In Kenya: con i più poveri
Ho deciso, dopo 3 mesi dal mio ritorno di raccontarvi il mio viaggio perchè è differente dal solito viaggio turistico e dal solito “turismo per caso”, anche se “solito” non lo è mai. Abbiamo contattato un’agenzia viaggi specializzata per missionari (trova la tariffa più conveniente e la compagnia che che ti permette di portare più kg di bagaglio): abbiamo viaggiato con la Bruxels Airlines (da malpensa, scalo a Bruxels di 2 ore!) e avevamo 40 kg di bagaglio. I miei complimenti alla compagnia aerea: in orario, servizio eccellente, personale gentile, bagagli integri e in orario! Siamo andate a fare volontariato in un orfanotrofio poco lontano dal centro, abbiamo respirato l’aria d’africa con i più poveri, i più bisognosi…Una trentina di bambine che da subito ci hanno donato il loro amore e il loro incancellabile sorriso! Abbiamo scoperto, al di fuori di Nairobi, le meraviglie che questo fantastico paese regala…E ahimè, abbiamo conosciuto la parte forse meno “esplorata” (ma forse sarebbe meglio dire più ignorata) dai turisti: la dura realtà degli slam, della povertà, dei bambini di strada.. Abbiamo visitato Amboseli, Naivasha, Embu, Bomas..Ma anche Korogocho (da padre Daniele) e il centro di Nairobi.
Non mi dilungherò nel racconto perchè richiederebbe troppo tempo, anche se meriterebbe, ma mi sento sicuramente di consigliare a tutti voi una vacanza simile: è il miglior modo per conoscere un paese e per fare una vacanza!! Certo, non è una vacanza di quelle “stesi al sole ad assaporare un cocktail”…
Abbiamo fatto le vaccinazioni consigliate: febbre gialla, epatite, tifo e profilassi antimalarica. Attenzione al visto: sgradita sorpresa di 40 euro! Il nostro bagaglio era essenziale: pochi kg nel bagaglio a mano…Se andate quando da noi è estate, portate qualcosa di pesantino come una felpa (anzi due…Se dovete lavarle e non c’è il sole, non asciuga facilmente). Evitare le canottiere e i pantaloncini sopra il ginocchio al di fuori dei centri turistici. Zanzare? pochissime! Insetti: mai visti! Evitare di girare di sera, soprattutto se da soli, sia in macchina che a piedi! Di giorno, state ben attenti a dove andate o quali zone attraversate. Non andate a Korogocho o in altri slam se non per qualche motivo particolare e indispensabile, che non è certo fare un giro e guardarsi intorno, magari scattando qualche fotografia! Se vi state domandando “e il mal d’africa?”: ha colpito ancora! Un’unico pensiero da quando abbiamo preso l’aereo per tornare a casa: dobbiamo tornare…E… A dicembre torno!! Per qualsiasi informazione in merito al viaggio: scrivete!