VENEZUELA – CANAIMA LOS ROQUES e non solo
E così, festeggiati a settembre i nostri 25 anni di matrimonio, come regalo ci ripromettiamo Los Roques.
L’avventura comincia da Internet e dalla Lonely Planet . E più vedo, e più leggo, e più mi rendo conto che tutto non può ridursi a una settimana a Los Roques…C’è ben altro, c’è di più, c’è di meglio…
Consapevole dei pochi giorni che abbiamo a nostra disposizione, cerco qualcuno che mi possa aiutare a organizzare il viaggio che già prevede una digressione a canaima e al salto Angel. Passo le nottate su internet alla ricerca di turisti che già abbiano organizzato questo viaggio nel periodo di secca ( le vacanze di pasqua del 2005 saranno a marzo in stagione non propriamente adatta per arrivare al Salto Angel ) e che si siano affidati a qualche agenzia venezuelana per contenere i costi e per sfruttare al meglio i nostri pochi 10 giorni. Vedo la pubblicità del sito www.Energytour.Com e decido di chiedere un preventivo. Nessuno sui vari forum di turismo che frequento ne ha sentito parlare. Il preventivo che mi arriva sollecitamente mi sembra buono e si può riassumere così : Caracas –Ciudad Bolivares- Kavac- Canaima- Puerto Ordaz-Caracas- $ 580,00 (escluso tasse aeroportuali) Decido di fidarmi.
Io mi fido di Energy, di me si fidano altre 4 persone, 2 amici che hanno già condiviso con noi una vacanza AI in mar rosso ( Pia e Pietro) , un ‘aitante insegnante di ginnastica ( oggi educazione fisica) Lorenza, una sconosciuta single trovata girovagando in internet (mitica Paola “ mamma cara” reduce da Avventure nel Mondo) ben contenta di realizzare un sogno dividendo le spese con Lorenza ! Per los Roques si decide di prenotare direttamente tramite internet la posada acquamarina che provvederà anche ai voli aerei da e per Caracas. A dire la verità Energy mi poteva offrire trattamento di mezza pensione in posada a $ 60, ma l’acquamarina ci sembrava garantire un miglior rapporto qualità/prezzo…
Costringo tutti a stipare il bagaglio, viste le coincidenze dei voli e gli spostamenti,in comodi borsoni che non superino i 5 kg di peso in cabina previsto dall’Alitalia. E ci riusciamo!!! A questo punto cercherò di dettagliare al meglio i nostri spostamenti. Chi è interessato sa a cosa va incontro.
18-3-05 Il volo prenotato e acquistato a novembre su www.Expedia.It a € 611,50 diretto MXPcaracas delle 9,50 parte con solo 3 ore di ritardo alle ore 12,30 ! Questo ritardo potrebbe bastare a compromettere il proseguio del viaggio in quanto a Caracas abbiamo un volo interno per Ciudad B. In partenza alle ore 19,30. Ma la mia solita fortuna ( come dice qualcuno ) fa si che anche questa volta si arrivi i tempo. All’ uscita dell’aeroporto Maiqueta di Caracas troviamo un baldo giovane con un cartello con scritto il mio cognome! Cosimo, il proprietario dell’Energy, verificato il ritardo Alitalia, aveva pensato di mandare qualcuno per aiutarci a ritirare i biglietti prepagati al banco voli della Rutarca ( compagnia di bandiera venezuelana) .Mentre noi ambiamo $ 50 dai collaboratori di Cosimo con un cambio in nero pari a 2400 bolivares contro 1 dollaro, per permetterci di pagare le tasse aeroportuali , il baldo giovane ci procura i biglietti per Ciudad. Costo volo interno 179,000 bo + ts 14,500.
Anche il volo della Rutarca è in ritardo e passiamo il tempo studiando l’aeroporto nazionale e bevendo le bibite che sono offerte gratuitamente ai passeggeri dalla compagnia.
Alle 21,30 arriviamo a Ciudad e Cosimo, un italiano responsabile della Energytour , nonché marito della proprietaria, carinissima Beatriz ( che conosceremo il giorno successivo) è ad aspettarci per accompagnarci subito all’hotel Laya Real vicinissimo all’aeroporto. Questo dovrebbe essere uno dei migliori hotel di Ciudad…Considerato che siamo in Venezuela, non è male. La notte passa tranquilla, anche perché noi riusciamo ad abbassare l’aria condizionata, contrariamente a Paola e Lorenza! Il mattino successivo lasceremo qui il grosso (!) del bagaglio, portando con noi solo uno zaino con l’occorrente per i tre giorni in laguna.
19-3-05 ore 7,00 Cosimo ci viene a prendere. Ci conferma quanto già paventavo : il Salto non si può raggiungere per mancanza d’acqua .
Dopo aver regolato i pagamenti a saldo del Bonifico Bancario che avevo già mandato dall’Italia, bevuto un caffè nero bollente (ustionante)all’aeroporto, partiamo con un Cessna per 6 persone alla volta di Kavac (tasse aeroportuali 3500 Bol). Questa digressione l’ho voluta mettere nel viaggio perché avevo letto che l’escursione alla Cueva di Kavac è sempre possibile, anche in stagione secca.
Alle 9,30, dopo aver sorvolato un paesaggio incantato tra praterie e valli e montagne, arriviamo a Kavac.
In mezzo alla savana è stato ricostruito questo villaggio indios distante un paio d’ore dall’ abitato di Kamarata in cui vivono i giovani che fanno da guida ai turisti e che si occupano di pulire e tener in ordine il villaggio rifatto. All’arrivo sulla minuscola pista di atterraggio in terra battuta, siamo salutati da indios festanti che ci vengono incontro per darci il loro benvenuto. Ci aspetta la nostra guida e dopo un bel caffè caldo ci predisponiamo all’escursione che in un paio d’ore lungo il rio ci porterà alla Cueva , una profonda gola dove scende la cascata. Durante il percorso lungo il Rio abbiamola possibilità di osservare piante e animali per noi sconosciuti, di fare rinfrescanti bagni nelle pozze d’acqua dolce e di metterci alla prova per risalire immersi nell’acqua fino alla cintola per arrivare alla cascata. Un consiglio : portatevi sandali di gomma . Sono utilissimi per camminare nel Rio . Al ritorno ci aspetta il primo pollo cotto alla griglia( il migliore di tutta la vacanza), pomodori, riso, patate all’aglio e frutta, il tutto annaffiato da abbondante acque e coca cola( alla fine della vacanza eravamo diventati coca dipendenti!!!) serviti con attenta e curata semplicità . In questo villaggio , da poco ultimato, si può anche pernottare e passare qualche giorno, a stretto contatto con la natura, con la gente, con le emozioni che suscita questo territorio. Si occupano di tutto Hortencia e Fanny dell’Associacion Civil Comunidad indigena de Kamarata tel 0415 2120710 (prossimamente su internet – così mi ha detto Fanny!) che offre diversi pacchetti : 1 giorno escursione con pranzo $ 45 1 giorno con colazione, pranzo, cena, pernottamento in camere con bagno privato, ed escursione alla kueva $ 110 Alle 13,30 il nostro pilota ci viene incontro perché è ora di ripartire per la Laguna di Canaima. Durante il sorvolo, senza averglielo chiesto, si accosta alle cascate e ci indica il Salto Angel! ( questo sorvolo di solito si paga!!) , ma con noi ha un occhio di riguardo, visto che divideremo con lui questi avventurosi voli su veivoli non propriamente all’ultimo grido…Alla pista di atterraggio di Canaima si respira subito un aria più turistica. Pagato l’ ingresso al parco ( 8000 Bol) a piedi, sotto un sole cocente arriviamo, ai nostri alloggi. La Posada Wey tepuy tel 014-8840993 è una gradita sorpresa…Non so perché io avevo capito che dormivamo in amache e invece siamo alloggiati in camere con bagno privato!!! Il pomeriggio lo passiamo a rilassarci intorno alla Laguna. Attorno a questo incantato bacino d’acqua dolce, risultato dalla immissione dell’acqua del Rio Carrao attraverso le cascate del salto Hacha , si svolge la vita degli abitanti di Canaima. Questa acqua è la vita…
Vedo mamme che circondate dai loro bambini , i piccoli in braccio, i più grandicelli attorno, si recano alla spiaggia per lavare i panni contenuti in grandi ceste .Vedo bambine aiutare le mamme a spazzolare pantaloni e immergerli nella laguna per sciacquarli, in un dolce ,indolente trascorrere del tempo…
La cena alle 19,30, la dividiamo con altri 2 turisti una tedesca e un tunisino! Bella mischiata di lingue!! Alle 21,00 mi chiamano al telefono …Panico…Invece no : è Cosimo che mi dice solennemente “ mi dicono che il Rio sta crescendo, se volete, potete arrivare fino al Salto…
Questa sì è organizzazione! Da qui telefonano a Ciudad per comunicargli le condizioni del Rio, per soddisfare i desideri dei turisti! “ solito …” dicono i miei compagni d’avventura.
20-3-05 Alle 8,30 dopo una bella colazione si parte per il salto. All’accampamento abbiamo lasciato le cose che non servono e in uno zainetto abbiamo stipato un cambio, antizanzare, una pila e qualcosa di pesante per la notte in amaca! In un sacchetto di plastica che dovrebbe essere antiacqua e fornito dall’organizzazione mettiamo la macchina fotografica ;costume, calzoncini, sandali da treeking sono l’abbigliamento adatto per questa avventura che per noi si è svolta parte in curiana ( canoa indigena) e parte a piedi, visto che il Rio non aveva sempre acqua sufficiente per poter permettere la navigazione dell’imbarcazione. Alle 14,30, dopo una sosta per il pranzo arriviamo al Campamento dell’Iisla Ratoncito di fronte alla cascata.Alle 15 si inizia la salita in mezzo alla foresta che in circa 1 ora di cammino ci porterà al Mirador Lime. Qui solitamente si fermano tutti perché l’abbondanza dell’acqua che scende dalla cascata non dà la possibilità di andare oltre. Ma noi, visto che la portata non è molta per la stagione secca, possiamo arrivare fino al Pozzo de la Felicidad per un bel bagno proprio sotto la cascata! Al nostro ritorno alle 18 la cena (pollo alla griglia, riso, pomodori e frutta) è già quasi pronta e insieme ad un gruppo di americani che ci hanno raggiunto ceniamo mentre gli indios preparano le nostre e le loro amache per la notte. Il campamento non è poi proprio così spartano, a lume di candela si possono utilizzare i due bagni(uomini –donne) e la cucina ha tutto il necessario per preparare gustose cene e buone colazioni.
La notte passata in amaca corredata da zanzariera ( ma io l’ho tolta e di zanzare eanche l’ombra) è stata per tutti noi un’esperienza indimenticabile ( sotto tanti punti di vista) : c’è chi ha russato, chi è caduto, chi ha seguito con l’udito i tanti suoni diversi emanati in una realtà così differente dal nostro vivere quotidiano, chi ha contemplato la cascata proprio di fronte a noi luccicante al chiaro di luna…L’alba è arrivata fin troppo presto… Consiglio : portatevi una tuta da ginnastica e dormite con le calze. Le coperte che offrono non sono il meglio e non bastano contro l’umidità della notte.
21-3-05 Sveglia alle 6! Colazione alle 7, e partenza …Di nuovo curiana per altre 4 ore, che unite alle 5 del giorno prima hanno messo a dura prova i nostri posteriori. Non sto a dire del paesaggio : tra monti in lontananza e verdi foreste, passaggi tra rocce a pelo d’acqua e massi disegnati dal trascorrere degli anni scivoliamo in un mondo incantato, che si illumina e prende vita con il trascorrere delle ore.
Alle 11,30 arriviamo alla laguna dove ci aspetta l’ultima escursione in barca con camminata sotto le acque della cascata del Salto Hacia da cui si ha una bella vista su gran parte della laguna.
Alle 13,30 dopo il pranzo ci aspetta il nostro pilota per riportarci con un ora di volo sul mitico Cessna a Ciudad. Da Ciudad, in un Venezuela dove ormai sono cominciati i festeggiamenti per la Semana Santa in un ora di macchina arriviamo a Puerto Ordaz. Ho chiesto a Cosimo di organizzarci il rientro con volo aereo da Puerto Ordaz perché arrivando prima a Caracas avremmo avuto più margine per prendere il volo per Los Roques… Pernottiamo al hotel Residencias Tore 2 fax 23 17 43 dove ceniamo a buffet spendendo $ 6 a testa .
Non ci azzardiamo a mettere il naso fuori dall’hotel e la notte passa velocemente 22-3-05 Il taxi di Elvis che avrebbe dovuto venirci a prendere alle 5 ritarda quel tanto che basta per farci pensare che avremmo forse dovuto arrangiarci da soli a raggiungere l’aeroporto, ma poi, quando siamo sul semi-disperato e comincia a delinearsi la probabilità di perdere il volo per Caracas, eccolo che arriva! Al banco dell’Aeropostal troviamo i biglietti prepagati a 180,000 Bol . La tassa ammonta a 7000 Bol. L’aereo della compagnia venezuelana è puntuale e dopo averci offerto una bella colazione atterra a Caracas alle 7,20 .Saremmo quindi puntualissimi per il volo organizzato dal proprietario italiano della Posada Acquamarina Sig. Serloni Giorgio e proprietario anche della compagnia Blu Star che dovrebbe partire alle 8,30 ; peccato che l’aereo abbia un guasto tecnico!!! Avevo già letto dei guasti di questa compagnia e mi riservo di sistemarmi con il Sig…Una volta arrivata in posada. Ad hoc ho evitato di pagare tutto in anticipo. Finalmente alle 12,15 con altri 8 sventurati che come me avevano riposto fiducia nel connazionale (!!!) siamo imbarcati sulla Transaven ( compagnia che mi aveva proposto la Energy!)e dopo aver pagato la tassa aeroportuale di 14.700 Bol partiamo per Los Roques.
All’aeroporto c’è ad aspettarci Ismail direttore effettivo della Posada Acquamarina che alla meglio cerca di porre rimedio all’inefficienza del proprietario la cui massima gioia è vedere la propria posada videocamerata minuto per minuto neanche fossimo a un reality e senza nemmeno far firmare alcuna liberatoria dai clienti !!!!Paghiamo gli ultimi 25.000 bol per l’ingresso al parco naturale di Los Roques e cerchiamo di rilassarci contenendo la rabbia per la perduta mezza giornata in aeroporto…Alle 15 siamo all’isola di Madrisqui corredati dalla nostra “ cueva “ (frigo contenente il pasto) in un isola che propriamente deserta non mi sembra!!! Alle 17,30 la barca della posada ci viene a riprendere e tra spruzzi feroci ci riporta a casa. Non spendo ulteriori parole per la posada Acquamarina, dove per $ 85 abbiamo goduto di trattamento di pensione completa + web cam con trasferimento alle isole secondo quanto si decideva la sera prima. Abbiamo cenato bene, e il personale si è dimostrato cordiale e disponibile. Di sicuro vantaggio è il collegamento internet con possibilità di utilizzo gratuito .
Durante gli altri giorni di permanenza abbiamo visitato le isole di Francisqui, Cayo Muerto, Espenky , Sarky, Noroqui. Mare splendido, nonostante il vento costante, e poi…Beh, Los Roques ormai non è più un mistero per nessuno…
28-3-05 Alle 11 con volo in perfetto orario ! ripartiamo per Caracas dove ci imbarchiamo all’aeroporto internazionale per fare rientro in Italia. Dulcis in fundo…Avendo acquistato il biglietto Alitalia prima di febbraio, dobbiamo un adeguamento delle tasse aeroportuali ammontante a 17,000 da pagare esclusivamente in bolivares!!! Il decollo avviene in ritardo per la chiusura dell’aeroporto dovuto a non si sa bene cosa, ma dopo un ottimo volo arriviamo a Malpensa .
Sono le 9,30 del 29-3-05. Ritiriamo l’auto lasciata al www.Parkingo.It 11 giorni 44 euro di parcheggio scoperto.