Londra in 4 giorni!!! 3

25 Luglio 2005 Partiamo dall'aereoporto di Orio al Serio con il volo delle 10.00, ma con almeno mezz'ora di ritardo, atterriamo a Luton poco meno di 2 ore dopo e dopo aver percorso km e km a piedi per attraversare pista e aereoporto (lì i comodi pulmini non esistono a quanto pare) prendiamo velocemente le nostre valigie. L'aereoporto è in fase...
Scritto da: Serena 28
londra in 4 giorni!!! 3
Partenza il: 25/07/2005
Ritorno il: 28/07/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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25 Luglio 2005 Partiamo dall’aereoporto di Orio al Serio con il volo delle 10.00, ma con almeno mezz’ora di ritardo, atterriamo a Luton poco meno di 2 ore dopo e dopo aver percorso km e km a piedi per attraversare pista e aereoporto (lì i comodi pulmini non esistono a quanto pare) prendiamo velocemente le nostre valigie. L’aereoporto è in fase di ricostruzione, ma la parte degli arrivi e del controllo documenti è ancora in versione “terzo mondo”. Appena usciamo dall’aereoporto verso le 12.30 cerchiamo subito la fermata del pulmino EasyBus anche se ormai la nostra prenotazione (per le 12.00) è saltata. Ovviamente il pulmino è pieno, e ovviamente non siamo gli unici ad aver perso il nostro pulmino a causa del ritardo dell’aereo. Così l’autista chiama la capa di turno che arriva tutta tranquilla e si scusa per il disguido, io le dico che sul sito c’era scritto che le prenotazioni erano flessibili per l’andata e lei si scusa di nuovo e dice che cercherà di farci salire sul pulmino successivo. E così fu.

In circa 45 minuti questo pulmino a 130km/h ci porta nel cuore di Londra, precisamente in Baker Street. Anche se sono le 2 passate e la fame si fa sentire decidiamo di dirigerci verso il nostro hotel per depositare i bagagli, ma senza usare la metropolitana essenzialmente per due motivi: 1) paura 2) tutte le stazioni vicino al nostro hotel erano cmq chiuse per via degli attentati del 7 Luglio. Il risultato di questa scelta è stato abbastanza disastroso: pensare di arrivare a Londra per la prima volta e riuscire a districarsi tra miriadi di “bus” è un’utopia. Ma in qualche modo (grazie TomTom!), tra bus e una luuunga “passeggiata”, arriviamo al nostro bed&breakfast, “The London House”. Dopo pochi minuti di attesa abbiamo la nostra chiave (camera 106) e possiamo finalmente lasciare le nostre cose più pesanti in albergo. La stanza è molto piccola ma pulita e carina, inoltre come promesso abbiamo il bagno privato.. Insomma tutto quello che ci può servire! Sempre usando i bus arriviamo in qualche modo nella zona del National History Museum (South Kensington), dove mangiamo qualcosa velocemente in uno dei caratteristici “Fish&Chips” londinesi. Subito dopo entriamo nel museo (gratis) che si rivela tanto interessante quanto enorme! Ci sono la galleria dei dinosauri, le Life Galleries e le Earth Galleris e molto altro ancora. Tutto molto bello e molto interattivo; mi è piaciuto in modo particolare l’angolo in cui viene simulato un terremoto come se si fosse in un negozietto.. Così ho fatto anche questa esperienza! All’uscita prendiamo un pullman per arrivare non ricordo dove, ma non capiamo dove scendere e arriviamo al capolinea in una zona sconosciuta .. Siamo stanchissimi e di camminare non se ne parla, quindi per tornare verso la civiltà prendiamo la metro con qualche preoccupazione. Ma sopravviviamo! Arriviamo in zona Oxford Circus e giriamo parecchi negozi di Oxford Street: noto che TUTTI i negozi di souvenirs hanno le stesse IDENTICHE cose. Ma proprio uguali in tutto e per tutto! Nei negozi di vestiti vedo tante magliette carine a prezzi abbordabili (i jeans invece prezzi stratosferici), ma per oggi decido di non comprare niente tranne una mappa assolutamente indispensabile.

Ormai si sta facendo buio, ci dirigiamo verso Piccadilly Circus dove posso ammirare gli enormi (e luminosi) cartelloni pubblicitari e mangiare al McDonald (Chicken McNuggets Meal). Dopo “cena” andiamo sulle rive del Tamigi per vedere che effetto fa vedere la London Eye, il Big Ben e the Houses of Parliament di sera, passando per la Queen’s Walk.. Tutto molto suggestivo! Ormai ho capito che il pullman per arrivare a Queensway è il 390, ma per capire come non farla sempre a piedi da lì fino a Kensington Gardens Square mi ci vorrà ancora più di una giornata. Cmq anche stavolta riusciamo a trovare l’albergo, con non poche difficoltà, e distrutti ce ne andiamo a dormire dopo una doccia rigenerante.

26 Luglio Al risveglio mi accorgo che fuori c’è qualche spiraglio di sole.. Incredibile! Il programma della giornata prevede quindi ovviamente la visita ad Hyde Park, ma prima colazione: marmellata di fragole spalmata su una sorta di fetta biscottata, insieme a spremuta d’arancia. Accumulate tutte le energie necessarie entriamo nei Kensington Gardens da Black Lion Gate e dopo the Round Pond diamo un’occhiata all’Albert Memorial, alla statua di Peter Pan e alle fontane Italiane. Attraversando The Serpentine giungiamo in Hyde Park (è incredibile quanto verde ci sia in mezzo a una città!), pieno di gente e animaletti. Decidiamo poi di andare al British Museum che personalmente ho trovato molto bello! L’”attrazione” più gettonata è sicuramente la famosissima Stele di Rosetta (c’è da fare la fila praticamente per poterla fotografare..), ma sono molto belle anche la sezione degli Egizi e quella dei Greci (ci sono pezzi del Partenone!). Da vedere anche una delle famose statue dell’isola di Pasqua! Il British Museum è molto grande e, come negli altri musei, avendo il tempo contato, noi l’abbiamo visto abbastanza velocemente, ma immagino che con la scuola lì ci si debba accampare!!! Fremo per andare a vedere Westminster Abbey, ma la fermata di Westminster è chiusa (siamo fortunati con i mezzi di trasporto..!) così scendiamo a St. James’s Park e lo attraversiamo velocemente, passiamo anche da Horse Guards Road dove vediamo l’Horse Guards Memorial e la superblindata Downing Street. I piedi non li sento più (non è vero, li sento e implorano pietà) ma dopo pochi minuti eccola, finalmente, Westminster Abbey. Qualche fotografia all’esterno e poi ci mettiamo in fila per entrare al prezzo di 8 sterline. L’interno è molto grande e pieno di tombe di reali come ad esempio Elisabetta I e Bloody Mary, ma quello che mi ha più affascinato è il Poet’s corner dove sono sepolti noti personaggi come Geoffrey Chaucer, Charles Dickens e Thomas Hardy. Moltissimi sono anche le pietre per terra in memoria di altri famosissimi scrittori come Shakespeare, Keats, Shelley, T.S. Eliot, Henry James e le Bronte Sisters.

Dopo Westminster Abbey (e dopo pranzo) si va a Harrods! Cose assurde.. Prezzi altissimi.. In questo posto è tutto fuori budget e posso solo osservare in giro e andare a fotografare il piccolo monumentino in memoria di Diana e Dodi. Harrods è veramente enorme ma che delusione! Non mi ha soddisfatto. Sguardi qua e là nei vari negozi dei dintorni e poi via con the tube! Si scende a Tower Hill: ecco la Tower of London dove sono custoditi i gioielli della corona e poco più avanti lo stupendo Tower Bridge. Foto foto e ancora foto e poi camminiamo un po’ tra piccoli porti e viuzze sul fiume. Troviamo per caso la Dickens Inn, una strana fontana e una meridiana. Poi torniamo in albergo, doccia e via di nuovo! E’ sera, andiamo a Piccadilly Circus: McDonald e poi Trocadero. E’ un posto enorme: una salagiochi gigantesca, negozi, cinema.. Insomma di tutto! Passiamo la serata buttando centinaia di monetine in quei giochi dove in teoria bisogna vincerle.. Ma non è facile come sembra!!! 27 Luglio Prima tappa fissata per oggi è St. Paul’s Cathedral, che raggiungiamo senza problemi. Qualche foto all’esterno e poi ci fermiamo in un negozio a prendere le cartoline (ovviamente, come sempre, sono io a dover parlare). Seconda tappa St. Bartholomeow the Great, location di diversi film come “Quattro matrimoni e un funerale” e “Robin Hood”. Troviamo anche questa chiesa senza problemi ma dal vivo non mi sembra proprio quella che avevo visto in foto e così (senza immortalarla) gironzoliamo un po’ lì intorno cercandone un’altra ma senza buoni risultati (cioè altre chiese ce n’erano ma nessuna sembrava quella del film!!!). In realtà per dovere di cronaca devo dire che, come ho verificato una volta tornata a casa, la chiesa era effettivamene quella di St. Bartholomeow the Great, solo che andava vista dalla giusta distanza per associarla alle scene .. Insomma quindi per averla vista l’ho vista, ma non l’ho fotografata 😛 Sono circa le 11 e vogliamo andare a vedere il cambio della guardia a Buckingham Palace, ma la stazione Victoria è temporaneamente chiusa (che sfiga!) così scendiamo a St. James’s Park e lo attraversiamo velocemente per arrivare al palazzo della regina, passando anche fuori dalla superblindata Downing Street, ma purtroppo… Niente cambio della guardia! Probabilmente per il brutto tempo. In realtà non piove, è qualcosa di simile alla pioggia, ma non posso dire “pioggia” perchè quella è tutt’altra cosa. Ma, come ci ricorda un cartello, in caso di “very wet weather” il cambio della guardia viene rimandato al giorno dopo. Ne approfittiamo lo stesso per fare qualche foto a Buckingham Palace che, devo ammettere, mi ha un po’ deluso: l’unica cosa bella è il cancello.

Verso mezzogiorno proseguiamo a piedi da Buckingham Palace verso Westminster Cathedral che per nostra fortuna si trova proprio vicina ad un McDonald: qualche foto alla chiesa e poi ci fiondiamo nella nostra unica (o quasi) fonte di cibo in questi giorni.

Dopo pranzo decidiamo di andare a Covent Garden nel pomeriggio, ma prima ci fermiamo a Trafalgar Square. La piazza è molto bella e grandissima, sono tantissimi i turisti che si fanno fotografare sulle enormi statue di leone che si trovano proprio al centro della piazza. Al di sopra di una larga scalinata si trova la National Gallery a cui facciamo visita (anche qui gratis). Il museo è ricchissimo di quadri ed è diviso in periodi storici, le opere che destano più interesse nei turisti sono senza dubbio “I girasoli” di Van Gogh e “Le vergini delle rocce” di Leonardo. Non mancano altri pezzi forti, ma la cosa che ho notato è che l’85% dei quadri presenti è di artisti italiani.. Tutta roba nostra!!! All’uscita dal museo prendiamo l’underground per andare a Covent Garden, dove passiamo tutto il resto del pomeriggio tra bancarelle di ogni tipo. Anche se non siamo nel weekend si possono trovare diversi artisti di strada: noi abbiamo visto una cantante lirica, un uomo che si è liberato da una camicia di forza e un comico. Oltre alle bancarelle ci sono anche dei negozietti veri e propri, cmq nel complesso è un posto veramente bello e caratteristico che non si può non visitare! E qui faccio il mio primo vero acquisto: maglietta di Pucca stupenda a soli 5 pounds! E’ ora di tornare in albergo, doccia e poi un’uscita in zona: Whitleys. Questo centro commerciale si trova su Queensway, proprio a due passi dal nostro albergo. Ci sono molti negozi, attrazioni per bambini e anche un cinema. Noi mangiamo al McDonald (tanto per cambiare) e dopo aver girato un po’ torniamo in albergo per scrivere le cartoline (un lavoro LUNGO..) e fare le valigie, visto che il check-out dall’hotel va fatto entro le 10.30 del mattino.

28 Luglio Dopo un’ottima continental breakfast (oggi prendo White Coffee e Strawberry Jam) facciamo il check-out, ma chiedo se possiamo lasciare i bagagli visto che il nostro aereo parte alle 20.50. Senza problemi ci fanno portare le valigie in un posto custodito, così possiamo andare via senza portarci dietro grossi pesi. Appena usciti imbuchiamo le cartoline e prendiamo i vari bus che ci portano in centro (ormai non hanno più segreti per me, ma siamo all’ultimo giorno!). Oggi non possiamo perdere il cambio della guardia, così posso ammirare solo da fuori la magnificienza degli Hamleys e la grandezza dell’Apple Store dove la gente entra e attacca il proprio iPod a un computer per fare… Non so cosa! Prima del cambio della guardia andiamo a vedere il London Bridge, scelta che ci porta via parecchio tempo, per poi scoprire che questo ponte non ha niente di speciale!!! Corriamo quindi a prendere la metro per non perderci il cambio della guardia, dove arriviamo quasi in orario ma la folla ci impedisce di vedere bene. Ma la cerimonia dura parecchio, circa 45 minuti, quindi la gente si stanca e in circa 15 minuti sono davanti al cancello (laterale) pronta a fotografare e filmare tutto. Il cambio della guardia mi sembra non finire più e come se non bastasse comincia anche a fare caldo, un po’ per il sole che comincia a farsi spazio tra i grossi nuvoloni, un po’ per l’accalcarsi della gente. Una volta finito ci dirigiamo al Big Ben dove, dopo aver mangiato, facciamo un po’ di foto di rito (non è ammissibile andare a Londra e non farsi fare una foto davanti al Big Ben!).

Sono circa le 2 e abbiamo il tempo contato per andare al Madame Tussaud’s: arriviamo a Baker Street e, passando per il monumento a Sherlock Holmes, ci mettiamo in fila per questo famoso museo delle cere che ci costa ben 22.99pounds. Il prezzo è veramente alto ma ne vale la pena. Dopo circa mezz’ora di fila infatti, arriviamo in questo mondo di finti(ma sembrano veri!!!) vip con i quali è possibile farsi fotografie (se escludiamo le statue più “pregiate” come ad esempio quelle della famiglia reale, di victoria&beckham e di bush&blair). Nel prezzo del biglietto è incluso il passaggio nella Chamber Live, sconsigliata nei cartelli ai bambini e ai deboli di cuore.. Giustamente, visto che questo posto fa veramente paura! Praticamente si passa in finte stradine strettissime di Londra, nel buio quasi completo, e veri attori truccati molto bene ti saltano addosso (sì, ti toccano!!!) facendo strani versi.. Insomma roba da infarto veramente.. Avrò perso 10 anni di vita! All’uscita dalla Chamber Live vi sono varie statue di cera alquanto macabre e anche la lama della ghigliottina usata per decapitare la regina Maria Antonietta. Dopo questi minuti di terrore si passa a qualcosa di decisamente più tranquillo, “The spirit of London”: si sale su un finto taxi che ti porta in un percorso abbastanza lungo per rivivere tutta la storia di Londra, il tutto veramente fatto bene! Gran finale nel “Planetarium”: una specie di cinema dove lo schermo è un’intera ed enorme cupola! Qui si assiste a un interessante spettacolo (“Journey to infinity”) che spiega come sono fatti il sistema solare e l’universo. Anche questa parte molto bella e ben curata, però mi faceva un po’ male il collo a guardare in ogni direzione! All’uscita poliziotti e staff del museo ci indicano l’uscita non permettendoci l’accesso al bellissimo negozio del Madame Tussaud’s, non capiamo perchè e quando siamo fuori vediamo che le strade sono chiuse, come anche la fermata della metro Baker Street. Già dalla mattina abbiamo notato che oggi i poliziotti sono molto più numerosi degli altri giorni, forse perchè gli altri attacchi (o tentativi) erano accaduti sempre di Giovedì, Cmq ancora una volta ci tocca camminare parecchio per raggiungere la fermata più vicina e tornare verso l’albergo. Su queensway mi scateno con lo shopping dell’ultimo minuto: maglietta di Paul Frank, 3 paia di mutandine con bandiera londinese, portachiavi e calamita (per il fridge!) con la tipica scritta “mind the gap”! Poi corriamo in albergo, prendiamo le valigie e prendiamo il bus che ci avrebbe portato alla fermata della metro di Lancaster Gate. Uso il condizionale perchè in realtà le cose sono andate diversamente: il traffico è intenso e il bus si muove a passo di lumaca (per intenderci la gente che passeggia fuori va mooooolto più velocemente)! Capiamo che di questo passo perderemmo il pulmino (e non possiamo perderlo..) così mi districo tra la gente, busso al vetro dell’autista e lo prego di farci scendere lì (non c’era nessuna fermata in zona) altrimenti avremmo perso l’aereo. Lui un po’ scazzato ci apre le porte.. “thank youuuu!!!”.. Corsa fino alla metro ma un’altra brutta sorpresa ci aspetta: the tube non si ferma più a Baker Street, momentaneamente chiusa! Che sfiga!!! Scendiamo alla fermata dopo ma è troppo tardi per farla a piedi: a una fermata del pullman chiedo informazioni a una signora che gentilmente ci indica il bus da prendere e sale con noi per dirci quando scendere.. Che donna! E’ grazie a questa anonima signora che raggiungiamo la fermata dell’Easybus (addirittura con qualche minuto di anticipo!) che ci porta in aereoporto. Il tempo di fare il check-in e comprare qualcosa al Burger King (che buono il Double Bacon Cheesburger!) che già ci dobbiamo imbarcare. Al gate 3 è pieno di italiani e lo staff dell’aereoporto decide di prendersi gioco di noi: annuncia un cambio dal gate 3 al gate 2 per l’imbarco. Tutta la mandria corre verso il gate 2 e appena arriviamo (per fortuna che era vicino..) la stessa voce comunica che era solo uno scherzo e l’imbarco è sempre al gate 3!!! Sento qualche parolaccia italiana mentre ci dirigiamo ancora verso il gate giusto, dove lo staff dell’aereoporto ci aspetta sogghignando.. Molto divertente devo dire -_-°!!! Alla fine riusciamo a partire (in ritardo di 20 minuti) e arrivare in orario (non so come).. Che stanchezza! E che caldo! Voglio tornare a Londra!



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