo e dotata di scaletta, che funzionava come base per i loro infiniti tuffi.
Le spiagge che si susseguono lungo la costa che va da S. Cipriano a Bonifacio, sono una più incantevole dell’altra.
E’ bellissima, orlata da pini marittimi, la spiaggia della Palombaggia. Pochi km. A Sud di Porto Vecchio, una strada a sinistra lunga circa 12 km, porta ad una pineta con un parcheggio enorme, ma soprattutto gratis, per cui non seguite le indicazioni dei parcheggi a pagamento anche se dicono “con accesso alla spiaggia”. All’arrivo, non fermatevi subito ma proseguite oltre gli scogli che vedete ai lati e vi troverete davanti una lunghissima spiaggia chiara orlata di pini e con un mare azzurrissimo e trasparente.Qua e là si trovano punti di ristoro, ma per la maggior parte è possibile trovare il proprio spazio, anche se la spiaggia non è molto sviluppata in profondità.
Rondinara.
Per arrivare alla spiaggia della Rondinara, si deve oltrepassare la montagna per cui la strada che si percorre è ripida, stretta e tutta a curve ma una volta iniziata la discesa, dietro ad ogni curva si scopre un panorama da cartolina, che lascia sempre più intravedere la forma semicircolare della spiaggia, con acque calme e azzurre. Anche qui la strada finisce in un parcheggio, stavolta a pagamento, a prezzo fisso (4 €) indipendentemente dall’orario in cui si arriva.
La spiaggia che ha ottenuto all’unanimità il titolo di “Spiaggia più goduriosa” è Santa Giulia.
Si può tranquillamente definire caraibica, con spiaggia bianca, acqua bassa, limpidissima e con tutte le tonalità di azzurro e, come ai caraibi, non puoi fare a meno di tuffartici in continuazione. Alle spalle della spiaggia, i pini creano tante zone ombreggiate da sfruttare per il pranzo oppure per un riposino dopo un buon pranzetto nei ristorantini sulla spiaggia, che offrono cene, spettacoli e musica anche di sera. Impossibile non innamorarsene e non ritornarci.
Una spiaggia che sicuramente ha caratteristiche simili a quelle di Santa Giulia, ma inserita in un contesto naturale più selvaggio, è la baia di Roccapina che noi purtroppo abbiamo visto sotto un cielo grigio. Dopo Bonifacio, in direzione di Sartene la strada serpeggia tra le montagne, con rocce che assumono le forme più strane e durante il viaggio ci si può sbizzarrire ad individuare le sagome dei più svariati animali fino a quando si arriva ad un belvedere. Fermata l’auto e scesi, abbiamo potuto notare le roccia del Leone, dove sembra che un enorme leone in pietra faccia la guardia alla stupenda spiaggia di Roccapina, posta all’estremità di una strada sterrata lunga 2 km. Da non perdere!!!! Per chi invece non vuole troppa ressa, consiglio vivamente la zona del golfo di Santa Manza, a soli 7 km. Da Bonifacio, dove stradine immerse nella natura costeggiano spiaggette tranquille e dove il panorama inizia a farsi molto simile a quello dell’estremità Sud dell’isola, con le falesie bianche tipiche della costa di Bonifacio.
Una spiaggia che sebbene non così appariscente come le altre a noi è molto piaciuta per la nitidezza delle acque e per il fatto che è meno frequentata (solo perché meno famosa) è Cala Rossa (poco dopo San Cipriano, verso Porto vecchio) che consiglio vivamente.
Nel nostro girovagare abbiamo anche visitato le città principali delle zone in cui ci trovavamo; – Calvi: E’ costituita dalla parte bassa, tipica cittadina di mare, e dalla cittadella alta che merita una visita per il panorama, la tranquillità e per la presenza della Legione Straniera; appena saliti, fuori dalle mura si trova un piccolo museo della Legione con la possibilità di acquistare gadgets e abbigliamento del corpo militare.
– Ile Rousse: caotica cittadina turistica, con numerosi negozi e mercatini.
– Corte: Si trova nel centro della Corsica ed è al centro di una vallata circondata da montagne; le sue case non proprio conservate al meglio creano un’atmosfera un po’ antiquata. Da non perdere il giro al belvedere.
– Porto Vecchio: La città vera propria è quella alta, con le classiche stradine piene di negozi e ristorantini che propongono più o meno gli stessi menù agli stessi prezzi. La parte della marina è raggiungibile con un trenino (3 € A/R) ed è costituita in prevalenza dal porto e dai ristoranti che si affacciano su di esso.
– Bonifacio: Ci si deve trascorrere almeno una giornata intera per poter ammirare le bellezze della natura come il fiordo e le falesie bianche, per poter girare tra le viuzze ripide del centro storico, per ammirare l’unica chiesa in stile gotico di tutta la Corsica o per gustarsi un gelato seduti nella piazzetta affacciata sulle Bocche di Bonifacio guardando la Sardegna.
– Sartene: Questa antica cittadina a 30 km a Ovest di Bonifacio è forse la più caratteristica delle città visitate. Nella piazza principale, dietro alla chiesa, si intrecciano una serie di stradine strettissime sulle quali si affacciano palazzi in pietra di 5 o 6 piani che riparavano dal vento e dal sole. E’ davvero divertente entrare nei negozi o sedersi ai tavoli di bar e ristoranti, posizionati ai bordi dei piccolissimi spiazzi che si aprono tra i palazzi.
Alla fine possiamo dire di aver trascorso una bella vacanza poiché i luoghi, il mare e la natura hanno di gran lunga vinto sulla ressa e le file lungo le strade. Se vi interessa…Ecco alcuni consigli per “sopravvivere”.
ACQUA. In Corsica costa molto l’acqua acquistata nei bar o sulla spiaggia (2/2,5 euro per 25 cl.), ma basta entrare in un negozio di alimentari o market, che i prezzi diventano come i nostri per cui…Portatevi sempre bottigliette d’acqua con voi.
ACQUISTI. In ogni paese oltre ai soliti negozi, ci sono mini e super market e vicino alle città più grandi, ci sono più centri commerciali con ipermercati. Qui si trovano reparti con tutti i prodotti alimentari tipici, a prezzi più bassi di quelli esposti in tutti i negozietti di prodotti tipici corsi.
CIBO. La cucina corsa è tipicamente di montagna ma se volete degli affettati per riempire la classica baguette…Dovete comprare i salumi confezionati perché sono gli unici con fette sottili; sembra che tutte le affettatrici dei negozi non siano in grado di fare fette più sottili di un centimetro!!! Se partite per una spiaggia senza avere comprato “il pranzo”, ovunque lungo la strada si trovano banchetti che vendono alimentari di ogni tipo e cosa da noi molto apprezzata, sono aperti a tutti, i market dei campeggi che di solito si trovano prima dell’entrata ufficiale del campeggio stesso, così che anche a pochi km. Dalla spiaggia stessa si possa acquistare tutto il necessario per uno spuntino.
In tutti i ristoranti ci sono tantissimi tipi di menù (corsi, di pesce o di carne) ai prezzi più svariati e comunque convenienti rispetto all’acquisto a la carte.
TRAFFICO. Cercate di non trovarvi nei pressi di Porto Vecchio tra le diciotto e le venti perché è una continua fila lunga chilometri che si muove a passo d’uomo.
Una fila continua nei pressi di ogni rotonda (e ce ne sono veramente tante), l’abbiamo trovata anche da Porto Vecchio a Bastia per il ritorno; per fare 138 km abbiamo impiegato 4 ore e mezza.
Non abbiamo mai trovato, invece, problemi di parcheggio…Sarà stata fortuna??? Un saluto a tutti e se avete domande scrivete.
Ilaria