Vacanze e solidarietà
Volete una vacanza alternativa? Seguite Cinzia e Giorgio! Ecco l'itinerario.Raggiungiamo la Russia facendo una prima tappa a San Pietroburgo. Ad attenderci all'aeroporto è un membro dell'ostello cui ci siamo rivolti dall'Italia, prima sorpresa ci spostano in un appartamento diverso da quello programmato.Il quartiere non è il massimo ci sono...
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Volete una vacanza alternativa? Seguite Cinzia e Giorgio! Ecco l’itinerario.Raggiungiamo la Russia facendo una prima tappa a San Pietroburgo. Ad attenderci all’aeroporto è un membro dell’ostello cui ci siamo rivolti dall’Italia, prima sorpresa ci spostano in un appartamento diverso da quello programmato.Il quartiere non è il massimo ci sono almeno 3 guardie nell’atrio a sorveglianza del condominio, però la proprietaria è cordiale (anche se “leggeremente” alticcia) e ci mostra tutti i segreti per entrare nelle “nostre stanze”. La chiave apre solo se infilata in una certa maniera e in più c’è una pulsantiera numerica al cancello posto nel lungo corridoio di accesso… Solo col codice giusto entri! L’indomani iniziamo a goderci la città con i suoi monumenti, piazze, edifici e musei è tutto bellissimo, anche il giro in battello sulla Neva (molto da turisti ma ne vale la pena). Consiglio di visitare oltre il ben noto Ermitage anche il Museo Etnografico e quello Zoologico. Ma i piaceri sono anche del palato e la cucina russa sa come soddisfarli! Non dimenticheremo mai i bliny (una sorta di crepes sia dolci che salate) le zuppe di ogni genere e la cucina caucasica, sublime! Ma la nostra avventura deve ancora iniziare. Abbiamo raggiunto la Russia per un motivo particolare siamo dei volontari e dobbiamo andare alle Isole Solvki nel Mar Bianco per restaurare il Monastero meta di pellegrinaggio di questo remoto arcipelago. Ma non siamo soli. Da San Pietroburgo ci spostiamo ad Arcangelo una città più a nord in stile prettamente sovietico di cui gli abitanti vanno molto fieri. Qui incontriamo gli altri volontari un catalano, una serba e due russe. Con un aereo che dato lo stato e le dimensioni a parere di Giorgio più che volare dovrebbe trovarsi come sorpresa negli ovetti, raggiungiamo l’isola grande delle Solovki. La storia di queste regioni è stata molto travagliata e dolorosa soprattutto all’inizi del secolo scorso quando furono uno dei gulag di Stalin. Noi abbiamo alloggiato in uno degli edifici delle vecchie guardie insieme ad altri ragazzi provenienti da diverse regioni della Russia tutti universitari che nel periodo estivo lavorano a diversi progetti di cooperazione.Il lavoro è stato duro ma il paesaggio ci ha consolati moltissimo, non ci sono vere strade ma sentieri e ognuno porta in punti di notevole interesse naturalistico. Foreste di betulla e tanti laghi delle forme e dimensioni più varie.Laghi le cui gelide acque abbiamo più volte provato vista la mancanza di acqua e docce del nostro ricovero per la notte!Vi consigliamo questa meta se cercate pace e voglia di natura ancora selvaggia. Ma non andatevene se non avete provato un bania una specie di sauna caldissima con aggiunta di “frustate” con rametti di betulla (alcuni usano quelli di ginepro!) cui segue un bagno freddo nel vicino rivo o laghetto!