Italiani? Turisti di serie B

Il 13/07 inizia la tanto desiderata vacanza ai tropici, quest'anno si è deciso per Cuba, Cayo Largo, selvaggia isola al largo di Guamà, scelta per la natura incontaminata, la tranquillità ( non ci sono negozi, strade, alberghi megagalattici ma un microscopico areoporto, una ordinata marina, spiagge di finissima sabbia bianca, sette...
Scritto da: thai99
italiani? turisti di serie b
Partenza il: 13/07/2005
Ritorno il: 28/07/2005
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 3500 €
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Il 13/07 inizia la tanto desiderata vacanza ai tropici, quest’anno si è deciso per Cuba, Cayo Largo, selvaggia isola al largo di Guamà, scelta per la natura incontaminata, la tranquillità ( non ci sono negozi, strade, alberghi megagalattici ma un microscopico areoporto, una ordinata marina, spiagge di finissima sabbia bianca, sette alberghi/villaggio e…Tartarughe.

Dopo un volo di 10.15 ore e “due” in piedi, al caldo, con vecchi stanchi e bambini nervosissimi, per le formalità d’ingresso, in 10 minuti arriviamo al Barcelò Cayo Largo, Teo club della Teorema. Struttura recente, finita nel 2003, consumata dal caldo umido e dagli uragani; la splendida fontana distrutta da dennis, come i punti ombra( palme e ombrelloni) nelle camere, consumate questa volta da turisti non proprio civili, non finzione l’aria condizionata ne la cassaforte, necessaria visto i numerosi furti che sono esageratamente aumentati di recente, anche dopo diversi interventi dei “tecnici”, ex contadini dell’isola della gioventù a cui hanno messo in mano una borsa con quattro atrezzi…Ma non abbiamo scelto Cayo Largo per le strutture alberghiere ma per i colori, le spiagge, la fauna e la pace che solo quest’isola ha. Putroppo gli uragani hanno cancellato alcune spiagge: playa larga, playa los cocos, playa lindamar ma risparmiato la splendida playa paraiso, mai nome fu più appropiato e playa sirena, in assoluto una delle più belle spiagge dei caraibi.Siamo entusiasti, il posto è, come natura, al di sopra delle nostre più rosee previsioni. Le uniche escursioni possibili, causa uragani, sono quelle all’Avana, affascinante, non più di tanto se la si visita bene, capitale e il catamarano. Quella in catamarano è veramente un’esperienza fantastica, attraversando foreste di mangrovie si arriva a cayo iguana, isola rocciosa popolata da numerose iguane, dove ci si ferma una mezz’ora per fare la conoscenza di questi simpatici lucertoloni, quindi ci si ferma vicino alla barriera corallina per fare un discreto snorkeling. Prossima tappa, le piscine naturali, dove, senza tenerle troppo fuori dal caribe, si può prendere in mano diverse stelle marine e dove ci siamo fermati per il pranzo.A bordo del catamarano mangiamo pollo dai sapori dimenticati e aragosta cucinata in modo superlativo, con vari contorni, il tutto innaffiato da birra, coca e ron, chi vuole, acqua. Finito l’ottimo pranzo ci si ferma, per l’ultimo bagno, ad una spiaggia deserta. Il rientro è nel tardo pomeriggio. A cayo Largo è possibile vedere Colibrì, Pellicani, Cormorani, Iguani, Coccodrilli, Granchi di notevole dimensione, Stelle Marine, Conch e… Tartarughe, tutte le notti a decine vengono sulla spiagge a depositare le uova, fino a 180 ciascuna. Allora tutto bene? Purtroppo c’e’ sempre un rovescio della medaglia, oltre, come già scritto, alle strutture fatiscenti, esiste una notevole discriminanza nei confronti dei turisti italiani rispetto a quelli canadesi. Il giorno dell’evacuazione, causa l’avvicinarsi dell’uragano Emily, ci portano in areoporto alle 13.30, incomprensibilmente spostata alle 16,00 la partenza dell’aereo a noi riservato. Parte con pochissimi italiani, dopo aver caricato i turisti canadesi, giunti in areoporto solo al momento dell’imbarco, noi aspettiamo fino alle 19,30: sei ore per venti minuti di volo! Cessato l’allarme, al rientro a Cayo Largo, stesso inconveniente, ci portano in areoporto alle 11,00 partenza prevista alle 13,00… C’imbarcano alle 17,30… Chiedo spiegazioni ad un responsabile dell’aeroporto sull’ennesima agevolazione ai canadesi, ricevo la seguente risposta: ” Per me. Ripeto, per me, i turisti sono tutti uguali”, evidentemente per qualcun altro NO. Questo trattamento viene evidenziato comunque anche in albergo e non solo in quello in cui alloggiamo noi ma anche, parlando con italiani che alloggiano in altre strutture. Un esempio banale, a pranzo e a cena bisogna ordinare da bere direttamente al cameriere addetto ma immancabilmente ti porta, se te lo porta, l’ordinato a fine pranzo/cena, se, assetati, ci rivolgiamo direttamente al banco ci rimandano in malo modo dal cameriere…Per evitare questioni ci procuriamo da bere prima di metterci a tavola. Il giorno del rientro in italia ci cambiano l’operativo volo due volte in 12 ore, ci fanno aspettare due ore e mezza in areoporto in piedi, senza aria condizionata, alcuni anziani sono visibilmente provati ma signorilmente calmi, altri meno pazienti incominciano a dare segni di nervosismo, appena giungono gli addetti al check-in, accendono l’aria condizionata… Aspettiamo un’altra buona ora per la registrazione e un’altra per pagare le tasse areoportuali e le formalità d’uscita da Cuba… Noi come altri turisti, ci siamo adattati ma molte famiglie sono rimaste profondamente deluse. Invito i tour operator ad esser più chiari nei loro cataloghi, magari cambiando le diciture” ottima struttra” e ” servizio accurato” con ” NECESSITA DI UN FORTE SENSO D’ADATTAMENTO”.



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