Marche dolcissima
Prima sosta a Bologna, il 29 ottobre: ristoranti del centro , alcuni segnalati dal Gambero rosso, o sono pieni oppure alle 22,30 sbarrano la strada perchè la cucina è chiusa… L’indomani visita della città che, in controtendenza con precedenti visite, risulta cupa, triste e sonnacchiosa.
Abbiamo incontrato essenzialmente lavoratori extracomunitari. I pochi bolognesi in giro, per lavoro o per funzioni religiose, non sembrano particolarmente cordiali (sentiamo parlare bolognese solo a Messa).
Giro veloce per la città, sempre bella, ma molto, molto cambiata in questi anni.
Si prosegue per Fano: anche nella stagione morta l’arredo urbano è curato, la cittadina è graziosa.
Le Marche sono state una bella scoperta:paesaggi dolci e riposanti, grandi lavoratori, un’Italia agricola quasi da cartolina.
Ancora non si può definire una bella città : merita una visita ed un premio per lo sforzo evidente di una riqualificazione urbanistica e culturale (alla Mole Vanvitelliana bellissima mostra su Leonardo).
I dintorni , in particolare il Conero sono bellissimi anche fuori stagione Affrettarsi e visitarla perchè le recenti politiche comunitarie dovrebbero avere effetti devastanti.
Abbiamo incontrato persone cordiali, cortesi ed affabili.
In un agriturismo meraviglioso – le Saline a Camerata Picena ad un tiro di schioppo da Ancona – ci siamo trovati molto, molto bene. La titolare è un’appassionata di cucina (sperimenta diverse ricette della Cucina Italiana) con risultati ragguardevoli.
Abbiamo speso pochissimo e, quindi, è bene segnalarlo.