TORINO e SANTIAGO IN BICI!

CARMAGNOLA-SANTIAGO DI COMPOSTELA IN MOUNTAIN-BIKE Si può pensare di andare a Santiago di Compostela, Spagna, in mountain-bike lungo il “Cammino francese” partendo dal garage della propria abitazione? Come dice una canzone di Angelo Branduardi “si può fare… si può fare!”. Basta aver...
Scritto da: Donato Ligatti
torino e santiago in bici!
Partenza il: 03/07/2005
Ritorno il: 14/07/2005
Viaggiatori: da solo
Spesa: 500 €
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CARMAGNOLA-SANTIAGO DI COMPOSTELA IN MOUNTAIN-BIKE Si può pensare di andare a Santiago di Compostela, Spagna, in mountain-bike lungo il “Cammino francese” partendo dal garage della propria abitazione? Come dice una canzone di Angelo Branduardi “si può fare… si può fare!”.

Basta aver fatto una buona preparazione ed essersi armato di tanta pazienza e voglia di arrivare alla metà, nonostante tutto.

Mi è venuta quest’idea quando ho letto che già nell’anno mille alcune persone si dirigevano in pellegrinaggio, a piede o a cavallo, a Santiago partendo dai luoghi più disparati di tutta Europa.

Questo è considerato uno dei primi itinerari “turistici” della storia.

Parlando dell’aspetto sportivo, posso dire che ho percorso l’intero tragitto in 12 tappe, sotto elencate, per un totale di km.2129: -1^ tappa: Carmagnola – Col di Tenda – Antibes : km 229.

-2^ tappa: Antibes – Aix-en-Provence: km 175.

-3^ tappa : Aix-en-Provence – Sète : km 220.

-4^ tappa : Sète – Perpignan : km 170.

-5^ tappa: Perpignan – Foix: km 140.

-6^ tappa: Foix – Tarbes: km 180.

-7^ tappa: Tarbes – Passo di Roncisvalle – Pamplona –Cizur Menor: km 230.

-8^ tappa: Cizur Menor – Logrono – Santo Domingo De La Calzada: km 149.

-9^ tappa: Santo Domingo – Burgos – Sahagun: km 210.

-10^ tappa: Sahagun – Léon – Villafranca Del Bierzo: km 211.

-11^ tappa: Villafranca del Bierzo – Passo del Cerbero – Palas del Rei: km 145.

-12^ tappa: Palas Del Rei – Santiago Di Compostela: km 70.

Sono partito il 1^ luglio 2005 e sono arrivato il12 luglio alle ore 11.

Durante i primi quattro giorni, partendo da Carmagnola, attraverso il Col di Tenda ( dove ho chiesto un passaggio in macchina perché è vietato alle bici) si passa nella bellissima valle del Roya, poi lungo la Costa Azzurra, e infine la costa mediterranea fino a Perpignan. Fin qui il percorso è abbastanza facile. Poi, ho fatto tre tappe sui Pirenei, molto impegnative ma contornate da uno scenario unico.

Dal passo di Roncisvalle in poi, comincia il vero “Cammino di Santiago” anzi, ancora in territorio francese, a Saint-Jean- Pied- de- Port, ci si presenta nella Collegiata dove vengono accolti i pellegrini. Qui, si compila una scheda e, pagando una piccola somma, si riceve il “Carnet de Pèlerin de Saint Jacques” che servirà per farsi apporre i vari timbri che attesteranno, tappa per tappa, l’avvenuto passaggio. Il percorso, detto anche “Via Lattea”, è lungo circa 800 km.

Confesso che nel cominciare il “Cammino” si prova una vera emozione e una certa ansia. Sapendo che la metà è lontana, mille dubbi ti assalgono: riuscirò ad arrivare a Santiago?.

Alla partenza si riceve anche un elenco dei vari rifugi di accoglienza, con il chilometraggio tra uno e l’altro, per potersi regolare su quanta strada percorrere.

Nei “rifugi dei pellegrini” si è accolti con cordialità, e quasi sempre si trova posto per dormire.

Tuttavia, sono molto semplici: una brandina per dormire in grandi camerate, una doccia, e una cucina dove si ha la possibilità di farsi da mangiare. Alle 22.00, tutti a dormire, perché il giorno dopo, comunque vada, ti aspetta sempre una giornata faticosa.

Il percorso, interamente contrassegnato dalla “Conchiglia di Saint-Jacques”, fatto a piedi o in bicicletta, è molto impegnativo. E’ tutto un saliscendi e fa molto caldo. Spesso bisogna superare dei valichi (Passo del Cerbeiro ) alti fino a 1300m.

A Santiago si può andare per mille motivi. Ho incontrato persone che lo facevano per fede religiosa, perché avevano fatto un voto, per turismo culturale o, semplicemente, per provare le stesse emozioni dei pellegrini del Medio Evo.

Sia che ci si vada a piedi, o in bicicletta, che si faccia tutto il percorso o solo una parte, per tutti è un’esperienza indimenticabile sotto l’aspetto fisico ma soprattutto umano. Anche se durante il percorso si incontrano decine di pellegrini, in realtà si resta soli con sé stessi, a pensare e meditare sulle proprie cose. Quando la sera, però, si giunge ad uno dei tanti “rifugi del pellegrino”, si ha la possibilità di conoscere persone di ogni nazionalità ed età, con cui scambiare le proprie esperienze. Ognuno racconta da dove arriva, cosa ha animato questo progetto, e qualsiasi altra opinione utile ad uno scambio culturale.

Finalmente, dopo vari giorni, si arriva alla metà, proprio nel cuore di Santiago, davanti alla Cattedrale! Consapevoli di aver raggiunto lo scopo, tutte le fatiche vengono dimenticate e un senso di euforia ti pervade.

Ai pellegrini che, Carnet alla mano, dimostrano di aver completato il percorso, viene consegnata una pergamena che attesta l’avvenuto completamento del “Camino de Santiago de Compostela”.

E’ superfluo dire che è un’esperienza che consiglio a tutti. L’arricchimento interiore e la certezza di aver compiuto un’indimenticabile “impresa” resteranno indelebili.

(DONATO LIGATTI insegnante di Educazione fisica, presso la Scuola Media Manzoni-Nosengo di Carmagnola- TO; iscritto al PEDALE CARMAGNOLESE)



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