Baja California in auto 09/09-22/09 Inutile che vi diciamo che la baja California è davvero una meta affascinante, inusuale e divertente. Descrivere la magia di questa lingua di terra tra Pacifico e mar di Cortez è un’impresa ardua, per riuscirci dovremmo parlarvi delle distese immense di cactus, del mare blu profondo e azzurro cristallino, delle onde fragorose dell’oceano, della incredibile religiosità di questi messicani, degli avvoltoi e delle carcasse di auto abbandonate un po’ ovunque e dei tramonti sulle baie…Insomma, andateci!Noi preferiamo darvi dei buoni consigli, primo fra tutti compratevi la guida lonely planet del Messico aggiornata, prenotate il volo con un bel po’ di anticipo e una volta lì cambiate gli euro all’aeroporto di Citta’ del Messico, conviene un bel po’.Noi abbiamo viaggiato con air france, e ci siamo trovati benissimo, siamo atterrati a San Jose’ del Cabo e abbiamo subito affittato l’auto con la hertz. All’arrivo si trovano tutte le maggiori agenzie di autonoleggio, alcune hanno il deposito auto proprio davanti all’aeroporto, altre come la hertz hanno una navetta che staziona davanti alle partenze e vi porta in ufficio. Abbiamo scelto di coprirci su ogni tipo di incidente o danno alle persone, è molto meglio, almeno così si viaggia tranquilli. Se avete soldi da spendere prendete un fuoristrada, ma l’importante è che abbia l’aria condizionata. Sì perché il caldo che abbiamo trovato qui e’ un caldo profondo, secco, incessante e 40° anche in auto non si reggono proprio! Abbiamo dormito la prima notte all’hotel Terranova a San Jose’, molto carino, pulito e si mangia bene.In questa zona le carte di credito sono accettate quasi ovunque, ma spostandosi al nord le cose cambiano, quindi preparatevi dei contanti e viaggiate sempre con il pieno! Ovviamente il primo elemento visivo che salta all’occhio dell’europeo è il cactus e poi di nuovo il cactus, ovunque cactus, anche quasi in riva al mare…Lungo la strada che da San Jose’ porta a Cabo San Lucas ci sono un sacco di bellissime spiagge, alcune un po’ difficili da raggiungere in auto, per via della mancanza di segnalazioni precise.Il mare qui’ è un po’ mosso, ma l’effetto visivo è bellissimo. Settembre è un mese di bassa stagione, cosi’ come luglio ed agosto, mesi in cui fa piu’ caldo, ogni tanto piove (noi in realtà in 10 gg. Non abbiamo visto nemmeno una goccia di pioggia), ma la bassa stagione ha i suoi vantaggi, tipo: le spiagge sono deserte!Tutte tranne Playa del’Amor a Cabo San Lucas, spiaggetta piccola situata sotto le rocce di Los Arcos, uno dei paesaggi piu’ belli al mondo. Per arrivarci basta farsi portare con la lancia, partendo dal molo( dove ci sono tantissimi baracchini per i tour ), noi abbiamo pagato 13 $ in due, piccolo giro per vedere un paio di foche che dormono sulle rocce in mezzo al mare e poi sosta sulla Playa. Meglio portarsi da bere e da mangiare e quando siete lì godetevi le onde furiose del Pacifico da una parte, quelle dolci del Mar di Cortez dall’altra e ahimè gli americani…Sì proprio loro, tutto il giorno con una birra in mano, magari la stessa, bollente che continuano a sorseggiare, perché poverini bisogna capirli, non possono bere all’aperto nel loro paese, così in questi luoghi si scatenano, scatta la mano prensile cosparsa di colla così che la bottiglia se la possono portare ovunque! Cmq questo luogo roccioso fra rocce e mare è meraviglioso, organizzano anche delle gite per ammirare il tramonto, quindi se avete tempo fate tutto. Cabo San Lucas è una colonia statunitense, pieno di resort e campi da golf, quindi non centra un tubo con il Messico, ma non passarci sarebbe assurdo, anche perche’ e’ la punta estrema del paese. L’indomani siamo partiti per Todos Santos, un’oretta di viaggio fra cactus e scorci su spiagge splendide, solitarie, affacciate sull’oceano e solo il rumore delle onde che ti ricorda che l’uomo è davvero solo una briciola. Todos Santos è carinissima, è piena di strane gallerie d’arte, che purtroppo si animano solo durante l‘inverno. Fatevi una passeggiata per le viuzze, incontrerete dei personaggi strani, americani diversi, silenziosi, magri, arrivati da luoghi come Santa Fe, che qui hanno stabilito le loro case da artisti e che si godono la pace e la serenità di questo paesino. Qui si trova anche il famoso Hotel Calfornia degli Eagles, è molto bello, ma noi abbiamo dormito all’hotel Guluarte, che si trova quasi di fronte. La guida vi consiglia la colazione al caffè Todos Santos, in effetti è tutto buono e il locale è splendido!L’indomani ripartiamo alla volta di Loreto, la capitale storica della Bassa Calif. Del Sud, 5 h di auto, a tratti noiose, in mezzo ad un quasi deserto, baracche ovunque, auto abbandonate, sulla testa avvoltoi che girano e ogni tanto qualche mucca magra che pascola. Ma ne è valsa la pena, Loreto è splendida, una piccola perla, il centro è pulito,ordinato, i bambini vanno a scuola con la divisa, i negozi qui’ sono i piu’ belli del paese (noi abbiamo comprato una marea di cose, ceramiche colorate, tappeti…Di tutto), la gente è cordiale, ma infondo i messicani lo sono per natura, un po’ meno le donne, che spesso hanno il muso. In centro, di fronte al nostro albergo,l’hotel Salvatierra, si trova la missione del paese, splendida manco a dirlo e al mattino si colora del rosa e dell’arancio dell’alba. Qui si possono fare gite in barca, snorkelling e altro, noi abbiamo preferito inoltrarci con l’auto lungo una strada di montagna, con paesaggi mozzafiato, che dopo 32 km di sterrato a 30kmh ci ha portato ad un’altra storica e famosa missione, quella di San Xavier. Il fascino del luogo in realtà secondo me è il viaggio, qui’ i cactus sono i piu’ alti e i piu’ belli che abbiamo visto, le rocce sono rosse, ci sono delle piccole tracce di pitture rupestri e tutt’intorno scoiattolini e leprotti che a pomeriggio inoltrato se ne vanno in giro. Anche qui’ lungo la strada baracche e all’improvviso palme, un torrente e avvoltoi, qualche canion, davanti i monti e alle spalle la distesa blu del mare. Bisogna dedicare a questo fuori percorso un pomeriggio intero, perche’ farete piu’ foto qui’ che altrove.Dopo la sabbia e la roccia della missione di San Xavier ci siamo spostati a nord di Loreto, circa 60 km su una strada panoramica affacciata sulla splendida baia Conception, popolata da tante isolette e dalle spiagge piu’ belle che abbiamo mai visto. Queste spiagge in realtà non sono segnalate sulla guida ed è un peccato enorme!In assoluto la piu’ bella è una piccolissima spiaggia che si vede dalla strada, con una lingua sottile di sabbia che la unisce ad un isolotto situato di fronte. Quel giorno sulla spiaggia c’eravamo solo noi ed un cane che ha rincorso la nostra auto quando siamo andati via. Proseguendo si arriva a Mulege’, dove c’è l’immancabile missione, una distesa di palme da dattero che crescono lungo il torrente, l’ arroyo, situato in fondo alla valle. Il posto è carino, ma abbiamo preferito proseguire fino a Santa Rosalia… paesino strano. Qui’ le case sono di legno, sembra di stare nel far west, si vede molto degrado intorno, le facce dei messicani sono piu’ dure e loro stessi sembrano meno ospitali.
Sicche’ abbiamo deciso di fermare la nostra salita verso nord, anche se il successivo paesino di San Ignacio , a detta di tutti, è veramente carino.
Ripartiamo per La Paz, decisi a fare solo tanto mare per rilassarci prima di tornare in Italia.
La capitale è veramente una bella città, il suo malecon, il lungomare, la sera si anima, la gente si ferma ad ammirare il tramonto e passeggia. Abbiamo dormito all’hotel Lorimar, ma a causa di un guardone amico del gestore, il quale alle mie proteste non ha prestato molta attenzione, abbiamo cambiato hotel e siamo finiti nel posto piu’ assurdo di questo viaggio: l’hotel Jeneka. Come fa a non essere segnalato proprio non lo capiamo, l’hotel è bellissimo, le stanze sono tutte affrescate con motivi diversi, l’hall trabocca di oggetti allucinanti, tipo pelli di serpenti, ferri vecchi, una scimmia imbalsamata, teschi di animali, conchiglie appese e di tutto di piu’. Il boss dell’albergo, Manuel, ci ha raccontato tutta la sua storia e quella dell’hotel…Andateci!Inoltre è in pieno centro,in calle Madero fra Degollado e 16 de Septiembre, a 50 m da un ristorante italiano, che se ora vi sembra poco da viaggiatori, dopo 10g a tacos, burrito, totopos è l’unica speranza per mettere in pace la vostra pancia con il posto: una bistecca all’aceto balsamico, un trancio di marlin, del vino discreto, un buon contorno e udite l’olio d’oliva!Inoltre i gestori, Cinzia e Roberto sono simpatici, cordiali e vi danno un sacco di consigli. Noi li abbiamo incontrati sulla spiaggia El Tecolote…E il loro cibo è stato una specie di visione mistica. Tornando al posto vi consigliamo di girare tutte le spiagge, sono splendide, soprattutto bahia Balandra, ma chiedete prima se c’è l’agua mal…È una alghetta invisibile ed urticante, da un po’ di fastidio, ma se becca per tutto il corpo per 10 min si soffre un bel po’.I locali dicono di metterci sopra la sabbia e di strofinare. Cmq da Playa El Tecolote si puo’ fare snorkelling, andare alla isla Espiritu Santu o piu’ semplicemente oziare, ma attenti perché il sabato e la domenica queste spiagge si riempiono di famiglie messicane, piene di bambini, che per tutto il giorno mangiano, bevono e fanno il bagno vestiti! Forse per via dell’agua mal o forse perché sono cosi’ religiosi che per loro è una forma di pudore. Noi facevamo colazione al Quinto Sol, ottimo lo yogurt, i cereali ed il miele, ma anche i pasti sono buoni e poi l’atmosfera è cosi’ rilassante…I gelati sono buonissimi a La Fuente, a metà circa del malecon. Si mangia bene anche a El Taste, verso la fine del lungomare. Un posto carino è anche il bar la Costa, con un tipo che canta canzoncine messicane dal vivo. Insomma, in questa cittadina c’è davvero tanto da vedere. Se pensavate di venire qui una sola volta nella vita, vista la distanza, le ore di volo e il costo del viaggio, alla fine quando siete seduti sul vostro posticino numerato con l’aria condizionata a palla…Cambierete un po’ idea. La penisola è la culla delle balene…E per noi è una buona scusa per tornarci ancora!