Todo el Mexico in 15 gg
I primi 5 gg di viaggio erano già stati programmati e anche i luoghi dove dormire.
La mattina successiva ci mettiamo immediatamente in viaggio alla volta di Chichen Itza, che ci permette di rivalutare la prima impressione che avevamo avuto del Messico. Il sito è molto bello, anche se il caldo non ci abbandona mai. La sera una cenetta ristoratrice a base di soupa de lima ci permette di ricaricare le energie per il mattino successivo alla volta di Merida. Lo spostamento zaino in spalla consta solo di poche ore in autobus di seconda classe Maya, che tra l’altro permette di vedere un’altra realtà del Paese, quella più povera.
Merida, tappa obbligatoria per visitare i siti di Uxmal e Kabah, non lascia un buon ricordo tra di noi, sarà forse perchè offre vita notturna a cui noi non partecipiamo essendo troppo stanchi per le escursioni del giorno o forse per l’intenso odore di immondizia che si diffonde in quasi tutte le strade. Dopo due giorni ripartamo entusiasti per i siti visitati (Uxmal è veramente bello..) ma delusi da una città che ci offre molto. Partiamo alla volta di Palenque con un autobus di primera clase e dopo 9 ore di viaggio ( fate un pò di sconto alla Lonely perchè i tempi di percorrenza sono ridotti rispetto a quanto descritto) vi giungiamo, venendo subito bloccati da un tipo di una agenzia che ci propone ciò che cerchiamo: escursione a Palenque, Misol-ha e Aqua azul e successivo trasferimento a San Cristobal de Las Casas in giornata per un ammontare di 200 pesos cadauno. Tutto si svolge bene se non che Aqua Azul in Agosto si trasforma in Aqua Maron e a San Cristobal arriviamo con 2 ore di ritardo dovute alla strada veramente orribile che lo collega a Palenque.
L’arrivo a San Cristobal ci rincuora, la temperatura scende e la gente in strada è diversa da quella incontrata fino ad adesso, più gentile e propensa ad aiutare senza secondi fini… Troviamo da dormire in uno ostello che mi permetto di segnalare perchè è come tornare a casa in Messico: all’ Hostel Miramar in calle F.A. Paniagua si sta veramente da dio e i proprietari (coniugi che abitano nell’ostello con i loro figli) disponibilissimi ci offrono informazioni su dove mangiare qualcosa di tipico a basso costo. Il mattino successivo visitiamo il mercatino artigianale facendo incetta di materiale tipico da riportare in Italia.
Il giorno successivo esplorazione al Canyon del Sumidero, svolta direttamente con il proprietario dell’ostello , Manuel, che consiglio vivamente di vedere.
Purtroppo il terzo giorno a San Cristobal rallenta le escursioni del gruppo in quanto io vengo fermato da una brutta febbre e conseguente infezione intestinale opportunamente curata con l’aiuto di Manuel e dei compagni di viaggio.
La sera del terzo giorno, con l’autobus già prenotato ci accingiamo alla trasferta più lunga di tutto il viaggio: da San Cristobal a Città del Messico, 14 ore di strada.
Alla mattina giungiamo a Mexico City, veramente immensa, e troviamo posto in un ostello molto libertino nella zona universitaria (quartiere Coyocan). Tre giorni sono pochi per vedere una città considerata la seconda nel mondo per popolazione, ma arrivati comprendiamo subito il perchè è definita anche una delle più pericolose:appena arrivati in metrò il portafoglio di un compagno di viaggio sparisce e le urla di rabbia non vengono prese in considerazione da nessuno dei presenti nel vagone.
Il primo impatto è tale che i successivi tre giorni passano nella completa sfiducia nella popolazione di Città del Messico e nella paura ad uscire nelle ore notturne, il che ci costringe in ostello tutte le sere.
Da vedere sicuramente il sito di teotihuacan e lo zocalo, con tanto di benedizione dello stregone Maya sempre presente davanti alla Cattedrale.
Dopo tre giorni di “carcerazione” si vola verso Cancun per poi oziare gli ultimi tre giorni di viaggi a Isla Mujeres, in un alberghetto trovato sul posto, (visto e considerato che i prezzi indicati sulla Lonely si sono rivelati sempre sbagliati e purtroppo non per difetto ma per eccesso) a due minuti a piedi da Playa Northe, considerata la più bella dell’isola. A soli 15 minuti di traghetto da Cancun, l’isola semba non avere niente a che vedere con i grattacieli ed il frastuono della vicina città. La notte poi l’unica via principale si riempie dei pochi turisti che dormono sull’isola e intorno a mezzanotte il silenzio regna sovrano. Passiamo gli ultimi tre giorni in completo relax, sulla spiaggia dove è opportuno usare molta crema, a vedere l’allevamento delle tartarughe marine dell’isola e a rimpizzarci la panza di tacos, burrito e pescado nella zona del mercado dell’isola o presso una signora gentilissima e abile cuoca in un baracchino all’angolo della strada che conduce a Playa Northe.
Il 14 mattina l’aereo da Cancun ci riporta a casa…
In definitiva consigliamo vivamente a tutti di consultare una buona guida ma attenzione alla Lonely che molti descrivono come una bibbia ma che presenta notevoli lacune nella parte più importante riguardante i prezzi degli alberghi; inoltre trattate su tutto soprattutto con i taxisti che specialmente a Cancun sono furbi…
Il 14 mattina l’aereo da Cancun ci riporta a casa…