Roatan 10
Il viaggio non é dei migliori, le poltrone dell’aereo sono piuttosto anguste e spesso il sistema audio non funziona correttamente, oppure non va affatto. I monitor sono microscopici e vedere un filme é decisamente poco agevole. Il cibo é stato accettabile durante il volo d’andata. No comment per il volo di ritorno.
Sistemazione al Fantasy Island. Dopo aver letto i commenti del sito pensavamo di aver fatto la scelta sbagliata e ci siamo pentiti di non aver scelto l’Henry Morgan. Sul posto abbiamo saggiato con mano.
Innazitutto l’isoletta sulla quale sorge il resort. Nonostante la concorrenza tenga a precisare che si tratta di una creazione artificiale, é sicuramente uno dei posti più belli dell’intera Roatan. L’albergo non rispecchia le quattro stelle che vanta sul catalogo. Dovrebbe averne tre per lo scarso impegno col quale viene curata la struttura, che peraltro a nostro giudizio ha delle potenzialità non trascurabili.
Le stanze sono accoglienti, ma risentono degli anni e i servizi igienici necessitano di lavori di ristrutturazione. La sbarra che nella vasca da bagno serviva da sostegno in caso di scivolate, non era fissata in alcun modo…Tanto per fare un esempio. La pulizia é sufficientemente curata, ma non si esagera! Ah! Ultima chicca. Spesso dai rubinetti usciva acqua praticamente nera, che forse é stata la causa di qualche malore di cui sono stati oggetto alcuni turisti italiani.
La cucina. Durante la prima delle due settimane trascorse nella struttura é stata piuttosto buona. Varietà di cibi e presenza giornaliera di crostacei. Durante la seconda settimana, certamente a causa del ridotto numero di presenze, il menù ha iniziato a scarseggiare. La pulizia é decisamente scarsa. Abbiamo notato, tanto per fare un esempio, che le tovaglie venivano sostituite anche dopo ben quattro giorni di permanenza sui tavoli del ristorante. E si trattava di tovaglie bianche. Inutile sottolineare che effetto abbia fatto su di noi questa carenza diciamo così “igienica”. Per finire, un gran numero di stoviglie rotte e l’aria condizionata all’interno del ristorante sempre al di sopra della soglia di sopportazione di chiunque.
La spiaggia. L’albergo ha due belle spiagge, protette dalla barriera, e quindi col mare sempre calmo. Il massimo per chi cerca pace e tranquillità. Unico neo i famosi moscerini che pungono senza tregua durante tutto il giorno. Nonostante la titubanza iniziale per i commenti letti su questo sito, abbiamo dovuto riscontrare che i nostri prodotti non funzionano. Invece é efficace il repellente al cactus che si trova in vendita nei negozi del posto. E’ efficace anche l’olio johnson, ma ne serve tanto e non funziona su tutti. Inoltre, non li uccide, ma serve solo a farli impantanare. Una raccolta di piccoli cadaveri sulla pelle, insomma!! All’interno della struttura é presente uno zoo, sito sulla collinetta alle spalle dell’albergo, che é sempre visitabile e ospita pappagalli, scimmie, e poche altre specie di animali. Ma la chicca sta nel fatto che le scimmie sono praticamente libere e raggiungono spesso la spiaggia ove diventano un’attrattiva irresistibile per adulti e bambini che possono offrire loro cibo e acqua.
Inoltre circolano in assoluta tranquillità per i vialetti le iguane e le guattuse (delle specie di marmotte, dicono, anche se a noi sembravano più dei grandi topi senza coda).
Escursioni. Pochissime quelle che si potrebbero fare e ancor meno quelle che si riese a fare effettivamente. Del resto, come abbiamo potuto constatare, l’isola costituisce una forte attrattiva per chi si dedica alle immersioni, anche se non abbiamo sentito tutti conmenti lusinghieri da chi le effettuava sul posto. Specialmente per quanto riguarda l’organizzazione dei vari diving.
Comunque si può vedere la barriera già con maschera e boccaglio, quindi anche noi abbiamo potuto apprezzare le poche attrattive dell’isola.
Affittare una macchina serve a poco ed é piuttosto caro. Il prezzo medio é di 50 – 55 dollari al giorno, ma considerate che l’isola, della lunghezza di circa 60 km, é coperta da strada asfaltata solo per circa due terzi. Inoltre vi sono solo due centri abitati degni di tale definizione. Il capoluogo Coxen Holl, ove si trova qualche negozio di souvenir, e West Bay, costituito da una fila di costruzioni disposte davanti al mare, su una strada sterrata, ove hanno sede negozi di souvenir e disco – bar, frequentati solo a fine settimana.
Dopo aver constatato le effettive condizioni della struttura che ci ospitava, abbiamo voluto curiosare la concorrenza “made in Italy”. Il villaggio Henry Morgan.
Dunque. Appena abbiamo visto la struttura, decisamente più bella e curata, pensavamo di aver proprio sbagliato tutto…Poi,,,,,abbiamo visto la spiaggia…Tutte le sdraio in fila, una a fianco all’altra. Come a Rimini!!! Un gran vociare di italiani che, come ho già letto su, altri commenti, non mi sembravano di particolare civiltà ed educazione e…Nonostante la decantata disinfestazione della spiaggia dell’albergo…Anche li una fitta presenza di moscerini…Sigh!!! Una nota a parte per l’assistenza Press Tour. Probabilmente non siamo stati fortunati. L’assistente titolare era andata via da pochi giorni e la sostituta ha manifetsato evidenti carenze organizzative. Per alcune escursioni ci siamo rivolti al personale dell’Henry Morgan. Risultato: soddisfacente il giro dell’isola. Una delusione la visita a Copan che merita una nota a parte.
Copan. La Press Tour non ci ha permesso di prenotare la isita dall’Italia. L’assistente in loco non ci ha saputo organizzare l’escursione. Ci siamo rivolti al personale dell’Henry Morgan. Hanno organizzato il tutto per 375 dollari a testa (cifra elevata…É vero…Ma di poco superiore a quella della Press Tour e, a differenza di quest’ultima, comprensiva di tutti i pasti).
Comunque non abbiamo mai raggiunto Copan, causa un paio di manifestazioni che hanno comportato il blocco dll’unica arteria stradale diretta a quel sito e del terreno circostante la zona archeologica.
N.B.: La prima era in atto dalle quattro del mattino. La seconda durava già da tre giorni. Insomma. Se non la prima, la seconda era certamente prevedibile. Comunque, a onor del vero, il disagio non ha comportato alcuna spesa, questo bisogna dirlo.
Conclusione. Roatan, come qualunque posto del mondo, va visitata. Viaggiare é comunque una bella esperienza, nonostante i disagi. Certo che, sarebbe bastata una settimana, e non credo sia una meta da prendere in considerazione più di una volta.