In scooter alla scoperta della Corsica

Quest’anno abbiamo deciso di fare una vacanza itinerante che ci desse la possibilità di conoscere a fondo una regione e di viverla in tutti i suoi aspetti, e la scelta migliore non poteva essere che la Corsica, anche se i giudizi che sentivamo erano a volte contrastanti. Decidiamo di partire in scooter e con la tenda, e di percorrere il...
Scritto da: Massimo Giordano
in scooter alla scoperta della corsica
Partenza il: 03/09/2005
Ritorno il: 15/09/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Quest’anno abbiamo deciso di fare una vacanza itinerante che ci desse la possibilità di conoscere a fondo una regione e di viverla in tutti i suoi aspetti, e la scelta migliore non poteva essere che la Corsica, anche se i giudizi che sentivamo erano a volte contrastanti. Decidiamo di partire in scooter e con la tenda, e di percorrere il perimetro dell’isola rigorosamente in senso antiorario, partendo da Bastia. Con questo reportage vogliamo raccontare la nostra esperienza, fornendo anche dei consigli per chi vorrà visitare questa splendida isola. Il nostro giudizio è ampiamente positivo, ci siamo divertiti molto e abbiamo visto posti stupendi, però ci è sembrata un po’ cara sotto vari aspetti. Comunque alla fine troverete delle valutazioni sintetiche suddivise per argomento (campeggi, ristoranti, spiagge, etc.).

Organizziamo il viaggio in 4 tappe di tre giorni, e in definitiva è durato 13 giorni. Il viaggio è iniziato il 3 settembre da Verona, ore 4 del mattino, alla volta di Livorno dove arriviamo puntuali all’appuntamento con la Moby Lines alle 8.30 (partenza prevista alle 10, il viaggio per 2 persone+scooter da Livorno a Bastia e ritorno è costato 129€). Il traghetto parte puntualissimo e arriva a Bastia alle 14.30. Ci dirigiamo subito verso Saint Florent. La strada è buona, bisogna oltrepassare la montagna e magari in cima si trova un po’ di nebbia e freddo,sembra che il tempo si guasti ma poi quando scendiamo giù riappare il sole. Durante il tragitto ci accorgiamo già di una cosa: il prezzo della benzina è alto (1.47€ alla Total,ma anche le altre compagnie, e sarà così per tutta la vacanza),soprattutto pensando che in Italia l’avevamo lasciato sotto 1.3€.

1° Tappa: St. Florent. I primi 3 giorni decidiamo di trascorrerli qui, presso il Camping D’Olzo (3 stelle): lo troviamo prima di arrivare in paese, il campeggio è dignitoso, ha un’ottima ombra ed è molto spazioso, la pulizia dei bagni è sufficiente Dopo aver montato la tenda decidiamo di fare un giro in paese, che dista solo 2,5 km e qui avviene il primo imprevisto: ci accorgiamo che non si accendono più le luci dello scooter (anteriori e posteriori). Chiediamo al proprietario del camping se può mandarci da qualcuno di sua fiducia per cercare di sistemare la cosa e lui, molto disponibile, ci indica una concessionaria Piaggio a Bastia, si chiama Nonza (tratta anche altre marche, Yamaha, Cagiva, etc) e si trova dalle parti dell’ospedale (nella zona sud di Bastia): ve lo consiglio, è onesto, infatti il mio problema era semplicemente l’interruttore difettoso, lo ha sostituito e ho speso 15€ (e io che già pensavo che avrebbe tentato di sostituirmi tutto, centraline, batteria, etc.. Cercando di prendermi per il collo).La sera decidiamo di andare a mangiare fuori, ma scopriamo che i prezzi dei ristoranti sono un po’ eccessivi (della serie una bottiglia d’acqua naturale 4€ e un caffè 2€),quindi la cosa migliore è scegliere un menu turistico (di solito si va da un minimo di 15€ fino a 25 e oltre, a seconda di quanto si vuole spendere) e scegliamo un ristorantino al porto,si chiama “U Furnellu” e ce la caviamo con 38€ in due,mangiando abbastanza bene.Il giorno successivo siamo andati alle spiagge di Loto e Saleccia. Si raggiungono in mezz’ora da St.Florent con dei traghetti (biglietto 10€ A/R) e ce ne sono più o meno a tutte le ore. I traghetti si fermano alla spiaggia di Loto e per arrivare fino a Saleccia bisogna andare a piedi: ci sono due strade, quella che costeggia la riva è la più lunga, ci vuole circa un’ora e mezza (solo andata), conviene prendere l’altra, quella che sale su verso sinistra, è meno agevole ma ci si impiega solo 45 minuti. La spiaggia di Saleccia è bellissima, acqua cristallina, sabbia fine e bordo rosa sulla riva. Peccato che ci siano troppe barche ancorate (chi può sceglie di raggiungerla per conto proprio via mare). Il terzo giorno abbiamo fatto una gita verso Bastia e Cap Corse. Bastia è una città molto viva, con un centro storico antico e ricco di storia. Nel centro si trovano tantissimi negozi ma basta alzare lo sguardo per accorgersi che i palazzi sovrastanti sono rimasti fatiscenti,senza una minima ristrutturazione e nessuna valorizzazione. Poi ci siamo diretti verso Cap Corse e abbiamo visitato Lavasina, Erbalunga e Porticciolo:è una zona molto semplice,non ci sono strutture turistiche particolarmente invitanti ma è una zona molto tranquilla, poco affollata e sicuramente da vedere.Abbiamo cenato anche al ristorante “Ind e Lucia” dove abbiamo mangiato sicuramente meglio della volta precedente,spendendo poco di più.Questa parte della Corsica intorno a St.Florent deve essere apprezzata per la sua semplicità,non è particolarmente sviluppata dal punto di vista turistico e per il momento ci va bene così, ci è piaciuta ma il giorno dopo decidiamo di spostarci verso la seconda tappa.

2a Tappa: Porto. Al mattino del quarto giorno partiamo per Porto, seguendo la strada che ci conduce prima a L’Ile Rousse, poi a Calvi e poi a Galèria.L’Ile Rousse è stupenda,ha delle belle spiagge con l’acqua ravvivata dalle varie tonalità dell’azzurro, infatti decidiamo di fermarci un paio di ore fino all’ora di pranzo.Passiamo velocemente per Calvi senza fermarci poiché la strada per Porto è ancora lunga,si attraversa una zona praticamente desertica fino a Galèria. Ma il tratto più duro è quello subito dopo il colle di Palmarella: strada sterrata per 11km,con buche dappertutto che si riuscirebbero a fare con difficoltà anche con un enduro.Ma alla fine di questo tratto veniamo premiati perché si aprono davanti a noi panorami stupendi sul golfo di Porto,dove il rosso del granito si tuffa nelle acque blu del mare a formare un contrasto cromatico di indubbia bellezza!Lo spettacolo è unico!Arrivati a Porto ci fermiamo al Camping Les Oliviers (3 stelle):stupendo!Arroccato su una montagna,è tutto terrazzato,con un buon terreno e buona ombra.I bagni sono puliti.Al suo interno ha una stupenda piscina con idromassaggio e lettini in legno,una palestra ben attrezzata e un bar-ristorante.Nei tre giorni di sosta a Porto abbiamo apprezzato la vivacità di Marina di Porto (a 1,5km dal campeggio),con tantissimi alberghi, ristoranti e locali (anche qui,però,una coppa gelato a 7,60€ ci è sembrato eccessivo) e tanti centri per le escursioni subacquee,immersi in una foresta di eucalipti. Inoltre ci è piaciuta moltissimo la zona delle Calanques,con la strada che per alcuni tratti attraversa la profumatissima foresta di Piana e in alcuni passaggi è scavata tra pareti di granito.Les Calanques sono formate da rocce rosse che gli agenti atmosferici hanno modellato secondo varie forme (ad esempio la testa di cane).Si possono fare anche delle belle escursioni di qualche ora.In tre giorni si riesce a visitare tutto e poiché la zona non offre altre particolari motivi di interesse quindi decidiamo di partire alla volta di Ajaccio.

3° Tappa: Ajaccio. La strada che da Porto va ad Ajaccio è buona, larga e scorrevole. Decidiamo di fermarci a Porticcio,che si trova pochi km dopo Ajaccio e scegliamo il camping Benista (4 stelle):come camping non sarebbe male,ha le piazzole molto ampie e circondate da una alta siepe grazie alla quale si può godere anche di una buona privacy,ha una bella piscina e campi da tennis ma il numero di stelle è bugiardo rispetto all’effettiva qualità della struttura,perché i bagni non sono sicuramente all’altezza e il terreno è molto umido, ci sono troppe zanzare.Ci è sembrato un campeggio adatto più per chi ha una roulotte o vuole stare in bungalow.Decidiamo di rimanere lo stesso,visto che avevamo già montato la tenda e sapendo di dover rimanere solo pochi giorni.La spiaggia di Porticcio non è male,molto ampia e di sabbia grossa. L’acqua è limpida ed è piacevole stare in spiaggia poiché non è molto affollata.Ci sono tanti locali che si affacciano direttamente sulla spiaggia,sempre pieni e la sera decidiamo di fermarci in uno di essi a mangiare una bella crepe:il posto è carino e non particolarmente caro:2 crepes con una bibita abbiamo speso meno di 20€. Il giorno dopo decidiamo di fare una gita culturale ad Ajaccio, alla ricerca di memorie napoleoniche.Il centro non è molto grande e si visita in una mattinata,in ogni piazza c’è una statua dell’illustre figlio della città:in particolare abbiamo visitato la maison Bonaparte,cioè la casa dove nacque Napoleone e che è stata trasformata in un museo.Il prezzo del biglietto è di tutto rispetto (2.60€ a persona) e ne vale veramente la pena.Poi ci siamo tuffati tra le bancarelle del mercato che si tiene tutte le mattine:si possono fare gustosi assaggini della salumeria corsa!!Abbiamo anche mangiato i bignè ripieni di brousse (ricotta)!Infine,dopo pranzo,siamo andati alla Tour de la Parata,che è la punta a ovest di Ajaccio (in 15 minuti dal centro si raggiungono molto facilmente) dalla quale si possono ammirare le Iles Sanguinaires.In serata siamo tornati a Porticcio e siamo andati al locale “A Merendella” a mangiare le mitiche galettes (crepes salate a base di grano saraceno:buonissime!):crepe,dolce e caffè in 2 abbiamo speso 30€. Il giorno dopo ci prepariamo per la 4a e ultima tappa.

4° Tappa: Porto Vecchio. La strada da Ajaccio a Porto Vecchio è piacevole e si attraversano paesini molto caratteristici (Propiano, Sartene, Figari).Nella zona di Porto Vecchio decidiamo di sistemarci nella zona sud,dove ci sono le spiagge più belle e troviamo un bellissimo camping sulla strada che va verso la spiaggia di Palombaggia, il Camping “U Pirellu”:somiglia molto al Les Oliviers di Porto,perché è anch’esso terrazzato e ha una bella piscina,i bagni sono pulitissimi e profumati a tutte le ore del giorno e ha una piscina grandissima.E’ un tre stelle e lo consigliamo vivamente,poiché oltre alla qualità della struttura ha una buona posizione, a soli 3 km dalla spiaggia di Palombaggia, e non lontano dalle altre spiagge (Santa Giulia e Rondinara) né dalla città di Porto Vecchio (10 minuti e si è in centro).In quest’ultima tappa abbiamo visitato prima la spiaggia di Palombaggia e non ci è piaciuta per vari motivi.Innanzi tutto è molto stretta e affollata,e forse noi l’abbiamo visitata anche in una giornata non adatta,in cui il mare era agitato e c’erano molte alghe sulla riva. Molto più bella la spiaggia di Santa Giulia (con accanto una bella baia):è una spiaggia molto ampia e il livello dell’acqua si alza molto dolcemente,infatti era frequentata molto da famiglie con i bambini (quasi tutti italiani). La spiaggia più bella però è sicuramente quella di Rondinara (la più a sud delle tre): sabbia bianca,acqua cristallina,mare turchese (altro che caraibi!). E’ sicuramente la spiaggia più bella che abbiamo trovato in Corsica,è molto frequentata ovviamente, soprattutto da italiani. In questa quarta tappa abbiamo visitato anche Bonifacio:bellissima con i suoi fiordi e le sue rocce bianche. Anche la città è molto carina con i suoi vicoletti e la zona del porto è molto ricca di locali.E finalmente abbiamo trovato il pane con le noci e uvetta (nel resto dell’isola non l’avevamo trovato!), ne abbiamo comprato due pezzi che sono spariti in poco tempo.La città di Porto Vecchio l’abbiamo visitata due volte, di sera. E’ veramente bella,con i suoi vicoletti pieni di ristorantini molto romantici. Ce ne sono anche alcuni con una bella vista sulla baia,ma sono anche più cari.Abbiamo deciso di cenare una sera al ristorante “Sous la Tonnelle” (menu da 25€, crepi l’avarizia!) e abbiamo mangiato davvero molto bene.

L’ultimo giorno è stato dedicato al viaggio di ritorno: abbiamo fatto la strada da Porto Vecchio a Bastia in 2 ore e mezza senza soste:il paesaggio non è nemmeno paragonabile a quello della costa occidentale,dove dovevi fermarti ogni 5 minuti ad ammirare il paesaggio.La costa orientale è più pianeggiante,molto più verde e ricoperta da vigneti e frutteti,ma le bellezze naturali si trovano dall’altra parte. Siamo arrivati a Bastia chiudendo il percorso iniziato quasi due settimane prima, e alle 15.30 è partito puntualmente il traghetto della Moby e alle 20 eravamo a Livorno. Partenza per Verona e all’una eravamo a casa.

CONCLUSIONI: In definitiva cosa possiamo dire?La vacanza ci è piaciuta tantissimo:l’idea di fare un viaggio itinerante in Corsica è stata ottima, soprattutto il fatto di andare in scooter e in tenda ha reso il viaggio una scoperta continua,con imprevisti piccoli e grandi da superare,un’avventura lunga due settimane che ci resterà nel cuore. La Corsica è stupenda, non completamente sfruttata dal punto di vista turistico e il fatto che sia così selvaggia la rende ancora più affascinante.Il consiglio è di scoprirla così,con un percorso da fare rigorosamente in senso antiorario (in modo da trovarsi sempre dal lato del mare e potersi fermare facilmente ad ammirare i paesaggi,presenti soprattutto sulla costa occidentale).Si trovano tantissime persone che viaggiano in moto (ci si saluta tutti, basta un cenno della mano) e altrettanti che la girano in bicicletta.

CAMPEGGI:Non ci è chiaro il criterio di assegnazione delle stelle ai campeggi!Siamo stati in due campeggi a 3 stelle (Les Oliviers a Porto e “U Pirellu” a Porto Vecchio) stupendi, puliti e con belle piscine, insomma due strutture che consigliamo vivamente (anche economiche, i prezzi vanno dai 15 ai 20 euro al giorno per 2 persone,tenda e scooter).Invece un campeggio a 4 stelle come il Benista lo sconsigliamo vivamente (poco pulito).

SPIAGGE:Sono quasi tutte libere (non abbiamo trovati lidi a pagamento) e non penso che fosse dovuto al periodo (eravamo ancora entro la metà di settembre). Le più belle le abbiamo trovate a sud, nella zona di Porto Vecchio, a nord e ad ovest se ne trovano molto fatte di ciottoli.

RISTORANTI e LOCALI:Secondo noi sono cari,basta guardare i prezzi di una bottiglia d’acqua o di un caffè,per non parlare delle pizze (una margherita a 7€ è cara e una pizza un po’ più ricca costa 9€). Abbiamo notato che quasi tutti prendono i menu (ce ne sono di vari prezzi) e probabilmente anche la tattica dei ristoratori è quella (spingere i clienti a prendere i menu spendendo un po’ di più piuttosto che un piatto singolo e pagarlo caro!). Nei locali i gelati ci sono sembrati allo stesso modo costosi, va bene prendere da bere allora, le birre e le bibite in genere sono già più accessibili.

SUPERMERCATI:Per chi come noi va in campeggio ed è disposto ad arrangiarsi da solo piuttosto che farsi spennare tutte le sere da un ristorante diverso,i supermercati sono tanti e ce ne sono praticamente dappertutto:i prezzi sono buoni (su molti prodotti anche migliori rispetto all’Italia) e non si spende molto.Si trovano in prevalenza supermercati delle catene Spar, Gèant e Champion.

SPOSTAMENTI:Le strade sono tutte ben indicate,difficile perdersi o sbagliare strada. La qualità delle strade è buona quasi ovunque (tranne tra Galèria e Porto,attenzione!). E’ comunque consigliato avere una piccola mappa almeno per avere un’idea di come spostarsi e delle distanze tra le città, in modo da non avventurarsi troppo in una direzione senza aver stimato il tempo di percorrenza. La benzina è carissima,più dell’Italia (è tutto dire…) ma quella non ce la possiamo portare da casa…Il prezzo era di 1.47€ dovunque (sembra che ci sia poca concorrenza). I distributori si trovano facilmente, ma soprattutto nelle vicinanze dei centri abitati (sconsiglio quindi di partire alla cieca per un viaggio lungo senza aver fatto preventivamente il pieno).

I CORSI:Avevamo sentito dire che erano scontrosi e ostili,ma non ci risulta…Tutti gentili nella norma, quasi tutti parlano italiano (soprattutto nelle zone più turistiche).

SPESA:In 13 giorni pieni, in due persone, abbiamo speso poco più di 700€, tutto ma proprio tutto compreso, dalla A di autostrada, alla Z di zanzare (repellente da non dimenticare), passando per la K di Kit riparazione materassini gonfiabili. A questi dobbiamo aggiungere circa 200€ di extra (ristoranti e locali vari) dei quali potevamo fare anche a meno,ma ci è piaciuto assaggiare un po’ della cucina corsa e concederci qualche peccato di gola… Speriamo che questo racconto possa essere di aiuto ad altri e ci fa piacere dare il nostro contributo. Chi vuole qualche dettaglio sui posti e sulle strutture che abbiamo visitato ci scriva via mail.

Ciao a tutti! E buona Corsica… Katia e Max



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