Weekend autunnale a parigi

Questo vuol essere un breve resoconto di un fine settimana a Parigi dando alcune indicazioni che potrebbero essere utili anche per altri TPC. Siamo partiti sabato 1 ottobre da Pisa lasciando a casa con i nonni la nostra piccola di 2 anni. Essendo la prima volta che la lasciavamo per alcuni giorni c’era un po’ di apprensione, soprattutto da...
Scritto da: Giannim74
weekend autunnale a parigi
Partenza il: 01/10/2005
Ritorno il: 04/10/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Questo vuol essere un breve resoconto di un fine settimana a Parigi dando alcune indicazioni che potrebbero essere utili anche per altri TPC.

Siamo partiti sabato 1 ottobre da Pisa lasciando a casa con i nonni la nostra piccola di 2 anni. Essendo la prima volta che la lasciavamo per alcuni giorni c’era un po’ di apprensione, soprattutto da parte della mia compagna, ma tutto è andato bene..Anzi ci ha aspettati giusto giusto per ammalarsi! Noi abbiamo volato con Easyjet (61 € a persona!). Avendo volato molte volte con ryanair devo dire che non ci sono grosse differenze ( a livello di prezzi, comfort etc.) . Per Parigi però conviene senz’altro in quanto si arriva all’aeroporto di Orly che si trova più vicino al centro di quanto non lo sia Beauvais (dove atterra ryanair). Appena arrivati all’aeroporto (in anticipo) ci siamo diretti verso l’uscita dove si può prendere l’orlybus (€ 5,80) che in meno di 30 minuti ti porta in centro stazione metro Denfert –Rochereau. Da lì con la metro siamo giunti al nostro hotel il Lux Picpus (74 boulevard de Picpus) www.France-hotel-guide.Com. L’albergo è risultato veramente carino (anche se tutto è molto piccolo.. Dalla hall alla sala colazioni..) e in una zona tranquillissimo e residenziale. Abbiamo speso € 56 + 14 di colazione. Dopo una rinfrescata abbiamo fatto un giro nel quartiere Nation a due passi dove ci sono anche alcuni locali per poter mangiare. Poi siamo tornati all’albergo perché eravamo stanchi dal viaggio. Domenica: Approfittando del fatto che ogni prima domenica del mese molti musei sono gratuiti (tra cui gare d’orsay e louvre) abbiamo visitato il museo d’orsay. Dopo una fila inimmaginabile siamo riusciti ad entrare e apprezzare i capolavori dell’arte impressionista. Anche se tutti e due c’eravamo già stati non si può non rimanere affascinati dalle opere esposte nonché dall’architettura stessa del museo, esempio straordinario di trasformazione urbanistica. Terminata la visita abbiamo preferito saltare quella programmata al Louvre a causa delle code e delle stanchezza. Abbiamo preferito un giretto, prima nel quartiere latino (Chiesa di Saint. Germani e Saint Sulpice) e poi lungo la Senna con il vento freddo che ci lambiva i volti. Partendo dai Jardin des Plantes siamo risaliti fino alla Isle St. Louis (molto carina con negozietti caratteristici) e poi la Isle de la Citè con tappa finale a Notre Dame. La sera siamo andati a cena nel quartiere latino al ristorante Vins e Terroir, 66 rue Sant. Andrè des art , e successivamente abbiamo girellato per le vie del quartiere animate da turisti e locali greci. Il ristorante era carino anche se privo di privacy (tavolini attaccatissimi…) però si è mangiato bene e bevute un buon vino. Lunedì: Giornata dedicata allo shopping.. In mattinata Gallerie la Fayette (anche se vi può annoiare lo shopping è comunque da ammirare l’edificio con una spendida cupola in vetro stile liberty). Poi di passaggio all’Opera e successiva visita all’arco di trionfo. Da lì abbiamo percorso tutti gli champ elisee ammirando negozi e palazzi. La sera dopo aver cenato sempre nel quartiere latino al ristorante Le temp perdù , 45 rue de la Seine, (ristorante sicuramente più carino e “romatico” del precedente ma dove forse alla fine abbiamo mangiato peggio), ci siamo diretti alla Tour Effeil per vederla illuminata. Devo dire che lo spettacolo vale davvero! Ti ritrovi davanti questa specie di gigantesco albero di natale d’acciaio… Di giorno è comunque un’opera che ti lascia meravigliato ma di notte, illuminata, è davvero fantastica. Siamo saliti fino al primo piano dove si può già ammirare un bel paesaggio di Parigi by night .

Martedì: In teoria dovevamo avere a disposizione quasi tutta la giornata, avendo il volo alle 18.50, ma a causa di uno sciopero generale abbiamo dovuto calcolare di arrivare con qualche ora di anticipo all’aeroporto. Nonostante lo sciopero però molti mezzi pubblici erano garantiti e la metro viaggiava quasi regolarmente. Dopo essere scesi al Louvre (chiuso per sciopero) e aver scattato qualche foto alla piramide ci siamo diretti verso la Isle de la Cite dove abbiamo visitato la Conciergerie ovvero le antiche prigioni dove tra gli altri fu rinchiusa anche Maria Antonietta. Il museo è grazioso, se così si può dire di un museo che tratti tali argomenti, e soprattutto è ben ricostruito. Poi da lì a piedi ci siamo diretti nel Marais. Il quartiere è davvero carino e meriterebbe una visita più accurata, ma il tempo stringe e quindi ci limitiamo a passeggiare un po’. Poi dopo aver recuperato i bagagli in albergo siamo tornati all’aeroporto, dove per fortuna il nostro volo non era stato annullato! Alcuni suggerimenti: noi abbiamo sempre fatto una abbondante colazione e quindi un pranzo leggero (un panino e via..) .Per la cena ci sono ottimi ristoranti ,potete anche provare quelli dove siamo stati noi Per viaggiare in metro noi stando pochi giorni abbiamo optato per il carnet da 10 biglietti (10,70) e molte camminate…Comunque per chi rimane qualche giorno forse conviene il biglietto giornaliero (5,40) più che carte visite o orange. Copritevi perché fa più freddo che in Italia..Le due volte precedenti ero andato d’estate ma l’autunno è un’latra cosa.

Che dire poi…Parigi offre molto, conviene studiare una buona guida e scegliere quello che vi interessa di più, dipende ovviamente da quanto rimanete. Noi essendoci già stati abbiamo saltato alcune cose (Louvre, Sacro Cuore, Defense, Villette) e rimandato altre alla prossima. Quando poi una città cominci un po’ a conoscerla è bello ogni volta scoprire alcune cose nuove, spesso per caso passeggiando e imbucando qualche via traversa. Fuori dai giri classici ci si imbatte in angoli caratteristici che ti fanno sentire un po’ più parigino, londinese o romano..



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